Pasted Graphic


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An american pastoral 1969

Il periodo di inattivita' che segui' i fatti di Miami permisero a Jim di lavorare su un progetto per un altro film dopo"Feast of friends"; "HWY", che prende il nome dal cartello stradale che indica l'autostrada, vede Jim non solo nelle vesti di attore, ma anche in quelle di scrittore, regista e produttore.
Questo film traccia una cruda immagine della psiche di un uomo condotto al crimine.
Cosi' ne parla Frank Lisciandro: "la sceneggiatura originale parlava di un autostoppista chiamato"The Kid" che usciva da una regione desertica e cominciava a girare per il paese insieme a una banda di vagabondi, sulla strada che conduce alla citta' egli uccide un poliziotto, e possibilmente non uno solo.
Quindi viene inseguito e messo in prigione. A questo punto del film si avrebbe dovuta avere una sequenza onirica nella quale"The Kid" sarebbe stato giustiziato per l'omicidio; quindi alla fine si sarebbe dovuto riunire agli stessi vagabondi conosciuti all'inizio della storia. Cosi' tu dovresti capire che l'inizio del film era vista come una resurezzione, e tu ti trovi di fronte ad un personaggio-archetipo, forse Jesse James, forse Billy the Kid, forse Jack lo squartatore, che ritorna ad ogni nuova vita e poiche' e' guidato dal destino, ogni volta ripercorre lo stesso cammino, come per una sorta di misterioso rituale.
Gli altri personaggi hanno il nome di "Doc" e di "Clown Boy".
Unitamente a "The KID", possono essere identificati come tre aspetti di jim. Egli vedeva se stesso a volte come un clown, a volte come una specie di saggio(il tipo piu' vecchio, di nome Doc) e a volte come un bambino(The Kid)."
 
L'AUTOSTOPPISTA
SE NE STAVA AI LATI DELLA STRADA
INNALZANDO IL POLLICE NELLA CALMA ANALISI DELLA RAGIONE.
 
Subito dopo Pasqua le stesse persone che collaborarono a "Feast of Friends" si riunirono per realizzare "HWY".I compiti furono divisi in parti eguali tra tutti i membri del gruppo, ma per la maggior parte Paul Ferrara uso' la telacamera, Babe Hill curo' il suono e Frank Lisciandro curo' il montaggio. come avveniva per la maggior parte dei progetti di jim, il film fu girato con l'enfasi tipica della crezione spontanea.
Lisciandro cosi' commenta:"Andammo nel deserto per girare il film, ma ancora non avevamo una idea precisa di cosa avremmo fatto. Girammo li per tre o quattro giorni ed in citta' per due, ma non riuscimmo a girare tutte le scene neccessarie per completare il film. Jim decise di usare il materiale che avevamo girato come "biglietto da visita" per trovare i fondi per completarlo. Cosi' mettemmo insieme le scene girate, tanto da formare una sequenza lineare - i personaggi uscivano dalla montagna ed andavano in citta' - e noi fummo soddisfatti del lavoro svolto".
 
 
 
Piu' che di un film, si trattava di una poesia sotto forma di filmato.Girato in 35 mm il film, della durata di 50 minuti, contiene immagini molto suggestive dell'uomo messo in relazione con se stesso e con la natura, ma l'unico elemento che rimane della sceneggiatura originale e' l'autostoppista.
Jim e' inizialmente mostrato mentre si muove silenziosamente in mezzo al deserto, pieno di simboli che richiamano alla natura (la cascata, il cielo, la luna).
Il film parte con un barbuto Jim che emerge a torso nudo dall'acqua di un fiume. Alle sue spalle una splendida cascata.
Questa scena fu filmata a Parkwood Falls, vicino a Palm Springs e Jim era vestito soltanto dei suoi proverbiali pantaloni di pelle.
Piu' tardi comincia a fare l'autostop: mentre aspetta sul ciglio della strada Jim tira fuori dal suo fianco una pistola immaginaria, oppure agita come un torero la sua giacca di pelle contro le macchine che passano.
In una scena sale su di una vecchia e sporca macchina abbandonata, posta ad un lato dell'autostrada, quindi improvvisamente inizia a saltare sul cofano, rompendo il parabrezza con le suole dei suoi stivali. Finalmente qualcuno su una "Shelby Mustang" (senza dubbio si tratta della macchina di Jim!) si ferma e gli offre un passaggio.
 
Noi non vediamo la persona alla guida, ne' quello che avviene in seguito, ma possiamo pensare ad un omicidio, poiche' nella scena successiva vediamo Jim che guida da solo la stessa macchina. Per la strada incontra un gruppo di giovani che cantano e ballano e decide di unirsi a loro.
Piu' tardi lo vediamo mentre fa girare la Shelby in cerchio, sollevando una grande quantita' di polvere e sabbia. Riguardo alle scene girate nel deserto, la piu' interessante e' quando l'autostoppista si ferma per guardare un cojote ferito sulla strada, poiche' si tratta di un parallelo con il famoso incidente stradale accaduto nell'infanzia di Jim.
 
Mentre il cojote, simbolo del selvaggio e del primitivo, sta disteso sulla strada dimenandosi (probabilmante sul punto di morire), un cane "domestico" guarda la scena al sicuro da una macchina parcheggiata poco distante. Improvvisamente il cane per un istante diventa disperatamente calmo, quindi balza in avanti e cerca di nascondersi sotto il sedile. La scena evoca gli indiani morenti sull'autostrada cosi' come erano stati visti dal giovane Jim Morrison dalla macchina dei suoi genitori, mentre sentiva per la prima volta nella sua vita la presenza Sciamanica.
Dopo aver fatto il pieno di benzina e dopo essersi soffermato a guardare alcune cartoline pornografiche disposte su un portacarte girevole, l'autostoppista si rimette in viaggio, passando accanto a muri immiseriti da spazzatura e graffiti. Come scende la notte, stende una mappa sul terreno e vi passa sopra con una bacchetta da rabdomante. Alla fine arriva in citta', dove entra in una stanza di un hotel a poco prezzo (il famoso "Alta Cienega Motel") e orina. Dopo aver fatto tappa in un bar, egli fa una strana telefonata, parlando molto trnquillamente di come avesse ucciso un guidatore che gli aveva offerto un passaggio.
Piu' tardi lo vediamo camminare su un tetto e contemplare la citta'. Durante la lavorazione di "HWY" Jim disse di voler trovare un posto da cui si potesse ammirare il panorama di los angeles illuminata di notte. "Un nostro vecchio compagno di classe ai tempi dell'Ucla Film School, ci fece avere libero accesso sul tetto del "9000 Building", un famoso grattacielo di L.A.". Ricorda ancora Frank Lisciandro"Una volta che l'equipaggiamento e lo staff al completo si trovo' sul tetto,Jim sorprese tutti andando sull'orlo del cornicione che circonda l'edificio. Lui ci disse di voler essere filmato mentre camminava sul cornicione. Nessuno fu in grado di fargli cambiare idea. La ripresa che Jim aveva in mente lo mostrava mentre camminava, passo dopo passo, molto lentamente, sull'orlo del mondo, con la notte ingioiellata di Los Angeles che brillava alle sue spalle. Lui rifiuto' una corda e ignoro' i nostri consigli, secondo i quali senza una adeguata illuminazione sarebbe apparso al massimo come una vaga ombra che si stagliava sulle luci della citta'.
Quando inizio' la sua passeggiata abbiamo tutti trattenuto il respiro, consapevoli che un passo sbagliato avrebbe potuto fargli fare un volo di trenta piani. Perche' prendersi un rischio del genere?". L'ovvia risposta starebbe nel fatto che lui si aspettava che qualcuno lo afferrasse per provargli la sua amicizia. Invece secondo Babe Hill sentiva un complesso di inferiorita' verso gli amici che veramente stimava. "Il mio pensiero era: se proprio vuoi cadere, fuck you, vai e cadi! Non mi puoi mettere in questi fottuti trip riguardo a cio', perche' e' questo che secondo me stava cercando di fare. Jim voleva solo metterci in imbarazzo."
Frank Lisciandro:"Quel giorno avevamo bevuto molto, ma lui non era cosi' ubriaco come lo avevo visto altre volte; era cioe' abbastanza sobrio da avere ancora un certo autocontrollo.Lo chiamavamo "The Human Fly"..."
 
Il film, piu' che terminare, si iterrompe e di conseguenza lascia lo spettatore con la sensazione che l'azione non sia mai veramente partita, che nulla sia mai iniziato. Mentre "HWY" da una parte possiede immagini molto potenti, in pratica non possiede dialogo e come molti "film d'arte" di quel periodo, ha scene molto lente: l'attenzione e' posta sui minimi dettagli piuttosto che sulla trama. Una sequenza sulla citta" (della durata di parecchi minuti) mostra un laborioso "gioco ad incastro" delle immagini, da come e' mescolata dall'alba al giorno, all'imbrunire, alla notte procedendo come attraverso istantanee. Lo stesso posto (ad esempio un distributore di benzina) viene filmato varie volte in diversi momenti della giornata. Come il giorno progredisce possiamo vederne i principali caratteri evolversi.
E' facile immaginare Jim e gli altri, tutti presi dalla gioia di fare un film, che abbandonano il modo tradizionale di raccontare una storia per una forma meno strutturata. La colonna sonora del film e' interessante, soprattutto quei passaggi che assomigliano a canti-preghiere delle tribu' degli indiani, ed un paio di indimenticabili canzoni folk cantate da Georgia Ferrara.
"HWY" doveva essere una tappa di avvicinamento verso una forma di lungometraggio piu' esteso. "Era un demo" continua Lisciandro "Jim pensava che se ci fosse stato un pubblico adatto ed un distributire con i soldi lui li avrebbe finiti tutti. Infatti alla fine la spesa fu di circa 40000 dollari. Anche in seguito fu dimostrato che fare un film non e' per niente una cosa economica."
Jim disse queste parole riguardo al film:" per me e' una cosa ancora piu' poetica, piu' di una esercitazione, una specie di riscaldamento. Praticamente non esiste una vera traccia da seguire e non c'e' nemmeno una storia, almeno nel senso tradizionale del termine. Una persona, di cui io faccio la parte, esce dalle montagne e fa l'autostop sulla strada lungo il deserto. Prende una stanza in un motel, quindi esce e va in un nightclub o in qualche altro posto. Il finale e' di questo tipo.....e quando la musica finisce, spegni la luce....e' un film molto bello".
Nelle sequenze finali si vede un gruppo di ragazzini correre attorno ad alcune rocce, vicino alla cascata dove il film e' iniziato, presumibilmente a significare la forma ciclica della storia; che ricomincia da capo.
Il lavoro, finito, puo' sembrare datato e con pretese artistiche, ma giova ricordare che mentre innumerevoli altre rockstars parlavano di fare dei film basati sugli anni '60, Jim e' l'unico a non aver fatto nulla di tutto cio'. Sebbene lui non avesse alcuna linea da seguire, non si puo' dire molto sulle capacita' di Jim come attore, se non che la sua presenza sullo schermo e' molto marcata, decisa.
Anche se rimasto in forma incompleta,"HWY" e' stato accolto con largo successo sia al "Vancouver Film Festival" sia al "Jim Morrison Film Festival" a Toronto.