11 SETTEMBRE 2001: IL GIORNO PIU'
FORTUNATO DI LARRY SILVERSTEIN
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11/09/2001: IL GIORNO PIU' FORTUNATO DI "LUCKY" LARRY
SILVERSTEIN
DI LIFEFORCE@ROCKYMOUNTAINS.NET
Bisogna proprio essere fortunati per fare 4 miliardi di dollari con un bel colpo
su un investimento di 6 mesi da 124 milioni di dollari.
Larry Silverstein è il magnate immobiliare newyorkese che acquistò l’intero
complesso del World Trade Center proprio 6 mesi prima degli attacchi dell’11
settembre. Quella fu la prima volta che nei 33 anni di storia del complesso vi
fu un cambio di proprietà.
Il primo ordine del giorno di Mr. Silverstein in qualità di nuovo proprietario
fu di sostituire la compagnia responsabile della sicurezza del complesso. La
nuova compagnia che venne ingaggiata fu la Securacom (ora Stratasec). Il
fratello di George W. Bush, Marvin Bush, era nel consiglio d’amministrazione, e
il cugino di Marvin, Wirt Walzer III, ne era il direttore generale. Secondo
documentazioni pubbliche, la Securacom, non solo forniva sicurezza elettronica
al World Trade Center, ma forniva copertura al Dulles International Airport e
alla United Airlines, due protagonisti chiave negli attacchi dell’11/09.
La compagnia era appoggiata da una società d’investimenti, la Kuwait-American
Corp., anch’essa legata per anni alla famiglia Bush.
La KuwAm fu legata finanziariamente alla famiglia Bush fin dalla Guerra del
Golfo. Uno dei direttori e membro della famiglia reale del Kuwait, Mishal Yousef
Saud al Sabah, fece parte del consiglio della Stratasec.
Facciamo ora una considerazione: i membri di una esigua cricca possedevano il
WTC, ne controllavano la sicurezza dei sistemi elettronici, e anche la sicurezza
non solo di una delle linee aeree i cui velivoli vennero dirottati l’11/09, ma
dell’aeroporto dal quale provenivano.
Un’altra piccola “coincidenza” – Mr. Silverstein, che diede un acconto di 124
milioni di dollari su questo complesso da 3,2 miliardi di dollari, lo assicurò
prontamente per la cifra di 7 miliardi di dollari. Non solo,
assicurò il complesso contro “attacchi
terroristici”.
"Lucky" Larry Silverstein
A seguito degli attacchi, Silverstein presentò
due richieste di indennizzo per la cifra massima della polizza (7 miliardi di
dollari), basate, secondo il parere di Silverstein, su due attacchi separati. La
compagnia assicurativa Swiss Re, diede a Mr. Silverstein un risarcimento di 4.6
miliardi di dollari – un principesco compenso per un investimento relativamente
misero di 124 milioni di dollari.
C’è dell’altro. Vedete, le World Trade Towers non erano proprio quell’affare
immobiliare che siamo portati a credere. Da un punto di vista economico, il
Trade center – sovvenzionato fin dall’inizio dal New York Port Authority – non
ha mai funzionato, né si intendeva farlo funzionare, indifeso nel disordinato
mercato immobiliare. Come non faceva a esserne al corrente il Gruppo
Silverstein?
Le torri avevano bisogno di ristrutturazione e migliorie per un totale di 200
milioni di dollari, gran parte dell’ammontare relativo alla rimozione e
rimpiazzo dei materiali edilizi dichiarati rischiosi per la salute fin già negli
anni quando le torri vennero costruite. Era ben risaputo dalla città di New York
che il WTC era una bomba all’amianto. Per anni il Port Authority trattò
l’edificio come un vecchio dinosauro, cercando in diverse occasioni di ottenere
i permessi per demolire la costruzione per motivi liquidità, mai concessi a
causa dei risaputi problemi riguardanti l’amianto. Inoltre si sapeva benissimo
che l’unico motivo per cui la costruzione stava ancora in piedi fino all’11/09
era perché sarebbe stato troppo costoso smantellare le Twin Towers piano per
piano dato che al Port Authority venne impedito legalmente di demolire gli
edifici.
Il costo stimato per smontare le torri: 15 miliardi di dollari. Solo il
materiale da impalcatura per l’operazione venne stimato sui 2.4 miliardi di
dollari!
In poche parole, le Twin Towers erano strutture condannate.
Che cosa conveniente, quindi, quell'attacco “terroristico” che le ha
demolite completamente.
L’edificio 7 era parte del complesso del WTC, e
coperto dalla stessa polizza assicurativa. Questa struttura di 47 piani, in
acciaio, che non venne colpita da un aereo, crollò misteriosamente su se stesso
a caduta libera , otto ore più tardi nello stesso giorno – esattamente nello
stesso modo delle Twin Towers.
Come è potuto accadere?
Mr. Silverstein diede involontariamente al mondo la
risposta con un lapsus freudiano
durante un’intervista al canale PBS, un anno dopo: «Mi ricordo di aver
ricevuto una chiamata dal comandante dei vigili del fuoco, che mi informava di
non esser sicuro che sarebbero stati in grado di contenere l’incendio, e io
dissi, "abbiamo avuto un numero tremendo di vittime, forse la cosa più
intelligente da fare è tirarlo giù" . E presero questa decisione e assistemmo al
crollo dell’edificio.»
Chiunque ne sappia un po’ sulle costruzioni può affermare: “tirar giù” nel gergo
industriale sta per demolizione controllata.
Una cosa è certa, la decisione di “tirar giù” il WTC 7 avrebbe reso felici
molte persone.
World Trade Center 7.
Non dimenticate... che nessun aereo ha colpito questo edificio.
Specialmente perché era stato riferito che
migliaia di dati sensibili riguardanti alcune delle più grandi truffe
finanziarie della storia – comprese Enron e WorldCom - erano depositate negli
uffici di alcuni inquilini dell’edificio:
- US Secret Service
- NSA
- CIA
- IRS
- BATF
- SEC
- NAIC Securities
- Salomon Smith Barney
- American Express Bank International
- Standard Chartered bank
- Provident Financial Management
- ITT Hartford Insurance Group
- Federal Home Loan Bank
La Security and Exchange Commission [SEC: Commissione di controllo sui titoli e
la borsa n.d.t.] non ha quantificato il numero di casi effettivi nei quali dati
sostanziali vennero distrutti dal crollo del WTC 7.
L’agenzia di stampa Reuters e il Los Angeles Times pubblicarono resoconti che li
stimavano tra i 3.000 e i 4.000. Includevano la più importante tra le inchieste
dell’agenzia sui metodi con i quali le banche d’affari si spartivano le azioni
più appetibili appena immesse sul mercato durante il periodo del boom
dell’high-tech. …“Le investigazioni in corso al New York SEC ne verranno
influenzate clamorosamente perché gran parte del loro è un lavoro di
documentazione intensivo”, disse Max Berger della Bernstein Litowitz Berger &
Grossman di New York. “Per quei casi è una sventura”.
Citygroup afferma che alcune delle informazioni che la commissione sta cercando
(circa WorldCom) vennero distrutte nell’attacco terroristico dell’11 settembre
al World Trade Center. Salomon aveva degli uffici nell’edificio 7 del World
Trade Center. La banca riferì che i nastri delle registrazioni delle e-mail
della società a partire dal settembre 1998 fino al dicembre 2000 erano
archiviate nell’edificio e distrutte nell’attacco.
Nell’edificio 7 del WTC vi era il più grande ufficio del territorio dei Servizi
Segreti USA, con più di 200 dipendenti: “tutte le prove che avevamo archiviato e
che si trovavano nell’edificio 7, in tutti i casi, sono crollate con
l’edificio”, secondo l’agente speciale dei servizi segreti US David Curran.
Che perfetto, completo e fortuito susseguirsi di eventi fu l’11 settembre
2001.
Casualmente, val la pena notare che uno degli amici più intimi di Lucky Larry –
una persona con la quale, si dice, parli al telefono quasi tutti i giorni – è
niente meno che l’ex primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Altro ancora su quella piccola intima relazione prossimamente…
Fonte: www.fourwinds10.com
Traduzione per
www.comedonchisciotte.org a cura di LAURA