8.18. LE PEZZE DI POSITANO |
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Le “pezze di Positano” costituiscono il più tipico prodotto della fantasia popolana, giocata quasi sempre sul buon gusto e capace di captare, in un contesto da favola, desiderio di libertà e di solarità. |
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Esse non nascono per caso sul finire degli anni Cinquanta, ma
sono il frutto di una lenta e travagliata evoluzione commerciale
che si è protratta nei secoli. Infatti, come risulta da una
monografia della città del Canonico Errico Talamo, Positano già si
distingue tra il 1800-1900 per la confezione del canovaccio, la
classica tela di iuta usata per fare i sacchi, e ancora prima per
la produzione della seta e tra il 1945-1950 per l’arte del
merletto e del ricamo per opera delle suore Vincenziane o figlie
della Carità. |
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Figura 8. 98. Moda Positano | |
Tutto era folle in partenza, dai costumi variopinti ai pareos
sgargianti, dalle gonne a balze alle camicette in organza
impreziosite da pizzi o ricami, dai prendisole alle bermudas,
montagne di straccetti coloratissimi dai disegni che richiamano la
natura, tagliati e confezionati dai sarti del luogo nello spazio
di un mattino. |
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Figura 8. 99. Le "pezze" di Positano | |