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IL GRIDO
Gentile Presidente della Repubblica Carlo
Azeglio CiampiEssendo un cittadino della repubblica Italiana
sono nella inalienabile posizione di chiederLe celermente la
richiesta immediata di dimissioni assolute sia al presente
infaustissimo e nefasto Governo che al Governatore, decisamente
poco governatore, della Banca d'Italia Fazio. In relazione ai
trucchi ed alle pastette che hanno visto coinvolto in maniera
pacchiana quello che avrebbe dovuto essere un arbitro al di
sopra delle parti, di nuovo il governatore Fazio in relazione
allo "scandalo Antonveneta",in relazione all'arretramento ora
dopo ora sia a livello economico che a livello
sociale,politico,giudiziario dell'intero paese, nuovamente
arretrato proprio in questo momento dal Fondo Monetario
Internazionale, grazie alla assurda testardaggine di un
presidente del Consiglio incapace di prendere atto del suo
macroscopico fallimento nella gestione di quello che dovrebbe
essere la COSA PUBBLICA, la richiesta di dimissioni risulta
essere non solo incontrovertibile ma vitale per auspicare al
paese il necessario ricambio di uomini e idee.
Cordialmente
Fonte: www.repubblica.it
"Fazio è quel
mostro istituzionale, extra repubblicano,
perché qualcuno gli permette di esserlo”.
No, questa cosa non l’ho detta io, anche se la sottoscrivo.
L’ha
detta un Ministro della
Repubblica, anzi un ex Ministro, Domenico
Siniscalco, che ha rassegnato le
dimissioni dal governo.
Siniscalco ha anche aggiunto:
“Nessuno è in condizione di dire
che il governatore non ha più la fiducia del governo”.
Infatti ha la fiducia del portatore
nano di sacrifici.
E’ il governo che non ha più la fiducia
degli italiani.
L’ho già detto, e oggi lo ripeto, il governo deve dimettersi ora,
subito, per non trascinarci in una catastrofe economica.
Tiriamo la catena del cesso.
Elezioni anticipate o governo tecnico di transizione.
Ma chi volete che investa in Italia con un ministro
dell’economia dimissionario e un governatore come Fazio ancora lì?
In Italia soldi non ne entrano più e la collocazione dei titoli di
stato all’estero, che servono a ridurre il nostro debito pubblico,
sta diventando impossibile.
Ragazzi, Fazio ci fa diventare più poveri ogni giorno.
Mandiamolo in Vaticano, dove è stimato,
insieme ai suoi amici Buttiglione e Andreotti che ne parlano tanto
bene.
Oggi vorrei scrivere a quel galantuomo di Ciampi
una lettera per chiedergli di intervenire.
Fatelo anche voi, inviategli una
mail.
E’ sufficiente un messaggio: “Elezioni anticipate”.
MILANO, LA CITTA' DIFFICILE DA DIGERIRE
“Il bosco di Gioia è una superficie
di più di 10.000 mq con 200 piante d'alto fusto
(magnolia, faggio, platano, leccio, tiglio, carpino,
olmo, abete, quercia rossa, cedro...) fra cui esemplari di 50, 60,
70 anni. Si trova nel centro di Milano tra
via Melchiorre Gioia e via Galvani. La Regione Lombardia, in
accordo con il Comune di Milano, ha in programma di
radere al suolo il bosco
per fare posto agli edifici nel Nuovo Polo
Regionale.”
(da
www.boscodigioia.it)
Qui stiamo parlando di Milano, una città di cemento,
piena di case vuote, in mano alle società
immobiliari, da cui la gente sta scappando perché i
costi degli appartamenti e degli affitti sono
insostenibili.
15.541 cittadini hanno firmato una
petizione per salvare questo
piccolo bosco.
La petizione è stata inviata ad Albertini, Formigoni e Penati, i
rappresentati delle istituzioni a Milano.
Non uno dei destinatari della petizione ha risposto.
Facciamoci sentire dai nostri dipendenti, esigiamo
una risposta da chi è pagato da noi!
Ma forse 15.541 firme sono poche per questa gente.
Aggiungiamone qualcuna in più inviando una mail ai
nostri dipendenti:
Gabriele Albertini,
sindaco di Milano
Roberto Formigoni,
presidente della Regione Lombardia
Filippo Penati,
presidente della Provincia di Milano.
LEGGE TRUFFA BIS
L’Italia va a fuoco e a capo dei
pompieri c’è un pericoloso piromane.
Questa ex-maggioranza, delegittimata dalle
regionali, dalle leggi ad personam, dal discredito internazionale,
dai risultati economici, buona a nulla, ma capace di tutto, si fa
una legge elettorale su misura a pochi
mesi dalle elezioni.
Questa legge se passa, comunque passi, con l’iter parlamentare,
con la presenza-assenza di Ciampi, con l’aiuto delle televisioni e
dei giornalisti di regime (dei quali quando usciremo da questa
situazione ci dovremo ricordare) è, senza dubbio alcuno,
un colpetto di stato.
Pensate all’incubo di essere governati per altri
cinque anni da questi bari che cambiano le regole per
vincere, croupier da strapazzo.
Non riconosco più il governo, non mi sento rappresentato da
questa caricatura di democrazia, da questi
media.
Questa legge elettorale mi ricorda
la legge Acerbo del 1923
che aprì in modo definitivo le porte al fascismo.
Ma davvero vogliamo fare questa fine?
No, non ce la meritiamo, non meritiamo
questa gente, questa informazione, questo schifo, questa economia
da pezzenti.
Qualcosa bisogna fare.
L’Unione deve, in ogni modo possibile, fermare l’iter
della legge e, se passasse, Ciampi deve
rifiutarsi di firmarla, senza se e senza ma, anche a
costo di aprire un conflitto istituzionale.
Io non so più cosa fare, mi sta crescendo un’intifada
dentro, ho bisogno di riflettere, datemi qualche
consiglio.
E' straordinario che persone
come voi siano uscite di casa, andate in banca, fatto un bonifico
di 5 euro per pagarne 3 di commissioni, per finanziare
la pubblicazione dell'appello sulla
Repubblica.
Abbiamo dato avvio al primo evento di democrazia diretta in
Italia, ed è solo l'inizio.
Tra qualche giorno pubblicherò l'elenco di tutte le persone che
hanno contribuito con le loro iniziali e l'importo versato, oltre
al saldo complessivo.
Ancora grazie!
LA RISPOSTA DI MERDA DEL
MERDOSO TGCOM
Lo aveva promesso sul suo blog ed ora lo
ha fatto: Beppe Grillo ha comprato un paginone pubblicitario
intero sul quotidiano “Repubblica” per chiedere le dimissioni del
governatore di Bankitalia. “Fazio vattene!”: così inizia il
durissimo appello pubblicato dal comico genovese.
Una trentina di
righe in cui si parla delle ormai celeberrime telefonate
intercettate - e subito date in pasto ai giornali - tra Antonio
Fazio e Giampiero Fiorani, della vicenda Antonveneta, di quella
Bnl e pure della scalata di Stefano Ricucci alla Rcs. “Fazio ha
reso ridicola l’Italia agli occhi del mondo”: così tuona Grillo,
reclamando per via mediatica la testa di Fazio.
Il comico chiede
al governatore della banca centrale nazionale “di andarsene a
casa”. Se la prende un po’ con tutti. “Un bel pezzo del governo
difende Fazio & C. Un bel pezzo dell’opposizione balbetta e si
barcamena”: così scrive. Grillo salva solo Montezemolo dicendo:
“Centinaia di banchieri e imprenditori sempre pronti a spiegarci
il libero mercato tacciono, con le eccezioni del presidente di
Confindustria Luca Cordero di Montezemolo e pochi altri”. Il
paginone firmato Beppe Grillo arriva peraltro sulla carta stampata
dopo che proprio il governo ha trovato l’accordo per la riforma
della Banca d’Italia e dunque anche della figura del suo
governatore.
Comunque, le
pagine pubblicitarie intere sui quotidiani nazionali costano. Chi
ha pagato in questo caso? Grillo spiega che l’appello è stato
pubblicato “a nome di migliaia di cittadini, con un atto di
democrazia diretta autofinanziato”. In pratica, il comico ha
chiesto un contributo economico ai lettori del suo sito internet,
tramite versamento su un conto corrente, a lui intestato, presso
una banca popolare.
ALL'ASSALTO DEL CIELO !
APPELLO DEL BLOG BEPPEGRILLO.IT
E’ trascorso un mese
da quando i giornali hanno pubblicato le telefonate
fra il governatore della Banca d’Italia e alcuni protagonisti
italiani della scalata alla Banca Antonveneta. E’ trascorso un
mese da quando la comunità internazionale
ha avuto, dalla viva voce del governatore, la prova che in Italia
il capitalismo, il mercato,
la libera concorrenza sono finti.
L’”arbitro” Antonio Fazio gioca con una
delle squadre in campo, la Banca Popolare Italiana di Lodi.
L’altra, il ABN Amro, non ha santi in paradiso, dunque ha perso la
partita prima ancora di giocarla. L’”arbitro” Fazio (con la
collaborazione della sua signora) coccola il lodigiano Gianpiero
Fiorani, lo invita in Bankitalia (“passando dal retro”),
cestina i rapporti negativi dei suoi stessi ispettori
interni sul suo amichetto “lumbard”. Lo stesso
sospetto aleggia su altre scalate, da quella dell’Unipol alla Bnl
a quella dei “furbetti del quartierino” Ricucci & C. alla
Rcs-Corriere della sera.
Dietro il paravento di un’anacronistica e sciovinistica difesa
dell’”italianità” delle banche, Fazio ha reso ridicola
e inaffidabile l’Italia agli occhi del mondo. Finchè
resterà in servizio un “arbitro” così, nessuno verrà più a
investire in Italia. Ma intanto un bel pezzo del
governo difende Fazio & C. Un bel pezzo
dell’opposizione balbetta e si barcamena.
Centinaia di imprenditori e banchieri sempre pronti a spiegarci il
libero mercato tacciono, con le lodevoli eccezioni del
presidente di Confindustria Luca di Montezemolo e
pochi altri.
Il premier Silvio Berlusconi annuncia
una legge per impedire le intercettazioni per i reati
finanziari e mandare in galera i giornalisti che
pubblicano quelle già fatte. Fazio è
ancora al suo posto e non ha alcuna intenzione di
andarsene. Anzi, chiede un’ispezione interna contro
gli ispettori di Bankitalia che han fatto il loro dovere,
opponendosi alle sue manovre e dicendo la verità ai magistrati.
Il blog beppegrillo.it, a nome di migliaia
di cittadini, con un atto di democrazia diretta
autofinanziato, chiede al governatore
Fazio di andarsene a casa. Un uomo così mediocre non
può e non deve più ricoprire un incarico così cruciale. La smetta
di screditare, con la sua presenza alla Banca d’Italia, l’Italia e
gli italiani.
Violante deve dirci...
Gian Carlo Caselli ricorda sul
Corriere della Sera che destra e sinistra
sono altrettanto insofferenti ai controlli
di legalità della magistratura, e quando si scoprono
"troppe collusioni e troppa corruzione", i due poli si attivano
con norme "bipartisan" per mettere in riga la magistratura.
Luciano Violante (quello che secondo certi
buontemponi sarebbe nientemeno che il "mandante" di Caselli) gli
risponde per le rime, sostenendo che "noi non siamo come
Berlusconi".
A parte il fatto che Caselli non ha detto questo, ma ha detto
ben altro, Violante deve aver perso la memoria. E ha fatto bene,
perchè certe vergogne, dopo averle fatte e/o avallate, è meglio
rimuoverle. Per chi invece volesse ricordarle, magari per evitare
che vengano ripetute la prossima volta, ci sono due libri usciti
da poco che le mettono in fila. Uno è "Il topino intrappolato" di
Elio Veltri (Editori Riuniti), l'altro - e mi scuso per il
conflitto d'interessi - è "Intoccabili" (mio e di Saverio Lodato,
ed. Bur Rizzoli).
In pillole: chi ha approvato, dal
1996 al 2001, una serie di leggi non previste
dal programma di Prodi, ma da quello di Previti? L'Ulivo.
Chi ha votato col Polo (che allora era minoranza in Parlamento)
l'abrogazione dell'abuso d'ufficio non
patrimoniale, la controriforma dell'articolo 513 che gettava via
le dichiarazioni accusatorie di Tangentopoli e Mafiopoli,
l'articolo 111 della Costituzione ("giusto processo") che copiava
il 513 appena bocciato dalla Corte costituzionale, la legge contro
i pentiti di mafia, la depenalizzazione dell'utilizzo di false
fatture, la legge sulle indagini difensive che consente lo
strapotere degli avvocati prima ancora che venga avviata
un'indagine da un magistrato, e così via? L'Ulivo.
Chi ha detto che bisognava depenalizzare i reati
finanziari? Piero Fassino.
Chi ha sollevato il conflitto di attribuzioni fra Parlamento e
Tribunale di Milano per mandare a monte i processi a
Previti e Berlusconi per corruzione dei giudici? Gli
allora presidenti di Camera e Senato, Violante e Mancino.
Chi presiedeva la Bicamerale che, a suon di bozze Boato,
ledeva l'indipendenza della magistratura ben
peggio di quanto non farà la controriforma Castelli
dell'ordinamento giudiziario? D'Alema. E chi votò le bozze Boato
in Bicamerale? Tutto il Polo e tutti i partiti dell'Ulivo, salvo
Rifondazione.
E chi salvò Previti e Dell'Utri dal carcere
negando l'autorizzazione ai mandati di cattura
spiccati dai giudici di Milano e Palermo? Il Polo e un pezzo del
centrosinistra.
Quando Violante ci avrà gentilmente spiegato
quell'incredibile sequela di vergogne, con l'aggiunta
della mancata legge antitrust e della mancata legge sul conflitto
d'interessi, potrà credibilmente interloquire con Caselli, e con i
propri eventuali elettori.
Volendo poi esagerare, potrebbe poi tradurre in italiano
una frase da lui pronunciata in piena Camera
il 28 febbraio 2002, durante il dibattito sulla legge Frattini sul
conflitto d'interessi: "Onorevole Anedda, lei sa - chieda conferma
agli onorevoli Letta e Berlusconi - che alla caduta del primo
governo Berlusconi (dicembre '94, ndr), noi garantimmo che non gli
sarebbero state toccate le televisioni".
Visto che un mese prima (novembre '94) la Corte costituzionale
aveva stabilito che una delle tre reti Fininvest avrebbe dovuto
andare su satellite, Violante potrebbe spiegare a
quale titolo si impegnò con Berlusconi a violare
quella sentenza della Consulta; perchè gli elettori non ne furono
avvertiti; e se la promessa era gratis o in cambio di qualcosa.
LA SOCIETA' DEL MARKETING
SOVIETICO
Le città nate per
condividere, spesso isole di libertà durante la Storia,
stanno cambiando.
Nascono città postmoderne, città parchi a tema, quartieri
residenziali con piscina-tennis-uffici-scuole-negozi-palestra,
tutto rigorosamente privato.
Il pubblico scompare.
Ci sono guardie private, telecamere ai cancelli, regole
condominiali inflessibili.
In alcune città della Florida succedono cose
pazzesche:
il colore dei muri interni è deciso dalla comunità;
l’accesso dalla porta posteriore di casa viene proibito perché si
forma un sentiero nell'erba non previsto dal regolamento;
un amministratore querela un condomino perché la moglie di 45 anni
aveva tre anni in meno dell’età di ammissione: il tribunale gli ha
ordinato di vendere la casa o di viverci senza la
moglie;
quartieri senza bambini e se ti nasce un figlio devi cambiare
zona.
La città del film “Truman show”,
Seahaven, non è un set, ma una città vera, Seaside,
vicino a Tampa, bianca e azzurra, ordinata, con le case tutte
uguali.
Anche da noi stanno arrivando queste allucinazioni:
In agosto 100.000 persone hanno scelto di
andare in Toscana per il fine settimana a passeggiare e fare
shopping tra le mura di un outlet.
Cos’è un outlet? Una cittadella finta con piazzette, vie e
ingressi, con anfiteatri, ristoranti, pizzerie e centinaia di
negozi che svendono roba di stilisti famosi.
Tutto è privatizzato,
mercificato, regolamentato: tempo libero, servizi,
spazi cittadini, ospedali, scuole, parchi, partiti politici,
prigioni.
(Beppe Grillo)
VOGLIA DI RIDUZIONE
in relazione alle bombe esplose in
Egitto, o meglio nella città occidentale
costruita appositamente piena di discoteche, che pompa acqua dal
Sinai
accentuando per questo la già aridità della regione, il tutto per
sostentare
quei pezzi di merda che "di diritto" devono fare le vacanze a cinque
stelle
perchè nelle inquinate città occidentali si soffoca, nonostante i
fiumi di
lacrime televisive e pur avendo della sofferenza empatica nei
confronti di
chi muore, non riescono a far protendere la mia coscienza verso la
morale
comune per la quale, come dice un folle a piede libero "liberamente
eletto"
che di nome fa Calderoli, l'islam è inciviltà. Tralascio i discorsi
sopra le
varie frange moderate e non che costellano quello che viene definito
come
islam, di solito rimandanti a congetture di altri fenomeni come
Sergio
Romano per il quale la normalizzazione del mondo è solo made USA, e
rimango
decisamente putrefatto quando si sentono leggerezze di quel genere
verso un
mondo che ci ha dato filosofi (Averroè), architettura ( Siviglia,
Toledo,Palermo,Granada solo in Europa...), matematica (la
numerazione
attuale è araba), musicalità. Sono ateo, anche se inevitabilmente ho
subito
quello che è la cultura cattolica, quindi non propendo per una
credenza di
tipo musulmano ( una sottomissione cancellante quello che è l'umano
arbitrio
ferale - come continuano a risaltare i tuoi post sopra il
vegetarismo e lo
specismo - mi sembra una contraddizione in termini) e le mie
considerazioni
sono semplicemente dati oggettivi che dovrebbero essere sempre
presenti.Eppure non lo è: Maria Concetta Mattei ingioiellata e con i
tacchi
a spillo ci scuote la coscienza sopra le immagini degli sposini che
"di
diritto" erano a fare le vacanze in Egitto in culo a vaste placche
del
pianeta, come il NIGER, che si schianta di fame, aridità, ebola e
guerre
intestine sovvenzionate dai relativi servizi segreti occidentali (
quelli
che ci dovrebbero difendere da non si sa che cosa - forse dagli
abitan di
Alfa Centauri - e che tanto piacciono ai normalizzatori come
Ferrara e
Romano....), e che purtroppo si sono trasformati in "danni
collaterali" per
via di incivili bombe fatte saltare in aria, col sacrificio di altre
persone, in luoghi pulitissimi e recintati contro il Resto del
Mondo. XXX,
il sottoscritto non ha mai fatto una "vacanza" in quei posti e non
intende
farla, perchè lo reputa una cosa indegna e me ne sbatto se poi il
tassinaro
egiziano si lamenta perchè ora arriveranno meno occidentali da
scorazzare
per il suo paese: che prenda il fucile in mano e che difenda i suoi
territori prendendomi a fucilate in faccia se necessario. Perchè io
sono
come la peste per loro: sembro oro colato perchè porto loro valuta e
visibiità per le reti omologate televisive del mondo occidentale ,
MA NEL
FRATTEMPO RUBO, ERODO I SUOLI, INARIDISCO, DEVASTO, INQUINO E
AMMAZZO.
Questo quella troia di una giornalista che fa finta di straziarsi
per dei
connazionali morti DOVREBBE metterlo come PREAMBOLO per tutte le
cazzo di
bombe che esplodono. In Palestina uno dei problemi irrisolti è un
tasso di
natalità maggiore rispetto a quello di Israele. Cosa fanno?? Danno
loro
terra insufficiente a respirare: ma che cazzo dovrebbero fare??
Dovrebbero
dire in maniera liberale ed occidentale: fate pure?? Ammazzateci per
una
percentuale sufficiente a raddrizzare le vostre stastiche ( come
faceva
Stalin quando le carceri scoppiavano di detenuti) del cazzo, così
poi
possiamo sederci al tavolo delle trattative per lingue di terra
ancora più
piccole?? No per la miseria, perchè se stai zitto TI SCHIACCIANO,
spianano e
ci costuiscono un altro CLUB MEDITERRANEE del cazzo. Si fottano. Per
questo
io non riesco a buttare una lacrima per i morti che ci sono stati:
può
senz'altro capitare anche a me. I treni li prendo anche io, così
come la
metropolitana MA E' UNA MORTE RESPONSABILE, PERCHE' SONO STATO
INCAPACE DI
CAMBIARE LE COSE E QUANTO MENO DI IMPEDIRE A DEVASTATI PSICHICI COME
CALDEROLI DI GOVERNARMI COME UN PEZZO DI MERDA. Joe, indugio molto
sulla
figura di Kurtz e sulla difesa alla cambogiana: sono un pazzo
furioso?
IL REFUSO FIAT DAI COSTI
SCOMPOSTI
da Beppe Grillo
Pubblico una lettera,
in forma anonima, inviata da un piccolo azionista Fiat
a Mario Maglione e alla società di revisione Deloitte & Touche in
cui esprime, dati alla mano, forti preoccupazioni sul futuro
prossimo della Fiat, insieme ad una
notizia di questi giorni
di una linea di credito data alla Fiat di
1,5 miliardi di euro da un gruppo di banche.
Ora gli azionisti Fiat è un po’
che si preoccupano, ma ora sono in compagnia dei clienti e degli
azionisti di Banca Intesa e Unicredit.
Quali sono le
garanzie che questi soldi torneranno indietro? Oggi
molto poche a vedere i numeri Fiat. Le banche non dovrebbero, prima
di tutto, garantire i risparmiatori?
Che senso ha tutto questo? Qual
è ruolo delle banche? Sostituirsi alla politica?
Mettiamo i soldi sotto il
materasso!
"Torino 27.07.2005
INVIO CON EMAIL A: mario.maglione@fiat.com
AL PRESIDENTE
DEL COLLEGIO SINDACALE FIAT SPA DR.CESARE FERRERO
P.C SOCIETA’ DI REVISIONE FIAT DELOITTE &
TOUCHE
CDA FIAT SPA E FIAT AUTO SPA.
Il sottoscritto XXXXX socio della Fiat spa (controllante la Fiat
Auto spa) ritiene censurabile la gestione FIAT, e pregiudicante la
continuità aziendale della stessa, per cui sensi art.2408 c.c
denunzia NUOVAMENTE al Collegio Sindacale, richiamandone i doveri
sensi art.2403 cc, che senza urgenti aumenti di capitale la Fiat spa
dovrà essere posta in liquidazione.
A supporto di tale denuncia rileva che da un’esame della:
TABELLA Mb PIANO INDUSTRIALE -
FIAT AUTO CONSOLIDATO
Il patrimonio netto della
FIAT AUTO e’ negativo per –2,7 miliardi di euro (-237,5%), e la
posizione finanziaria netta e’ peggiorata del 103%.
Suggerisco approfondimenti sulle
conseguenze possibili di tutto cio’ sul patrimonio netto della FIAT
SPA ….
Per tutto cio’ invito,
cortesemente ma fermamente e formalmente , Lei Signor Presidente del
Collegio sindacale, a compiere gli adempimenti di legge.
XXXXX"
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L'approfondimento.
LE MASCHERE DI MUMMIA AL GOVERNO
ITALIOTA, LA LORO CLIENTELA DI ACCOLITI MEDIEVALISTI E
L'ESTENSIONE DI IDEE RETROGRADE BLATERATE COME ATTUALI
DA PERSONCINE CON LAUREA COMPERATA A SAN MARINO...
Ipnosi di Massa e il ³Mind
control²
Laura Scafati per Disinformazione.it
www.popobawa.it
-
www.popoblog.splinder.com
Che i nostri
cervelli subiscano continuamente dei veri e propri
attacchi dall¹esterno è, ormai, un fatto noto di cui
siamo consapevoli.
Quello che ci coglie impreparati è, invece, la scoperta
di essere diventati oggetto di una vera e propria Ipnosi
di Massa senza averne mai percepito la presenza.
Eppure: parole, colori, suoni e tecniche - di cui non
siamo mai stati consapevoli- vengono usati dai Media e
dalla Pubblicità con lo scopo di ipnotizzarci.
D¹altra parte è risaputo che la gente crede a qualsiasi
cosa le venga ripetuta abbastanza spesso per cui è
semplice, per gli ³ipnotizzatori², architettare
qualsiasi cosa serva loro per raggiungere gli scopi
prefissati.
Questo bombardamento continuo del nostro subconscio
attraverso una versione unica delle informazioni
condiziona pesantemente il modo in cui il conscio e il
subconscio vedono se stessi e il mondo.
Di conseguenza, Noi permettiamo alla totalità dei Media
di programmare i nostri modelli di pensiero e di creare
la nostra realtà.
In poche parole:
siamo diventati spettatori del Mondo invece che
partecipanti senza che ce ne fossimo mai resi conto!
Questo avviene dal momento che gli ³ipnotizzatori²
decidono le sorti dell¹Umanità mentre noi stiamo seduti
sugli spalti a guardarli giocare la partita.
Non ci siamo neppure dovuti stendere sopra un divano per
ascoltare le loro parole sussurrate nell¹orecchio!
A noi basta stare seduti sulla seggiola ad ascoltare chi
legge il telegiornaleŠ..gli attori, le voci di
sottofondo della pubblicità e i vari presentatori; il
gioco è fatto!
I messaggi pian piano si insinuano nelle nostri menti
fino a portarci a pensare come vogliono ³farci pensare²
coloro che possiedono: i Media, le Banche, le Case
farmaceutiche, le Compagnie di armamenti, le Compagnie
petrolifere, i politici ed altri ancoraŠ.
Può sembrare una
visione apocalittica della situazione, ma corrisponde
alla realtà attuale!
Il dottor Welson Bryan Key, autore di tre libri sull¹argomento:
³Media Sexploitation²(Lo sfruttamento sessuale mediatico);
³The Clam Plate Orgy² (L¹orgia del piatto di molluschi);
³Subliminal Seduction² (Seduzione subliminale) ha
rivelato l¹esistenza del Tachistoscopio, un proiettore
con un otturatore ad alta velocità che fa lampeggiare
messaggi ogni cinque secondi per 1/3 di millesimo al
secondo.
Questi messaggi non vengono percepiti ad occhio nudo, ma
vengono incamerati dal subconscio.
Poi risalgono dal livello inconscio a quello conscio
sotto forma di un pensiero, di un desiderio, di un¹opinioneŠ.
Ormai esiste una Tecnologia tale per cui da un
trasmettitore radio o televisivo si possono trasmettere
messaggi subliminali sfruttando la lunghezza d¹onda del
trasmettitore stesso come ³onda portante² attraverso cui
si diffonde il messaggio stesso.
Il problema si
complica quando ci si rende conto che insieme allo
sviluppo di tecniche di Ipnosi di massa sono state
messe a punto anche quelle mirate ai singoli individui.
Il ³mind control² (controllo della mente) e il ³brainwashing²
(lavaggio del cervello) sono alcuni dei metodi riferiti
alla persuasione forzata, ai sistemi di coercizione
psicologica e ai meccanismi di influenza sui processi
mentali di soggetti ³nel mirino².
In parole semplici: i sistemi psicologici coercitivi
sono programmi per la modifica dei comportamenti che si
basano sull¹uso della forza mentale e che sono posti in
essere per far conoscere e abbracciare nuove idee,
consuetudini, credenze o ideologie.
Quanto di più pericoloso possa esistere!!
Nel corso di simili piani di azione ³il soggetto
bersaglio² è progressivamente portato a percorrere una
serie di step o passaggi pressoché invisibili.
«Ogni singola tappa
è tanto piccola da rendere impercettibili i cambiamenti
della persona e da non far capire che le variazioni di
condotta eventualmente avvertite sono motivate da
forzature o altri condizionamenti esterni» (Umberto
Rametto Roberto Di Nunzio ³Le nuove Guerre² Edz. Bur).
E¹ ovvio che i destinatari delle operazioni di
coercizione non debbono nutrire nessun sospetto in
merito agli obiettivi nascosti del programma in atto.
Pertanto, le tecniche in questione sono generalmente
applicate come manifestazione di buone intenzioni nei
confronti della vittima con il chiaro intento di
prospettare al soggetto un ambiente di amici e alleati,
così da far crollare qualsiasi tipo di difesa o
protezione psicologica, che verrebbe adottata in un
contesto ostile.
La National Security Agengy (NSA) la super-agenzia
statunitense, avrebbe varato - già da tempo - un
futuribile progetto nel quale si mescolano tecniche
subliminali e post-ipnotiche, per arrivare addirittura
al sonnambulismo ai fini di ottenere risultati sul
fronte dell¹Intelligence.
Tra le tecniche di ³Mind control² la più nota è quella
denominata ³Programma MKUltra²e gestita dalla CIA.
Tale Programma ebbe inizio negli anni cinquanta per
opera dello psichiatra scozzese Ewen Cameron, che
divenne amico di Allen Dulles, capo della CIA, dopo
aver prestato servizio come psichiatra di parte
statunitense/canadese al Processo di guerra di
Norimberga.
La CIA , quindi,
sotto Allen Dulles, finanziò lo psichiatra come è stato
confermato da documenti resi pubblici nel 1977, in
seguito alla Legge statunitense sulla Libertà
d¹Informazione.
La maggior parte dei documenti erano stati distrutti, ma
ne emersero abbastanza da offrire una vaga idea dell¹incubo
che doveva essere il MKUltra!
Il Progetto includeva l¹uso di droghe (come LSD) e
diverse tecniche di manipolazione mentale note come ³depatternig²
e ³dominio psichico².
La CIA ammise di aver sostenuto la ricerca sulla mente
umana e sul controllo del comportamento presso 150
Istituzioni, tra cui figuravano: Ospedali, Prigioni,
Case farmaceutiche e 44 Università.
Vi risultavano coinvolti almeno 185 scienziati.
I bersagli erano quelli considerati ³esseri umani
inferiori² come le prostitute, gli stranieri, persone di
colore ed i tossicodipendenti.
Furono usati anche soldati delle Forze Armate
statunitensi.
Veniva somministrato loro LSD, mentre gli veniva detto
che si trattava di test di sperimentazione di maschere
antigas ed altri congegni difensivi.
Nella rivista ³Observer²
del 16 ottobre 1994, la giornalista Elizabeth Nickson
raccontò le storie di molte delle vittime di Cameron,
compresa sua madre.
Una delle tecniche usate consisteva nell¹usare un
registratore chiamato ³Cerephone², che veniva inserito
sotto il cuscino della vittima e ripeteva in
continuazione alcuni messaggi.
Questa era una forma di ³dominio psichico² e il
risultato era che la vittima finiva per essere
ossessionata da quella frase e non riusciva a pensare a
nient¹altro.
Il dominio psichico, l¹immissione della ³nuova²
personalità, spesso seguiva alla elettroterapia, la
distruzione della personalità naturale.
Con il passare degli anni, le tecniche si sono
raffinate ed il documento ³Silent Wapons For A Quiet
War² rivela l¹impulso dato dalla Fondazione Rockefeller
nel finanziare la ricerca presso la Harvad University ,
nell¹ambito delle possibilità di controllo del pensiero
umano attraverso il computer.
Lo scopo è quello di sostituire totalmente il denaro
cartaceo con il denaro elettronico rappresentato dalle
carte di credito e, poi, di sostituire le carte di
credito e le carte di identità con un microchip
sottocutaneo.
Nel 1994, la Intel
Corporation firmò un contratto di cinque anni per
mettere a punto tale dispositivo presso i suoi
laboratori di Rio Rancho, nel New Mexico,
Questo microchip sarebbe collegato a un computer globale
con la scusa che tutte le transazioni finanziarie devono
essere registrate dalla nuova Banca centrale mondiale.
Il computer saprebbe tutto quello che c¹è da sapere su
di noi in ogni momento e sarebbe, anche, in grado di
inviare messaggi nella direzione opposta - dal computer
verso di Noi - programmando così la nostra coscienza.
C¹è da tremare sul serio!!
Un altro aspetto importante da tener conto è che il ³mind
control² può essere effettuato anche attraverso il
computer, che si trova sulla nostra scrivania.
I virus subliminali saltati fuori una dozzina di anni
fa - spesso sono nascosti all¹interno dei programmi
salvaschermo, o ³screensavers² oppure ben occultati
dentro i prodotti applicativi più popolari.
Il virus subliminale non cancella nulla sul disco fisso,
ma invia messaggi subdoli che non vengono rivelati dalla
parte cosciente della mente umana e sono indirizzati ad
influenzare il comportamento di chi si trova a subire la
somministrazione occulta di suggerimenti ed ordini.
La prima traccia di un simile virus risale al 1996 e si
trova in un video gioco di animazione chiamato ³Endorfun².
Nella colonna
sonora di questo gioco, erano stati inseriti 100
messaggi subliminali di positiva autoaffermazione del
tipo: ³amo il mondo e il mondo ama me² per arrivare a
³per me va bene avere tutto quello che voglio².
Sono Virus che rappresentano un pericolo di estrema
portata senza contare, poi, che potrebbero essere
impiegati anche in campo militare.
Pensate cosa potrebbe accadere se il nemico riuscisse ad
introdursi in un sistema informatico dell¹avversario,
magari quello destinato al controllo del traffico aereo
per piazzarci messaggi subliminali!
Nel numero del Febbraio 1997, la rivista militare
moscovita ³Orienteer² pubblicò una testimonianza del
maggiore russo I. Chernishev che riportava alcune prove
circa l¹esistenza di un generatore psicotronico in grado
di produrre emissioni elettromagnetiche, che possono
essere inviate sulle persone-bersaglio attraverso la
linea telefonica, il televisore, la radiolina, il
computer e persino attraverso le lampadine.
Alla luce di quanto detto sembrerebbe quasi di non avere
scampo dal momento che siamo sottoposti ad una ³guerra
silenziosa², che spara situazioni al posto di
proiettili.
Situazioni azionate
da processori di dati, invece che da polvere da sparo;
da un computer, invece che da un fucileŠ.agli ordini -
per esempio - di un banchiere invece che di un generale.
Una guerra, che non fa alcun rumore, non provoca alcuna
evidente ferita fisica o mentale e non interferisce
ovviamente con la nostra vita sociale e con la
quotidianità.
Una guerra subdola dal momento che non siamo in grado di
riconoscere l¹arma, che ci colpisce e quindi siamo
portati a credere che tale arma non esista e che,
magari, sia frutto della fantasia malata di tutti coloro
che amano vedere complotti in ogni luogo.
Purtroppo, quando un¹ arma segreta viene usata
gradualmente non ci si rende mai conto della sua
presenza, anzi ci si adatta al punto da tollerare la sua
invasione nella nostra vita.
Non ci rendiamo conto del pericolo fino a quando la
pressione psicologica ed economica diventa troppo forte,
fino a farci cedere.
Per questo motivo, l¹arma segreta è un tipo di strumento
di guerra biologico dal momento che attacca la nostra
vitalità, le nostre scelte Š.tutta la nostra vita.
Credo che si possa affermare con tutta tranquillità che
la Manipolazione di massa è il più grave attacco
terroristico che si possa portare all¹essenza stessa di
ogni uomo!
Corriamo dei seri
pericoli ed è innegabile, ma nulla sarà perduto se
riprenderemo a pensare da soli ben consci dell¹esistenza
di queste Manipolazioni.
Sappiamo bene, infatti, che la certezza dell¹esistenza
di un problema induce, prima o poi, a trovare delle
soluzioni per il problema stesso.
Soluzioni che dobbiamo trovare altrimenti non ci sarà
più scampo per la nostra Libertà.
Nessuno potrà alienare i nostri cervelli se alleneremo i
nostri sensi a ³guardare² oltre l¹apparenza nella piena
consapevolezza che ³nulla è mai come appare²!
------------
(http://www.disinformazione.info/ipnosidimassa.htm)
Ieri, in una bella
giornata di ottobre, 4.300.000 italiani
hanno pagato per votare il loro candidato
dell’Unione.
E’ un risultato straordinario. Un piccolo esempio di
democrazia diretta, certo parziale, con molte
contraddizioni.
Ma è un passo avanti.
Esattamente il
contrario della legge truffa
(che, lo ricordo, ha annullato una decisione presa da
noi con il referendum del 1993) che annulla
la scelta diretta del candidato delegandola
ai partiti.
Per costringere un italiano a pagare, a fare la fila per
votare e a non andare in gita bisogna portarlo all’esasperazione.
Il voto non è stato per l’Ulivo,
ma contro il Polo.
Un anticipo del plebiscito che manderà a casa il governo
alle prossime politiche.
Io provo una
sensazione di sfinimento, non
vedo l’ora che finisca questa legislatura, conto i
giorni, quasi come a militare.
Lo sanno di aver perso e continuano a pensare, ad
arrovellarsi su come uscirne. A fare
trucchi. A pensarle tutte.
Credo che dopo le elezioni verremo a
conoscenza di cose che voi umani non avete
ancora visto….
Questo periodo mi
ricorda la Repubblica di Salò,
con Mussolini che scriveva leggi, dava ordini, emanava
decreti. Una persona ormai estranea al Paese reale.
Questi dipendenti della
maggioranza sembrano gli interpreti del racconto di Poe:
“La maschera della morte rossa”,
nel quale il principe Prospero e la sua corte si
rifugiano in un castello per sfuggire a una pestilenza
che semina la morte nel Paese.
Arroganti, irridenti, sicuri di
sé. Isolati.
Se ogni sera ci
fosse una trasmissione come
Report di ieri
in 15 giorni andrebbero tutti a
casa.
Fonte:
www.jlcomicart.de
I nostri
manager, i nostri
dipendenti in Parlamento guadagnano,
guadagnano, guadagnano.
Ma quanto
guadagnano?
Più di tutti gli altri.
In
Europa siamo, anche in questa classifica,
saldamente al primo posto.
Di cosa ci
lamentiamo, vogliamo mettere in discussione uno dei
pochi primati che ci rimangono, insieme al debito
pubblico?
Se fossero pagati in base al rendimento non potrebbero
neppure vivere in case popolari e fare la spesa nei
discount.
L'
Alitalia ipoteca la flotta e
Cimoli ha uno stipendio di
2.284.500,00 euro all'anno, pari a
190.375,00 euro mensili (le
principali compagnie aeree europee sono in utile e i
loro
amministratori delegati
guadagnano molto meno).
Telecom
ha un'indebitamento di 45
miliardi di euro e i suoi manager sono i più
pagati in Europa.
I
parlamentari italiani sia qui che
all'Europarlamento surclassano i loro colleghi europei.
Perchè sono pagati
così tanto?
Forse sono, gira che ti rigira, sempre gli
stessi, lo stesso clan,
che governa e fa il c..o che vuole e si divide il
bottino, che rispondono solo al potere e non agli
azionisti e ai cittadini.
La figlia del Che
Aleida
Guevara, figlia del Che, mi ha
inviato questa lettera per il
blog.
"Il Che, un uomo del nostro
tempo
Parlare del
Che Guevara è parlare di valori
riconosciuti da tutti in qualsiasi parte e in qualsiasi
tempo, però forse oggi più che mai è necessario sentirlo
più vicino a noi. Il mondo vive momenti molto difficili,
di violenza e morte, di preoccupazione per il futuro,
non c'è sicurezza nel tempo che resta, abbiamo
maltrattato così tanto il nostro pianeta
che non possiamo sapere se domattina, al
risveglio, onde immense
copriranno le nostre case o se la siccità
sarà tanto forte e duratura che non sopravviverà la
nostra specie.
Sono quasi
40 anni che il Che richiamava la
nostra attenzione sulla PACE, di
cui si parlava senza tenere conto delle
povertà, delle malattie
e della disperazione di
milioni di persone, così come oggi possiamo parlare di
PACE se non siamo capaci di impedire che ci siano più di
830 milioni di affamati nel mondo, che ci
siano portatori o malati di AIDS e che 26 milioni di
essi vivano in Africa, così come
è possibile permettere che 325 milioni di
bambini non frequentino la scuola, che 11
milioni di bambini minori di 5 anni muoiano di malattie
che possono essere prevenute.
Come è possibile che
si parli di terrorismo perché si
attaccano due edifici in un paese e non quando
quotidianamente muoiono bambini di fame nella maggior
parte del mondo.
Come è possibile che
accettiamo una guerra che distrugge un Paese
nel Medio Oriente e non siamo capaci di
esigere che si combattano la fame, la miseria, le
malattie nel cosiddetto terzo mondo.
Per questo dico che
oggi più che mai abbiamo bisogno di sentire molto
prossimo a noi Che Guevara, il suo esempio
di uomo che lotta contro le ingiustizie in
qualsiasi parte della terra, che ci chiede solidarietà,
che esige sensibilità e soprattutto rispetto per
l'essere umano; è possibile che non intendiamo qualcosa
o che non accettiamo qualcosa, però non possiamo
giudicare e ancor più condannare senza
sapere di cosa si tratta e per questo è
molto importante il rispetto per tutto quanto non
conosciamo, è un principio basico per la convivenza.
Il Che lascia a noi
cose importanti,
cose semplici ma che disgraziatamente
mettiamo poco in pratica e molte ne dimentichiamo: "...
essere essenzialmente umano, essere tanto umano per
approssimarsi al meglio dell'umano, purificare il meglio
dell'uomo per mezzo del lavoro, dello studio,
dell'esercizio della solidarietà continuata con il
popolo e con tutti i popoli del mondo, sviluppare al
massimo la sensibilità fino a sentirsi angosciati quando
si assassina un uomo in qualsiasi angolo del
mondo e sentirsi entusiasta quando da
qualche parte del mondo si solleva una nuova bandiera di
libertà".
Egli ci convoca non
solo a sensibilizzarsi, non è sufficiente riconoscere
quanto fatto di male, è imprescindibile che dedichiamo
la nostra vita, se necessario, a risolvere
queste ingiustizie. Solo così potremo
realizzare il suo sogno di un mondo migliore e più
giusto per tutti.
Lottiamo insieme,
hasta la victoria siempre."
Immagine:
www.gracebiblefellowship-tx.org
Ieri si è consumato
un atto vergognoso alla
Camera dei deputati durante la
votazione della nuova legge elettorale proposta dal
Governo Berlusconi.
Quel Berlusconi che, per inciso, è stato definito “golpista
elettorale” da Le Monde.
I nostri dipendenti della
maggioranza vogliono fare approvare a tutti i costi una
legge per cambiare le regole elettorali
e sperare di vincere le prossime elezioni,
contro la volontà degli italiani
che hanno votato, con il referendum
del 1993, per l’attuale legge elettorale.
La votazione si è
svolta a voto segreto per
garantire l’indipendenza dei parlamentari.
Ma il ministro Calderoli ha
affermato che la segretezza del voto è una
barzelletta, che lui stesso andava a
controllare i tabulati agli uffici informatici e sapeva
subito chi aveva barato.
Una legge truffa
approvata da bari. Altrimenti che legge truffa sarebbe?
Dò un
suggerimento ai deputati dell’opposizione:
“Dimettetevi da tutte le cariche
istituzionali e abbandonate
quella porcilaia che è diventata
il Parlamento”.
Ogni giorno più di
100.000 persone vengono
in questo blog.
Ci sono persone più intelligenti di me, più preparate di
me, con più fantasia, informazioni di me.
Io le sto pensando tutte per impedire l’approvazione e
l’attuazione di questa legge truffa,
ora chiedo il vostro aiuto.
Vi chiedo delle
idee, delle proposte
per fermare questo scempio.
Forse uno di voi ci riuscirà.
Fonti: Le Monde,
l’Unità
La parola
dipendente per i politici mi
piace sempre di più. Sono dipendenti
pagati a progetto a tutti gli effetti.
Pagati troppo per quello che
fanno.
Indifferenti ai problemi della nazione, ma ben
attenti ai loro interessi.
L’ho già detto,
se i nostri dipendenti ci hanno
ipnotizzato e noi viviamo in uno stato
di torpore, come sotto un incantesimo,
una ragione c’è. Ed è una sola:
ci fregano con l’informazione.
Non con quella dei giornali di partito, o di quelli
schierati.
Lì sappiamo chi scrive e perchè.
E’
l’informazione televisiva delle sette sorelle
(rai1rai2rai3retequattrocanalecinqueitaliaunolasette)
che ci trasforma in beoti.
Se
ripeti una cosa 1.000 volte in
televisione questa diventa vera.
Se in televisione non si parla
di un fatto o di una persona, questi scompaiono.
Le
televisioni pubbliche devono diventare
veramente pubbliche, non più controllate dai
partiti.
Quelle private a diffusione nazionale
devono essere ad azionariato popolare
con veri giornalisti.
Un giornalista non “deve” essere indipendente, è
indipendente o non è un
giornalista.
Ma forse, grazie
alla Rete, la televisione come la conosciamo
scomparirà, destinata a diventare una
scatola stupida, o “stupid box”.
La Rete arriva prima, gli altri media possono solo
rincorrerla come si è visto con l’attentato
di Bali e prima ancora a Londra e a New
Orleans.
La BBC ha annunciato di
spostarsi in Rete, noi abbiamo il
digitale terrestre, di cui mi occuperò,
che serve solo a guardare le partite di calcio a
pagamento.
Bisogna odiare questo calcio
e queste televisioni.
Per andare in
pensione bisogna sperare in
due cose:
- vivere a lungo
- che l’INPS non fallisca.
Di fatto oggi
i pensionati sono
pagati dai contributi dei
lavoratori, i versamenti fatti
a suo tempo da chi è in pensione non ci sono più.
Noi non
mettiamo da parte i contributi per la pensione, ma
stiamo pagando la pensione a qualche
vecchietto, se lo vedete ai
giardinetti chiedetegli i
soldi indietro.
All’italiano
toccagli tutto, ma non la pensione.
Ma se chi
lavora, vorrà, giustamente, mettersi da parte i
soldi e non darli più all’INPS cosa
succederà?
L’INPS con le casse vuote
e senza gettito come farà? Il numero dei
pensionati aumenta e le quote contributive
diminuiscono.
Io prevedo tra
pochi anni una guerra tra poveri,
tra chi tira avanti con lavori
precariaprogettoatermine, insomma la
nuova occupazione a 6/700 euro di cui va fiero
questo governo, e i pensionati
che si vedranno ridurre drasticamente la pensione.
Per
risolvere il problema si può
spostare, piano piano, l’età
pensionistica fino a 85 anni e sperare
nella legge di natura, o affrontare il problema di
petto.
Il
governo di certo
non si tirerebbe indietro e potrebbe,
dopo la finanza creativa, cercare di risolvere il
problema con una
soluzione finale.
|
Silvio Non Sacrificarti per favore ®
|
Libera associazione il cui scopo è evitare a
Silvio Berlusconi sacrifici che potrebbero
essergli ed esserci fatali
|
Consci dell'enorme sacrificio che la
ricandidatura del Premier alle politiche 2006
rappresenterà, considerando il profondo dolore
che a Lui hanno causato le varie Cirami,
Cirielli, Legge sul rientro dei Capitali
dall'estero, riforma della Costituzione,
cancellazione della tassa di successione sui
capitali faraonici, il tentativo di cancellare
l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, la
riforma pensionistica, la riforma della RAI
che con somma pena del Premier per la prima
volta dopo 45 anni perde i diritti sul calcio
a favore di Mediaset e termina "90° Minuto";
consapevoli dell'immensa sofferenza che al
Premier hanno causato gli allontanamenti dalla
RAI di Santoro, Biagi e Luttazzi e dei
fratelli Guzzanti; partecipi del patimento a
Lui provocato dal quintuplicarsi del suo
capitale in 4 anni e mezzo di sacrifici come
Premier; sapendo quanto Egli soffra per il
conflitto di interessi che ancora dopo quattro
anni come unica soluzione ha trovato la
proibizione per l'amministratore delegato, e
non il proprietario, di imprese mega
galattiche nel campo della comunicazione etc.
di diventare membro del Governo; sapendo
quanto ha pianto il Suo cuore per le
dimissioni da Presidente del Milan, carica
incompatibile con il premierato... partecipi
dell'inumano supplizio che tutto ciò ha
comportato, rivolgiamo un commosso appello a
SILVIO BERLUSCONI e lo imploriamo di NON
SACRIFICARSI PIU' per noi che siamo già
conciati male di nostro dopo cinque anni di
governo del Centrodestra!!!!
Nasce pertanto un Comitato di Salute Pubblica
che ha fondato l'associazione S.n.S pf "SILVIO
NON SACRIFICARTI per favore". L'associazione è
senza fine di lucro. L'adesione
all'associazione è completamente gratuita e
comporta unicamente l'obbligo di inviare al
nostro Premier una cartolina, o una lettera o
un telegramma con un gentile invito a non
sacrificarsi più per noi e per il Paese,
indirizzandoli a: On.le Silvio Berlusconi -
villa San Martino - ARCORE oppure a: On.le
Presidente del Consiglio dei Ministri -
Palazzo Chigi - 00100 ROMA" Si può aderire al
Comitato attraverso il sito
www.labarriera.it
e scaricare la tessera, visibile qui sotto,
personalizzata e numerata. La tessera speciale
numero ONE BISC verrà inviata direttamente al
Premier sofferente. Diffondete questa
iniziativa inviando la notizia alle vostre
mailing list. Facciamo crescere il comitato.
Collegatevi al sito
www.labarriera.it
e scaricate la vostra tessera da stampare
subito a colori! |
|
Joe Fallisi
CORIOLIS E I CETACEI
"Il vento è un 'movimento orizzontale o verticale di una
massa d¹aria dovuto a differenze di pressione, le quali
a loro volta sono dovute a una distribuzione ineguale di
calore. La corrente d¹aria si muove nella direzione che
va dalla zona ad alta pressione verso quella a bassa
pressione. Ma nella genesi del vento intervengono altre
due forze, una deviante dovuta alla rotazione della
Terra (forza di Coriolis [descritta nel 1835
dall'ingegnere e matematico francese G. G. de Coriolis,
essa agisce su tutti i corpi in movimento in un sistema
in rotazione facendoli deviare dalla loro traiettoria, è
proporzionale al prodotto vettore della velocità di
rotazione terrestre per la velocità del corpo in
movimento e viene ad aggiungersi alla forza centrifuga,
che agisce anche sui corpi fermi cfr. http://meteo.ansa.it/Glossario.asp?Voce=coriolis])
e una di attrito causata dalle asperità della superficie
terrestre. (...) Nell¹emisfero boreale, stando con le
spalle al vento, la bassa pressione è in diagonale
avanti a sinistra, mentre l¹alta pressione è dietro a
destra. Nell¹emisfero australe, sempre stando con le
spalle al vento, la bassa pressione è avanti a destra,
quella alta è dietro a sinistra.' (Atlante della Terra,
UTET, Torino 1999, p. 448). 'In prima approssimazione,
per abbozzare un modello, molto semplificato, si può
supporre che in ciascun emisfero della Terra si
stabiliscano tre grandi cellule di convezione. (...) In
esse si verifica lo stesso fenomeno (...) [delle]
correnti oceaniche: le forze di Coriolis (...) attorno
alle alte pressioni fanno deviare le correnti d¹aria in
senso orario nell¹emisfero boreale e in senso antiorario
nell¹emisfero australe. L¹opposto avviene per i venti
che circolano intorno alle depressioni. (...) Le tre
cellule che in ogni emisfero rimescolano continuamente
la troposfera lasciano in mezzo, sull¹Equatore, una
regione di calma quasi assoluta. Gli alisei che da Nord
e da Sud convergono sull¹Equatore, arrivati in
prossimità di esso, per l¹alta temperatura si innalzano
a qualche migliaio di metri sopra il mare come se si
infilassero in un camino: e sotto abbiamo il fenomeno
delle Œcalme equatoriali¹ (doldrums), drammaticamente
descritto da tanti marinai all¹epoca della navigazione a
vela. (...) I sistemi ciclonici, caratterizzati da una
bassa pressione atmosferica, si formano quando si
incontrano masse di aria calda e fredda generando un
vortice. Nell¹emisfero Nord i venti ciclonici soffiano
in senso antiorario intorno al minimo barico; il
contrario avviene nell¹emisfero Sud. I sistemi
anticiclonici, caratterizzati da un¹alta pressione,
nascono da flussi di aria discendenti che ruotano in
senso orario nell¹emisfero Nord e in senso antiorario
nel Sud.' (ibid., pp. 325-326; cfr.
http://www.linguaggioglobale.com/terra/txt/37.htm;
http://spazioinwind.libero.it/gpscienze/Terra/Atmosfera/circolazione.htm).
Notava nel suo grandioso Lessico Gerolamo Vitali:
'D¹altra parte, quando parliamo sia della natura dei
venti sia di quella dei segni, parliamo sempre rispetto
alla regione boreale che noi abitiamo, ma è fuor di
dubbio che, passando l¹Atlantico e dirigendoci oltre
l¹Equatore, faremo esperienza di condizioni esattamente
opposte alle nostre.' (Hyeronimo Vitali, Lexicon
Mathematicum Atronomicum Geometricum, Parisiis 1668, p.
77 libro ristampato nel 2003, con introduzione e note
di G. Bezza e prefazione di O. Faracovi, dalle Edizioni
Agorà di La Spezia ; cfr. G. Bezza, Commento al primo
libro della Tetrabiblos di Claudio Tolemeo, Nuovi
Orizzonti, Milano 1992, p. 321).
(...) L¹Equatore (dal lat. mediev. aequator -oris, der.
di aequare 'uguagliare'; popr. 'che rende uguali [i
giorni e le notti]') è il circolo massimo ideale,
tracciato sulla sfera terrestre, risultante dall¹intersezione
con essa di un piano condotto per il centro della Terra
perpendicolarmente all¹asse di questa. A 22 km da Quito,
capitale dellŒEcuador, c¹è la cosiddetta 'mitad del
mundo', esattamente sulla linea equatoriale. E¹ il luogo
in cui, nel 1736, la spedizione guidata da Charles-Marie
de la Condamine per conto dell¹Accademia delle Scienze
di Francia effettuò le misurazioni che dimostrarono come
questo fosse realmente l¹equatore (gli stessi calcoli
diedero origine anche al sistema metrico decimale e
provarono che la terra non è una sfera perfetta). I suoi
40.076.594 m. toccano, partendo dal meridiano di
Greenwich e andando verso Est, l¹oceano Atlantico, il
Gabon, il Congo, lo Zaire, l¹Uganda, il lago Vittoria,
il Kenia, la Somalia, l¹oceano Indiano, l¹Indonesia,
l¹oceano Pacifico, l¹isola Isabela dell¹arcipelago di
Colón, l¹Ecuador, la Colombia e il Brasile. Gli atlanti
non riportano nessuna città esattamente a 00° 00¹ di
latitudine (ad eccezione, secondo Henri Le Corre, di
Macapa, in Brasile), ma molte nella zona equatoriale,
che si estende sino a 4° Nord e Sud. In effetti, il
problema di come debbano essere valutati i segni in
relazione al circolo massimo e alla sua fascia (e anche,
più in generale, a tutta la zona che dall¹Equatore si
estende sino ai tropici) è, comunque, di estremo
interesse e bisognerebbe affrontarlo sulla base di
ricerche sul campo e studi specifici, tutti ancora da
farsi. L¹Equatore, dove le stagioni non esistono più e
vi è solo differenza di altezze meridiane e di ombre
(nella primavera-estate dell¹emisfero boreale, sul
circolo massimo, il Sole culmina verso il Nord e
proietta le ombre verso il Sud; nell¹autunno-inverno
culmina verso il Sud e le ombre inclinano verso il
Nord), divide il globo terrestre in due emisferi
diametralmente opposti e uguali e 'appartiene', allo
stesso titolo e 'giustamente', a entrambi. A latitudine
geografica zero, con traiettoria in linea retta
perpendicolare al piano dell¹orizzonte, sorgono e
tramontano tutte le stelle e l¹ampiezza della sfera
celeste visibile nelle 24 ore è di 360° ; allo stesso
modo, la durata del dì è sempre uguale a quella della
notte (il medesimo fenomeno si verifica, nel mondo
intero, nei giorni degli equinozi, quando il Sole è sull¹Equatore).
Così, per esempio, quando avviene, nell¹emisfero Nord,
l¹equinozio di primavera e in quello Sud l¹equinozio
d¹autunno, all¹Equatore il Sole può considerarsi tanto
in Ariete (e dunque sotto il dominio di Marte), quanto
in Bilancia (retto quindi da Venere), a seconda che si
consideri come polo elevato quello Nord oppure quello
Sud.
(Š) I nomi stessi dei punti cardinali dell¹orizzonte
sono stati attribuiti in relazione al nostro emisfero,
assumendo poi un valore universale. Coloro che giungono,
per la prima volta, dall¹emisfero boreale a quello
meridionale, non possono non sentirsi letteralmente
disorientati constatando che il sorgere del Sole (Est),
rivolti verso il Sud dell¹emisfero in cui si trovano
(verso il mezzogiorno), avviene alla loro destra, invece
che alla sinistra, come acccade nell¹emisfero da cui
provengono. Perciò nelle figure australi di nascita le
cuspidi delle Case devono essere invertite rispetto alle
geniture settentrionali e così i segni immateriali, le
declinazioni e le latitudini celesti, dal momento che
opposte sono le stagioni nell¹uno e nell¹altro emisfero
, rimanendo invariato solo l¹asse X/IV. I pianeti,
infatti, procedono lungo l¹eclittica da sinistra verso
destra, in senso orario, mentre sorgono e vanno a
culminare da destra verso sinistra, in senso antiorario.
Senza l¹inversione dei segni e, insieme, della
disposizione delle Case, le carte del cielo dell¹emisfero
Sud sono temi di fantasmi sbilenchi. (...)
Sulla linea esatta dell¹Equatore i mulinelli e vortici
dell¹acqua (persino quelli del lavandino) non si formano
più, ma appena si va, anche solo di qualche metro, oltre
questo limite estremo essi ricompaiono con moto
antiorario nell¹emisfero Nord, orario nell¹emisfero Sud:
in entrambi i casi nel senso dei segni a causa della
forza deviante di Coriolis, che regola il comportamento
dei cicloni, così come la rotazione del pendolo di
Foucault, e risulta nulla all¹Equatore. I segni
immateriali rispondono verosimilmente al medesimo
principio. Superato anche di poco il circolo massimo,
sul quale si verifica la 'calma dei venti' e, allo
stesso modo, la dialettica dei segni si dissolve, essi
ritrovano tutta la loro natura e realtà palpitante, che
si manifesta con la medesima forza, ma in modo
speculare, nei due opposti emisferi." (Da: Joe Fallisi,
Maradona e l'emisfero australe, in preparazione cfr.
http://www.cieloeterra.it/articoli.maradona/maradona1.htm)
*********
APPENDICE
Gerolamo Vitali
Quod adeo verum est, ut in Regno Chile, et in aliis
terrae Australis nuper detectae regionibus, accolae
contrarias nobis experiuntur ventorum naturas et
qualitates; ut testis est Alphonus de Oualles in
descriptione Regni Chile [Alonso di Ovalle S.J.,
Historica relacion del reyno de Chile... 1646]. Nam ibi
Auster perinde est ac nobis Aquilo, impetuosus, frigidus,
et siccus: hic vero econtra; et ei collaterales venti
qualitates assumunt calidas, et humidas eo prorsus modo,
quo nobis experiri est Syrocum ,et Austrum, quia
profecto illis a Solo Antarctico, et frigida Zona, cuius
naturam indunt Auster, et reliqui laterales adventant,
Aquilo vero Circius, et Septentrio per Zonam torridam,
atque Oceanum transeuntes aerem humoribus repletum et
caloribus ferividum illuc asportant. Quod et nobis alibi
adnotavimus. Similiter Aquilo in Lusitania, et Neapoli
nubes cogit, et pluvius est; in Africa nubes dissipat,
ac serenitatem adducit. Septentrio econtra in
Hellesponto, et apud Cyrenen pluviam creat, in Italia
serenus est.
(Hyeronimo Vitali, op. cit., 521,15 s.v. venti)
Gli abitanti del regno del Cile e di altre terre
australi non da molto scoperte sperimentano nature e
qualità dei venti opposte, come testimonia Alfonso di
Oualle (Historica relacion del reyno de Chile... 1646).
Infatti, l'austro è simile al nostro aquilone:
impetuoso, freddo e secco e il loro aquilone è il
contrario. E i venti collaterali assumono qualità calde
e umide, non diverse da quelle che noi sperimentiamo con
lo scirocco e l'austro. Infatti per loro sopraggiungono
dalla terra antartica e dalla zona fredda, la cui natura
assumono l'austro e gli altri venti laterali, mentre
l'aquilone e il circio e il vento del nord attraversano
la zona torrida e l'oceano e apportano un aere pieno di
umidità e che ribolle di calore.
Vini in doliis fluctuatio ad vitis efflorescentiam,
idque ut notat van Helmontius in vi magnetica non
constituto tempore, sed tunc potissimum, quando pro
locorum diversitate aut serius, aut tempestivius vitis
floret, quamvis multis milliariis dissita, quamvis enim
vinum extra provincias conterminas natumm alio
asportetur, ubi pro soli qualitate vitis provincialis,
au Aprili mense, ut apud nos, aut Octobri, ut in Chile
Regno floret, attamen vinum non trubatur quando vitis
genuina floret, sed quando vitis provincialis, nec
cessat huiusmodi confusio, quamdiu flos viti non decidit:
(Vitali, Digressio physio-theologica ad verbum sympathia,
46.9)
L'agitarsi dei vini nelle botti avviene quando la vite
fiorisce, come osserva van Helmont (De magnetica
vulnerum curatione 1621) e non a un tempo stabilito, ma
piuttosto quando la vite è in fiore, ciò che può
avvenire ora più tardi, ora più presto, secondo la
diversità dei luoghi. E questo accade anche a molte
miglia di distanza, giacché se un vino che è originario
di regioni lontane viene trasportato altrove, si agita
al tempo della fioritura della vite originaria: nel mese
di aprile nelle nostre terre, in ottobre in quelle del
regno del Cile.
Caeterum, cum de ventorum sicut et de signorum natura,
et qualitatibus loquimur, semper loquimur habito
respectu ad plagam Borealem quam nos inhabitamus; cum
certum sit si trans mare Athlanticum, ultraque
aequatorem pergeremus, oppositum ex asse ijs, quae hic
dicimus experturos. Sed enim nobis loquimur nostrisque
regionibus morem gerimus, quarum passiones experimur,
affectiones patimur, aerem respiramus.
(Hyeronimo Vitali, Lexicon Mathematicum Atronomicum
Geometricum, op. cit., 77,360 s.v. auster)
D¹altra parte, quando parliamo sia della natura dei
venti sia di quella dei segni, parliamo sempre rispetto
alla regione boreale che noi abitiamo, ma è fuor di
dubbio che, passando l¹Atlantico e dirigendoci oltre
l¹Equatore, faremo esperienza di condizioni esattamente
opposte alle nostre. Ma qui noi parliamo di noi stessi,
ci regoliamo secondo ciò che è proprio delle nostre
regioni, di cui viviamo gli eventi, subiamo gli
influssi, respiriamo l'aria.
°°°°°°°°°
30.09.2004
I cerchi dei delfini
I cetacei potrebbero percepire il movimento della Terra
I delfini, quando si assopiscono, nuotano lentamente in
circolo. Uno studio di prossima pubblicazione rivela uno
strano fenomeno: i delfini nell'emisfero settentrionale
nuotano in senso antiorario, mentre quelli nell'emisfero
meridionale nuotano in senso orario.
I mammiferi marini dormono soltanto con metà del loro
cervello alla volta, e nuotano continuamente anche
mentre riposano. I delfini selvatici, e non solo quelli
in cattività, sono stati osservati nuotare in circolo
mentre dormono, ed esemplari di varie specie erano stati
osservati muoversi preferibilmente in senso antiorario.
Ciò aveva portato alcuni scienziati a chiedersi perché
gli animali scegliessero questa direzione, ipotizzando
magari un'asimmetria cerebrale. Ma quando Paul Manger,
neuroetologo svedese, si è trasferito all'Università del
Witwatersrand (http://www.wits.ac.za/) di
Johannesburg, in Sud Africa, si è reso conto che tutte
le segnalazioni del movimento in senso antiorario
provenivano dall'emisfero settentrionale. Nel locale
delfinario, invece, gli animali passavano la maggior
parte del tempo a nuotare in senso orario.
Ora che sembra chiaro che la direzione dipende
dall'emisfero, le spiegazioni di questo comportamento
non devono più basarsi sull'anatomia dei delfini ma
potrebbero essere dovute a "forze globali". Manger e la
collega Guinevere Stafne descriveranno i loro studi in
un prossimo numero della rivista "Physiology & Behaviour"
(http://www.sciencedirect.com/science?_ob=JournalURL&_cdi=486
---------
(http://www.lescienze.it/index.php3?id=9681)
Quindi Dio è stato costretto
ad una condanna retroattiva dietro istigazione per non
condannare se stesso sopra un errore d'origine da lui
stesso prodotto.....
Come nasce il
dogma dell'Immacolata Concezione? Per capirlo occorre
partire da lontano, dalla Genesi, esattamente dalla
creazione di Adamo ed Eva.
Poiché si annoiava terribilmente da un'eternità, Dio
volle creare qualcuno che gli facesse un po' di
compagnia, qualcuno da poter perseguitare nel tempo
libero. Così Dio creò Adamo prendendo del fango,
plasmandolo e alitandovi sopra lo spirito vitale.
Per creare Eva usò un altro sistema: avendo già fatto il
grosso del lavoro ed avendo già consumato molte energie,
gli fu sufficiente prendere una costola di Adamo e
trasformarla in una donna. Questo anche allo scopo di
manifestare la connaturata inferiorità della donna
rispetto all'uomo. Già questi discorsi ci sembrano un
po' strani, un po' troppo umani e anche un po' buffi. Un
Dio onnipotente ha bisogno di questi giochetti per
creare l'essere umano? Sorge poi spontanea una domanda:
Adamo aveva un numero di costole dispari prima o dopo?
E' incredibile quanti interrogativi susciti nell'uomo la
lettura della Bibbia!
Adamo ed Eva vivevano nel Paradiso Terrestre e Dio
passeggiava in questo bellissimo giardino. Questo
significa che Dio era visto inizialmente come un essere
antropomorfo. Dio quindi aveva creato Adamo ed Eva e li
aveva messi nel Paradiso Terrestre ad annoiarsi. Io mi
chiedo quali intenzioni avesse inizialmente Dio. Voleva
giocare al Grande Fratello con due soli partecipanti?
Poi Dio dice ad Adamo ed Eva: "Guardate che ho messo in
un certo posto l'albero della conoscenza del bene e del
male. Non mangiate il suo frutto altrimenti morirete!".
E' come se una mamma prima di uscire di casa dicesse al
bambino: "Ho messo la marmellata su quella mensola, non
la mangiare!". Qual è la prima cosa che fa il bambino
quando la madre è uscita? Mangia la marmellata! Se Dio
avesse voluto che Adamo ed Eva non mangiassero il frutto
proibito (non a caso era proibito), gli avrebbe detto
dov¹era e di non mangiarlo? Ma siamo seri! Se voleva che
non lo mangiassero non avrebbe proprio messo l'albero
nel giardino. In realtà egli voleva che Adamo ed Eva lo
mangiassero e fu quindi lui e non il serpente il vero
tentatore. Ma secondo la Bibbia Dio non voleva. Non
voleva che Adamo ed Eva mangiassero il frutto della
conoscenza del bene e del male. Molto strano!
Distinguere il bene dal male è qualcosa di positivo! Per
quale motivo Dio non voleva che Adamo ed Eva
distinguessero il bene dal male? E, prima di disubbidire
e mangiare il frutto proibito, come si comportavano
Adamo ed Eva? Si facevano inconsapevolmente del male a
vicenda? Poveretti! Disubbidire a Dio certe volte
conviene! La tesi del Dio sadico si fa sempre più
concreta.
Secondo la Bibbia, Eva fu tentata dal serpente, "la più
astuta di tutte le bestie". La più astuta di tutte le
bestie? Il serpente non è affatto la più astuta di tutte
le bestie! Basterebbe pensare a cani e gatti che sono
estremamente più intelligenti ed astuti dei serpenti. In
secondo luogo, dove lo avete mai visto un serpente che
parla? Io solo nei cartoni animati! Per la loro
disubbidienza, Adamo ed Eva, che inizialmente erano
immortali, furono condannati a dover morire. Eva fu
condannata a dover partorire con dolore. Adamo fu
condannato a dover lavorare per vivere. Il serpente fu
condannato a strisciare nella polvere. Ma cosa faceva
questo serpente prima di essere condannato a strisciare,
saltellava sulle sue graziose zampette? E che serpente
era allora? E poiché le colpe dei padri ricadono sui
figli, tutti noi nasciamo con il peccato originale,
insomma siamo tutti peccatori fin dalla nascita. Bisogna
dire che questo concetto delle colpe dei padri che
ricadono sui figli è alquanto discutibile. Praticamente
se un tizio rapina una banca, suo figlio, suo nipote e
tutta la sua discendenza dovrebbero finire in galera?
Anche se sono delle bravissime persone?
C'è da dire ancora che la prima a cadere nell'inganno
del serpente fu Eva. La donna poi tentò l'uomo che
commise anche lui il peccato. In sintesi la donna è
facilmente corruttibile ed è causa anche dei peccati
dell'uomo. Insomma chi ha scritto questa parte della
Bibbia è riuscito a concentrare in poche righe i
peggiori pregiudizi umani, complimenti!
Ma c'è una cosa ancor più sconcertante: se Adamo ed Eva
non distinguevano il bene dal male non avendo ancora
mangiato il frutto proibito, come facevano a capire che
disubbidire a Dio era male? Non potevano saperlo! Quindi
sono stati puniti per una colpa che non avevano? E noi
tutti nasciamo col peccato originale a causa di un
errore giudiziario, infatti non abbiamo alcuna colpa noi
e non avevano alcuna colpa Adamo ed Eva.
Come primo effetto della conoscenza del bene e del male,
Adamo ed Eva si resero conto di essere nudi e si
andarono a nascondere. Ma come? Invece di festeggiare?
Insomma la nudità è una cosa molto cattiva! Ed ecco che
al concetto dell'inferiorità della donna si aggiunge la
ben nota sessuofobia biblica che ancor oggi affligge la
Chiesa e di conseguenza tutti quanti noi, credenti e non
credenti. Ci sarebbe da chiedersi come mai ancor oggi
esistono in Amazzonia, in Africa, in Australia, tribù
nelle quali si vive praticamente nudi. Non hanno
ereditato anche loro il peccato originale? Come mai non
si rendono conto di quanto sia immorale essere nudi? Ma
se non hanno ereditato il peccato originale, allora
dovrebbero essere immortali. Invece muoiono
tranquillamente anche loro.
Secondo la Chiesa Cattolica, l'unica persona a non aver
ereditato il peccato originale fu la Madonna. Ed è
questo il dogma dell'Immacolata Concezione. La madre di
Gesù non poteva avere peccati, fosse anche solo quello
originale. Ma tale dogma provocò altri problemi. Come
abbiamo detto, la morte è la conseguenza diretta del
peccato originale, quindi se la Madonna è nata senza
peccato originale non poteva morire. Ed infatti la
Chiesa ha prodotto un altro dogma, quello
dell'Assunzione. La Madonna quindi non sarebbe morta, ma
sarebbe stata assunta in cielo in corpo e spirito. Dove
sia finita nessuno lo sa. A quest'ora dovrebbe essere
già fuori dal sistema solare, in viaggio verso mondi
sconosciuti. Anzi, qualcuno ha calcolato che la Madonna,
se non ha violato le leggi della fisica, viaggiando
quindi ad una velocità inferiore a quella della luce
(300.000 Km al secondo) ed essendo partita circa 2000
anni fa oggi dovrebbe trovarsi a non più di 2000 anni
luce dalla Terra, quindi ancora nella nostra galassia
:-) Poi però qualche anno fa Papa Giovanni Paolo II
affermò che la Madonna era morta come qualsiasi altra
persona... forse si era dimenticato del dogma
dell'Assunzione!
Per la Chiesa Cattolica il peccato originale si cancella
col battesimo. E in passato i bambini morti prima di
essere stati battezzati finivano dritti dritti
all'inferno. Idem per gli appartenenti ad altre
religioni. In tempi piuttosto recenti, in molte cliniche
ed ospedali cattolici, se durante un parto bisognava
scegliere se salvare la madre o il bambino, si optava
senza indugio per il bambino, proprio perché non essendo
battezzato, sarebbe finito all'inferno, mentre la madre
era già battezzata e quindi poteva morire senza
problemi. Se mi si prospettasse una situazione simile,
preferirei di gran lunga salvare mia moglie. Io non
sarei legato da vincoli affettivi al bambino, visto che
non ci ho vissuto insieme nemmeno 5 minuti, ma sarei
legato da un grande amore a mia moglie. Oltretutto
potremmo avere già altri figli o averne in futuro. Cosa
dovrei fare, rimanere da solo ad allevare questo bambino
sconosciuto e rinunziare alla donna che amo? E gli altri
eventuali figli chi li accudirebbe? Come vivranno senza
la loro madre? E i parenti di mia moglie come vivranno
senza la loro figlia, nipote, ecc.? Sarebbero disposti i
miei suoceri a rinunziare alla loro figlia in cambio di
un bambino per il quale ovviamente non possono provare
lo stesso affetto?
Successivamente hanno inventato il Limbo. No, non il
ballo, ma una sorta di inferno non troppo caldo dove i
bambini venivano lasciati in deposito per l'eternità
almeno fino a quando qualcuno non andasse a reclamarli.
Poi a tutti il Limbo è sembrato una gran cazzata ed
allora dulcis in fundo hanno permesso ai bambini non
battezzati di essere spediti in Paradiso. Ci sono voluti
secoli ma "grazie a Dio" un passettino in avanti lo
abbiamo fatto.
----------
KAOS
IN GERMANIA: LA SOCIALDEMOCRAZIA TIENE IL PASSO ED IL
GOVERNO E' UN REBUS. GLI EX COMUNISTI PRENDONO 54 SEGGI.
IN GERMANIA EST UN TEDESCO SU QUATTRO HA VOTATO GLI EX
COMUNISTI.
MA IN GERMANIA
FUNZIONA UN MODELLO SUL TIPO DELLA VISIONE GRILLIANA?
ABBIAMO I NOSTRI DUBBI... NON SI TRATTA NEMMENO DI
PLUTOCRAZIA MA DI POST DEMOCRAZIA.
Beppe Grillo
scrive: "
Il ruolo
del politico è uno solo, quello di servire
lo Stato. Il politico (ma perché chiamarlo
ancora così?) è un nostro dipendente.
Dipende dai nostri voti, dalle nostre tasse(con cui gli
paghiamo lo stipendio), dai programmi che noi proponiamo
o approviamo e che deve unicamente limitarsi ad
eseguire.
Se il politico è
nostro dipendente come è possibile
che noi siamo a nostra volta suoi dipendenti e che,
nella sostanza, faccia il c..o che gli pare? E’ peggio
di un 69, infatti è un 90 gradi.
Dobbiamo
abituarci a pensare al politico come
a un nostro dipendente, le sue dichiarazioni non ci
devono interessare, ma solo i fatti.
Non può prendere iniziative importanti senza
consultarci.
Un dipendente che
fallisce tutti i suoi obiettivi è licenziato
dal datore di lavoro. Questo governo
li ha falliti tutti ed è ancora lì.
La domanda corretta
allora è: perché è ancora lì?
La mia risposta è che non siamo in
democrazia. Chiamiamola con il suo vero
nome: plutocrazia.
Comanda il denaro, chi ha soldi
diventa deputato, capo del governo, può comprare
pacchetti di voti, l’informazione, la televisione, i
giornalisti.
E noi?
Schiavi in casa nostra vediamo le
dichiarazioni dei nostri dipendenti ogni sera per un
quarto d’ora, le osservazioni compite dei loro lacchè, e
ne veniamo incantati.
Va a finire che pensiamo pure che siano loro i padroni
delle nostre vite.
Dobbiamo fare un
salto di livello e pensare che il
nostro futuro dipende da noi, non da loro, i nostri
dipendenti.
La Rete in questo ci dà una mano, ma vanno
cambiate anche le leggi,
i padroni dei media non possono fare politica, anzi non
devono neppure più esserci padroni dei media."
LE CIFRE POLITICHE
TEDESCHE
Doccia fredda per Angela Merkel, che al voto di ieri in
Germania, pur da lei vinto di stretta misura, ha visto
sfumare il sogno di una coalizione con i liberali e si
vede ora incalzata da Gerhard Schroeder, che rivendica,
come lei, il diritto a governare. Fino a tarda sera, le
proiezioni davano una vittoria risicata della Cdu/Csu,
sia in percentuale che in seggi, lasciando aperta con
ogni probabilità la strada a una grande coalizione. Poi
in nottata i risultati ufficiali provvisori hanno
sancito la vittoria del partito della Merkel, con il
35,2% dei voti contro il 34,3 della Spd di Schroeder. In
termini di seggi, il vantaggio è stato di tre appena,
225 contro 222.
Alla fine le
elezioni anticipate, volute da Schroeder dopo la
sconfitta elettorale in maggio nel Land Nord
Reno-Vestfalia, si sono chiuse con un esito pasticciato,
che lascia in teoria spazio a molte sperimentazioni
alchemiche ma non alle opzioni chiare auspicate dalla
sfidante cristiano-democratica, una coalizione con i
liberali, e dal cancelliere socialdemocratico, una
prosecuzione della coalizione rosso-verde.
Il vero vincitore
del voto è il partito liberale Fdp, che ha fatto un
balzo di quasi due punti e mezzo rispetto alle ultime
elezioni ma che a causa della aritmetica elettorale
rischia seriamente di restare a bocca asciutta
all'opposizione.
Secondo i dati
comunicati dall'Ufficio federale elettorale, l'Unione
Cdu/Csu risulta quindi il primo partito, con il suo
35,2%, ma penalizzata rispetto al 2002, quando aveva
ottenuto il 38,5. La Spd è scesa al 34,3% rispetto al
38,5% di tre anni fa (stessa percentuale di Cdu/Csu, ma
in assoluto circa 6.000 voti in più, che le erano valsi
il primato). I Verdi, alleati della Spd, sono all'8,1%
(8,6 nel 2002), i liberali al 9,8 (7,4) e il Partito
della Sinistra all'8,7% (la sola Pds aveva avuto il 4%
nel 2002).I Verdi risultano così l'ultimo partito al
Bundestag. |
|
Caro Grillo, il tuo sconforto è
malriposto sostanzialmente perchè
noi italioti ci meritiamo
tutta la merda che ci propinano, dai polticanti
cimiciosi alle televisioni
plastificate al color della merda. Il fatto è che
non è solo il vertice a fare
schifo, è proprio tutto il corpo sociale a dare
letteralmente i numeri. In
ogni dove oltre alle file, ci sono ostacoli di
ogni tipo,, non solo a livello
burocratico ma anche a livello mentale.
Le persone che ci circondano
quotidianamente non fanno altro che remare
contro sempre e comunque,
non esiste aluna spinta ad una umana solidarietà
ma solo iperegoismo all'ennesima
potenza. Si vogliono celllari pieni di cazzate
e vacanze last minute da pagare
con le agenzie che prestano soldi legalmente
a tassi di usura. Quando
vengono meno ecco che si scatenano omicidi
efferati, violenze familiari di
ogni tipo e devazioni psichiche che rasentano i
peggiori spettri seriali di
statunitense memoria.Esiste solo il calcio e lo sfogo
da campanile ed anche la
politica, la discussione politica, è ormai incancrenita
sopra quell'effimero
livello. Le metastasi sociali sono ben penetrate nel tessuto
connettivo e non c'è più
niente da fare. Chi ci tocca si infetta: il grido verso
l'Europa è anch'esso mal riposto
perchè l'Europa si guarda bene dall'accostarsi
troppo vicino a questo paese
di merda perchè purtroppo si rende conto che può
peggiorare anch'essa. Non
abbiamo altresì alcun diritto a cercare l'aiuto esterno
soprattutto perchè l'unico
aiuto che si può prospettare è quello di fare dell'Italonia
una COLONIA da saccheggiare
in profondità più di quanto per sessant'anni non
abbiano fatto gli americani
ed i loro regalissimi alleati del Patto Atlantico.
Probabilmente solo sotto una
occupazione di tipo nazistoide riusciremmo
a ritirare fuori quelle
qualità risorgimentali gettate nella pugna della battaglia
dai vari PISACANE E MANIN
che fecero 150 anni fa l'Italia.
Il consiglio dei ministri ha
approvato all’unanimità il disegno di legge sulle intercettazioni
telefoniche (in questi casi sono tutti, proprio tutti, d’accordo).
Il disegno di legge, e non decreto esecutivo (questo grazie solo
al veto del Presidente Ciampi), prevede interessanti novità.
In caso di intercettazione
indiretta la persona intercettata deve essere avvisata.
Per esempio Fazio chiamato “indirettamente” da Fiorani sotto
indagine, avrebbe dovuto essere avvisato.
Sarà possibile effettuare
intercettazioni telefoniche solo nei reati gravi come il
terrorismo, la mafia e l’omicidio.
E i reati finanziari? Le truffe? L’usura? I
gnuttiricuccifioranifazio?
I commenti di Berlusconi li conoscete, ma per dovere di cronaca ve
li riporto:
“Tutti gli italiani quando sono al
telefono pensano di essere intercettati. Questa è una grave
lesione della privacy sulla quale si doveva assolutamente
intervenire, restringendo la possibilità di intercettazioni alle
indagini sui reati di mafia e terrorismo, per gli omicidi e per i
reati più gravi”.
Gli italiani onesti non temono di essere intercettati, anzi
pretendono che siano intercettati i disonesti, anche quelli che si
occupano di reati finanziari.
Io voglio essere intercettato
e pretendo da questo Stato che lo siano i farabutti.
Ho creato
un volantino,
stampatelo, copiatelo, diffondetelo, attaccatelo al lunotto
dell’auto, alla vostra edicola, nel vostro bar, nel vostro
negozio, in ufficio, alla macchinetta del caffè, dove volete.
IO VOGLIO ESSERE INTERCETTATO.
Il vero nome di Katrina
L'uragano che si è abbatuto ieri
sulla Louisiana è stato battezzato Katrina dal Servizio
Meteorologico Nazionale (NWS ).
Il suo vero nome e' Riscaldamento Globale.
Ross Gelbspan
Fonte: www.comedonchisciotte.org
www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=1351&mode=&order=0&thold=0
3 settembre 2005
L'uragano che si è abbatuto ieri sulla Louisiana è stato
battezzato Katrina dal Servizio Meteorologico Nazionale (NWS ).
Il suo vero nome e' Riscaldamento Globale.
Quando il 2005 iniziò con la violenta nevicata a Los Angeles, la
causa fu il riscaldamento globale.
Quando i venti da 124 miglia orarie [200 km/h] distrussero gli
impianti nucleari in Scandinavia e lasciarono senza luce centinaia
di migliaia di persone in Irlanda e nel Regno Unito, la causa fu
il riscaldamento globale.
Quando all'inizio dell'estate la forte siccità ad ovest del paese
fece scendere i livelli dell'acqua del fiume Missouri al suo
minimo storico, la causa fu il riscaldamento globale.
A Luglio, quando la peggior siccità mai registrata causò incendi
in Spagna e Portogallo e lasciò i livelli dell'acqua in Francia ai
loro minimi storici da oltre 30 anni, la spiegazione fu il
riscaldamento globale.
Quando un'ondata di caldo letale in Arizona mantenne la
temperatura sopra i 43 gradi centigradi e uccise più di 20 persone
in una settimana, il colpevole fu il surriscaldamento globale.
E quando la città indiana di Bombay (Mumbai) ricevette 90
centimetri di pioggia in un giorno - uccidendo 1000 persone e
compromettendo la vita di altre 20 milioni - il criminale fu il
surriscaldamento globale.
Se l'atmosfera si riscalda essa genera siccità più durature,
acquazzoni più intensi, ondate di caldo più frequenti e tempeste
più minacciose.
Sebbene Katrina sia iniziato come un uragano relativamente piccolo
che ha attraversato velocemente il Sud della Florida, esso era
supercarico di straordinaria intensita' a causa delle roventi
temperature della superfice marina del Golfo del Messico. Le
conseguenza sono state sia distruttive che terrificanti.
Sfortunatamente, solo poche persone in America conoscono il vero
nome dell'uragano Katrina perchè le industrie del petrolio e del
carbone hanno speso milioni di dollari per mantenere il pubblico
nell'ignoranza.
La ragione è semplice: per permettere che il clima si stabilizzi è
necessario che l'umanità diminuisca del 70% l'uso di carbone e di
petrolio. Questo, naturalmente, minaccerebbe la sopravvivenza di
una delle più grandi imprese commerciali della storia. Nel 1995,
si scoprì che in Minnesota l'industria del carbone pagò più di 1
milione di dollari a quattro scienziati per sminuire pubblicamente
il problema del riscaldamento globale. La Exxon Mobil spese piu'
di 3 milioni di dollari dal 1998 in lobbies e pubbliche relazioni
anti-riscaldamento globale.
Nel 2000, le grandi industrie di petrolio e carbone registrarono
la loro più grande vittoria elettorale quando George W. Bush fu
eletto presidente - e successivamente ricevette i suggerimenti
dall'industria per la sua politica energetica ed ambientale.
Mentre la situazione climatica cambia velocemente, molti
ricercatori temono che siamo gia' entrati in un periodo di
irreversibilita'.
Sullo sfondo attuale, l'ignoranza del pubblico americano circa il
riscaldamento globale spicca come un atto d'accusa verso i mass
media americani.
Quando la stampa americana si è preoccupata di affrontare
l'argomento del riscaldamento globale, essa si è concentrata quasi
esclusivamente sugli aspetti politici e diplomatici e non su cosa
il surriscaldamento provocherà all'agricoltura, alla fornitura di
acqua, alla vita animale e vegetale, alla salute pubblica, al
tempo.
Per anni, l'industria dell'energia fossile ha influenzato i media
per accontentare una manciata di scettici sul riscaldamento
globale in modo da armonizzare le ricerche della Commissione
Intergovernativa sul Cambiamento Climatico - più di 2000 scettici
da 100 paesi come riportato dalle Nazioni Unite.
Oggi, con la scienza che si è fatta più vigorosa - e gli impatti
tanto visibili quanto la mega tempesta che ha ricoperto gran parte
del Golfo del Messico - la stampa ammette un po' di colpa per la
nostra distruzione auto-indotta con le industrie del petrolio e
del carbone. Come bostoniano, ho paura che l'inverno che si
avvicina, come l'ultimo inverno, sarà insolitamente breve e
straordinariamente rigido. All'inizio del 2005, una fatale
tempesta di ghiaccio mise alle corde migliaia di persone nel New
England e scaricò un metro di neve da record sulla città di
Boston.
Il nome convenzionale di quel mese era Gennaio. Il vero nome era
riscaldamento globale.
Note:
Ross Gelbspan
Fonte: www.boston.com
Link: http://www.boston.com/news/globe/ editorial_opinion/oped/articles/2005/08
/30/katrinas_real_name/ 30.08.05
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da MANRICO TOSCHI
--------------
(http://italy.peacelink.org/ecologia/articles/art_12484.html)
**************
«Sempre più tornado, quanti possiamo
sopportarne?»
Sovrappopolazione e effetto serra:
parla Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica
italiana
Matteo Bartocci
Fonte: www.ilamnifesto.it
30.08.05
31 agosto 2005
«Fin dalla scorsa primavera i dati raccolti dagli studiosi
americani avevano suggerito una stagione degli uragani di questo
tipo». Luca Mercalli, climatologo e presidente della Società
meteorologica italiana indica nel riscaldamento globale una delle
cause principali dell'aumento delle catastrofi naturali. «Per
questi fenomeni - spiega Mercalli - è normale che ci siano delle
fluttuazioni però negli ultimi dieci anni c'è stato un aumento
degli uragani, che sono più frequenti e più violenti che in
passato».
Perché, secondo lei?
Nello stesso periodo abbiamo misurato un
aumento della temperatura della superficie dell'Atlantico
nell'ordine di un grado. Non è l'unico fattore ma almeno è un
fattore certo. Un aumento anche modesto della temperatura basta a
scatenare fenomeni giganteschi perché su quella scala geografica
la quantità di energia coinvolta è pari a quella di alcune
esplosioni atomiche.
A cosa è dovuto il riscaldamento dell'acqua?
E' uno dei tanti sintomi che va d'accordo con
il quadro di riscaldamento globale. Purtroppo nelle scienze
ambientali non esiste mai la prova definitiva. Abbiamo una Terra
sola, non esiste un laboratorio con due oceani, uno immacolato e
uno in cui bruciano per anni petrolio e carbone. Però ci sono
decine di indicatori che tutti insieme parlano di un riscaldamento
globale: i ghiacciai che si ritirano, gli uragani che aumentano,
il polo Nord con meno ghiacci, l'aumento della temperatura
dell'aria e dell'acqua. Sono tutti dati che vanno in una sola
direzione. E' chiaro che rimane il dubbio: fino a che punto questi
episodi sono di origine naturale o sono causati dall'uomo. Ma ciò
non giustifica l'inerzia, perché si possono intraprendere comunque
azioni virtuose a prescindere.
Si riferisce al «protocollo di Kyoto»?
Certo ma non solo. I combustibili fossili
generano gas serra e dunque ridurne l'uso è una strategia
vincente. Migliorare le politiche economiche e energetiche
migliora anche il clima.
In una «società del rischio» ha ancora senso parlare di catastrofi
naturali? Un terremoto in Giappone non è come uno in Sri Lanka...
E' vero che la reazione è diversa a seconda dei paesi ma secondo
me ci sono meno disparità di quelle che immaginiamo. Prendiamo
Cuba. Lì il sistema di allarme funziona anche se è un paese con
meno risorse degli Stati uniti. I poveri però più che fuggire non
possono fare. I ricchi invece devono ricostruire e infatti se si
eccettua il costo in vite umane le catastrofi sono più costose per
le società industrializzate, dove i danni aumentano in proporzione
alla popolazione e al capitale assicurato.
Il problema dunque è il tipo di sviluppo?
Pensiamo a Cina, India e Bangladesh. La
verità è che c'è un problema di sovrappopolazione. E' il numero
delle persone coinvolte che crea la catastrofe. Io non voglio
avallare una visione protezionistica dell'ambiente, perché
l'ambiente evolverà comunque anche nelle peggiori condizioni. Il
problema è squisitamente di natura umana: vogliamo garantirci un
mondo decente dove vivere o vogliamo essere sommersi dalla nostra
spazzatura? Se facendo questo riesco anche a costruire un'«etica
della natura» tanto meglio ma per me non è un dogma.
Invidia qualcosa agli scienziati americani?
Il loro pragmatismo. Il disordine latino in
cui parlano tutti non aiuta. Negli Usa di fronte a un problema
gigantesco hai l'impressione che ognuno sappia cosa fare, anche
perché fanno delle grandi esercitazioni. Io penso però che sono
preparati per legge e anche per cultura. Quando vedo le persone
che inchiodano con calma quei pezzi di legno alle finestre li
ammiro. Penso che in Italia anche una cosa così semplice sarebbe
quasi impossibile.
E' inevitabile che il clima sia percepito ancora come una
minaccia?
Il tempo ha sempre influito sull'uomo. Fino a un secolo fa ne
eravamo schiavi. Se non pioveva la gente moriva di fame o
emigrava. Poi la tecnologia ha risolto un po' di problemi. Il
problema di oggi invece è capire dove arriva la soglia in cui i
fenomeni climatici mettono in crisi il tuo sistema tecnologico.
Tra un po' New Orleans si asciugherà e tra dieci anni sarà tutto
come prima. Ma quanti uragani possiamo sopportare? Quanti tutti
insieme? Fino a quando l'uomo e il sistema economico sono in grado
di sopportare questi eventi e di ricucire le ferite?
Qual è il problema climatico numero uno?
I gas serra, che cambiano la quantità di
calore che entra ed esce dall'atmosfera. Anche se è vero che
ancora non sappiamo come reagisce a questo il sistema climatico
nel suo complesso.
Qual è invece il maggior rischio italiano?
Sicuramente le alluvioni, perché mettono a
rischio tutto il patrimonio di infrastrutture. Nel 2000 la piena
del Po ha fatto 30-40mila miliardi di lire di danni, più di una
finanziaria. Non abbiamo fatto una pianificazione adeguata del
territorio. E' da qui che dobbiamo partire.
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(http://italy.peacelink.org/ecologia/articles/art_12446.html)
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Bush tra Kyoto e Katrina
Evidenze scientifiche sempre più
riconosciute, non possono portare a dire con certezza che questo
specifico uragano Katrina sia provocato dall'aumento delle
emissioni di anidride carbonica. Ma la consapevolezza di questi
legami si sta allargando anche negli Stati Uniti.
Paolo Hutter
Fonte: www.unita.it
30 agosto 2005
Prudentemente - o signorilmente? - di fronte all'enormità della
evacuazione di New Orleans non si sono ancora fatti udire con
forza i commenti ambientalisti sulla probabile causa
dell'intensità dell'uragano. Ma da anni - nei documenti ufficiali
delle Nazioni Unite e non solo delle associazioni ambientaliste -
si va dicendo che una delle conseguenze più temibili dell'effetto
serra provocato dall'aumento delle emissioni dei combustibili
fossili è proprio l'aumento della forza degli eventi estremi, come
appunto sono gli uragani.
Per ipotesi di accusa molto meno suffragate, per congetture molto
meno razionali, un segretario di Stato Usa è andato all'assemblea
delle Nazioni Unite ad annunciare, con una misteriosa boccetta in
mano, che il suo Paese stava per intraprendere la inevitabile e
necessaria guerra preventiva per evitare i danni maggiori che le
armi di distruzione di massa irachene avrebbero potuto provocare.
Ora che un destino maligno colpisce gli Stati Uniti con una
catastrofe «naturale» dalle dimensioni inusuali - con conseguenze
che potrebbe essere anche più gravi dell'attacco alle Torri
Gemelle - l'amministrazione Bush continuerà a negare che esista
l'effetto serra o che sia provocato in primo luogo dai riducibili
consumi petroliferi dell'american way of life?
Sul giornale on line del Massachussets Institute for Technology si
riporta in questi giorni uno studio realizzato dal docente in
meteorologia Kerry Emanuel, della stessa Università. Negli ultimi
trent'anni c'è già stato circa un raddoppio del potenziale
distruttivo degli uragani, dovuto almeno in parte al riscaldamento
globale, dice il Mit. E per il futuro , scrive freddamente
Emanuel, « il riscaldamento globale unito a un aumento della
popolazione costiera porterà a un aumento delle perdite umane
dovute a questo fattore nel 21 esimo secolo». Non esplicita se si
riferisce solo al Sud del mondo o anche agli Usa... «Sono ormai
evidenti le tendenze al cambiamento nelle regioni degli uragani,
dovute al riscaldamento globale. I cambiamenti coinvolgono
l'intensità degli uragani, la loro forza e la quantità di pioggia
che portano con sé. Rimane incerto solo l'effetto sul numero degli
uragani»: questo lo scrive, intanto, il climatologo statunitense
Kevin Trenberth sul numero di giugno 2005 di Science. «La maggior
parte degli uragani che colpiscono la costa degli Stati Uniti
nascono nell'area tropicale dell'Atlantico Settentrionale, dove è
stato più netto l'aumento dela temperature della superficie del
mare nell'ultimo decennio. Mentre il vapore acqueo sugli oceani a
livello mondiale è aumentato del 2% dal 1988. Superficie marina
più calda e più vapore acqueo forniscono più energia alle tempeste
che alimentano gli uragani. È invece il numero degli uragani che
forse non è in aumento, lo si constata empiricamente negli ultimi
anni e teoricamente i modelli computerizzati sono discordanti per
quanto riguarda la distribuzione del vento che può spingere alla
formazione degli uragani».
Ripeto: evidenze scientifiche sempre più riconosciute, e che sono
nei fondamenti culturali di decisioni politiche sempre più
allargate come il protocollo di Kyoto, non possono portare a dire
con certezza che questo specifico uragano Katrina sia provocato
dall'aumento delle emissioni di anidride carbonica. Ma la
consapevolezza di questi legami si sta allargando anche negli
Stati Uniti. Quattro stati del Nord Est degli Usa hanno deciso un
loro parziale protocollo di Kyoto. Quattro sindaci di altrettante
città sono riusciti, dopo anni di preparazione ed istruttoria, e
con l'aiuto di Greenpeace e Friends of the Earth, a far aprire un
procedimento giudiziario per «procurato effetto serra» contro
l'agenzia federale Usa che ha finanziato recenti progetti
petroliferi. Se fosse altrettanto battagliero potrebbe farlo anche
il sindaco di New Orleans. Qualcuno lo farà. Cosa dirà
l'amministrazione Bush sul catastrofico Katrina? Che è stata una
semplice coincidenza? Che non ci sono le «prove fumanti»
dell'effetto serra? Che è un castigo di Dio?
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(http://italy.peacelink.org/ecologia/articles/art_12413.html)
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Da: "clochard"
Data: Wed, 7 Sep 2005 12:35:44 +0200
Oggetto: [movimento] Sindaci usa fanno causa al governo per
l'effetto serra
da repubblica.it
lunedi 29 agosto 2005
Sindaci Usa fanno causa al governo per l'effetto serra
Giudice di San Francisco apre il procedimento - da Repubblica.it
Per la prima volta un giudice autorizza la causa di ecologisti
e città degli Stati Uniti contro le politiche ambientali
La Casa Bianca a processo
"Colpevole per l'effetto serra"
Sotto accusa due agenzie federali per aver finanziato progetti
energetici
che avrebbero prodotto l'8 per cento delle emissioni
di RICCARDO STAGLIANÒ
Adesso tocca a Washington dimostrare, se ce la fa, che l'effetto
serra non
esiste. Perché un giudice federale ha detto, ed è la prima volta,
che il
governo può essere portato in tribunale per il suo contributo al
surriscaldamento del pianeta. E così due gruppi ecologisti e
quattro città
americane, in rappresentanza dei cittadini, potranno andare avanti
nella
loro causa con la quale chiedono un risarcimento danni
all'amministrazione
Bush per le conseguenze nefaste delle loro politiche energetiche
sul clima.
Non solo statunitense perché, come ha rimarcato il direttore delle
ricerche
di Greenpeace Kert Davies, "l'inquinamento da global warming non
conosce
confini".
Gli ecologisti di Greenpeace e Friends of the Earth da una parte e
gli
amministratori delle californiane Oakland, Santa Monica, Arcata e
la
sciistica Boulder in Colorado festeggiano la vittoria. Di una
prima
battaglia di una guerra lunga e impari perché, dal presidente in
giù, di
sacrificare l'economia per l'ambiente alla Casa Bianca sembrano
non volerne
sapere. Jeffrey White, il giudice di San Francisco che ha dato
ragione ai
ricorrenti, si è limitato a dire per il momento che la loro
pretesa di
citare per danni le due agenzie federali che finanziano per
miliardi di
dollari progetti energetici all'estero sta in piedi, è legalmente
sensata.
Adesso si dovrà provare che, ad esempio, l'impianto petrolifero al
largo
delle isole russe di Sakhalin o l'oleodotto che, lungo mille
chilometri,
collega il Ciad al Camerun, contribuiscono al peggioramento del
clima. E,
dal momento che entrambe le attività sono tra le tante finanziate
dalla
Overseas Private Investment Corporation e dalla Export-Import Bank
(i cui
presidenti sono nominati direttamente da Bush) con soldi dei
contribuenti
statunitensi, si possa chieder loro conto di ciò che fanno. E
magari
obbligarli a condurre studi di impatto ambientale e puntare su
fonti
energetiche più pulite.
Per Greenpeace e soci il dubbio non sussiste, e danno cifre molto
circostanziate. Avendo finanziato progetti all'estero per circa 32
miliardi
di dollari nel periodo '92-2002, sostiene l'esposto, sono stati
responsabili di oltre 2,1 miliardi di tonnellate all'anno di
diossido di
carbonio e di emissioni di metano, ovvero l'8% dei gas serra
mondiali e un
terzo di quelli americani. Un guasto prodotto a migliaia di
chilometri da
casa ma "che fa male ai cittadini di Oakland e a ogni persona di
questo
paese" ha dichiarato il sindaco Jerry Brown al San Francisco
Chronicle,
dettagliando come il surriscaldamento metta a rischio le riserve
d'acqua,
la qualità dell'aria, la probabilità di incendi e alluvioni,
soprattutto
nell'area dell'aeroporto della città.
Ma non è questione di preoccupazioni campanilistiche, di costa
ovest contro
est. Nei giorni scorsi, infatti, per supplire al rifiuto della
Casa Bianca
di ratificare il protocollo di Kyoto - e il conseguente impegno a
ridurre
del 5,2% i gas inquinanti tra 2008 e 2012 - nove Stati nel nordest
hanno
dato l'esempio. New York e Massachusetts, tra gli altri, hanno
firmato un
accordo per diminuire le emissioni di anidride carbonica del 10%
entro il
2020.
Proprio negli stessi giorni in cui, grazie alle rivelazioni del
Washington
Post, si apprendeva che il tanto contestato quanto fortissimamente
voluto
da Bush neo-ambasciatore John Bolton aveva presentato all'Onu il
suo
programma per il vertice di metà settembre, quando si discuterà
del piano
di riforma delle Nazioni Unite. Tra i 750 emendamenti spicca,
appunto,
quello di far fuori le misure anti-effetto serra.
CONSIDERAZIONI
GRILLIANE SOPRA QUELLO CHE TOCQUEVILLE DEFINIVA LA MASSIMA
ESPRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA MONDIALE DEI MIEI COGLIONI!
Fonte: www.nola.com
New Orleans, i militari nelle
strade difendono la proprietà dalle persone sopravvissute.
Baghdad, i militari nelle strade difendono gli interessi
americani.
Le immagini di Baghdad e di
New Orleans sono uguali.
Cambiano solo le persone, neri negli Stati
Uniti, medio orientali in Iraq, i
bianchi non ci sono mai.
Sembra che il controllo pubblico a New Orleans non sia stato
possibile da subito perchè una gran parte di militari era in Iraq.
Faccio fatica a capire, i militari a cosa servono?
Alla difesa della proprietà privata, anche di quella che non ci
appartiene?
O a difendere le persone?
Bush chiede
un'inchiesta.
Da anni si sapeva che sarebbe potuto succedere questo disastro.
Chi non ha firmato a Kyoto, chi non ha
fatto nulla per l'ambiente?
A cosa serve un'inchiesta?
Forse si metterà sotto processo da solo.
E poi, quelle persone stipate
dentro uno stadio, non so perchè, non c'entrerà nulla, ma mi
ricordano gli stadi di Pinochet.
Da chi dobbiamo difenderci? Chi è il nemico?
Il grottesco sarà che il Pil negli Stati Uniti salirà e tutti gli
americani saranno leggermente più ricchi.
LA ROTTAMAZIONE DI
BOSSI
DI BEPPE GRILLO
Ieri sera, ad Arcore,
Umberto Bossi, insieme a
Calderoli e Maroni, ha incontrato a cena Silvio
Berlusconi per discutere di Fazio e della Banca
d’Italia.
Di quello che si sono detti mi interessa molto poco,
ricordo solo che esistono luoghi istituzionali per prendere
decisioni su temi che riguardano i cittadini italiani.
Bossi però mi intristisce,
una volta era diverso, una persona con cui si poteva non essere
d’accordo, ma che aveva il coraggio delle sue parole.
Ascoltiamo alcune sue dichiarazioni grazie
alla Macchina del Tempo, prima che si alleasse con
Berlusconi.
Com’eri grande Umberto prima di fare il cameriere ad
Arcore.
“Incontrare di nuovo
Berlusconi ad Arcore? Lo escludo, niente piu'
accordi col Polo. Con questa gente niente accordi politici: è un
partito in cui milita Dell'Utri, inquisito per mafia.
Silvio Berlusconi
era il portaborse di Bettino Craxi. E' una costola del
vecchio regime. E' un povero pirla, un
traditore del Nord. Il suo Polo e' morto e
sepolto, la Lega non va con i morti.
Berlusconi mostra le stesse
caratteristiche dei dittatori. E' un Kaiser in
doppiopetto. Un piccolo tiranno, anzi e' il capocomico
del teatrino della politica. Un Peròn della mutua.
E' molto peggio di Pinochet. Berlusconi e'
l'uomo della mafia. E' un palermitano che parla meneghino, un
palermitano nato nella terra sbagliata e mandato su apposta per
fregare il Nord.
La Fininvest e' nata da
Cosa Nostra. Ci risponda: da dove vengono i suoi
soldi? Dalle finanziarie della mafia? A me personalmente
Berlusconi ha detto che i soldi gli erano venuti dalla
Banca Rasini. In quella stessa banca lavorava
anche il padre di Silvio e c'erano i conti di numerosi esponenti
di Cosa Nostra.
Bisognerebbe conoscere le sue
radici, la sua storia. Gelli fece il progetto in Italia e c'era il
buon Berlusconi nella P2. Poi nacquero le
holding. In Forza Italia ci sono oblique collusioni fra politica e
omertà criminale e fenomeni di riciclaggio. L'uomo di Cosa Nostra,
con la Fininvest, ha qualcosa come 38 holding, di cui 16 occulte.
Io con Berlusconi sarò il guardiano del baro.
Siamo in una situazione pericolosa per la democrazia: se quello va
a Palazzo Chigi, vince un partito che non esiste, vince un uomo
solo, il Tecnocrate, l'Autocrate. Io dico quel che penso, lui fa
quel che incassa. Tratta lo Stato come una società per
azioni.
Ma vi pare possibile che uno
che possiede 140 aziende possa fare gli interessi dei cittadini?
Berlusconi, come presidente del Consiglio e' stato un
dramma. Quando e' in ballo la democrazia, a qualcuno
potrebbe anche venire in mente di fargli saltare i tralicci dei
ripetitori. Perché lui con le televisioni fa il lavaggio del
cervello alla gente, col solito imbroglio del venditore di fustini
del detersivo. Le sue televisioni sono contro la
Costituzione. Bisogna portargliele via. Ci troviamo in
una situazione di incostituzionalità gravissima, da Sud America.
Un uomo ha ottenuto dallo Stato la concessione delle frequenze tv
per condizionare la gente e orientarla al voto”.
AVVISO PER LA
SOTTOSCRIZIONE: “FAZIO VATTENE”.
La pagina
con la richiesta a Fazio di andare a casa uscirà
domani, giovedì 1° settembre, sulla
Repubblica.
IL COLPO DI CODA
RIVOLUZIONARIO DELLA SINISTRA ITALIOTA: AFEF!!
Ma cosa sta facendo Prodi?
Prima Sgarbi, adesso Mastella che vuole
candidare Afef alle primarie.
Chi è questo Mastella. Da dove viene? Chi gli dà l'autorità di
candidare?
Ci sono persone antirazziste
vere e persone antirazziste per furbizia politica.
Uno di questi è Mastella.
Un democristiano per tutti i gusti.
Ha capottato diverse volte,
ora è dedito alla raccolta di rottami DC.
In risposta allo spauracchio
della "meticizzazione" dell'Europa ventilato da Pera al discorso
tenuto al Meeting di CL (Comunione
Liberazione) a Rimini, Mastella propone
Afef come "portatrice sana di meticci in Parlamento".
Con tutto l'affetto per Afef,
bella e simpatica, che deve sopportare un marito che non è un
uomo, ma un consiglio di amministrazione pieno di debiti, anch'io
voglio candidare qualcuno: Mike Tyson.
Un delinquente che almeno è
stato condannato, l'unico che ha fatto schifo a San Remo e l'hanno
detto, uno che ai dibattiti televisivi nessuno interromperà mai;
nella speranza che un giorno resti chiuso in ascensore con Pera.
Chi imbarcherà il
Circo Barnum dell'Ulivo dopo Afef?
Quando si deciderà la sinistra a candidare una persona normale?
LO STATO DI MERDA
SONO IO !!
di Beppe Grillo
"Credo che tutti
preferiscano avere in circolazione tre
truffatori, o anche un omicida,
piuttosto che sentirci tutti prigionieri del grande fratello che
ci sorveglia e che ci può ricattare”.
Parole e musica del presidente
del consiglio Silvio Berlusconi che,
dopo le intercettazioni di Fazio e compagnucci,
ha deciso di scrivere di suo pugno un decreto legge.
Cosa prevede
questo decreto per le intercettazioni?
- vietarle per reati di usura e corruzione
(se il tetto per le intercettazioni sarà fissato per reati
superiori ai sei anni di pena)
- inasprire le pene per chi diffonde le
intercettazioni: i magistrati responsabili della loro
diffusione potrebbero rischiare da due a sei anni, in pratica
più di chi commette il reato.
Per intenderci se il decreto
fosse stato in vigore non ci sarebbero state le intercettazioni a
Fazio.
Il due settembre
il decreto legge sarà presentato al consiglio dei
ministri.
Io voglio i tre
truffatori e l’omicida in carcere, li voglio
intercettati, anche se sono parlamentari, anche se si tratta del
presidente del consiglio!
Questa è la morte della
democrazia, la presa per il c..o della democrazia.
L’attuale governo è stato
sfiduciato dal voto delle Regionali quando da tutta
Italia si è levato nei suoi confronti un fragoroso “Va aff..lo!”
I partiti
dell’opposizione e i sindacati avrebbero dovuto
pretendere le elezioni politiche anticipate,
perché non lo hanno fatto?
Ora io chiedo
all’opposizione di impedire in ogni modo che questo
decreto sia attuato, altrimenti alle prossime elezioni tanto vale
tenerci l’originale.
RIUSCIRA' IL CARTONE
ANIMATO A DIMETTERSI ??
Dalla relazione del governatore
Fazio davanti al Comitato interministeriale per il credito ed il
risparmio:
"[...] La
correttezza dei provvedimenti e dei comportamenti non
può che derivare dalla loro conformità alla legge. Non sussistono
altri parametri. Ciò che fuoriesce da questo ambito, non attiene
ai fattori da prendere in esame, soprattutto in Sedi
istituzionali, come questa. La Banca d'Italia ha
scrupolosamente osservato le norme dell'ordinamento
comunitario e di quello italiano, le norme regolamentari, le
disposizioni di vigilanza.[...]"
Qualche settimana prima dai
dialoghi tra Fazio e Fiorani:
"Vieni in Bankitalia ma come
al solito passa da dietro"
"Ah... Tonino, io sono commosso, con la
pelle d'oca. Guarda... ti darei un bacio
in questo momento, sulla fronte ma non posso farlo... ".
Ho creato un'immagine con "Fazio vattene!" sulla barra laterale
destra (diffondetela sui vostri siti) che contiene le informazioni
per l'acquisto della pagina sulla Repubblica, il cui costo è 15
mila euro più iva.
Offerta libera sul conto
corrente:
Beppe Grillo ABI 05018 –
CAB 12100 - c/c 116276 - CIN B - BANCA POPOLARE ETICA - causale:
Fazio.
CALIPARI,
UCCISO SECONDO UN ORDINE BEN PRECISO: SALDARE IL CONTO AGLI
ITALIANI!
Merda Solida.
Storia di un errore fatto apposta.
“Maurizio Scelli, lei
stavolta ha raccontato di aver fatto curare quattro terroristi e
di aver chiesto ed ottenuto dal governo che gli
americani ne restassero all’oscuro.”
Scelli: “Ma io non ho mai detto al governo di
non avvertire gli americani! Sono andato a Palazzo Chigi da Gianni
Letta, e gli ho spiegato quali erano le condizioni per
la liberazione delle ragazze: curare i feriti e non
dire nulla”.
Dal Corriere della Sera del 26/8/2005.
Intercettazione telefonica realizzata il
27/8/05 alle 16.43
- Ciao sono io…
- Ciao…. Perché c…o chiami! Non eravamo d’accordo di sentirci in
questo modo!
- Va beh… come per quel matto di Maurizio
(Scelli, ndr) (Ride)
- Appunto… che c…o hai da ridere?
- La solita storia della merda rimestata?
- Lo sai benissimo, quello la sta rimestando e sta succedendo il
bordello! E adesso ti ci metti pure tu?
- Ma se sta scritto su tutti i giornali, e dove starebbe il
mistero allora?
- Intanto stanno cominciando le smentite e poi la gente non li fa
i collegamenti, e quindi non capisce e poi si dimentica e intanto
la merda si solidifica di nuovo
- Ma di quali collegamenti vai parlando?
- Ma dai B credi che Maurizio se li andasse a trovare
da solo i combattenti avversari per poi curarseli…?
Quel c……ne!
- Certo come in tutte le guerre! (ride)
- Non dire più quella parola se no metto giù
- Ma se li hai chiamati combattenti tu, io non posso parlare di
guerra?
- Insomma lo sai bene: per gli americani è una guerra, perché lo
è, ma per l’Italia, anche se siamo li,
non è una guerra, ripeto: non è una guerra!
- E se non è una guerra uno scambio sarebbe lecito no? Come per i
rapimenti di terrorismo… o no!
- Ma lascia perdere! Io ti voglio solo dire che se non rimestiamo
la merda nessuno capisce che sparare su una nostra
macchina (dei servizi, ndr) era un semplice vendetta
per avergli nascosto e curato i loro nemici in cambio della
liberazione di quella –omissis- della Sgrena!
- Ah vuoi dire che lo hanno fatto apposta?
- Ma dove c..o vivi? Erano incazzati come delle bestie,
ci hanno considerato traditori… non lo sai come vanno le cose in
guerra?
Appello del blog
beppegrillo.it, aggiornamento:
Il conto corrente
per la lettera sulle dimissioni di Fazio
da pubblicare su un quotidiano è il seguente, le
offerte sono libere:
Beppe Grillo ABI 05018 –
CAB 12100 - c/c 116276 - CIN B - BANCA POPOLARE ETICA - causale:
Fazio.
TELEFONARE GRATIS ?
E' ASSOLUTAMENTE POSSIBILE !
Telefonare gratis con i
cellulari non è un'utopia. Ma le resistenze saranno
tante perché il capitalismo non è ancora pronto a digerire questa
indigesta
novità.
Non è cosa da riformisti quella di cui tratteremo. E' una
rivoluzione. Non
ce la annuncerà di certo Piero Fassino. Lui telefona ai capitani
d'azienda
ma non parla di queste cose. Non inciterà il popolo a sottrarsi
alle tariffe
di Tim, Vodafone, Wind e Tre. Ma forse questa rivoluzione sta
sfuggendo
anche a Bertinotti. Sicuramente non verrà intercettata da chi
crede che le
rivoluzioni si facciano annunciare dal clamore dei cortei.
Ebbene sì, una rivoluzione è possibile: telefonare gratis con i
cellulari.
Detta così è come annunciare l'invenzione del motore ad acqua. Può
sembrare
un'utopia in un periodo in cui scendono le tariffe dei telefoni
fissi ma
rimangono salatissime quelle dei telefoni cellulari. Ma questa non
è una
rivoluzione, dirà sicuramente l'intellettuale che già si è fatto
sfuggire la
rivoluzione telematica e scambia questi fatti per cosucce da
elettricista.
La fattibilità
Vediamo allora la fattibilità, fin da ora, di una telefonata
gratuita fra
cellulari che scavalchi Tim, Omnitel, Wind e Tre. Analizzeremo poi
quale
futuro questa rivoluzione può aprire ai movimenti della società
civile e in
particolare a quello per la pace. Infine occorre prevedere non
solo i
vantaggi ma anche le resistenze e i rischi che questa rivoluzione
può
comportare.
Prima di cominciare chiariamo che non stiamo parlando della
connessione
gratuita che, tramite Skype, collega ormai decine di milioni di
computer
tramite Internet e consente telefonate gratis dall'Italia
all'Australia o
verso chiunque nel mondo sia cossesso ad Internet. Se si va sul
sito di
Skype troviamo consigli su come connettersi con i cordless, non
ancora con i
cellulari. Quella di cui ci accingiamo a parlare è un'intersezione
delle
tecnologie come Skype con le tecnologie wireless, senza fili,
senza prese
elettriche, senza prese telefoniche. Oggi nessuna multinazionale
che produce
cellulari se la sente di diramare quella che sarebbe una vera e
propria
"dichiarazione di guerra" alle grandi aziende della telefonia
mobile.
Pertanto, visto che non lo fanno loro, dichiariamo noi la fine del
monopolio
della telefonia mobile basata su Gsm, Grprs e Umts, e l'inizio di
una nuova
comunicazione cellulare più economica, più veloce, più flessibile,
più
creativa, più socializzante e più ecologica. In una parola; più
libera.
Come si fa questa rivoluzione
Occorre un cellulare che sia dotato di modulo wi-fi. Occorre poi
una
connessione Adsl wi-fi. Occorre infine dotare il cellulare di un
software
per telefonia gratuita. Attualmente esiste il software Skype. Ma
si può
telefonare gratis anche con i nuovi software Msn (della Microsoft)
e Yahoo.
Oppure con i software incorporati in comunità virtuali come ad
esempio
quella dei blogger Splinder.
Andiamo per gradi e immaginiamo che a Taranto, Roma e Londra, in
tre scuole
diverse, vengano installate tre connessioni wi-fi. Tali
connessioni (che da
ora in poi chiameremo "hotspot") diffondono in un raggio di alcune
centinaia
di metri la connessione Adsl. Alla stessa connessione si possono
collegare
in contemporanea decine di studenti e insegnandi. Come? Con
computer
portatili dotati di un modulo elettronico wi-fi: tutti i nuovi
portatili ne
sono dotati. Per i vecchi portatili la connessione wi-fi è
fattibile con
apposite "pennine" da mettere nella presa Usb, dal costo inferiore
ai 30
euro che scenderanno alla metà nei prossimi sei mesi.
Per i software di connessione telefonica gratuita... nessun
problema perché
sono gratuiti anch'essi.
E il costo degli hotspot? Una quarantina di euro al mese, che
scenderanno
alla metà nell'arco dei prossimi sei mesi. Una spesa più che
sopportabile
per scuole che spendono molto ma molto di più per le tasse sulla
spazzatura
(che potrebbero essere drasticamente ridotte introducendo nelle
aule una
capillare raccolta differenziata con cestini separati per la
carta, la
plastica e il vetro).
Ma ritorniamo al wireless wi-fi che consente connessioni Adsl 24
ore su 24 a
svariati utenti in contemporanea (e in ciò sta la sostanziale
differenza
rispetto all'Adsl che serve una sola utenza). Questa rivoluzione
dell'Adsl
wireless consente la creazione di comunità virtuali, dislocate sui
luoghi di
aggregazione urbana, in grado non solo di scambiarsi e-mail "senza
fili" ma
anche telefonate anch'esse "senza fili". L'infosfera wireless non
connette
solo queste comunità virtuali al loro interno ma fra esse in rete,
costituendo ragnatele planetarie formate di tanti nodi quanti sono
gli
hotspot.
La cosa è così rivoluzionaria che occorrerà eliminare in sede
legislativa
tutte quelle restrizioni che attualmente intralciano la
condivisione
dell'Adsl gratuita che gli enti locali (ma anche pubs, librerie,
associazioni, ipermercati, ecc) vorranno elargire ai cittadini
gratuitamente
nei locali di aggregazione, nelle piazze e nelle vie assieme alle
fontanelle
dell'acqua, all'illuminazione, all'aria condizionata, al verde,
ecc. Se una
libreria o un centro sociale vogliono spendere una ventina di euro
al mese
per distribuire ai passanti una connessione gratuita Adsl wireless
perché
non lo potrebbero fare se lo volessero? Il luogo diventerebbe
frequentato ad
esempio da giovani che comprerebbero qualche libro o boccale di
birra in
più.
Le tre scuole di cui parlavamo prima - che abbiamo immaginato a
Taranto,
Roma e Londra - potranno telefonarsi collegando cuffie e microfoni
ai
portatili. Una telefonata wireless può avvenire anche fra tre,
quattro,
dieci o più portatili. Essa può diventare una "teleconferenza" fra
Taranto e
Roma o fra Taranto, Roma e Londra in lingua inglese.
Palmari per telefonare
I portatili in connessione telefonica senza fili possono essere
sostituiti
da "palmari" del peso di un etto. Tali palmari non devono essere
necessariamente dotati di un cellulare incorporato. Basta che
abbiano il
modulo wi-fi che li colleghi all'hotspot, il software per la
telefonata
gratuita e la cuffia (o l'auricolare) con il microfono. E'
possibile tutto
questo? Sì. I palmari con modulo di connessione wi-fi ci sono. I
software di
telefonia gratuita per palmare stanno uscendo in questi mesi. E
soprattutto
sono già sul mercato i primi palmari con sistema operativo Linux.
Quindi già
ora si può telefonare mediante palmari wi-fi - senza pagare nulla!
-
dall'aeroporto di Londra all'aeroporto di New York, dotati di
hotspot
gratuiti nelle sale d'aspetto. Tali telefonate intercontinentali
gratuite
sono del tutto simili alla telefonia cellulare basata su sistemi
GSM, GPRS o
UMTS. La qualità del suono tramite Adsl è superiore rispetto al
suono
veicolato dalla telefonia cellulare e fissa attuale. Questo
sistema di
telefonia su Internet viene denominato Voip ma fino ad ora é
rimasto
circoscritto alla telefonia fissa. Perché non si è diffuso alla
telefonia
mobile? Perché nel sistema economico capitalistico alcune
tecnologie
rivoluzionarie vengono stoppate e ritardate per evitare che la
loro
introduzione possa danneggiare gli investimenti effettuati e il
ritorno in
termini di profitto. Alle tecnologie che possono danneggiare i
profitti
viene messo il "silenziatore" per un po' di tempo, quello
necessario a
riorientare la politica tecnologica e di investimento al fine di
risassorbire i contraccolpi. Questo sta facendo ad esempio Telecom
con il
Voip su rete fissa, sfruttandolo in chiave ipertecnologica e
offrendo
(tramite il Voip) ad ogni utente cinque numeri di telefono
personali e tre
telefonate in contemporanea con l'offerta di Alice mia, senza
offrire
ovviamente il pezzo forte del Voip, ossia la telefonata gratuita.
Voip e cellulari
Quindi il Voip su telefonia mobile é già maturo e fin da ora può
essere
praticabile tecnicamente mediante la tecnologia wi-fi. Le nostre
tre scuole,
prese ad esempio, possono diventare in poco tempo 30, 300, 3000,
collegando
centinaia di migliaia di utenti. Ma oltre agli ostacoli
legislativi che
frapporranno i parlamentari succubi delle lobby della telefonia
cellulare,
occorrerà superare un'altra resistenza: quella dei grandi
costruttori di
cellulari. Stanno investendo somme colossali per convincere gli
utenti ad
acquistare cellulari che "scaricano" ad esempio videogiochi,
canzoni o
suonerie o che consentono di vedere la propria squadra del cuore
su
telefonini che assomigliano sempre di più a TV portatili, con
servizi
ovviamente a pagamento.
Una simile miniera di potenziali idiozie ha bisogno di formare un
nuovo
pubblico di clienti possibilmente sempre più convinto di andare
verso il
"nuovo". E invece tutto questo va solo nella strada della ricerca
del
massimo profitto lungo percorsi tecnologici recintati, blindati.
La strada
verso Internet, promessa da GPRS, EDGE e UMTS, viene costruita non
utizzando
Internet stessa ma costose e inefficienti bretelle di raccordo a
pagamento
che passano tramite GPRS, EDGE e UMTS, rallentando l'utente con
velocità di
navigazione di gran lunga inferiori a ciò che oggi si può ottenere
connettendosi direttamente ad Internet tramite l'Asds wi-fi.
Le multinazionali della telefonia mobile
Le grandi multinazionali dei telefonini cellulari - che vanno a
braccetto
con le grandi compagnie della telefonia cellulare - che interesse
hanno a
rompere questo matrimonio di interesse per lanciare dei telefonini
dotati di
modulo wi-fi?
E che interesse avrebbero i governi a farlo perdendo fette
consiteni di
controllo dei rispettivi servizi segreti, oggi esercitato su un'infosfera
ben incasellata e controllata grazie alla preziosa collaborazione
delle
multinaizonali della telefonia mobile?
Quella di cui stiamo discutendo quindi non è quindi una faccenda
solo
tecnica ma politica e strategica sia per i governi sia per le
multinazionali. E questo spiega perché queste cose le leggete sul
sito di
PeaceLink e non le ascoltate in TV, nonostante possano fare lo
"scoop"
mettendo fra le notizie di apertura del TG: "E' possibile
telefonare gratis
con il telefonino! Vi spieghiamo come."
L'utopia e l'ombra di Microsoft
E, si badi bene, non stiamo parlando di Phreaking, ossia del
sistema con cui
qualche ingegnoso hacker è riuscito a telefonare gratis in barba
alle
compagnie telefoniche (si legga il sesto capitolo dell'ultimo
interessante
libro di Carlo Gubitosa "Elogio della pirateria", edizioni Terre
di mezzo).
No non stiamo cercando di convertire milioni di "obbedienti
cittadini" in
hacker, stiamo parlando che già oggi possiamo praticare quella
telefonia
senza fili gratuita che fra cinque anni si affermerà come standard
ovvio e
naturale, all'interno della quale Tim, Omnitel, Wind e Tre
potrebbero
trasformarsi nelle divisioni esecutive di un unico grande gestore
che
offrirà telefonate gratis in cambio di software a a pagamento per
far
funzionare i sistemi operativi dei cellulari. I più perspicaci
avranno già
capito di chi si tratta: Microsoft.
Ma proprio per evitare che il futuro sia quello di un unico grande
monopolio
occorre già da ora portare nel mondo wireless quell'anarchia
policentrica e
resiliente che caratterizza l'Internet classica.
Wi-fi con 20 euro
Il futuro che immaginiamo noi libertari non deve essere un mondo
di libertà
e di opportunità per soli ricchi. Oggi il modulo wi-fi che
consente di
telefonare gratis senza fili è su palmari che costano dai 500 euro
in su.
Troppo. Non si può aspettare che diminuiscano i prezzi dei
palmari. Occorre
portare il modulo wi-fi sui normali cellulari. Quanto costerebbe?
Una
ventina di euro in più. Decisamente poco se consideriamo che i
cellulari si
sono caricati di funzioni ben più costose come i display a colori,
le
sunerie polifoniche o la fotografia digitale.
Già ora sarebbe possibile disporre di normalissimi telefonini con
modulo
wi-fi a costi di circa 70-80 euro, dotati di software
sufficientemente
ergonomico da effettuare ricerche in automatico delle connessioni
hotspot.
Ridurre l'elettrosmog
Un altro aspetto di questa rivoluzione va considerato: i bit
viaggerebbero
sotto i nostri piedi. Cablare le città anziché aumentare le
antenne potrebbe
ridurre l'elettrosmog. E' un processo lungo e tutto da verificare
anche
perché per molto tempo la telefonia wi-fi non potrà sostituire del
tutto
quella attuale, per via della copertura insufficiente.
Innovazione o rivoluzione?
Le informazioni e le ragioni fin qui esposte rendono evidente che
non ci
troviamo sono di fronte ad un'innovazione tecnologica ma di fronte
ad una
vera e propria rivoluzione come i file mp3 e il peer-to-peer che
stanno
modificando cardini essenziali quali il diritto d'autore e la
fruibilità
sociale della cultura e dell'arte.
La comunicazione può diventare un diritto anzichè un mercato. Il
Nord del
mondo ci può arrivare già dai prossimi anni e occorrerà pensare
soluzioni
praticabili ed efficaci anche per il Sud del mondo.
Il ruolo della società civile
Per la società civile e il movimento per la pace comincia ora una
sfida per
arrivare al free phone, PeacePhone, a laboratori di pace e di
comunicazione
che incrementino la comunicazione senza incrementare
necessariamente il
mercato e la speculazione commerciale sul bisogno di intescambio
informativo.
Nel 1991 anticipando i tempi. Creammo PeaceLink quando Repubblica
e il
Corriere della Sera non usavano neppure le email. Oggi tocca a noi
anticipare i tempi e costruire una comunicazione più libera ed
efficace, che
precorra i tempi e lo faccia nel segno della pace, della
solidarietà e della
libertà e non nel segno del mero profitto. Ma se intercetteremo
questa
rivoluzione potremo nelle scuole proporre ai giovani attività che
li
formeranno culturalmente e professionalmente offrendo alternative
concrete
al classico e maledetto posto nelle Forze Armate.
Alessandro Marescotti
http://www.peacelink.it
casus belli DI BEPPE
GRILLO, tratto da Marco Travaglio
Ma che bella scenetta.
Il presidente della
commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai
Claudio Petruccioli, senatore dei Ds,
si reca in pellegrinaggio a casa del padrone di
Mediaset e ne esce con l’investitura a presidente
della Rai.
Il nuovo direttore
generale è un dipendente in aspettativa della Rai,
Alfredo Meocci, già parlamentare dell’Udc, già
membro dell’Authority delle Comunicazioni.
Due ex controllori
(si fa per dire) s’insediano ai vertici dell’azienda
che dovevano controllare. Il tutto grazie alla designazione del
proprietario dell’azienda concorrente che, fra l’altro, è pure il
capo del governo.
E, nel nuovo
consiglio di amministrazione, siedono un ex ministro
(Urbani di Forza Italia), quattro parlamentari (Malgieri di An,
Rognoni dei Ds, Bianchi Clerici della Lega e lo stesso Urbani) e
tre ex direttori di giornali di partito (Curzi di Liberazione,
Malgieri del Secolo d’Italia, Rizzo Nervo di Europa).
Mai, nemmeno
ai tempi di Craxi, Forlani e Andreotti, i partiti
erano stati così spudorati nell’occupare la
televisione pubblica (cioè, in teoria, nostra). All’epoca c’erano
le foglie di fico degli “intellettuali di area”, e fra questi ogni
tanto uno bravo c’era. Ora è caduta anche quella.
Il grande
inciucione destra-sinistra ratifica la brutale
occupazione militare della Rai in vista delle elezioni politiche,
a garanzia di tutti: proprio nel momento in cui l’informazione
dovrebbe essere più libera, per fare le pulci ai candidati dei
vari schieramenti, i vari schieramenti blindano la televisione per
mettersi al riparo da qualsiasi notizia vera e scomoda.
Petruccioli, da questo punto di vista, è una garanzia.
Non solo per Berlusconi.Per
tutti i partiti.
L’informazione vera e
scomoda, quella alla Santoro, a lui non è
mai piaciuta.
E nemmeno la satira alla Luttazzi. Le considera “faziose”,
“militanti”, senza nemmeno conoscere il significato degli
aggettivi. Le paragona agli obbrobri di Masotti.
Più che vigilare,
in questi quattro anni di presidenza della Commissione, lui
ha dormito.
Sotto il suo naso sono passati
i più infami casi di censura che la tv
italiana abbia mai conosciuto. Biagi, Santoro, Luttazzi, Freccero,
Sabina Guzzanti, Paolo Rossi, Massimo Fini, Oliviero Beha, Paolo
Hendel e tanti altri.
Lui dormiva. Qualche protesta formale,
qualche dichiarazione moderatamente critica, qualche prudente
raccomandazione, ma senza esagerare. Per non disturbare troppo.
Tre esempi
fra i tanti.
Primo, 18 aprile 2002: diktat
bulgaro del premier Silvio Berlusconi contro Biagi,
Santoro e Luttazzi. La commissione di Dormienza
convoca e riconvoca per tutta la primavera-estate il presidente
Rai Baldassarre e il direttore generale Saccà, facendosi
voluttuosamente prendere per i fondelli. Per Biagi e Santoro non
c’è problema, nessuno intende epurarli, “sono un patrimonio della
Rai”, resteranno come prima e più di prima.
Petruccioli si beve tutto e attacca chi parla di epurazione:
“Vedo con una certa sorpresa che si parla di licenziamento di
Biagi. Invece Saccà ha espresso forte apprezzamento per Biagi...”.
Naturalmente sono tutte balle. Quando Il Fatto e
Sciuscià vengono chiusi, ci si attenderebbe un
ammutinamento dei vigilantes. Nulla. Biagi licenziato, Santoro
sparito, Petruccioli non pervenuto.
Secondo, settembre 2003: Rai2 ingaggia
Massimo Fini per un programma notturno di
costume, “Cyrano”. Ma poi lo epura prima ancora di
cominciare. Il direttore padano Antonio Marano confida
a Fini che “c’è un veto politico e aziendale su di lei”. Fini
registra di nascosto il colloquio e porta la cassetta
a Petruccioli. Il quale minaccia fuoco e fiamme. Poi
però imbosca la cassetta, non la fa ascoltare agli altri
commissari e convoca tutti i protagonisti. Marano nega di aver
parlato di veto politico, accampa motivi artistici, insomma mente
per la gola. Ma, senza registrazione, è la sua parola contro
quella di Fini. Pilato Petruccioli stila la sentenza: “Non si può
affermare ma neppure negare in modo perentorio che un veto nei
confronti di Fini ci sia stato”.
Terzo,
gennaio 2005: Paolo Hendel viene prima
invitato e poi tenuto fuori dalla porta nel programma del sabato
sera di Panariello. Il comico toscano minacciava di
fare una battuta su Sandro Bondi, paragonandolo addirittura a
Braccobaldo. Inaccettabile. L’artefice dell’ennesima
censura è il direttore forzista di Rai1,
Fabrizio Del Noce. Che se ne vanta pure:
“La satira politica è vietata dalla linea editoriale della rete, è
una tutela per la destra e per la sinistra”. Nemmeno Mussolini,
Francisco Franco o Milosevic avevano osato dire una simile
enormità. Il capo della presunta Vigilanza, stavolta, non dorme.
Collabora direttamente con la censura. “Da quanto mi è stato detto
– dichiara Petruccioli – lo stop a Hendel è partito dalla
produzione.
Ma, prima di parlare di censura, devo leggere il testo dello
sketch”. Se lo sketch gli piace, è censura. Se non gli piace, o
non capisce le battute, non è censura. Decide lui. Del caso Hendel
non si parlerà più.
Sarà un caso, ma
fra i suoi migliori amici Petruccioli vanta Fedele Confalonieri
(che è pure l’editore del figlio di sua moglie, Giangiacomo
Mazzucchelli, giornalista al Tg5) e la numero tre di Mediaset,
Gina Nieri. Guai però a chi lo scrive: quando il Manifesto e
Curzio Maltese, due mesi fa, misero nero su bianco che Petruccioli
era il candidato di Berlusconi e Confalonieri, il nostro tuonò e
strepitò: “Chi dice che sono il candidato del premier
mi espone ai colpi delle Br”. La verità gli fa male.
Infatti, oltre al Foglio di Ferrara, al Riformatorio di Polito, a
Fassino e a D’Alema, è stato proprio Confalonieri a spingere di
più per la promozione di Petruccioli alla Rai. E, dal suo punto di
vista, ha fatto bene. Per i berluscones, comandare in Rai come
prima, più di prima e poter ripetere a ogni pie’ sospinto che la
Rai è ricaduta nelle mani di un “comunista”, è l’ideale.
Si ripete il giochino della “presidente di garanzia”
Lucia Annunziata. Berlusconi imperversa e la sinistra gli regala
una foglia di fico in cambio di qualche briciola.
I soliti sospettosi parlano di
un “do ut des”, ma qui si vede soltanto il “do” (della sinistra a
Berlusconi). Il “des” (di Berlusconi alla sinistra) non si
conosce, anche se ciascuno può lavorare con l’immaginazione. Quel
che è certo è che i telespettatori, che vorrebbero
rivedere in tv Biagi, Santoro, Luttazzi, Grillo, Sabina Guzzanti,
Paolo Hendel, Massimo Fini, Oliviero Beha, Carlo Freccero e tutti
gli altri, non avranno né il “do” né il “des”. Una
sola cosa possiamo chiedere a questi partitocrati che occupano
abusivamente la Rai: non parlino mai più di conflitto d’interessi.
La scena del senatore Petruccioli che va a
Palazzo Grazioli col cappello in mano a rassicurare il capo del
governo e di Mediaset per diventare presidente della Rai è la
santificazione di tutti i conflitti d’interessi.
Gli interessi sono
chiarissimi. Ma il conflitto dov’è?
LA PUBBLICITA' DI
DUE STRONZI CHE COSTA L'IRA DI DIO !
Ci sono in giro
due castori OGM, magri, ambigui, in tutine attillate
rosso fiamma, un incrocio tra
la Carrà e Japino, che
fanno la pubblicità a un numero magico: l’892892.
Un servizio che replica
il vecchio numero 12 della Telecom Italia
(rappresentato da un pensionato
in panchina), per le
informazioni sugli elenchi telefonici.
Per conoscere un numero telefonico si chiama l’892892 (www.892892.it)
e si paga, ma quanto si paga?
Nel caso migliore, dal
telefono di casa, 0,12 euro di scatto alla risposta e 0,03 euro al
secondo.
Cinque minuti per ottenere un numero di
telefono costano 0,12 + (0,03 x 300 secondi), quindi
9,12 euro.
Per un’ora di conversazione paghi
108 euro.
Belin!
Ma chi ha autorizzato
queste tariffe? In Italia chiunque può fare i prezzi
che vuole?
E poi quale società fornisce questo
servizio?
La solita casalinga di Voghera, dopo aver visto i castoroni e le
bande rosse orizzontali sul sito,
risponderebbe Telecom Italia.
Sbagliato!
Il proprietario è la società
internazionale
InfoNXX, ma il dominio www.892892.it è intestato
a:
“Il Numero Italia srl (società a responsabilità limitata)”.
Comunque, se
proprio volete delle informazioni sugli
elenchi, non telefonate, ma usate i
siti
gratuiti in Rete.
LE AUTOSTRADE FANNO
SCHIFO? NOI CE NE SBATTIAMO PERCHE' TANTO ESTERNALIZZIAMO!
Di Beppe Grillo
Ogni anno le aziende italiane
devono fare il budget, cioè il risultato
aziendale.
Il raggiungimento del budget consente di distribuire i
dividendi agli azionisti.
La distribuzione di dividendi consistenti fa crescere il valore
del titolo in borsa.
L'azionista di controllo(quello che di
solito, con una percentuale irrisoria di azioni,
fa il ca...o che gli
pare controllando una cascata di scatole cinesi) gestisce la
società
con consiglieri di
amministrazione indipendenti(sic) e di sua
nomina.
L’aumento del budget si realizza con più ricavi
e meno costi.
La diminuzione dei costi si
ottiene con:
- la
delocalizzazione (esporto la produzione in Paesi senza
diritti sindacali)
- l'esternalizzazione di rami d'azienda
(metto fuori dall’azienda un po’ di persone e poi le uso pagandole
di meno)
- l'esternalizzazione dei costi sul cliente(faccio
pagare al cliente l'inefficienza aziendale).
Su quest’ultimo punto voglio
fare qualche esempio su un’azienda che in
questi giorni ci riguarda
da vicino:
la società Autostrade:
- se per un motivo
indipendente dal cliente il servizio degrada, il cliente ha
diritto a un rimborso.
Perché per la Milano-Torino ridotta, per i
lavori per l’Alta Velocità, a una carrareccia a una o due
corsie bisogna pagare il
biglietto pieno? La metà sarebbe già troppo
- se viene introdotto un nuovo
servizio riducendo i costi di gestione, questo risparmio deve
essere
riconosciuto al cliente.
Perché chi usa ilTelepass ai caselli deve
pagare di più? Dovrebbe pagare di meno, le Autostrade hanno
minori costi
di gestione degli incassi e dei casellanti
- se per mancanza di
pianificazione delle attività viene causato un disagio al cliente,
questo disagio deve
essere riconosciuto
sotto forma di rimborso al cliente.
I lavori in corso durano tutto l’anno, lavori eseguiti
di solito in orario di ufficio
(9-17), quasi mai di notte,
forse per risparmiare sugli straordinari delle imprese?
La parola cliente
è ormai una parola vecchia, caduta in disgrazia.
Serve a esternalizzare i costi,
a fare il budget, alle stock option dei
manager.
Dopo tutto questo non vorrà anche pretendere un servizio decente?
IL NUOVO LIBRO
SCRITTO DA BERNASCONI...
Di Beppe Grillo
Oggi che siete in
vacanza a casa (lo so anche se tenete le tapparelle
abbassate…) per la crisi
economica, o ospiti di
qualche parente in campagna per risparmiare, vi suggerisco
un
libro per
combattere la noia e per potervi preparare serenamente
all’autunno.
Il libro è
“L’ombra del potere” di David Lane,
tradotto dall’edizione inglese: “Berlusconi's shadow”
della Penguin Books, e
pubblicato in Italia da Laterza.
Forse penserete che parli di
Berlusconi, della mafia, della corruzione. No, il libro parla di
noi,
della nostra ignavia, del
nostro fallimento morale.
Che poi questo passi attraverso le mirabolanti imprese del
portatore nano di democrazia
è incidentale,
lui è solo l’effetto, non è la causa.
Fate presto però a procurarvi
libro. Potreste non trovarlo più.
Il Cavaliere ha infatti
querelato per diffamazione l’autore e
l’editore (ma solo quello italiano,
forse perché non sa l’inglese)
per un milione di euro, procurandogli di fatto un fantastico
lancio pubblicitario.
David Lane ha dichiarato:
“Quando è uscito a Londra da Penguin, l’editore mi fece chiamare
da
Carter Ruck,
il più importante studio inglese in materia di diffamazione.”
Ogni singolo punto sollevato dai legali fu confutato.
David Lane però ha aggiunto:
“Il libro in Inghilterra è uscito da più di un anno, come mai
Berlusconi
non ha querelato prima?
Forse perché a Londra sarebbe stato chiamato a deporre
in aula?”
Eh no, David Lane, Berlusconi
non ha problemi a deporre in aula! Informati al
Tribunale di Milano.
L'IMPERATORE DEL
NULLA UNIVERSALE
DI BEPPE GRILLO
Massimo D’Alema nasce a Gallipoli
e a tre mesi già ha i baffi e sa condurre
una barca a vela.
A scuola è anticonformista e spavaldo. Scommette con un amico che
da lì in avanti, pur essendo di destra
e
facendo cose di destra, dirà di essere di sinistra
e nessuno lo scoprirà.
Giovanissimo si infiltra nella
Fgci, ma la prova di ammissione è preparare una
molotov.
Viene aiutato da un giovanotto
grassottello che però gli dice che, insieme alla benzina,
ci vuole il tartufo che non
può mancare in nessuna casa italiana.
Il giovanotto è Vissani, che diventerà un celebre chef e con cui
nascerà una grande raffinata amicizia.
Fa carriera nel partito.
Come attore partecipa al
film “I
soliti Ignoti” e impara una massima
fondamentale. I ladri piccoli vanno
in galera, i grandi
ladri no. Non dimenticherà mai questa lezione.
Dopo anni di attesa,
finalmente la sinistra va al potere.
Questo coglie impreparato D'Alema
che però reagisce
subito. Dopo avere ipnotizzato Bertinotti, tromba Prodi e con
l'aiuto di Cossutta e Cossiga, diventa
Presidente del
Consiglio.
La sua politica di sinistra si
concreta in alcuni atti fondamentali. Salva Berlusconi
dal conflitto di interessi,
entra in Borsa
rassicurando gli speculatori, entra in guerra a fianco
di Clinton , regala agli americani il porto
di Taranto e, in
entusiasmanti duetti con Vespa, spiega alla sinistra le sue
priorità: il tartufo in ogni tavola,
saper andare di bolina e
soprattutto non avere la mentalità della sinistra catastrofista e
perdente.
Subito dopo perde alle Europee in maniera catastrofica.
Ha un breve momento di lucidità e si dimette.
Poi si dedica ad altre
attività: compra sale Bingo e prepara la
sua ricetta per la sinistra,
pubblicata su Vanity
Fair. E' la famosa passatina di ceci con gamberetti
che non può mancare in nessuna
casa degli italiani Intanto
prepara il suo nuovo governo con Briatore all'economia
e Vissani alla cultura.
Dimenticavamo: ha vinto la
scommessa fatta a scuola, ma qualcuno comincia a sospettare.
Se Prodi nonostante tutto
rivincerà e lui combinerà dei casini,
potrebbe anche beccarsi un
vaff…ulo che non manca mai in nessuna casa degli italiani.
Frasi celebri:
“Sono un uomo dell'Ottocento,
non ho orologio, uso poco il telefonino, diffido del computer”
“Silvio Berlusconi può essere
riportato nell'alveo della democrazia
(detta nell’86 quando
nessuno nel partito sapeva cosa voleva dire alveo)”
“Non siamo la portarei degli Usa, ma se partono dalla Svezia
consumano più benzina”.
GLI ENORMI DEBITORI
Fonte:
www.thehand.it
In una
tabella semplice-semplice
il Sole 24 Ore ha riportato i debiti finanziari delle più
importanti società italiane al 31 marzo del 2005.
Vediamo cosa dice la tabellina partendo dai debiti
finanziari, una piccola classifica delle società più
indebitate:
1a Telecom Italia,
50.756 milioni di euro (non dubitavo),
2a Fiat, 32.121 milioni di euro (lo
sapevo),
3a Enel, 25.666 milioni di euro (ho capito
perché è andata in Borsa!),
4a Autostrade, 10.049 milioni di euro
(tutti debiti dei Benetton?)
Telecom, Enel e
Autostrade si reggono (con le stampelle) su
tre fattori:
- monopolio di fatto,
- incassi continui,
- tariffe superiori alla media europea.
Ma, lo capisce chiunque, non
possono durare con questi debiti e con questi manager.
Infatti, se l’indebitamento
viene confrontato con il
capitale netto delle società
(in altri termini quanto valgono) si ha la seguente classifica:
1a Fiat con un mostruoso
594,4%,
2a Autostrade con un altrettanto mostruoso 538,5%,
3a Telecom Italia con 239,5%,
4a Enel con il 128,1%.
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