Genere:
yaoi, fantasy
Raiting:
NC-17
Pairing:
NyanXTalien
 Disclaimers: i personaggi di questa storia li ho creati io, quindi mi appartengono.

Amore Proibito

di Bombay

Prologo.

 

Era bello da togliere il fiato, i capelli rossi come il fuoco gli ricadevano mossi sulle spalle, la

pelle diafana imperlata di sudore, liscia e perfetta.

Le palpebre socchiuse rivelavano due splendidi smeraldi resi lucidi dal piacere che percorreva ogni singola fibra del suo essere.

Un gemito sfuggì a quelle labbra rosa schiuse pronte ad accogliere i baci ardenti del suo amante.

Percorse il suo corpo prima con le mani, poi con le labbra beandosi del gusto salato della sua pelle.

“Adorabile” sussurrò tornando a baciare quelle labbra morbide e desiderose di baci.

Lo voleva, lo desiderava con tutto sé stesso. Non gli importava più di nulla, non gli interessava nient’altro che lui, soltanto il suo Talien.

Se li avessero scoperti, Talien sarebbe stato severamente punito e lui ucciso, ma avrebbe fatto qualunque cosa per quella creatura meravigliosa che si muoveva tra le sue braccia.

Tutto pur di liberarlo dalla sua prigione dorata.

Già, perché anche se era il primo genito del re, era prigioniero di un potere e di una carica che non desiderava, che lo costringeva ad una dura disciplina, alla solitudine e soprattutto non era libero di amare chi voleva.

Lui, invece, figlio di contadini era libero. Il lavoro era duro, ma non lo costringeva tra quattro fredde mura, passava ore all’aria aperta.

Si erano incontrati in una notte di pioggia, mentre Talien fuggiva: doveva nascondersi ed era finito nella stalla di suo padre. Lì lo aveva trovato, bagnato ed infreddolito mentre beveva del latte appena munto.

Probabilmente si era innamorato di lui dal primo istante che lo aveva veduto, ora lo sapeva, ora che lo aveva tra le braccia, ora che erano uniti, in un solo corpo ed un solo cuore che batte all’unisono.

Aveva visto il sorriso illuminare il viso di quella creatura infelice e sola.

Lo sentì gemere nella propria bocca, si spinse ancora più in profondità in quel corpo amato, la luna accarezzava con i suoi raggi i loro corpi, unica testimone del loro amore proibito.

Raggiunsero il piacere insieme soffocando il loro grido l’uno nella bocca dell’altro.

Doveva alzarsi e tornare alle cucine, se lo trovavano lì tutto era perduto, ma il sonno lo colse e lo portò via con sé.

Al mattino fu il canto degli uccelli a destarli, il sole stava rischiarando la notte.

Si mise a sedere “Devo andarmene”

Ma la porta si aprì lasciando i due giovani senza fiato.

“Fratello” bisbigliò Talien.

“Tra un’ora la nave del capitano Athar parte e va ad Ovest, sbrigatevi!”

“Perché?” domandò il giovane principe incredulo.

“Tu te ne vai e sei felice, io divento il successore e tutto ciò che tu non vuoi sarà mio. Ora andate”

 

La nave scivolava leggera sulle onde, Talien a poppa fissava la terra assottigliarsi sempre di più. Il cappuccio gli adombrava il viso, non poteva vedere la sua espressione.

“Ti mancherà la tua famiglia?”

“No, non mi hanno mai amato, non li ho mai amati” disse con fermezza “Sei tu la mia famiglia ora. Ti amo e ti rispetto” aggiunse voltandosi e fissando il volto abbronzato del compagno.

“Mi ami ancora ora che non ho più titolo ne terre?”

“Certo!” disse abbracciandolo forte “Ti ho amato dal primo momento in cui ti ho visto e non sapevo nulla di te, potevi anche essere un assassino o un ladro, ti avrei amato lo stesso”

“Baciami!”

Le vele della nave furono spiegate, un marinaio si soffermò a guardare i due giovani baciarsi, scollò le spalle e tornò al suo lavoro.

 

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