Associazione Esposti Amianto

e ad altri rischi ambientali del Veneto

 
 

 

COMUNICATO

AI FERROVIERI, AI LAVORATORI ed alla STAMPA

 

La Corte Costituzionale, con sentenza n° 127/2002,  depositata  il 22 aprile scorso, ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 13 comma 8 legge 257/92 sollevata, in riferimento all’art. 3 della Costituzione, dal Tribunale di Treviso con ordinanza  emessa il 10 novembre 2000.

La sentenza, sulla base della norma sopra citata, estende anche ai dipendenti delle Ferrovie dello Stato la maggiorazione previdenziale previsto per i lavoratori che abbiano effettuato lavorazioni con esposizione all’amianto, alla sola condizione che il periodo di esposizione sia ultradecennale.

L’INPS, ora non ha più scuse per negare la pensione ai ferrovieri che sono stai esposti all’amianto per un periodo superiore ai dieci anni.

Stando alla lettura della Sentenza neanche l’INAIL può giustificare ancora il suo comportamento  nel respingere le richieste dei ferrovieri di ottenere dall’Istituto Assicurativo la certificazione che attesta l’esposizione all’amianto.

Senza ipocrisie, non nascondiamo la soddisfazione  e rivendichiamo il merito che, finora, le uniche tre pronunce effettuate dalla Corte  Costituzionale sono state provocate da ricorsi patrocinati e gestiti dalla nostra associazione: la prima, riguardava  i lavoratori dell’Enichem di Ravenna ( sentenza n. 5/2000); la seconda e la terza , il cui merito va soprattutto all’AEA del Veneto, riguarda il patrocinio dei ricorsi di circa 80 ferrovieri dell’Officina Grandi Riparazioni di Vicenza  (Ordinanza della Corte Costituzionale n. 7/2000)  e di altri  70 ferrovieri del Deposito Locomotive di Treviso (la recentissima sentenza n. 127 del 22 aprile 2002). L’AEA del Veneto sta inoltre patrocinando i ricorsi dei ferrovieri degli impianti della Squadra Rialzo  di Mestre – Venezia, della Squadra Rialzo di Verona,  dell’Officina Grandi Riparazione di Verona e di oltre 70 macchinisti, spalmati nelle province di Padova, Rovigo e Venezia. L’AEA, inoltre, patrocinia anche il ricorso dei ferrovieri dell’Officina Grandi Riparazioni di Bologna.

La strada per il riconoscimento delle maggiorazioni previdenziali per i ferrovieri esposti all’amianto è finalmente aperta ed è anche in discesa;  tutti possono percorrerla  anche chi finora ci ha sempre avversato, quali i sindacati confederali CGIL-CISL-UIL.

Ringraziamenti e meriti particolari  vanno anche a tutti quei ferrovieri che ci hanno dato fiducia  ed al sindacalismo di base, particolarmente, alla Federazione Lavoratori Trasporti Uniti della CUB che  è stata sempre  al nostro fianco, sostenendoci.

Uno dei nostri obbiettivi prioritari sarà ora quello di abbattere l’ostruzionismo di INPS e INAIL affinché  i ferrovieri esposti all’amianto possano ottenere la maggiorazione previdenziali senza dover ricorrere alla magistratura. A tale proposito L’AEA ha inviato tre raccomandate indirizzate al Ministro del Lavoro Maroni, ed alle Direzioni Generali dell’INPS e dell’INAIL denunciando il comportamento discriminatorio di questi Enti (allegati al comunicato).

 

Padova 14 maggio 2002

 

                                                                                              l’Associazione Esposti Amianto

                                                                                             

 

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