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Elisabeth Fry

Biografia a cura di Bill Samuel

Ritratto figura intera

Elizabeth Gurney Fry (1780-1845)

Riformista quacchera delle carceri

di Bill Samuel

Pubblicato in origine dal sito Suite101.com il 1 agosto 2001.

 

Elizabeth Fry

Sei nata per essere la luce dei ciechi, la parola dei muti  e i piedi per gli zoppi. ( Profezia fatta a Elizabeth Gurney quando aveva 18 anni da Deborah Darby)

Niente di meno dello Spirito Santo può realmente aiutare la causa della giustizia sulla terra. ( Elizabeth Gurney Fry)

Pochi quaccheri hanno ispirato tanto la gente quanto Elizabeth Gurney Fry. Conosciuta appena per un solo aspetto della sua vita. Qui provo a fornire una breve panoramica della vita di questa donna che ha avuto un tale impatto sella vita delle persone quella volta quando non fu ben accetta.

L’infanzia

Elizabeth Gurney fu la terza di 12 bambini di John e Catherine Gurney di Norwich, Inghilterra. John Gurney era un banchiere di successo ed un uomo d’affari. Catherine un membro della Barclay la banca di famiglia. Entrambe le loro famiglie erano attiviste nella Society of Friends (così è denominata la Comunità dei Quaccheri; potremmo tradurlo con “Comunità degli Amici”).

Catherine credeva che tanto le ragazze quanto i ragazzi dovessero avere un’educazione appropriata, così Elizabeth ricevette da sua madre le basi dei maggiori insegnamenti accademici. Catherine inoltre riportò ai ragazzi i racconti della Bibbia e lesse loro i salmi. Dedicò molto tempo a visitare ed aiutare gli ammalati ed i poveri e la figlia Elizabeth volle seguire la madre in queste visite. Elizabeth deve essere stata profondamente provata quando all’età di 12 anni sua mamma morì nel dare alla luce il suo dodicesimo figlio.

La famiglia Gurney non era una tipica famiglia quacchera. Quando prendevano parte ai riti sacri spiccavano per abiti luminosi, alla moda  tra quelli semplici dei loro amici. Elizabeth non fu una giovane seria e qualche volta dovette fare le sue scuse per aver evitato di partecipare ai riti sacri.

 

Sviluppo spirituale e primi anni i matrimonio

“Penso ai miei sentimenti di quella notte … erano i più esaltanti che io ricordi … di colpo la mia mente si senti vestita di luce, come con un vestito ed io mi sentii in silenzio di fronte a Dio; piansi sentendomi vestita di umiltà e pentimento.”

- Dalle memorie di Elizabeth Fry

Il 4 febbraio 1798 questa giovane vanitosa partecipò al rito sacro indossando stivali color porpora e pizzi scarlatti. A quel rito partecipò come ospite un pastore quacchero americano, William Savery, il cui sermone toccò il cuore della ragazza. Lei scrisse circa la sua reazione: “Ho sentito che lì c’era Dio”. Più tardi, quando visitò Londra, ebbe l’opportunità di ascoltare ancora un sermone di Savery.

Toccata da Dio attraverso sinceri Amici (si fa riferimento alla comunità quacchera come abbiamo già visto sopra n.d.t.) , Elizabeth lottò per cambiare il suo modo di vivere. Perse il suo interesse per il divertimento. Sebbene la sua famiglia non comprendesse i suoi cambiamenti nelle attitudini religiose, lei si propose di cominciare ad usare il linguaggio tradizionalmente semplice dei quaccheri e vestiti più semplici (ho usato il termine “semplice” per tradurre la parola inglese “plain” perché mi è sembrata più adatta al contesto italiano; l’autore, nella sua accezione, con questo termine fa riferimento ai costumi tipici dei quaccheri che si riflettono nel loro modo di chiamarsi, nel loro modo di vestirsi e più in generale nel loro modo di vivere). Avviò una scuola domenicale nella casa di famiglia a Earlham Hall.

Nell’estate del 1799, Joseph Fry, un timido Amico sincero di una ricca famiglia quacchera, venne in visita alla sua famiglia. Messosi insieme ad Elizabeth, le chiese di sposarlo. All’inizio lei rifiutò, ma Joseph crebbe nella sua considerazione e così lo sposò l’anno successivo. La coppia ebbe undici figli.

Seguendo l’esempio di sua madre, Elizabeth cominciò a frequentare una “casa dei poveri” per insegnare ai bambini. Venne anche rispettata per la sua capacità oratoria nei riti di culto e fu ordinata ministro nel 1811 in un consesso di Quaccheri. Comunque, gli impegni di madre occuparono la maggior parte del suo tempo e nel 1812 scrisse nel suo diario: “Temo che la mia vita si stia indirizzando verso piccoli obiettivi”.

 

L’angelo della prigione di Newgate

 

Elizabeth Fry indicazioni sui carcerati della prigione di Newgate 1823.

Per gentile concessione del

Department of Education, Arts & Libraries

London Borough of Barking & Dagenham

Ovale

Ancora una volta in un momento chiave della sua vita la visita di un pastore americano gioca un ruolo importante. Nel 1813, Stephen Grellet chiese il suo aiuto. Aveva visitato alcune prigioni ed era inorridito dalle condizioni delle carcerate della prigione di Newgate. Centinaia di donne con i loro bambini erano stipate nel carcere, molte dormivano sul pavimento senza camicie da notte o lenzuola e coperte. Elizabeth inviò immediatamente materiale per scaldarsi e arruolò altre donne della Comunità degli Amici per aiutare a fare dei vestiti per i bambini.

Il giorno successivo, Elizabeth e sua cognata si recarono al carcere di Newgate. I secondini le avvisarono che le donne erano furibonde e selvagge, e che si sarebbero trovate in pericolo per la loro incolumità fisica. Comunque, le due donne ci si recarono lo stesso. In quella ed in altre due visite, portarono vestiti caldi e paglia pulita per i malati che giacevano per terra ed Elizabeth pregò anche per tutti i carcerati.

Dopo queste visite iniziali, difficoltà familiari dovute alla morte della sorella, la tennero lontana dalla prigione per anni. Ma durante il periodo natalizio del 1816, tornò e cominciò un’opera durata molti anni. Chiese alle donne cosa lei poteva fare per i loro bambini e loro, insieme, furono tutte d’accordo per una scuola.

Nel 1817 Elizabeth organizzò un gruppo di donne nell’Associazione per l’Emancipazione delle Donne Prigioniere di Newgate. Questo gruppo organizzò una scuola, e fornì materiali perché le carcerate potessero cucire, lavorare a maglia e fare vestiti da vendere. Presero ad andare in giro per la prigione leggendo la Bibbia alle carcerate.

 

Diffusione dell’influenza e delle difficoltà

Il lavoro di Elizabeth si estese presto per la prigione di Newgate. Nel 1818 un comitato parlamentare le chiese di testimoniare sulle condizioni della prigione, la prima donna ad essere chiamata come testimone. Associazioni come la Newgate Association nacquero nelle prigioni britanniche ed in Europa.

Le sue preoccupazioni andarono oltre le prigioni. Istituì anche le District Visiting Societies per aiutare i poveri, biblioteche per guardie costiere, e scuole per l’addestramento di infermieri. Influì sul programma educativo della Florence Nightingale (conosciuta come la Signora con la lampada – Infermiera Britannica che organizzò e diresse nel 1854 una unità di infermieri di campo durante la guerra di Crimea ed è considerata la fondatrice della moderna infermieristica) ed infermieri addestrati nella scuola della Fry parteciparono alla guerra di Crimea.

Nel 1827, la Fry pubblicò un libro chiamato Observations (Sorveglianze), sulla custodia ed il trattamento delle donne carcerate. In quel libro, non solo diede indirizzo al bisogno di riforma delle carceri, ma sollevò una più alta attenzione. In molte occasioni condannò fortemente la pena di morte per le donne.

La Fry fu così ben conosciuta e rispettata che ricevette il sostegno della Regina Vittoria e la visita del Re di Prussia. Ma questo non la salvò dalle umiliazioni quando la banca di suo marito fallì nel 1828. Non solo questo spinse la famiglia alla povertà ma suo marito fu allontanato dai riti quaccheri (non fu più membro della comunità) perché aveva messo a rischio i soldi di altri.

Il fratello della Fry Joseph John Gurney intervenne e rilevò gli affari del marito pagando i suoi debiti. Fornì anche una rendita a Elizabeth mettendola in condizione di continuare il suo lavoro. La Fry continuò il suo lavoro finché morì nel 1845. Più di un migliaio di persone restarono in silenzio finché fu deposta a riposare in un cimitero quacchero.

La pietra tombale

 

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