Eugenio Aiace Sacchi nacque ad Appiano Gentile (Como) il 1° novembre 1859 da Antonio e Isabella Parravicini, morì a Ligornetto (Canton Ticino) il 9 novembre 1869. Trasferitesi a Bergamo con la sua famiglia vi frequentò i primi due corsi di grammatica presso il nostro Ginnasio, negli anni 1851-1852. Ardente patriota e valoroso soldato, cominciò a farsi conoscere nella campagna del 1859 della quale ebbe le medaglie commemorative, italiana e francese. Uscito, infatti, sottotenente di Fanteria dalla Scuola di Novara, partecipò alla campagna nei Cavalleggeri di Novara. L'anno seguente, appena seppe che si preparava la spedizione di Sicilia, s'affrettò ad informare il
Piccinini
ed a farsene propugnatore tra i compagni. Così infatti egli scriveva in data 27 aprile 1860 da Bergamo all'" Amico indimenticabile "
Daniele Piccinini
a Pradalunga: " Avendo a cuore il non comune tuo coraggio e principio d'indipendenza italiana, mi faccio premura d'avertirti (sic) ch'io parto immediatamente per la volta di Genova, onde prestar l'opera di mio debol coraggio a pro de' nostri fratelli Napoletani. La cosa è certissima stantechè a Milano trovasi di già aperto regolare arruolamento; io però volo subito a Genova per essere nella prima spedizione. Addio eroe amico, ricevi un abbraccio dal tuo fedele amico Aiace Sacchi. P. S. - Da bravo amico non perderti di coraggio che l'ora della Riscossa è suonata ". L'amico
Carini [Luigi]
E con telegramma successivo invitava il
Piccinini
a rimanere a Pradalunga " sino nuovo avviso ", aggiungendo: " Notizie politiche: scarsezza spinaci ", cioè scarsezza di fucili. Partì coi Mille e combattè con tutto l'ardore della sua anima indomita. Per il valore più volte dimostrato percorse rapidamente i gradi e già sottotenente lo troviamo, l'il giugno 1860, nella prima Compagnia (comandata dal nostro
Tasca
) del terzo Battaglione della seconda Brigata (15ª Divisione
Türr
). Seguì poi tutta la campagna meridionale, ove lo troviamo il 24 luglio luogotenente; indi capitano con anzianità 16 settembre (foglio n. 754 del 2 ottobre 1860) alla 4ª Compagnia, 1° Battaglione, Reggimento
Bassini
, Brigata Eber, 15ª Divisione. Lasciò a domanda (15 dicembre) il servizio il 24 dicembre 1860. Dopo alcuni anni una seconda impresa lo attrasse: il 15 aprile del '63,
Francesco Nullo
partiva in soccorso della Polonia ed il Sacchi lo seguiva dopo una settimana e lo raggiungeva a Cracovia. Qui la polizia austriaca vigilava ed egli con alcuni compagni fu tratto in arresto con un inganno e condotto a Vienna; fu quindi avviato a rimpatriare. Ma non si poteva rassegnare a veder finita così miseramente la sua missione e decise la fuga ad ogni costo. Al momento della partenza per Vienna, approfittando della confusione prodotta dall'arrivo del treno, riuscì a sfuggire dalle mani dei gendarmi ed a nascondersi in un vagone destinato al bestiame, nello stesso treno che portava i suoi compagni prigionieri. Appena il convoglio uscì nella campagna deserta egli aprì lo sportello e, con grave rischio si gettò giù per la ripida scarpata. Fortuna volle che l'erba, dove cadde, fosse molto alta ed attutisse il colpo: salvo e libero ritornò a piedi a Cracovia.
Nullo
non v'era già più ed egli s'unì al Rochebrune, sempre dimostrando lo stesso tenace valore. Con sentenza del Tribunale circondariale di Como, in data 9 ottobre 1865, il Sacchi, domiciliato in quella città, fu condannato in contumacia a 3 anni di carcere per grave ferimento con istilo sulla persona di Pompeo Frigerio. La pena fu ridotta dapprima con R. D. 4 agosto 1866 a 1 anno di carcere e quindi condonata con altro R. D. 29 settembre '66. S. M. in udienza 20 febbraio '67 reintegrò il Sacchi nel diritto di fregiarsi della medaglia e nel godimento della relativa pensione.
BIBLIOGRAFIA. - Elenco Uff., N. 893. - Ministero della Guerra, Bollettino delle Nomine, Promozioni, ecc., 1864, N. 21, p. 187, n. 880. - "Illustr. Ital.", p. quarta di copertina, senza fotografia. - " Archivio R. Liceo ", anno 1851-52. -
G. SYLVA
, L'VIII Compagnia dei Mille, S.E.S.A. Bergamo, 1959, p. 112. - G. LOCATELLI-MILESI, Vittore Tasca, Bergamo, Arti Grafiche, 1900, p.28, nota 1. - Id. Siberia, p. 8. - Id., Polonia, pp. 13 e 35. - Notizie dalle Anagrafi Comunali e Parrocchiali di Appiano Gentile (Como) e di Lingornetto (Canton Ticino). - Cfr. qui la biografia Daniele Piccinini e Nella luce dell'epopea, introduzione. - Archivio di Stato di Torino.
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- Ultima modifica: 27/Apr/2004 alle 00:02