…..Il film “Tempi
moderni” è stato girato nel 1936 dall’attore, regista e produttore inglese
Charlie Chaplin, che ha dato vita al famoso vagabondo con bombetta e
bastone Charlot. Il film parla di un operaio (Charlie Chaplin) che lavora
da poco in un’industria, al tempo della rivoluzione industriale. Essendo
ancora legato al vecchio metodo di vita, lo sfortunato inceppa in una
serie di imbarazzanti e comiche avventure nel mondo ormai
industrializzato. I protagonisti sono il povero operaio e una bella e
giovane ragazza orfana di padre e madre, che ha sulle sue spalle la
responsabilità di due sorelle da sfamare anche se in povertà. Insieme
cercano di trovare un lavoro, ma purtroppo invano. Alla fine anche se
poveri e vagabondi, devono sorridere perché dopo tutto sono insieme. Il
film, girato in bianco e nero è muto, proprio per scelta del regista,
convinto che le emozioni si dovessero esprimere senza l’uso delle parole,
per evidenziare l’espressività, qualità molto importante dell’attore. Il
film è girato maggiormente in campo medio, perché tutto il corpo
dell’attore è espressivo, solo in alcune scene importanti e particolari
prevale il dettaglio o primo piano..….Il film, molto significativo nella
sua semplicità, spiega le difficoltà che una persona può trovare
nell’abituarsi ad un mondo in continuo cambiamento. Inoltre è efficace,
movimentato e comico, perciò non è difficile da seguire….(Giovanni
Paladini)
…..Il film tratta
della vita nel mondo del lavoro nei primi del 900 che risucchiava gli
operai. L’inizio è ambientato nella fabbrica in cui lavora Charlie Chaplin
il quale ha il compito di avvitare i bulloni con un ritmo talmente
frenetico, che per strada, dopo tante ore di lavoro, non resiste alla
tentazione di avvitare anche i bottoni del vestito di una signora di
passaggio.
Una scena che mi ha colpito è quando Chaplin cade negli ingranaggi. La
macchina non lo uccide, però si capisce che bisogna sempre stare attenti a
quello che si fa quando si lavora in fabbrica…
….La storia è molto curiosa perché non tratta nei modi tradizionali i
soliti temi, ma un argomento drammatico come la fame e la disoccupazione.
Viene usato un linguaggio umoristico che rende il film molto avvincente ed
efficace.
Consiglierei a tutti la visione di questo film perché è molto divertente e
importante… (Letizia Frontini)
…..Charlie Chaplin nato nel 1889 a Londra e morto in Svizzera, fu attore,
regista e produttore ed iniziò la sua carriera molto
presto.
Ben presto si distinse per il suo stile di recitazione fantasioso e
originale che si ispirava in parte all’arte dei clown e dei mimi e si
avvaleva anche della sua indimenticabile espressività facciale.
Molti dei suoi films più importanti furono girati all’epoca del cinema
muto e, per sua volontà, il film “TEMPI MODERNI” fu girato senza il
sonoro, anche se la tecnica cinematografica lo consentiva.
In questo film come in molti altri, appaiono evidenti le sue idee
politiche di sinistra, per le quali fu aspramente criticato negli Stati
Uniti.
Il film affronta il tema del lavoro nelle fabbriche e mette in luce le
condizioni faticose e ripetitive del lavoro in modo a volte comico e
satirico.
Il personaggio principale è un operaio (Charlie Chaplin), che a causa del
lavoro alienante cade in esaurimento nervoso.
In seguito ormai guarito, con gli altri suoi compagni viene coinvolto in
uno sciopero contro i datori di lavoro per i salari troppo bassi e finisce
in prigione.
Un episodio che mi ha fatto riflettere sulla vita dura dell’epoca è quello
della ragazza disoccupata, con il padre nelle stesse condizioni che ruba
per la sua famiglia, ma anche per gli altri poveri.
I disoccupati, intanto, sono in tumulto e il padre della ragazza muore
durante la rivolta.
La ragazza e le sorelline vengono messe in una specie di orfanotrofio, ma
lei scappa e convince Charlie, che l’aiuta nei momenti più drammatici.
Ad esempio la salva dal carcere, dicendo di essere lui il colpevole del
furto del filone di pane, che invece aveva rubato lei.
Dopo diverse disavventure i due diventano sempre più vicini e nel
reciproco amore trovano la forza per andare avanti.
Il film mi è piaciuto molto perché, ricorrendo a effetti comici, quali la
velocità delle macchine e degli ingranaggi, il ritmo incalzante,
martellante e la debolezza dell’uomo rispetto alla macchina, mette
chiaramente in risalto lo sfruttamento della classe operaia.
Il messaggio del film secondo me è espresso in modo molto diretto ed
efficace ed è chiaramente comprensibile agli spettatori di tutte le età
per cui, consiglierei la sua visione a tutti…..(Alessandra
Ragaini)
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