LETTERA DI UN FERROVIERE IN ATTESA DI PENSIONE ALL'INPS



RISPOSTA ALL'INPS 

 

 

                                                                                       Alla cortese attenzione del Dott. Raffaele Parisi

 (Direttore I.N.P.S. area provinciale VR Fondo Speciale F.S.)

                                                                                      Sig.  Direttore Dott.: Parisi,

 

In data 21 Settembre. 2000 ho ricevuto una raccomandata, firmata da LeI

dove, in risposta ad una mia richiesta, mi comunicava- l'anzianità- contributiva  maturata nel Fondo

Speciale per F.S. che, in data 31 Agosto 2000, ammontava a 35 anni 7 mesi e 1 giorno.

Mi comunicava, inoltre, che al momento della liquidazione della pensione, anche se provvisoria, mi

sarebbero stati riconosciuti i benefici previdenziali previsti dall' art. 13, comma 8 della Legge

257/92, come stabilito dal Giudice del Lavoro Dott, Perina con sentenza del 20 luglio 2000

Con tale sentenza i mie anni utili alla pensione si innalzavano a 43 anni 7 mesi I giorno.

Fiducioso nelle Istituzioni e soprattutto nella Giustizia Italiana, io- Mirco Rocchini il giorno 01

ottobre 2000 ho rassegnato le dimissioni dalle F.S. S. p .A.

Le faccio presente inoltre che in data 18 Gennaio 2001 la Corte d'Appello di Venezia Sez.  2° civ. e

Lavo. Composta dai Magistrati Dott.ssa Davino, Dott. Rossi e Dott. Bazzo ha rigettato l’istanza di

sospensione richiesta dall'I.N.P.S., perché dichiarata inammissibile.

Oggi 8 Febbraio 2001 non ho ancora ricevuto il benché minimo da parte  dell'I.N.P.S.

Fondo Speciale per lavoratori F.S. di volermi erogare la pensione. che da. Più di.quattro mesi sto

aspettando.

A questo punto chiedo a Lei Dott. Parisi, che ha firmato la raccomandata che mi assicurava il

riconoscimento della sentenza e pertanto mi ha fatto decidere di rassegnare le dimissioni, cosa

dovrei fare per avere quello che mi spetta di diritto?

Dovrei forse incatenarmi davanti ai vostri uffici, oppure fare qualcosa di più eclatante come ad

esempio tentare di bruciarmi in piazza, In modo che i media potranno ancora una volta, scrivere

come funziona la legge in Italia per i lavoratori ?

  In attesa di una Sua risposta, spero immediata, porgo distinti saluti.

                                                                                                                      

                   P.S. La prego di non prendere questo mio scritto come ricattatorio né esagerato o goliardico. La

         tristezza di quello che mi sta succedendo, non è stabilire se è vero o no il fatto che io sia stato

        esposto per più di sedici anni in presenza di amianto nella quantità di oltre 100 fibre/litro,

        quello è certo, lo confermano i documenti sanitari e le stesse F.S. ma si sta solo discutendo

        chi deve pagare quello da me respirato che purtroppo nessuno mi- potrà più togliere:

                L'AMIANTO!!!