RISPOSTE ALLE FALSE OBIEZIONI TECNICHE RIGUARDO I VIDEO DEL PENTAGONO
FAQ - I Video del Pentagono.
A cura dell'utente Tuttle di
www.luogocomune.net.
Ho pensato di stilare una piccola FAQ facile, per coloro che si trovano nella
necessità di rispondere adeguatamente alle solite false argomentazioni tecniche
riguardanti il contenuto dei due video (CCTV) rilasciati dall'FBI. Ho scelto le
affermazioni più diffuse e per ognuna di esse ho inserito la debita risposta.
Faccio comunque notare quanto queste stesse affermazioni, nel loro tentativo di
difesa ad oltranza, siano fra loro assolutamente contrastanti, opposte,
incompatibili ed addirittura antitetiche alla versione ufficiale.
Affermazione. L'aereo non si vede perché le telecamere riprendevano alla
velocità di un solo fotogramma per secondo. Lo dice anche Popular Mechanics. E'
chiaro che con l'alta velocità dell'aereo non era possibile riprenderlo se non
come una macchia sfuocata.
Risposta. Non esiste alcuna relazione fra numero di fotogrammi e qualità degli
stessi. Le telecamere installate al pentagono erano delle BOSCH LTC1261/20 che
riprendevano in standard NTSC. Ovvero a 30 fotogrammi per secondo. I file video
che conosciamo sono invece la risultante del sistema di registrazione ad
intervalli di tempo (Time Lapse Recording), come specificato nella lettera di
rilascio degli stessi video. Questo sistema (TLR) preleva un solo fotogramma per
ogni gruppo di 30 e lo salva sul supporto. Questo permette di risparmiare enormi
quantità di tempo/spazio di stoccaggio. E' come se su 30 fotografie fatte con la
nostra fotocamera, ne salvassimo solo una - per risparmiare spazio sul supporto
di salvataggio. Questa operazione, ovviamente, non muta in alcun modo la qualità
della singola foto salvata (se non per il normale processo di salvataggio
nell'apposito sistema di registrazione).
A. La velocità di otturazione delle
telecamere del pentagono era troppo lenta per riprendere l'aereo ad altissima
velocità.
R. La velocità dell'otturatore elettronico delle telecamere installate era pari
a 1/60sec. Ad una velocità di 237mt/sec abbiamo, per ogni fotogramma, uno
spostamento dell'aereo di appena una manciata di pixel (rapporto metro/pixel
lungo la traiettoria inquadrata). Queste caratteristiche della ripresa avrebbero
dovuto mostrare tranquillamente l'aereo con un accenno di motion blur di appena
qualche pixel. In questo caso l'aereo sarebbe stato ancora più lungo, come
rappresentazione lineare, piuttosto che completamente assente. Per capirci - se
osserviamo in camera - un evento veloce da 300 metri questo "transiterà" su una
minore superficie del sensore CCD. Se invece l'aereo transitasse in prossimità
della camera sarebbe più soggetto ad effetti di motion blurring sul sensore. E'
la medesima regola che vale nella realtà. Difatto la percezione della velocità
degli oggetti in movimento (e di conseguenza il tempo che impiegano ad
attraversare il nostro campo visivo) è inversamente proporzionale alla loro
distanza dal nostro punto di vista.
A. L'aereo si vede in una delle due
telecamere (quella senza ostacoli). E' quella cosa bianca al bordo destro del
video.
R. Quella cosa bianca non può essere in alcun modo l'aereo. Il sole stava dietro
al soggetto e le telecamere stavano chiaramente esponendo per le luci (lo
dimostrano l'ottimo cielo blu e il prato correttamente esposti). Questo stato
delle cose avrebbe dovuto mostrare l'aereo in BackLight (quindi molto scuro e
non bianco), ovvero completamente sottoesposto e ottimamente silouettato. Un
altro fatto importante è che quella massa di colore chiaro procede con una
traiettoria (angolo e quota) totalmente incompatibile con la discesa di 5° lungo
l'autostrada fino alla facciata del pentagono. Se si effettua poi una
sottrazione matematica di tipo Booleano dei due fotogrammi che mostrerebbero
l'aereo, si scopre che la massa bianca del secondo video non è altro che una
porzione di quella più lunga visibile nel primo video. Cioè, quella che molti
chiamano scia nel primo video non è altro che la stessa cosa che si vede nel
secondo. Ne consegue che lo stesso oggetto non può essere scia in un video ed
aereo nell'altro.
A. Nel primo video si vede un impennaggio
di coda.
R: Quella manciata di pixel scuri e semitrasparenti che si notano dietro la
torretta (nel primo video) non possono essere in alcun modo attribuiti alla
deriva di coda di un 757. Infatti la dimensione della colonnina non poteva
nascondere, per parallasse, l'intero aereo che avrebbe dovuto misurare ben 37
pixel. Molti di più di quelli che può nascondere la torretta. Un altro aspetto
importante è che, anche in questo caso, la posizione della presunta coda non è
compatibile con la traiettoria/quota ufficiale. L'aereo non poteva trovarsi in
assetto livellato al terreno (ed ad una manciata di metri dal suolo). Se così
fosse, in un processo inverso di ricostruzione, si sarebbe schiantato prima di
arrivare ad essere ripreso – a causa della morfologia del terreno ove scorre
l'autostrada. Nella realtà l'aereo avrebbe dovuto trovarsi SOPRA la torretta e
non DIETRO. Un altro aspetto importante è sottolineato dal fatto che gli organi
ufficiali NON indicano l'aereo in quella zona - ma nella macchia bianca –
comunemente denominata “la scia” dell'aereo stesso. Si comprende che in questo
modo si crea un paradosso. Ovvero manca completamente l'oggetto (aereo) che ha
generato la scia. Da sottolineare poi che, alla luce di quanto detto
precedentemente, non è possibile che in un video vi sia l'aereo nascosto con
dietro la "scia" - e nell'altro solo un pezzo della stessa "scia" senza l'aereo
davanti. Inoltre non esistono testimonianze di scia di fumo dai motori (nemmeno
di Probst che afferma di essere stato sfiorato dall'aereo)....scia che da un
calcolo fotometrico risulterebbe avere un diametro di oltre 4 metri.
A. In una delle due telecamere (quella
senza ostacoli) - l'aereo si vede . E' quell'alone indefinito che sta davanti
all'oggetto bianco.
R. Quell'alone (assolutamente inconsistente) non potrebbe essere mai l'aereo per
tutti i motivi fin ora descritti e per l'assoluta inconsistenza dimensionale (e
di segnale) da essa rappresentata. Se infatti si calcola quell'alone sulla
traiettoria ufficiale se ne ottiene una dimensione reale assolutamente
incompatibile con un Boeing757, tanto che molti sono costretti a falsificare
pesantemente l'angolo di approccio per farci stare l'aereo in quello stesso
alone. Qualsiasi cosa sia quell'alone di certo non è l'aereo...tanto che la scia
che dovrebbe stargli dietro, in questo caso gli si piazza davanti. Ancora è
importante sottolineare che nessun organo ufficiale (e media mainstream) si è
mai sognato di identificare l'aereo in quell'area del video, ma sempre con
l'oggetto chiaro al bordo dell'inquadratura.
A. Il segnale originale delle telecamere
era interlacciato ma i video sono deinterlacciati. Questo ed altri processi
della conversione hanno reso l'aereo invisibile...o non chiaramente visibile.
R. La prima cosa da rispondere a questa affermazione è che difatto NON c'è
alcuna traccia di aereo. Potreste quindi rispondere semplicemente invitando
l'interlocutore a mostrarvi quello che secondo lui è l'aereo sul fotogramma. In
caso contrario non si comprende come si possa innescare un ragionamento del
genere non avendo proprio un punto di riferimento sul quale speculare. Ma
comunque il processo di deinterlacciamento non può rendere "trasparente" un
oggetto. Quello che fa il deinterlacciamento è eliminare la struttura
interlacciata del segnale originale - procedendo all'interpolazione dei
semicampi sulla dominante di uno dei due. Aldilà di quale processo di
deinterlacciamento si sceglie di applicare, non è possibile in alcun modo
cancellare la presenza di un oggetto consistente... né tantomeno renderlo
trasparente in modo da mostrare ciò che sul segnale originale stava dietro
l'oggetto scomparso. Se si vuole comprendere l'assurdità di tale affermazione
basta osservare i frame precendenti e seguenti all'esplosione. In quelli
precendenti è possibile osservare, nell'area ove l'aereo sarebbe dovuto
transitare, le auto sull'autostrada 395. Si noteranno piccolissime strutture
chiare che si muovono. Sono auto a centinaia di metri di distanza e sono
rappresentate da pochissimi pixel. Ricordo invece che l'aereo doveva occupare
ben 37 pixel lineari (o anche 40 se consideriamo la rappresentazione del moto in
un singolo semiquadro). Immediatamente dopo l'esplosione invece si possono
notare moltissimi detriti ad alta velocità di proiezione, scagliarsi in diverse
direzioni e successivamente si possono vedere persino alcune persone correre sul
prato, proprio nella zona ove l'aereo sarebbe dovuto passare. La presenza di
queste informazioni composte da pochissimi pixel, fa comprendere che il sistema
di conversione ha conservato correttamente ogni elemento delle immagini
originali. L'argomento della velocità dell'aereo è totalmente fallace per com'è
stato spiegato precedentemente.
A. Il processo di deinterlacciamento ha
fatto perdere la metà della risoluzione verticale. Quindi l'aereo, essendo
snello, s'è mischiato con lo sfondo....
R. Il processo di deinterlacciamento, come sopra già espresso, NON rende gli
oggetti trasparenti ma si limita ad interpolare i due semicampi interlacciati.
Qualsiasi metodo si scelga per l'interpolazione - NON è possibile cancellare il
peso/ingombro verticale dell'oggetto inquadrato. Le linee mancanti vengono
semplicemente sostituite con altre ottenute dall'algoritmo di interpolazione. Si
deve far notare poi che il processo di de-interlacciamento può semmai
INGRANDIRE, INSPESSIRE o SCALETTARE ma non cancellare. In taluni casi infatti -
se l'interpolazione è su base BLENDING - l'oggetto in movimento risulterà più
grande rispetto alla realtà, proprio per l'interpolazione addittiva fra i due
semicampi che rappresentano il moto. Questo metodo però è pressochè inutilizzato
in ambito MPEG1 (sarebbe molto controproducente sul movimento) ed infatti non
esistono presenze di blending in nessun oggetto in movimento fra quelli visibili
sui video.
A. Non ha senso analizzare una copia per
stabilire l'originalità del video...
R. Di fatto quando si parla di questi video non se ne vuole dimostrare
l'originalità. Questa è implicita (o quantomeno attesa) nel fatto che si tratta
di documenti ufficiali rilasciati su FOIA. Se non rappresentassero (nel
contenuto) gli originali sarebbe una ammissione indiretta della loro
manipolazione o quantomeno fallacia. Dal punto di vista puramente
tecnico/scientifico è invece possibile usare questi video per analizzare
l'aspetto foto/metrico (rapporto fra FoV e spazio inquadrato) per poi metterlo
in relazione ai dati attesi (analisi dinamica), oppure analizzare la struttura
del file in relazione al tempo mostrato (analisi temporale), o ancora il
rapporto spazio/tempo/evento fra le due riprese rilasciate (analisi del
sincrono), o ancora - il segnale residuo derivato dal segnale sorgente (analisi
dello spettro e del veicolo), e ancora - è possibile analizzarne la struttura
MPEG/GOP (analisi della struttura del file) per comprendere lo stato di
incapsulazione e la reazione del processo al moto rappresentato...e per finire è
sicuramente possibile analizzare la compatibilità del CONTENUTO in relazione ad
un certo DATO atteso (analisi di compatibilità). Nel caso dei video del
pentagono - le analisi non sono quindi volte a dimostrarne l'originalità
(analisi forense del supporto)...perché è ovvio che l'originale è uno ed uno
solo... e non è tecnicamente possibile distribuire milioni di originali. Ma il
succo del discorso è: “Se nella copia vedo un pollo un po' sgranato, l'originale
non poteva contenere un bel gabbiano... ma un bel pollo”. Sempre che qualcuno
non abbia manomesso qualcosa.
A. Non si conoscono i vari passaggi di
salvataggio e conversione che hanno portato ai video che conosciamo... In questi
vari passaggi è possibile che la sagoma dell'aereo sia stata danneggiata da tali
processi.
R. Qualsiasi sia stato il processo di registrazione, conversione ed esportazione
- non vi sono elementi atti a giustificare la presenza di TUTTI gli elementi
presenti nei video, anche i più microscopici, lontani e veloci - tranne l'unico
dato atteso, ovvero la sagoma del 757. Come mai nei video si vede tutto
tranne l'aereo? I processi di conversione avrebbero danneggiato solo la sagoma
dell'aereo lasciando tutto il resto intatto? Questo è ridicolo. Resta poi
evidente che dalla qualità intrinseca ai due file digitali, il processo in
questione è stato assolutamente poco distruttivo e degradante e certamente
risulta conforme ad un normale processo di registrazione ed esportazione verso
altri formati.
A. Mike Wilson, nella sua simulazione, è
riuscito a far nascondere l'aereo dietro la torretta e il risultato appare molto
credibile.
R. La simulazione di Mike Wilson, nasce e si sviluppa su grossi errori ed
omissioni sul piano della costruzione e, ancora peggio, sulla
programmazione della telecamera virtuale. Dal punto di vista del piano
costruzione, Wilson, omette completamente tutta la struttura morfologica del
terreno e, grazie a questa mancanza, riesce a porre l'aereo sotto la linea
superiore della torretta. Altro errore grave è l'inserimento nella focale
virtuale di ben 100° di angolo. Fattore altamente influenzante per la
riproduzione della profondità di campo e la dimensione degli oggetti che in essa
si proiettano. Non solo. Da una ispezione interna al modello si può constatare
che Wilson posiziona attentamente la camera - in modo da ottenere il "miglior"
parallasse possibile per nascondere l'aereo - e per fare ciò si allontana dalla
posizione originale della telecamera installata. Il combaciamento, quasi
perfetto, è ottenuto introducendo un filtro di distorsione FishEye che difatto
taglia fuori i 25/30° in eccesso - portati dentro dall'errato angolo di vista
utilizzato. La procedura corretta sarebbe stata quella di ripristinare i punti
di fuga nel file originale e dopo programmare la camera virtuale sull'immagine
ottenuta dalla correzione. Per tutte queste motivazioni, la ricostruzione di
Wilson non ha alcun valore. Rimane poi da sottolineare il fatto che ciò che per
Wilson è la scia, sarebbe l'aereo in motion blur per il DoD, ASCE, Pentagon Book
e lo stesso Popular Mechanics. Ciò che lui individua come impennaggio di coda
non è mai stato riconosciuto da nessun ente ufficiale come tale. Resta infine
interessante capire come mai Wilson non abbia ancora simulato la seconda
camera... ovvero quella senza ostacoli davanti all'obbiettivo.
Tuttle.