3.9. ROSCIGNO - MONTE PRUNO |
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Le prime segnalazioni di materiale archeologico affiorante nel corso di lavori agricoli, alle pendice del Monte Pruno di Roscigno, risalgono alla prima metà degli anni venti. Il nucleo più consistente è rappresentato da 48 pezzi d'ambra, provenienti con ogni probabilità da più di una sepoltura, rinvenute casualmente a Pattano nei pressi di Teggiano. Tra le ambre, molto interessanti sono i pendagli intagliati, articolati in forme diverse con protomi femminili di profilo o prospetto risalenti ai secoli VI-IV a.C. |
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Figura 3. 30. Candelabro |
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Malgrado successivi ritrovamenti che confermavano l'ipotesi dell'esistenza di un sito, un programma sistematico di esplorazione fu avviato solo nel 1988 e consentì l'individuazione della cinta muraria a doppia cortina, con torri e porte d'accesso, e che circonda il colle su due lati; si può ipotizzare che le mura proseguissero sui versanti dove affiora il cordone roccioso. |
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Figura 3. 31. Brocca di bronzo |
Figura 3. 32. Kantharos d'argento |
Le strutture abitative sul pianoro sono in ordine sparso; e senza una vera e propria organizzazione di tipo urbano; le emergenze archeologiche al dì fuori della cerchia delle mura stanno a documentare bene l'estensione e l'ampiezza del centro antico che con un sistema di nuclei abitativi sparsi su un largo territorio, al momento del pericolo raccoglie tutta la sua popolazione sulla cima del colle fortificato e protetto. |
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