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Pochi giorni fa il rettore del Politecnico di Torino, Francesco Profumo ha
cancellato due corsi di laurea in lingua italiana (ingegneria tessile e poi
elettronica) e li ha riaperti in inglese. Il corso di Automobilistica è già a
doppia lingua. Non solo per obbligare gli studenti a convertirsi all'idioma
d'oltreoceano il Profumo ha promesso vergognosamente uno sconto di 1500 euro di
tasse scolastiche per gli anglofili.
Tutto questo mentre il rettore della Luiss di Roma massimo Egidi è partito per
un viaggio in India a caccia di studenti anglofoni, e contemporaneamente la
Sapienza di Roma elegge a lingua esclusiva l'inglese per la laurea in ingegneria
informatica. Non solo, altre sette atenei italiani hanno confermato la loro
offerta di lauree triennali nella lurida lingua d'oltremanica.
Intanto in Alto Adige i genitori si autotassano perchè la provincia autonoma
non passa lezioni di italiano, anzi qualora venisse a scoprirlo c'è il rischio
che blocchi tutto. Così accade in tre scuole di Sarentino, Ora e Corniano dove
di nascosto e fuori orario scolastico i genitori pagano 70 euro a figlio per
avere un'ora di italiano alla settimana. In più molti bambini di lingua tedesca
non conoscono l'Italiano e spesso giungono alla maggiore età senza conoscerlo,
anche a causa dell'abloizione del servizio di leva che in passato permetteva ai
due gruppi linguistici di entrare in contatto.
Dell'iniziative linguistiche dell'Accademia della Crusca e della Società Dante
Alighieri non è pervenuta notizia.
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