Cappella del SS. Sacramento

Tabernacolo

La parola tabernacolo significa "tenda". Nell'Antico Testamento la "tenda", che accompagnò il popolo d'Israele nei suoi spostamenti durante i 40 anni nel deserto, era il luogo dove si conservava l'Arca dell'Alleanza. Era divisa in due parti da un velo e l'Arca era collocata nella parte più interna, chiamata Santo dei Santi.

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Anche i cristiani fin dall'antichità usarono conservare il pane eucaristico per coloro che non avevano potuto partecipare all'Eucaristia, specialmente per i malati e i carcerati. Le forme dei luoghi di conservazione cambiarono durante i secoli. Nel XVI sec. divenne usuale conservare il Santissimo in una custodia situata sull'altare maggiore. La custodia si chiamò "Tabernacolo".Il Concilio Vaticano Il, ripristinando nella celebrazione eucaristica la dinamica pasquale (la presenza di Cristo che trascina l'assemblea nella sua Pasqua, facendola passare dalla morte alla vita della Risurrezione), separa il momento contemplativo e individuale dal momento liturgico - assembleare: "Si raccomanda vivamente che il luogo in cui si conserva la Santissima Eucaristia sia situato in una cappella adatta alla preghiera privata e all'adorazione dei fedeli..." (Principi e norme per l'uso del Messale Romano, n. 276).

Nel tabernacolo, oltre al ciborio per la conservazione del Santissimo, è collocata la "Sacra Scrittura" perché Cristo è la "Parola di Dio": "Chi ascolta la mia parola... ha la vita eterna" (Gv 5,24).

 

Cristo Ligneo

Scultura lignea a tutto tondo del XVI secolo. Le braccia del Cristo sono snodabili. I legno della croce è di fattura moderna. Attualmente, il Crocifisso è collocato sulla parete della cappella del SS. Sacramento.

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Deposizione

Il dipinto su tavola del XVI sec. è una bella copia della Deposizione del Perugino conservata nel museo degli Uffizi. Nel'inventario del 1863 il dipinto è attribuito alla scuola di Filippo Lippi. Esso rappresenta Gesù deposto dalla croce tra le braccia della Madonna, sostenuto da Maria Maddalena e da S. Giovanni Evangelista. In piedi, alle loro spalle a partire da destra si vedono: i santi Sebastiano, Pietro, Paolo e Agata con gli strumenti del loro martirio.

La cornice è un ottimo lavoro dell'artigianato ligneo fiorentino del XVI sec. Nel gradino due piccole storie del martirio di San Sebastiano e Sant' Agata. Attualmente il dipinto è situato in una cappella laterale della nuova Chiesa.

 

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Sacra Bibbia

La Bibbia è in argento lavorato a sbalzo. Al centro è rappresentata la Crocifissione. È il momento in cui Cristo, riferendosi a Giovanni, dice a Maria: "Donna, ecco il tuo figlio!" (Gv 19,26). Le dodici pietre intorno alla composizione centrale rappresentano i dodici Apostoli, fondamento della Chiesa. "Le fondamenta delle mura della città (Gerusalemme celeste) sono adorne di ogni specie di pietre preziose. Il primo fondamento è di diaspro, il secondo di zaffiro..." (Ap 21,19).Ai quattro angoli sono i simboli degli Evangelisti, annunciatori della Buona Notizia contenuta nella Sacra Scrittura.


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