Barbagianni
(Tyto alba)

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DESCRIZIONE
E' un rapace notturno. Il dorso è marrone giallastro, il petto e la faccia sono bianchi; sul dorso e sul ventre ha macchie marroni. Ha occhi scuri. L'apertura alare raggiunge i 93 cm.

DIFFUSIONE E HABITAT
E' cosmopolita, ma assente nelle zone desertiche e in quelle dove nevica per più di 40 giorni all'anno. Una volta era diffuso in tutte le zone coltivate e la sua presenza era ben vista dagli agricoltori. A Roma la popolazione sembra in diminuzione forse a causa della riduzione dei siti di riposo diurno come conseguenza delle ristrutturazioni o dell'abbattimento delle vecchie fattorie.

COSA MANGIA
Caccia topi, arvicole e toporagni. A volte riesce a catturare moscardini, ghiri e pipistrelli. Più raramente si ciba di uccelli. Così come fanno molti altri uccelli, non essendo in grado di digerire le ossa, le penne o i peli delle sue prede, le rigetta giornalmente formando delle pallottole nere e lucide dette borre.

ABITUDINI
E' un uccello notturno, trascorre il giorno rifugiato in solai, sottotetti e silos, la notte caccia le sue prede sorvolando campi aperti. Il suo territorio di caccia varia da 0,5 a 2,5 Kmq, ma può raggiungere anche i 4-6 Kmq.

RIPRODUZIONE
Non costruisce un vero nido, ma la femmina, a partire da febbraio, depone 4-7 uova direttamente su uno strato di piume e borre in un angolo del suo sito di riposo. I giovani diventano autonomi solo al terzo o quarto mese.

CURIOSITA'
Usa la sua faccia piatta a forma di cuore come se fosse un grande padiglione, gli serve infatti per incanalare le onde sonore verso i canali auricolari, in questo modo riesce a percepire anche il rumore dei passi di un topolino che si muove nell'erba.