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 100 idee per salvare il mondo
 

Quella bimb a nata su un albero
 

C'è chi propone di regalare all'ONU un giorno di stipendio, chi suggerisce di devolvere ai più poveri l'un per cento del costo dei biglietti aerei di prima classe, chi invece vorrebbe che i musei organizzassero speciali aste d'arte per finanziare progetti di sviluppo.

Idee per un mondo migliore.
Alcune realizzabili, altre strampalate.

Visto che l'ONU e la comunità internazionale non hanno saputo dare risposte valide ai problemi del sottosviluppo, adesso ci provano i cittadini.

L'UNCTAD (United Nations Conference on Trade Ad Development), organismo che sostiene il Terzo mondo, ha deciso di dare voce alla gente attraverso un Cahier d'espérances, ovvero un libro dove ognuno può esporre la sua idea su come sradicare la povertà, ridurre le disuguaglianze, aumentare l'occupazione. Questo "libro dei sogni" sarà presentato in autunno ai potenti della Terra riuniti a New York per l'Assemblea generale dell'ONU. L'UNCTAD ha però già fatto circolare le cento idee più originali.

C'è un operaio pakistano che suggerisce l'equivalente di un giorno di lavoro il 24 ottobre, giornata delle Nazioni Unite. Meno fattibile l'idea di un uomo d'affari saudita che propone alle banche di assegnare il 5 per cento dei loro capitali ad un fondo per i micro crediti nei Paesi poveri. Un informatico americano invece pensa che si debba usare l'energia solare per far funzionare computer e modem senza fili così da portare Internet ovunque.

La fantasia non manca….

Per aderire al progetto c'è tempo fino al 31 luglio. La proposta, non più di 3 pagine in inglese, francese o spagnolo, va inviata all'indirizzo hope-book@unctad.org, oppure spedito a Sophia Twarog, Unctad, Palais des Nations, CH-1211 Ginevra, Svizzera.

 

…….e qualcuno,
in modo eccezionale
e misterioso,
è già stato salvato

 

Quando Rosita Pedro sarà grande, le verrà detto: " Tu sei nata sulla cima di uno splendido albero dove tua madre si era rifugiata per sfuggire alle inondazioni del 1° marzo del 2000 ". Rosita si stupirà, ma sarà felice di essere sfuggita alla furia della natura. Il suo destino è già segnato da una nascita miracolosa.
La sua vita sarà lunga e bella.
Essere salvati dalla sorte non è forse un modo di essere degli eletti? Rosita farà di quell'albero la sua casa, il suo portafortuna, il suo segreto.
E' un albero grande dagli immensi rami che sembrano delle mani aperte, fatte per ricevere, per accogliere delle persone in pericolo; le sue foglie sono rade ma abbastanza folte per proteggere. Sembra fatto apposta per essere l'ultimo dei rifugi, dove l'acqua non può arrivare, dove il fango non può soffocare i vecchi e i bambini che riescono a sfuggire al diluvio.
Sophia, la madre di Rosita, renderà omaggio a questo dono della natura e ricorderà questa nascita come un miracolo venuto a contrastare la collera delle acque, dei venti e del cielo. Forse vedrà in quell'albero la presenza di un Dio o di un altro essere spirituale.
……………….
La natura può essere spietata e crudele … così come può essere ammirevole nel dare una possibilità a una madre incinta di partorire sulla cima di un albero piantato lì da secoli, forse piantato proprio in quel punto preciso, perché un giorno una madre e la sua neonata potessero essere salvate.

……….. quale sarà il nome dell'albero amico?


Da "Famiglia Cristiana" n.12/2000
Maria Grazia Coggiola
  Da "la Repubblica " del 3 marzo 2000
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