Il periodo di inattivita' che segui' i
fatti di Miami permisero a Jim di lavorare su un progetto per un
altro film dopo"Feast of friends"; "HWY", che prende il nome dal
cartello stradale che indica l'autostrada, vede Jim non solo nelle
vesti di attore, ma anche in quelle di scrittore, regista e
produttore.
Questo film traccia una cruda immagine della psiche di un uomo
condotto al crimine.
Cosi' ne parla Frank Lisciandro: "la sceneggiatura originale
parlava di un autostoppista chiamato"The Kid" che usciva da una
regione desertica e cominciava a girare per il paese insieme a una
banda di vagabondi, sulla strada che conduce alla citta' egli
uccide un poliziotto, e possibilmente non uno solo.
Quindi viene inseguito e messo in prigione. A questo punto del film
si avrebbe dovuta avere una sequenza onirica nella quale"The Kid"
sarebbe stato giustiziato per l'omicidio; quindi alla fine si
sarebbe dovuto riunire agli stessi vagabondi conosciuti all'inizio
della storia. Cosi' tu dovresti capire che l'inizio del film era
vista come una resurezzione, e tu ti trovi di fronte ad un
personaggio-archetipo, forse Jesse James, forse Billy the Kid,
forse Jack lo squartatore, che ritorna ad ogni nuova vita e poiche'
e' guidato dal destino, ogni volta ripercorre lo stesso cammino,
come per una sorta di misterioso rituale.
Gli altri personaggi hanno il nome di "Doc" e di "Clown Boy".
Unitamente a "The KID", possono essere identificati come tre
aspetti di jim. Egli vedeva se stesso a volte come un clown, a
volte come una specie di saggio(il tipo piu' vecchio, di nome Doc)
e a volte come un bambino(The Kid)."
L'AUTOSTOPPISTA
SE NE STAVA AI LATI DELLA STRADA
INNALZANDO IL POLLICE NELLA CALMA ANALISI DELLA RAGIONE.
Subito dopo Pasqua le stesse persone che collaborarono a "Feast of
Friends" si riunirono per realizzare "HWY".I compiti furono divisi
in parti eguali tra tutti i membri del gruppo, ma per la maggior
parte Paul Ferrara uso' la telacamera, Babe Hill curo' il suono e
Frank Lisciandro curo' il montaggio. come avveniva per la maggior
parte dei progetti di jim, il film fu girato con l'enfasi tipica
della crezione spontanea.
Lisciandro cosi' commenta:"Andammo nel deserto per girare il film,
ma ancora non avevamo una idea precisa di cosa avremmo fatto.
Girammo li per tre o quattro giorni ed in citta' per due, ma non
riuscimmo a girare tutte le scene neccessarie per completare il
film. Jim decise di usare il materiale che avevamo girato come
"biglietto da visita" per trovare i fondi per completarlo. Cosi'
mettemmo insieme le scene girate, tanto da formare una sequenza
lineare - i personaggi uscivano dalla montagna ed andavano in
citta' - e noi fummo soddisfatti del lavoro svolto".
Piu' che di un film, si trattava di una poesia sotto forma di
filmato.Girato in 35 mm il film, della durata di 50 minuti,
contiene immagini molto suggestive dell'uomo messo in relazione con
se stesso e con la natura, ma l'unico elemento che rimane della
sceneggiatura originale e' l'autostoppista.
Jim e' inizialmente mostrato mentre si muove silenziosamente in
mezzo al deserto, pieno di simboli che richiamano alla natura (la
cascata, il cielo, la luna).
Il film parte con un barbuto Jim che emerge a torso nudo dall'acqua
di un fiume. Alle sue spalle una splendida cascata.
Questa scena fu filmata a Parkwood Falls, vicino a Palm Springs e
Jim era vestito soltanto dei suoi proverbiali pantaloni di
pelle.
Piu' tardi comincia a fare l'autostop: mentre aspetta sul ciglio
della strada Jim tira fuori dal suo fianco una pistola immaginaria,
oppure agita come un torero la sua giacca di pelle contro le
macchine che passano.
In una scena sale su di una vecchia e sporca macchina abbandonata,
posta ad un lato dell'autostrada, quindi improvvisamente inizia a
saltare sul cofano, rompendo il parabrezza con le suole dei suoi
stivali. Finalmente qualcuno su una "Shelby Mustang" (senza dubbio
si tratta della macchina di Jim!) si ferma e gli offre un
passaggio.
Noi non vediamo la persona alla guida, ne' quello che avviene in
seguito, ma possiamo pensare ad un omicidio, poiche' nella scena
successiva vediamo Jim che guida da solo la stessa macchina. Per la
strada incontra un gruppo di giovani che cantano e ballano e decide
di unirsi a loro.
Piu' tardi lo vediamo mentre fa girare la Shelby in cerchio,
sollevando una grande quantita' di polvere e sabbia. Riguardo alle
scene girate nel deserto, la piu' interessante e' quando
l'autostoppista si ferma per guardare un cojote ferito sulla
strada, poiche' si tratta di un parallelo con il famoso incidente
stradale accaduto nell'infanzia di Jim.
Mentre il cojote, simbolo del selvaggio e del primitivo, sta
disteso sulla strada dimenandosi (probabilmante sul punto di
morire), un cane "domestico" guarda la scena al sicuro da una
macchina parcheggiata poco distante. Improvvisamente il cane per un
istante diventa disperatamente calmo, quindi balza in avanti e
cerca di nascondersi sotto il sedile. La scena evoca gli indiani
morenti sull'autostrada cosi' come erano stati visti dal giovane
Jim Morrison dalla macchina dei suoi genitori, mentre sentiva per
la prima volta nella sua vita la presenza Sciamanica.
Dopo aver fatto il pieno di benzina e dopo essersi soffermato a
guardare alcune cartoline pornografiche disposte su un portacarte
girevole, l'autostoppista si rimette in viaggio, passando accanto a
muri immiseriti da spazzatura e graffiti. Come scende la notte,
stende una mappa sul terreno e vi passa sopra con una bacchetta da
rabdomante. Alla fine arriva in citta', dove entra in una stanza di
un hotel a poco prezzo (il famoso "Alta Cienega Motel") e orina.
Dopo aver fatto tappa in un bar, egli fa una strana telefonata,
parlando molto trnquillamente di come avesse ucciso un guidatore
che gli aveva offerto un passaggio.
Piu' tardi lo vediamo camminare su un tetto e contemplare la
citta'. Durante la lavorazione di "HWY" Jim disse di voler trovare
un posto da cui si potesse ammirare il panorama di los angeles
illuminata di notte. "Un nostro vecchio compagno di classe ai tempi
dell'Ucla Film School, ci fece avere libero accesso sul tetto del
"9000 Building", un famoso grattacielo di L.A.". Ricorda ancora
Frank Lisciandro"Una volta che l'equipaggiamento e lo staff al
completo si trovo' sul tetto,Jim sorprese tutti andando sull'orlo
del cornicione che circonda l'edificio. Lui ci disse di voler
essere filmato mentre camminava sul cornicione. Nessuno fu in grado
di fargli cambiare idea. La ripresa che Jim aveva in mente lo
mostrava mentre camminava, passo dopo passo, molto lentamente,
sull'orlo del mondo, con la notte ingioiellata di Los Angeles che
brillava alle sue spalle. Lui rifiuto' una corda e ignoro' i nostri
consigli, secondo i quali senza una adeguata illuminazione sarebbe
apparso al massimo come una vaga ombra che si stagliava sulle luci
della citta'.
Quando inizio' la sua passeggiata abbiamo tutti trattenuto il
respiro, consapevoli che un passo sbagliato avrebbe potuto fargli
fare un volo di trenta piani. Perche' prendersi un rischio del
genere?". L'ovvia risposta starebbe nel fatto che lui si aspettava
che qualcuno lo afferrasse per provargli la sua amicizia. Invece
secondo Babe Hill sentiva un complesso di inferiorita' verso gli
amici che veramente stimava. "Il mio pensiero era: se proprio vuoi
cadere, fuck you, vai e cadi! Non mi puoi mettere in questi fottuti
trip riguardo a cio', perche' e' questo che secondo me stava
cercando di fare. Jim voleva solo metterci in imbarazzo."
Frank Lisciandro:"Quel giorno avevamo bevuto molto, ma lui non era
cosi' ubriaco come lo avevo visto altre volte; era cioe' abbastanza
sobrio da avere ancora un certo autocontrollo.Lo chiamavamo "The
Human Fly"..."
Il film, piu' che terminare, si iterrompe e di conseguenza lascia
lo spettatore con la sensazione che l'azione non sia mai veramente
partita, che nulla sia mai iniziato. Mentre "HWY" da una parte
possiede immagini molto potenti, in pratica non possiede dialogo e
come molti "film d'arte" di quel periodo, ha scene molto lente:
l'attenzione e' posta sui minimi dettagli piuttosto che sulla
trama. Una sequenza sulla citta" (della durata di parecchi minuti)
mostra un laborioso "gioco ad incastro" delle immagini, da come e'
mescolata dall'alba al giorno, all'imbrunire, alla notte procedendo
come attraverso istantanee. Lo stesso posto (ad esempio un
distributore di benzina) viene filmato varie volte in diversi
momenti della giornata. Come il giorno progredisce possiamo vederne
i principali caratteri evolversi.
E' facile immaginare Jim e gli altri, tutti presi dalla gioia di
fare un film, che abbandonano il modo tradizionale di raccontare
una storia per una forma meno strutturata. La colonna sonora del
film e' interessante, soprattutto quei passaggi che assomigliano a
canti-preghiere delle tribu' degli indiani, ed un paio di
indimenticabili canzoni folk cantate da Georgia Ferrara.
"HWY" doveva essere una tappa di avvicinamento verso una forma di
lungometraggio piu' esteso. "Era un demo" continua Lisciandro "Jim
pensava che se ci fosse stato un pubblico adatto ed un distributire
con i soldi lui li avrebbe finiti tutti. Infatti alla fine la spesa
fu di circa 40000 dollari. Anche in seguito fu dimostrato che fare
un film non e' per niente una cosa economica."
Jim disse queste parole riguardo al film:" per me e' una cosa
ancora piu' poetica, piu' di una esercitazione, una specie di
riscaldamento. Praticamente non esiste una vera traccia da seguire
e non c'e' nemmeno una storia, almeno nel senso tradizionale del
termine. Una persona, di cui io faccio la parte, esce dalle
montagne e fa l'autostop sulla strada lungo il deserto. Prende una
stanza in un motel, quindi esce e va in un nightclub o in qualche
altro posto. Il finale e' di questo tipo.....e quando la musica
finisce, spegni la luce....e' un film molto bello".
Nelle sequenze finali si vede un gruppo di ragazzini correre
attorno ad alcune rocce, vicino alla cascata dove il film e'
iniziato, presumibilmente a significare la forma ciclica della
storia; che ricomincia da capo.
Il lavoro, finito, puo' sembrare datato e con pretese artistiche,
ma giova ricordare che mentre innumerevoli altre rockstars
parlavano di fare dei film basati sugli anni '60, Jim e' l'unico a
non aver fatto nulla di tutto cio'. Sebbene lui non avesse alcuna
linea da seguire, non si puo' dire molto sulle capacita' di Jim
come attore, se non che la sua presenza sullo schermo e' molto
marcata, decisa.
Anche se rimasto in forma incompleta,"HWY" e' stato accolto con
largo successo sia al "Vancouver Film Festival" sia al "Jim
Morrison Film Festival" a Toronto.