Dal cuore del mediterraneo, dalle sponde di quel mare nostrum dove popoli e civiltà si confrontarono nel corso dei millenni, nasce “Vele al vento”.

Vere e proprie perle di musica dove è palpabile e sempre presente l’amore per la vita; dove cinguettii, onde del mare, campane a festa e sgocciolii di ruscelli scandiscono il tempo ed anelano ad una vita ideale.

Si resta sedotti fin dal primo ascolto e non si potrà che inebriarsi in una atmosfera paradisiaca e dai colori primaverili.

Dopo anni di silenzi, l’artista tira fuori dal suo cuore e dalla sua innata creatività nove brani dove suoni acustici ed elettronici si fondono insieme magicamente.

Il compositore come un’alchimista, dosa accuratamente i suoni senza mai eccedere ed i suoni di conseguenza arrivano in punta di piedi vibrando delicatamente nell’aria.

Da “I voli di jonathan” a “Giorni azzurri” sembra esserci un ponte ideologico che lega questo lavoro musicale in un unico viaggio dentro e fuori di noi stessi.
 

I voli di Jonathan” liberamente ispirato dal romanzo “Gabbiano Jonathan Livingstone” esalta il volersi migliorare ed anelare a confini sempre più lontani.

Un risveglio di sole” è la gioia di risvegliarsi ogni giorno nell’amore e con l’amore sentirsi veramente vivi.

I treni del mondo” a ricordo di tutte le persone che nel corso di tantissimi anni hanno attraversato lunghi spazi in lunghi viaggi tra valigie e notti intere in attesa dell’arrivo.

Sentinelle del mattino” un’armonia dolce e profonda che fa da contorno alla voce del defunto Papa Karol Wojtyla.

Vele al vento” come un dipinto su tela raffigurante la nostra anima appesa alla vela di una barca dove ogni anima ha un compito da svolgere nel corso della propria vita terrena e non può e non deve estromettersi dal compierlo.

Labirinti della memoria” un viaggio introspettivo nei meandri più reconditi della nostra mente.

Deja-vù” ipnosi e meraviglia di un momento misterioso.

Gocce di primavera” l’osservare silenzioso del risvegliarsi della natura che si perpetra da milioni di anni.

Giorni azzurri” un momento intimo e nostalgico per un amore passato, perduto e lontano di cui restano soltanto i ricordi…

 

Un lavoro dove nulla è stato lasciato al caso.
Una ricerca meticolosa dei suoni e dell’architettura musicale.
Due anni di lavoro tra ricerca composizione e registrazione, in tutto quasi 2000 ore di lavoro con l'impiego di più di 150 suoni campionati ed elaborati.

 

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