Data
una circonferenza sia
ABC
il triangolo isoscele inscritto di base
BC.
Sul prolungamento di
BA
riportiamo il segmento
AD =
AC.
Il punto
D appartiene ad una
nuova circonferenza di centro
A e diametro
BD
. L'angolo
BAC è
esterno al triangolo isoscele
DAB quindi
l'angolo
BAC = 2BDC
perche' somma
dei due interni non adiacenti.
Sulla prima circonferenza
prendiamo un punto
P diverso da
A
e prolunghiamo
BP di un segmento
PQ
=
PC. Gli angoli
BAC
e
BPC
sono uguali in quanto insistono sullo
stesso arco
BC
inoltre l'angolo
BPC è angolo esterno al triangolo isoscele
QPC quindi
BPC=2BQC e allora anche gli angoli
BDC e
BQC sono
uguali quindi il punto
Q appartiene alla stessa circonferenza alla quale
appartiene il punto
D.
Chiaramente la corda
BQ =
BP +
PC
raggiunge il suo
massimo quando coincide con il diametro
della circonferenza cioè quando quando
Q
coincide con
D
e
P coincide con
A.
In questo caso
anche il perimetro del triangolo
BPC raggiunge il massimo in quanto
2p =
BP+PC+CB
. |