Enrico Santo Scuri nacque a Bergamo (Parrocchia di Sant'Alessandro) il 4 giugno 1839 da Angelo e Paola Cristini, morì ivi il 17 aprile 1865. E' dato di professione " agente ". A vent'anni combatte come volontario, nel 2° Reggimento dei
Cacciatori delle Alpi
, la guerra per l'indipendenza del suo paese (1859) e Fanno seguente offre il suo braccio agli insorti di Sicilia. Mentre, al seguito di
Garibaldi
, coopera così alla liberazione della Sicilia e del Napoletano il suo nome è macchiato dall'accusa di diserzione. Infatti alla chiamata alle armi per il 20 ottobre 1860 non aveva risposto, perché stava guadagnandosi il grado di sottotenente nell'armata dell'Italia Meridionale, combattendo con onore (Decreto Dittatoriale 23 ottobre 1860). Solo a guerra finita egli ritorna per scontare la pena di una colpa che non lo tocca, e disposto a ridiventare recluta, lui veterano di tante battaglie e decorato di medaglia al valor militare. Un'amnistia gli sospende la condanna il 5 febbraio 1861 ed eccolo promosso caporale furiere, nel Corpo dei Bersaglieri! (11 aprile 1861). Quattro anni dopo moriva nella sua città nativa a soli 26 anni d'età, per tisi polmonare come da fede di decesso in data 9 febbraio 1866 firmata: Scolpi Luigi Parroco. Di lui fa cenno, in una lettera del 10 luglio 1860 a
Vittore Tasca
diretto a Catania,
Francesco Cucchi
"...cerca d'un giovane Scuri figlio del Pizzicagnolo alle Colonne di Prato e digli a mio nome che solamente ieri ricevetti da Bergamo una lettera del 16 giugno, colla quale venivo incaricato di dargli quattro marenghi ed anche più se assolutamente gli abbisognassero. Nel caso che egli ti dicesse di nulla aver ricevuto di casa sua, favorisci dargli a mio conto quattro marenghi e se non gli bastano potrai dargliene cinque. Non appena mi scriverai l'esito di questa faccenda io ti spedirò il denaro che avrai sborsato ". Ecco quanto risulta più precisamente dai suoi stati di servizio: 2 luglio 1859: soldato volontario 2° Reggimento
Cacciatori delle Alpi
, divenuto poi il 51° Reggimento Fanteria per R. D. 16 ottobre 1859; 5 ottobre 1859: assentato al capoluogo e iscritto alla 2ª categoria del contingente 1859 al n. 151; 10 dicembre 1859: licenziato dal 51° Reggimento Fanteria; 11 maggio 1860: sbarcato a Marsala, ed in seguito Sergente 15ª Divisione, 2ª Brigata, 2° Reggimento, 2° Battaglione, 3ª Compagnia; Chiamato alle armi il 26 agosto 1860 e assegnato bersagliere alla 2ª categoria, ma non giunto; 20 ottobre 1860: denunciato disertore; 23 ottobre 1860: promosso sottotenente nell'Armata meridionale; 11 dicembre 1860: dimissionato a Napoli a domanda; 24 gennaio 1861: costituitesi al Corpo Bersaglieri e ivi in attesa di giudizio; 30 gennaio 1861: messo alle carceri civili di Cuneo; 5 febbraio 1861: uscito per amnistia; 11 aprile 1861: caporal furiere; 16 aprile 1861: tale nel 1° Reggimento bersaglieri; 6 dicembre 1861: trasferito dalla 2ª alla 1ª categoria; 16 aprile 1862: sergente; 1° settembre 1862: furiere; 1° febbraio 1864: furiere d'amministrazione; 1° febbraio 1864: alla 2ª Compagnia deposito dello Stato Maggiore.
BIBLIOGRAFIA. - Elenco Uff., N. 931. - "Illustr. Ital.", p. 442, con fotografia. - POMPILIO SCHIARINI, I Mille nell'Esercito, in "Memorie storiche militari", V, dicembre 1911, p. 601. - Archivio di Stato di Palermo e di Torino. - Civica Biblioteca. - Archivio Gamba vol. XLII Doc. n. 3813.
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- Ultima modifica: 27/Apr/2004 alle 00:08