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AER Caudron G-4 |
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1916 - ricognitore |
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Apparso in Francia nella primavera del 1915 il Caudron G.4 era
la logica evoluzione del precedente G.3 di cui cercava di rimediare
i difetti. Infatti era bimotore per aumentarne la velocità
e l'affidabilità e finalmente era introdotto l'armamento
difensivo. Definiti gli accordi con il Ministero della Guerra
italiano, la AER iniziava la sua costruzione su licenza nell'estate
del 1915 ed i primi esemplari erano pronti nel febbraio-marzo
1916. |
Il nuovo aereo si dimostrava particolarmente adatto all'ambiente
montagnoso del fronte italiano. Nell'aprile del 1916 veniva costituita
la 48^ Squadriglia che aveva come zona di operazioni la difficile
zona alpina tra la Val Sugana e la Carnia, incrementando non
poco il servizio di ricognizione su questo settore del fronte.
La 48^ Squadriglia si distingueva particolarmente nel duro ciclo
operativo dell'inverno 1916/17. In totale la AER costruiva 51
velivoli di questo tipo che oltre alla 48^ Squadriglia andarono
ad equipaggiare anche la 49^ e la 50^, prestando onorevole servizio
al fronte sino alla metà del 1917. Meritano di essere
ricordati i due primati di quota conseguiti nel 1916 (il tenente
Guidi vi toccò i 7.950 metri di quota) e la traversata
del Trentino, effettuata dal casalese Natale Palli il 24 maggio
1917 da Belluno a Castenedolo. Inoltre su questo tipo di aereo
si fece uso di riprese fotografiche in stereoscopia che permisero
l'accurata preparazione di varie azioni offensive. Sei AER Caudron
G.4 facevano parte della massa da bombardamento di 124 aerei
riunita il 27 maggio 1917 per appoggiare l'offensiva sul Carso.
Finivano la loro carriera operativa sui campi scuola, proseguendo
così la loro attività anche nel dopoguerra. |
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Dati e caratteristiche |
Aereo |
AER Caudron G.4 |
Motore |
2 Anzani cv. 100 |
Apertura alare |
16,88 m. |
Lunghezza |
7,20 m. |
Altezza |
2,60 m. |
Superficie alare |
36,80 mq. |
Peso a vuoto |
500 kg. |
Peso totale |
1.320 kg. |
Velocità max. |
130 km/h. |
Salita a 3.000 m. |
19' |
Quota di tangenza |
4.000 m. |
Autonomia |
4 h. |
Equipaggio |
2 persone |
Armi |
1/2 mt. |
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Descrizione tecnica |
Costruttivamente l'aereo si presentava come un biplano a navicella
centrale, con l'osservatore-mitragliere alloggiato davanti al
pilota. La struttura era simile a quella del precedente G.3 ed
era in legno e tela. I travi di coda fungevano anche da pattini
e si prolungavano anteriormente al carrello a doppia ruota. Poteva
montare un apparato radio-telegrafico. |
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