Il
notevole complesso conventuale, meta di grandi pellegrinaggi la
notte tra il 14 ed il 15 agosto, sorge a ridosso di una collina
sulla strada che congiunge Nocera Superiore, Cava dei Tirreni e
Roccapiemonte. Fu eretto, su una chiesa più antica già
consacrata da papa Niccolò II, tra il 1168 e il 1172, grazie
all'abate benedettino Pietro Ferrara, soldato poi convertitosi
col nome di Pietro De Regina.
Insieme al Monastero godette nel tempo di molti privilegi e dal
1631 fu retto dai padri Basiliani fino alla soppressione
avvenuta nel 1807. Oggi è affidato ai Francescani, che occupano
solo una parte dell'antico convento, la cui parte maggiore fu
nell'Ottocento destinata a manicomio.
L'edificio attuale è in gran parte un rifacimento
dell'originale, distrutto dai bombardamenti. Di esso si salvò
soltanto il tempietto a baldacchino, in marmi policromi sotto
cui è posta l'immagine della Madonna con il Bambino, un dipinto
dai chiari tratti bizantineggianti particolarmente venerato.
Della vecchia chiesa sono anche una tela del 1645 di Francesco
Guarino, sull'altare maggiore, raffigurante la Vergine e delle
tele, forse di Francesco Solimena, raffiguranti l'Assunzione e
S. Basilio.
Nella volta della chiesa, il grande affresco della Visione della
Vergine è un fedele rifacimento dell'originale, dipinto da
Giacinto Diana nel 1775.
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