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STARCHILD

 
 

Secondo una ricostruzione lo Starchild doveva essere così

 

 
 

Da Wikipedia:

Starchild (in italiano "bambino delle stelle") è il nome assegnato ad un teschio scoperto intorno al 1930 da una giovane messicana in una miniera abbandonata.

Il cranio apparteneva ad uno scheletro sepolto all'interno di un tunnel, sembra accanto ai resti di una donna matura.

Ray e Melanie Young, i proprietari del teschio, nel 1999 hanno fondato un'associazione non a scopo di lucro denominata The Starchild Project.

 

Il teschio di Starchild (Starchild skull) entrò in possesso di Ray e Melanie Young di El Paso (Texas); in seguito lo avrebbero affidato allo scienziato e scrittore Lloyd Pye nel febbraio 1999. Secondo Pye, il teschio sarebbe stato rinvenuto intorno al 1930 da una ragazzina di circa 13-15 anni in Messico, nel tunnel di una miniera a circa 160 km a sud-ovest da Chihuahua. Il teschio sarebbe stato sepolto di fianco a un normale scheletro umano coricato sulla schiena, supino, probabilmente appartenuto a una donna amerinda morta approssimativamente all’età di 20-30 anni.

Caratteristiche

Il teschio è stato sottoposto alla datazione con il carbonio-14 (grazie al quale si è stabilita la sua età di 900 anni),  analisi a raggi X, al microscopio atomico e TAC. L’analisi ha confermato che il teschio è composto da idrossiapatite di calcio, cioè il materiale del quale è composto il normale osso umano.

In base alle analisi effettuate sulla mascella destra superiore, pare che il cranio fosse appartenuto a un bambino di età compresa tra i 4 e i 5 anni; tuttavia il volume cerebrale ammonta a 1600 cm³, ovvero a 200 cm³ in più rispetto alla media di un cervello umano adulto e 400 cm³ in più di un adulto con un cranio della stessa grandezza.

Il teschio presenta diverse evidenti anomalie:

  • l'area parietale sporge da entrambi i lati delle orbite senza alcuna traccia di tempie normali;
  • le cavità oculari sono troppo poco profonde rispetto alla norma;
  • le orbite sono ovali e completamente cave;
  • i canali del nervo ottico sono deviati in basso ed in dentro in modo da rendere molto inverosimile la mobilità del normale bulbo oculare;
  • l’attaccatura del collo è in posizione anomala;
  • i seni paranasali frontali sono assenti e la superficie è regolare dalle arcate sopraccigliari fino all'inizio del setto nasale.

Tali caratteristiche indicano che il bambino era affetto da deformazioni congenite del cranio. Secondo Steven Novella, il bambino soffriva di idrocefalo non curato. Adelina Chow, avvalendosi del parere di medici specializzati, ha concluso che "Starchild" "soffriva di vari difetti umani congeniti" che avevano causato una pronunciata brachicefalia e un'anomalia della sutura frontale

Sul cranio è stata eseguita un'analisi del DNA al BOLD di Vancouver nel 1999. Tale esame ha mostrato la presenza di cromosomi X e Y, confermando quindi che "Starchild" era un bambino di sesso maschile. Un successivo esame del DNA mitocondriale eseguito nel 2003 ai laboratori della Trace Genetics ha indicato che il cranio di "Starchild" e quello trovato insieme ad esso appartenevano a diversi aplogruppi amerindi e quindi la donna il cui cranio era vicino a quello di "Starchild" non poteva esserne la madre.

Starchild nella pseudoscienza

Sulle caratteristiche inconsuete del cranio sono state fatte anche speculazioni pseudoscientifiche. Lloyd Pye, ravvisando una somiglianza tra la forma del cranio di "Starchild" e quella attribuita agli alieni Grigi, sostiene che "Starchild" fosse un ibrido umano-alieno.

Pye e chi segue la sua tesi rammentano che l'esame del DNA mitocondriale del 2003 non ha dato informazioni sul padre che quindi, a loro dire, potrebbe essere non umano.

Tale affermazione manca però di fondamento: ovviamente il fatto che tale esame non dia informazioni sulla paternità non significa che escluda una paternità umana, che è peraltro implicita nel fatto che l'esame del DNA del 1999 ha trovato entrambi i cromosomi, X e Y.

 

Lloyd é stato radiato dall' ordine dei chimici in seguito alle sue teorie sullo starchild.


 

LEGGENDARI STARCHILDREN


Pye ed il suo socio Mark Bean si stanno chiedendo se il cranio possa rappresentare una creatura umanoide di origine "non terrestre", o eventualmente un "ibrido" di origine solo in parte umana. A parte i lineamenti anatomici molto particolari, il cranio è accompagnato dalle leggende locali dello "Starchild".
La leggenda dello "Starchild (Ragazzo Stella)" risale a più di 200 anni fa, ed è narrata dai nativi della regione di Chihuahua, località dove vennero rinvenuti i teschi. Vi si narra che "Esseri stellari" scesero dal cielo e fecondarono le donne negli sperduti villaggi della regione. Alle donne fu permesso di partorire i cosiddetti "Starchildren" e di allevarli poi per diversi anni. Infine, gli Esseri stellari sarebbero tornati a prendere la loro progenie per riportarla in cielo. 
Non è stata stabilito alcun legame diretto tra i reperti e questa leggenda, anche se si è ipotizzato che il cranio della donna adulta possa essere appartenuto alla madre del bambino anomalo. "Se la sua gravidanza fosse avvenuta in seguito ad un incontro ravvicinato, la donna avrebbe potuto temere che gli Esseri Stellari le togliessero il bambino - ipotizza Pye - e potrebbe aver deciso di uccidersi nella caverna pur di non affrontare tale presunta alternativa". Altra tesi possibile è che la donna ed il bambino siano morti in un incidente o per malattia, e che siano stati seppelliti a parte, con tutti gli onori dovuti ad esseri divini (categoria in cui probabilmente anche la donna rientrava secondo i nativi, in quanto scelta dagli esseri celesti). 
È abbastanza improbabile che si possano trovare conferme all’ipotesi dello "Starchild". Ma il cranio esiste e finora ha sconcertato anche gli esperti. È in corso un ulteriore esame, che sarà riportato dalla "CNI News" non appena i risultati saranno disponibili. 
 

 
 

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