Chicago - Does anybody really know what time it is?

 

L’ashram di Gandhi




L’ashram di Sabarmati, vicino Ahmedabad, fondato da Gandhi nel 1917


Mentre le sue vedute politiche erano ancora senza forma, il problema immediato di Gandhi fu quella di sistemare il piccolo gruppo di parenti e colleghi della lotta in Sud Africa che avevano unito il loro destino al suo. Decise di fondare un ashram e di localizzarlo a Kochrab, un villaggio vicino Ahmedabad. In seguito l’ashram fu spostato in un sito più definitivo posto sulle rive del fiume Sabarmati. Gandhi una volta definì l’ashram come “Gruppo di vita vissuta in uno spirito religioso”. Il termine religioso è qui da intendersi nel più ampio significato. L’ashram non applica ai suoi adepti alcuna teologia o rituale, ma solo poche e semplici regole di comportamento individuale . Alcuni dei voti amministrati nell’ashram, come quelli di verità, nonviolenza e castità, erano di applicazione universale; altri come quelli di sradicare l’intoccabilità, di fare il lavoro fisico e di non aver paura erano intesi per affrontare le condizioni tipiche della società indiana, che era guidata dalle caste, non badava alla dignità del lavoro ed era dominata da un governo straniero.

Tutti questi voti dovevano essere osservati in una maniera intelligente e creativa. Non erano intesi come formule meccaniche ma come aiuto pratico alla crescita morale e spirituale. Possono sembrare un luogo comune ma tuttavia essi personificano antiche verità non meno valide per non essere state realizzate dalle attività comuni del genere umano nella vita di tutti i giorni.

Una mera enumerazione dei voti é sufficiente a ché la vita nell’ashram fosse austera. Era anche molto impegnata. Ognuno doveva svolgere un lavoro manuale. C’era un reparto di filatura e tessitura una stalla ed una grande fattoria. Ogni frequentatore dell’ashram puliva i suoi piatti e lavava i suoi vestiti. Non c’erano domestici. L’atmosfera, comunque, non era quella di un monastero ma quella di una grande famiglia sotto un gentile ma preciso patriarca. Gandhi era Bapu, padre della famiglia, Kasturba era Ba, la madre. Era un gruppo eterogeneo che includeva bambine e ottuagenari, laureati di università Americane ed Europee e scolari di Sanskrit, devoti fino-in-fondo, scettici che distinguono tutti i particolari. Era un laboratorio umano in cui Gandhi provò le sue ipotesi morali e spirituali. La famiglia fu anche per lui quello che era per la maggior parte delle persone, un rifugio dalla polvere e dal clamore del mondo. Fu una famiglia non unita da legami di sangue o proprietà ma tenuta da ideali comuni. Gandhi regolò la vita dell’ashram ma la sua autorità tanto al suo interno quanto nel resto del paese, fu morale. Quando le cose andavano storte o i membri dell’ashram erano colpevoli di una seria mancanza, Gandhi se ne assumeva la responsabilità e la espiava con un digiuno.

 

Pag. precedente

 

Pag. successiva

 

[Home]    [Biografia]