Gli orologi!
La sua passione erano gli orologi: di tutti tipi e di tutte le
marche. Se non riusciva a farli funzionare, però, li dava
via. Ma prima ci provava e riprovava a smontarli e rimontarli,
fino all'esaurimento.
E li teneva in funzione. Diceva che il loro ticchettio gli dava
più energia di venti caffè.
Eppure gli amici asserivano che più degli orologi il suo
amore era stato per l'armadio, quasi una stanza, che li conteneva.
Lo aveva studiato, progettato e realizzato lui dopo anni di studio
e fatica. Prodigiosa la chiusura ermetica della porta, a prova
di scassinatore: un vero gioiello, unico nel suo genere.
Ci passava giornate a caricare, pulire, ascoltare, controllare
e a bearsi.
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Il 2 di agosto gli amici, sfondata
la porta di casa lo videro lì dentro seduto per terra.
La porta si era chiusa dietro di lui.
Ci vollero ore per aprire quel gioiello di congegno e il medico
dichiarò che l'unica cosa che lì dentro non batteva
più nessuna ora, era il cuore del collezionista.
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