"Stellina" venne emessa in prima tv su Canal 11 di Buenos Aires a cavallo tra il 1987 e il 1988, da
lunedì al venerdì alle 15:00.
In seguito fu venduta in numerosi paesi del mondo come Stati Uniti, Canada, Francia, Italia e in alcuni paesi asiatici.
I costi di produzione della telenovela si aggirarono su 1 milione di dollari. Per un accordo tra la casa produttrice Crustel
S.A. e l’emittente televisiva Canal 11, la prima si sarebbe occupata di allestire gli studi e di reclutare i tecnici, mentre la seconda avrebbe pagato le spese relative alla regia, la produzione e il resto.
Le riprese procedettero per una durata di otto ore giornaliere in studio e otto
settimanali in esterni, tra le 11 e le 21 dal lunedì al venerdì.
Tra le riprese in esterni si ricordano quelle presso le Cateratte del Ignazù e in New York. Ogni attore incassava almeno 150 australes al giorno, il doppio di quanto venisse stabilito all’epoca
dall’ Associazione degli attori. La realizzazione poteva contare su 9
sceneggiatori fissi, tre camere sul set, una di esterni e 20 componenti nella
parte tecnica. I lavori di produzione furono parecchio intensi per quel periodo.
In Argentina, il periodo nel quale venne lanciata "Stellina", non era particolarmente roseo per le
telenovele e su 10 di esse solo 2
riscuotevano un discreto successo. In contemporanea venivano trasmesse anche "La cuñada", "Grecia", "Quiero morir mañana", "Como la hiedra",
"Tu mundo y el mío" (in Italia "Per Elisa"), "Amor Prohibido" ("Amore proibito") y "Por siempre amigos".
Inizialmente "Stellina" aveva gli ascolti molto bassi e si parlava di un colossale flop
ma con il tempo l'audience salì alle stelle, vincendo persino il premio come
migliore telenovela dell'anno.
Il romanzo dal quale è tratto "Stellina" ha origine piuttosto
remote. Infatti fu una delle prime radionovele della nota scrittrice cubana
Delia Fiallo, che in radio riscosse uno strepitoso successo. Il titolo di questa
radionovela era “El angel perverso”, con riferimento all’antagonista femminile
(l’equivalente del personaggio di Alessandra della versione italiana), cioè la
cattiva che simula uno stato di invalidità per obbligare suo marito a restare
al suo fianco, una cattiva che si finge un angelo davanti a tutti i componenti
della famiglia ma che in realtà è in gradi di ordire i piani più diabolici.
La telenovela in seguito ha avuto innumerevoli versioni. La prima, intitolata "Lucesita" (Venezuela'67) adattata da Ligia Lezama (soggetto di telenovelas come “Amandoti”, “Valeria” e “Gloria sola contro il mondo”) con Marina Baura e Josè Bardina. Questa fu la prima telenovela venezuelana tratta da un romanzo di Delia Fiallo. La Lezama
modifico il copione con alcune aggiunte e vinse anche il premio come
sceneggiatrice dell’anno.
Tra il 1968 e il 1969 in Argentina venne realizzata la seconda versione intitolata "Estrellita, esa pobre campesina" con Marta Gonzales (Maria in “Milagros”), German Kraus (attore protagonista di “Povera Clara”) e Gabriela Gili (attrice protagonista di "Innamorarsi"). Quest’ultima nella telenovela interpretava il ruolo di Alessandra.
Intanto venne prodotta una versione in Portorico, basata sul libretto
della versione radiofonica, prodotta da Telemundo e interpretata da Joanna
Rosalí e Rolando Barral.
Nel 1972 e nuovamente in Venezuela venne realizzata una versione sempre
intitolata "Lucesita" ma stavolta adattata da Ana Mercedes Escamez
(alla quale si deve la sceneggiatura di telenovele come “Un volto due donne”)
divisa in 313 episodi da 25’ e interpretata da Marina Baura e Humberto Garcia (noto al pubblico italiano delle telenovelas per le sue interpretazioni di Padre Benedetto
in "Cristal" e Marco Fierro in "Un volto due donne").
Negli anni ’70 vennero realizzate una radionovela, una fotonovela e in
seguito anche una pellicola cinematografica.
Si ricorda una versione colombiana dal titolo “Lucerito” prodotta tra il
1992 e il 1993 e interpretata da Linda Lucia Callejas, Gullermo Gàlvez e
Natalia Ramìrez. Quest’ultima è nota anche in Italia grazie al
personaggio di Marcella in “Betty la fea”.
Infine, nel 1998, in Perù venne girata una nuova versione in costume d'epoca
dal titolo "Luz Maria", prodotta da José Enrique
Crousillat, interpretata da Angie Cepeda, Christian Meier, Rosalinda Serfaty e
Mariela Alcalà, e divisa in 176 episodi da 45 minuti.
La sigla italiana di "Stellina" si intitola "La mia stella" ed è interpretata da Andrea Monteforte. In origine, invece, la sigla era cantata da Andrea del Boca ed intitolata "Necesito creer".
"Stellina" è stata programmata da Rete4 a partire dalla primavera del 1991 durante il pomeriggio e dalla metà degli anni '90
è stata parecchio diffusa sulle emittenti locali.
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