24.02.06. Presentato a Messina il libro di Augliera dedicato alla grande cantante
Mia Martini, la regina senza trono
Di Patrizia Casale
Gazzetta del sud 23 febbraio
MESSINA – Una serata “Omaggio a Mia Martini” per presentare il volume a lei dedicato e per fare ascoltare brani della sua produzione “nascosta” che riserva continue sorprese. Una serata che ha visto tanta partecipazione di pubblico a testimonianza – a più di dieci anni di distanza – che Mia Martini è sempre viva e nel cuore dei fans e di chi l’ha conosciuta.
E tanto di questo sentimento è presente ne “La regina senza trono” il libro curato dal messinese Pippo Augliera presidente nazionale del fan club “Chez Mimì” che con il contributo di tanti soci di tutta Italia ha realizzato la pubblicazione presentata alla Libreria Hobelix di Messina in anteprima italiana.
All’evento, insieme con l’autore, era presente l’assessore alla Cultura del comune di Messina Francesco Gallo che ha patrocinato l’iniziativa, il consigliere comunale Maurizio Rella, il presidente del Lions club di Bagnara Calabra Rosario Cundari che presto ospiterà una serata in onore di Mimì, gli artisti messinesi Luciano Troja e la cantante Rosalba Lazzarotto che hanno presentato un medley “jazz” di brani dell’interprete calabrese e il musicista messinese Giancarlo Parisi con lei nel ’92 nel tour “Per aspera ad astra” che toccò anche la città di Messina.
In apertura dell’incontro, Augliera ha descritto il personaggio Mia Martini presentato nel volume, “una donna-artista” l’ha definita “non triste come è stata qualche volta dipinta ma vitale, piena di passione e di energia, in grado di difendere sempre le sue idee, anche davanti ai discografici che tentavano di imporle scelte musicali che lei non condivideva”.
E la continua scoperta di brani inediti nasce proprio da una produzione continua e da lotte con le major che si rifiutavano di produrre quei brani. Uno di questi presto verrà alla luce grazie al lavoro del produttore Giancarlo Bigazzi, si tratta di un brano del ’92 “Fammi sentire bella”.
Largo spazio negli interventi è stato dato anche ai rapporti tra Mia Martini con la sorella Loredana Bertè.
“La regina senza trono” è un’occasione da non perdere per conoscere veramente un’artista che ha dato tanto alla musica italiana e dalla quale forse, non ha ricevuto altrettanto. Accade spesso così ai veri grandi…
22.02.06. Martedì 28.02.06 su RAIDUE notte, dalle ore 1,05 alle ore 1,50, verrà trasmesso "Speciale Mia Martini".
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Serata-evento il 16 febbraio a Messina in omaggio alla cantante calabrese
Mia Martini, “la regina senza trono”
di Patrizia Casale
Gazzetta del Sud - “Omaggio a Mia Martini”, è il titolo della serata evento che si svolgerà giovedì 16 febbraio, alle 18,30, alla libreria Hobelix di Messina.
Nel corso dell’ iniziativa sarà presentato, in anteprima nazionale, il libro “La regina senza trono” una pubblicazione edita da Guida che sarà distribuita in tutta Italia e che è stata curata da Pippo Augliera presidente del Club Chez Mimì (intitolato alla cantante calabra) con il contributo di numerosi soci iscritti in tutta Italia.
Alla serata parteciperanno il musicista messinese Luciano Troja e la cantante Rosalba Lazzarotto che con piano e voce eseguiranno alcuni fra i più significativi dell’interprete calabra: “Almeno tu nell’universo”, “E non finisce mica il cielo” e “Minuetto”.
Inoltre, sarà possibile ascoltare provini inediti della produzione “nascosta” di Mia Martini come “Canto universale” musiche di Dario Baldan Bembo, testo di Mia Martini datato 1978.
All’incontro è stato invitato anche il musicista messinese Giancarlo Parisi che nel ’92 partecipò nel tour “Per aspera ad astra”, tour che in un celebre concerto toccò anche la città di Messina.
In piazza Università, accompagnata dalla zampogna di Giancarlo Parisi, Mimì intonò “Carniscialata di Puddicinedda” dichiarando subito dopo “questa sera abbiamo lanciato un ponte fra Messina e Bagnara Calabra.
Alla serata evento sono stati invitati anche esponenti del Comune di Messina, del Comune di Bagnara e dei Lions di Bagnara che con l’Amministrazione calabrese stanno organizzando una serata in omaggio della cantante e Nino Romeo patron del Premio Mia Martini. Fra le chicche in programma nella serata alla Hobelix anche la presentazione di alcuni filmati e registrazioni. Una in particolare è tratta da un concerto tenuto dall’artista a Ciminna (PA) uno degli ultimi prima della sua scomparsa. Ovviamente un posto speciale spetterà alla presentazione del libro.
“La regina senza trono” racconta storie di vita, segreti e virtù di Mia Martini. Non ha un vero e proprio filo logico, se non quello di raccontare la personalità di una donna/interprete. Le foto, le interviste esclusive rilasciate al fans club Chez Mimì rivelano infatti un’unica identità e soprattutto una donna vitale, piena di energia e di creatività. Lo dimostrano, ancora oggi, i tanti e continui inediti ancora mai usciti di Mia Martini.
08.02.06. Sorprendentemente talentuosa e meravigliosamente umana
di Angelo Saccà
Gli artisti veri sono come delle comete, irradiano un intenso fascio di luce per il breve periodo della loro vita, per poi lasciare una scia luminosa.
Mia Martini, durante la sua breve vita, ha lasciato una eredità immensa, alla musica italiana e agli italiani stessi che, con le sue emozionanti performances canore, hanno sognato, sorriso e pianto.
Il libro ‘Mia Martini, la regina senza trono’ è un omaggio a questa artista, sorprendentemente talentuosa e meravigliosamente umana, ma è anche un omaggio a tutti coloro che, anche per un solo istante, hanno carpito la profondità, la sensibilità e l’amore sprigionati dalle note delle sue canzoni.
Pippo Augliera è evidentemente uno di loro. Il suo libro custodisce e dischiude allo stesso tempo la passione e l’amore per Mimì, sentimenti che, alla ricostruzione minuziosa del percorso artistico della cantante, hanno aggiunto pagine di grande intensità, dalle quali trapelano la sofisticata sensibilità dello scrittore nel cogliere e riportare gli aspetti salienti della vita personale della ‘sua’ musa, con veracità e delicatezza che solo le passioni più vere possono permettere.
La ‘sua’ musa vivrà per sempre, nei dischi e in questo libro, che indirizza i nostri sguardi verso quella scia luminosa e che (forse) brilla già di luce propria, proprio come le comete.
Specie per una donna come me
Che apparteneva al mondo dei cantanti
E ha sempre dato agli altri un po’di se
Con questa voce ruvida incollata
Ai sentimenti di ogni melodia
Che a volte non sembrava neanche mia
Probabilmente avrò sbagliato tutto
Non cerco infatti lacrime o pietà
Ormai dentro al mio cuore che si è rotto
C’è posto solo per la verità
E forse per un’ultima canzone
Che qualcun altro canterà per noi
Per regalarmi almeno l’illusione
Che sono come sempre insieme a voi!
Lo so che me ne sono andata in fretta
Diciamo era destino e così sia
Potessi accendermi una sigaretta
Per ingannare la monotonia
Di tutte quelle assurde cattiverie
Che sono state dette su di me
Che tornano a ferirmi in certe sere
Quando la luna sciopera e non c’è
Oppure l’avrò fatto a modo mio
Ormai le cose andate sono andate
Non le ricorderò davanti a Dio
Ci fosse almeno Lui nell’Universo
Per dirci cos’è giusto e non lo è
Per consolare questo mondo perso
Ma forse un Dio per chi ha sofferto c’è!
Un sonno senza sogni è questo il Niente
Eppure a volte vedo una città
E sento anche gli applausi della gente
La musica, l’amore, le parole
Gli amici, il vino di una trattoria
E il cielo dell’infanzia con quel sole
Mio padre che mi chiama ancora Mia!
Teneramente mi ricordo tutto
Lo tengo stretto e forse basterà
A riscaldarmi il cuore in questo freddo
Vi lascio con quest’ultima canzone
Per regalarmi almeno l’illusione
Che sono e sarò sempre insieme a voi!
Un esempio di “MORTE-RINASCITA”
Alla libreria HOBELIX di MESSINA il 16 febbraio sarà presentato il libro
“MIA MARTINI – La regina senza trono”
di MariaChiara Luca
Eco del Sud - Presso la libreria Hobelix di Messina, si è tenuta la conferenza di presentazione delle iniziative che saranno successivamente attuate per il lancio del libro “Mia Martini-La regina senza trono”, organizzata dall’ Associazione Chez Mimì Mia Martini Club e presieduta in sede dall’autore dott. Pippo Augliera, Presidente della società dedicata all’Artista.
Dal colloquio con il curatore editoriale emerge il carattere non biografico dell’elaborato, che lui stesso definisce “OMAGGIO ALL’ARTISTA” e che rispecchia il risultato di un lavoro di gruppo e di raccolta iniziato in data antecedente alla scomparsa della cantautrice, fino ad arrivare ai nostri giorni per commemorarne e colmare il grande vuoto che la cantante calabra ha lasciato nel mondo della musica leggera italiana.
“Mia Martini – sottolinea Augliera- è stata un’Artista visibilmente triste e malinconica, ma di fondo ironica e vera, che non è mai voluta scendere a compromessi con le case discografiche, andando spesso controcorrente e pagando in prima persona certe sue scelte personali”.
L’Artista dalla voce “soul” ha interpretato e vissuto le sue canzoni emozionandosi ed emozionando il pubblico che nel contempo si identificava in lei tanto da paragonarla alla “poltrona dello psicanalista”. “L’astro nascente” ha proposto nuovi generi (jazz) e scoperto svariati autori come Ivano Fossati e Dario Baldan Bembo che la hanno affiancata rispettivamente nella vita e nella sua prestigiosa carriera, spesso caratterizzata da vari black out dai quali ne è sempre comunque uscita a testa alta.
La scomparsa anagrafica dell’Artista è datata al 12 maggio 1995, ma ciò che conta è che ci troviamo davanti ad un esempio di “MORTE-RINASCITA” in quanto la sua Arte, entrando nei nostri cuori e nella nostra memoria, vince sulla morte e consente a Mimì di rinascere a vita nuova per l’eternità. Non ci resta che attendere la presentazione del volume “Mia Martini, la regina senza trono” che si terrà a Messina nella libreria Hobelix giovedì 16 febbraio P.M., in anteprima nazionale.
25.01.06. Discografia dei sensi e della memoria, a cura di Enrico Pietrangeli
MIA
MARTINI
È
proprio come vivere
LP 1974 Ricordi
“Dimmi che vuoi…che
vuoi darmi felicità…”
sono le dolci parole che
sussurra la
tenera Mimì
ad aprire il disco con
l’indimenticabile
“Inno”,
sono gli anni settanta più
sensibili, quelli che hanno
segnato un brivido profondo,
dentro al cuore; una memoria
di chiara onestà e dignità
di sentimenti esternata con
sfrontatezza beat durante
“Il viaggio”.
E poi
“Domani”,
l’intelligenza, la lucidità,
tutto lo spessore di una
grande anima
che si fa voce in
“..E le stelle stan
piovendo”
una canzone che ho sempre
amato, fin da ragazzino, per
dissolvere la prima facciata
con l’avvento de
“L’alba”.
Agapimu,
ovvero amore mio, è una
splendida melodia
greca che
introduce il secondo lato,
“Un’età”,
di sogni e sensazioni, che
si chiude, proprio come
nella canzone. La grinta,
sorniona ed elegante,
compare
“Gentile se vuoi”
ma senza troppe
sottomissioni mentre una
“Luna bianca”
tra
progressive percussioni ci
fa sentire…ancora più soli.
“Ritratti della mia
incoscienza”
corona questo disco che
dedico al mio computer: un
vuoto virtuale della mia
inconsapevolezza. Non usate
troppo il computer…ragazzi,
dico sul serio! Il mio è
impazzito, mi ha detto che
ha un’anima e che mi vuole
persino bene…continuo a
scrivere con la vecchia
adorata Olivetti anni
settanta!
25.01.06.
Antonella
Ruggiero
si è esibita
giorno 24
gennaio con la
sua splendida
voce,sul palco
del
Teatro
Pax
di Cinisello
Balsamo.
Ha
interpretato i
brani del
repertorio
yddish, cioè
canti ebraici e
canzoni ladine
della diaspora
sefardita.
Il concerto, promosso in occasione della giornata della memoria, è stato introdotto da Laura Voghera Luzzato della comunità di Venezia che ha ripercorso la storia della musica ebraica, dalle origini ai canti a cui erano costretti i musicisti ebrei nei campi di concentramento. |
PICCOLA GRANDE DONNA
UN LIBRO
SU MIA MARTINI
Gli ultimi anni della
‘Regina senza trono’
della canzone e gli
incontri con Murolo,
Gragnaniello e Carosone
Mimì, una napoletana adottiva
di Francesco Bardi
Il mattino - A pagina 100 Mimì racconta: ‘Pensa che i napoletani mi scambiano tutti per napoletana. D’altra parte, Bagnara Calabra, dove sono nata, non dista poi tanto da Napoli e poi, per me che sono calabrese, Napoli è la mia città, perché è la capitale del Sud, del mediterraneo, della mia terra, delle mie tradizioni, della mia cultura, delle mie radici’. ‘Mia Martini la regina senza trono’ non è soltanto un libro su una signora della canzone italiana condannata a un destino infame da un’assurda diceria dell’untore, ma anche la ricostruzione di una comunione d’affettuosi sensi tra la piccola grande donna e la città porosa.
Pippo Augliera, messinese, anima del fans club Chez Mimì che ha curato il volume, ricostruisce con il fare dell’appassionato dichiarato la seconda fase della carriera della vocalist, quella del ritorno alla grande sulle scene con ‘Almeno tu nell’universo’, uno sparo nella notte, un (in)canto vocale capace di spezzare l’assedio dei maldicenti che la volevano iettatrice ed erano riusciti a relegarla ai margini di un mondo, quello dello spettacolo, di cui era stata già protagonista assoluta.
Augliera, raccogliendo le interviste rilasciate da Mimì alla fanzine del fans club, ricostruisce il legame che si creò tra la cantante, Murolo e Gragnaniello. L’incontro con Roberto, raccontava la Martini, avvenne a casa di amici romani: ‘Abbiamo cominciato a improvvisare qualche canzone con lui e Renato Carosone… E’ stato emozionante entrare per la prima volta a casa sua, dove ha vissuto anche il padre Ernesto e che ha quasi un secolo di storia. Mi ha portata nello studio di registrazione tenendomi per mano come una bambina, aspettavo che cominciasse lui con la sua chitarra e invece mi ha detto: ‘Piccerè, canta’.
Sono gli anni in cui ‘Cu’mme’ si impone in hit parade ed Enzo Gragnaniello diventa uno dei suoi autori e compagni di viaggio preferiti. Storie note a chi ha seguito il suo percorso artistico e umano, molto meno quelle che la vedono rifugiarsi a Napoli in casa di due impresari che organizzano feste di piazza, programmare un album mai realizzato con il suo amatissimo Pino Daniele, tifare per il Napoli al San Paolo con al collo la sciarpa azzurra regalatale dall’amico Palummella.
Quello della regina senza trono e partenopea adottiva è un racconto fatto di entusiasmi e depressioni, discese ardite e risalite, di quelle contraddizioni esistenziali che Mia seppe condensare al meglio nella sua straordinaria arte vocale, nella sua ugola appassionata, nel ‘suo canto libero maturato nel sole, nel sale, nel Sud’. L’omaggio di Augliera, che evita ogni gossip ma non censura ripensamenti, sfoghi o momenti di rabbia, è, in fondo, anche l’ennesimo tentativo di chiedere scusa a una grande artista che ha dato tanto ed avuto poco, troppo poco, a parte l’amore incondizionato del pubblico: anche nel decimo anniversario della sua morte, avvenuta il 12 maggio 1995, industria e mass media non sono riusciti a ricordarla come meritava. E come sarebbe valsa la pena.
In uscita il volume curato da Pippo Augliera
Mia Martini, la regina senza trono
di Patrizia Casale
Gazzetta del Sud - MESSINA –
Il volume ‘Mia Martini’, la regina senza trono’ sarà presentato a Messina in anteprima nazionale giovedì 9 febbraio alla libreria Hobelix. La pubblicazione, edita da Guida, che sarà distribuita in tutta Italia, è stata curata da Pippo Augliera, presidente del club ‘Chez Mimì’ (intitolato alla cantante calabra) con il contributo di numerosi soci iscritti in tutta Italia.
Ieri mattina sempre alla Hobelix si è svolta la conferenza di presentazione delle iniziative che saranno realizzate per promozionare l’opera. ‘La regina senza trono’ sarà presentata in altre città italiane scelte fra le più significative dell’ultimo percorso artistico di Mia Martini, fra cui Napoli per sottolineare la fase Gragnaniello - Murolo, Firenze dove con il clan di Giancarlo Bigazzi sono sorte numerose collaborazioni e bellissimi momenti musicali e a Lecce l’8 marzo in occasione della giornata della donna.
Un posto d’onore spetta ovviamente alla natìa Bagnara Calabra, dove a metà febbraio è in programma la presentazione del volume realizzata in collaborazione con i Lions e il comune di Bagnara.
Il libro contiene notizie inedite, foto e interviste esclusive rilasciate dalla cantante al fan club chez Mimì. E l’immagine che viene fuori è quella di una donna-artista, un’unica identità e soprattutto una persona vitale, piena di energia e di creatività.
E lo dimostrano le numerose e continue pubblicazioni di inediti che fra l’altro non mancheranno neanche nei prossimi mesi.
Una in particolare riguarda un brano del ’92 ‘Fammi sentire bella’ realizzato proprio da Giancarlo Bigazzi. Allora, il pezzo, insieme con
‘Gli uomini non cambiano’ – successo del Festival di quell’anno – era uno fra i più amati da Mimì tanto da voler intitolare l’album proprio ‘Fammi sentire bella’. In realtà i discografici decisero diversamente. Il pezzo restò allora nel cassetto, la sua prematura scomparsa ne pregiudicò l’uscita, ma ora, la canzone – a detta di molti bellissima – uscirà finalmente nei prossimi mesi grazie a un
progetto di Caterina Caselli Sugar.
Intanto il presente è quello di ‘Mia Martini, la regina senza trono’ ma con un regno ricco di musica e ricordi degno come quello di una
grande imperatrice.
Pippo Augliera curatore del libro e fondatore del fanclub ufficiale ricorda la grande interprete
della canzone italiana
Semplicemente donna. Innamorata della musica
Di Giovanni Chianelli da Napoli Più
“Di questo libro sono semplicemente il curatore, ho solo organizzato i materiali accumulati da un lavoro di gruppo”. Così si chiude la conversazione (telefonica) con Pippo Augliera, 48 anni, di Messina, presidente del fan club ‘Chez Mimì’ sul libro ‘Mia Martini. La regina senza trono’, che è l’ultimo omaggio alla cantante scomparsa dell’associazione autorizzata ufficialmente dall’artista.
“Chiarimmo da subito –continua Augliera- quale sarebbe stato il registro della nostra associazione, poiché lei inizialmente era contraria. Ma dopo gli anni del black out aveva bisogno del contatto con il pubblico”. Proprio nel 1989, anno del clamoroso ritorno a Sanremo con ‘Almeno tu nell’universo’, prende il via ‘Chez Mimì’, che la seguirà anche dopo la tragica scomparsa (12 maggio 1995) celebrandone il decennale della morte con il libro edito da Guida.
Augliera, come nasce il legame con Napoli?
“Napoli, per la Martini, è stata una delle due città adottive. L’altra è Firenze, dove si unì artisticamente a Bigazzi, fautore del suo rilancio musicale. Ma Napoli la sostenne anche negli anni di buio discografico ed esistenziale, pensi che fu l’unico teatro di alcune sporadiche apparizioni. E poi c’è la collaborazione con Enzo Gragnaniello e Roberto Murolo, tanto significativa nella seconda parte della sua carriera. Non solo; era grande amica di Palummella, allora capo ultras del Napoli di cui era tanto tifosa da disertare una conferenza stampa per vederne una partita! Nel 2005, durante la presentazione dell’ archivio della canzone napoletana in cui ho portato alcuni materiali inediti in napoletano interpretati da Mimì, incontrai Peppe Ponti, manager di Gragnaniello e artefice dell’operazione ‘Cu’mme’ con il grande Murolo, che mi ha messo in contatto con la casa editrice Guida, così coraggiosa da pubblicare un volume curato da un nome poco noto al mondo editoriale italiano”.
Il libro non rassomiglia a una biografia…
“E’ piuttosto un omaggio all’artista, ma inevitabilmente finisce per essere una delle poche opere a lei dedicate, vista la notevole lacuna bibliografica sul tema che si sta ridimensionando con la recente riscoperta di Mimì attraverso la ristampa di album, raccolte e la trasmissione di special tv che pur in tarda serata raccolgono ottima audience: il momento giusto per far uscire un libro in cui si senta la viva voce di Mimì. Perché è soprattutto basato sulle interviste che rilasciava a noi in esclusiva e che noi pubblicavamo su una fanzine (rivista ndr) periodica. Cinque anni intensi, in cui si intravedono anche flash back della vita passata e dei legami con i grandi nomi della musica leggera”.
La Martini donna…
“L’artista e la donna erano la stessa persona: quando parlava nelle interviste della sua carriera era se stessa, profondamente umana. Nel libro ho voluto sottolineare questo: il profilo di una donna intelligente, lontana dalle logiche spietate del mercato, sola, determinata a percorrere un’unica strada, quella della propria arte”.
L’Associazione Chez Mimì Mia Martini Club è lieta di invitare la S.V. alla Conferenza Stampa, che si terrà Giovedì 19 gennaio alle ore 11,30 a Messina presso la libreria Hobelix, per la presentazione del libro ‘Mia Martini – La regina senza trono’, edito da Guida.
Sarà presente l’autore, il Dott. Pippo Augliera, presidente dell’Associazione dedicata all’Artista.
16.01.06.
Mia Martini.
La regina senza
trono
“La sua voce? Grandissima, viscerale, sempre capace di trasformare la quiete in rabbia per ridiventare, infine, nostalgicamente arrendevole”
Franco Califano
Leggendo le
testimonianze
raccolte in questo
libro
viene da pensare che
ancora una volta
questo paese ha
perso l’occasione
per rendere un
doveroso omaggio
a
un suo grande
artista:
Mia Martini,
per tutti
Mimì,
era infatti una
grande artista.
Una voce dalla grana
inconfondibile.
Capace di
interpretare al
massimo ogni brano.
De Andrè,
Modugno, Baglioni,
Zero, Dalla,
Jannacci, Murolo,
e tanti altri
ancora, hanno
percepito il talento
di
Mia Martini,
ne hanno rivendicato
il ruolo di
regina
della musica
italiana, hanno
scritto o avrebbero
voluto scrivere per
lei. La storia di
Mia Martini
è una strana
storia, verrebbe da
dire. E chi non fa
parte dell’ambiente
dello spettacolo
fatica ancor di più
a capire alcuni dei
meccanismi che
governano questo
mondo. Mi sono
sempre chiesto come
fosse possibile
emarginare
un’artista per la
“patente”
assegnatale di
portajella, come un
mondo governato
dalle leggi di
mercato, dove cioè
uno più uno fa due,
si voglia
autolesionare,
privandosi di una
sua potenziale
risorsa, per dicerie
da paesino. Invece
succede anche questo
nel mondo dove si
dice sia proibito
vestirsi di viola e
dove le leggende
sulla scaramanzia
dei vari artisti
sono tantissime. Ma
la storia rende
giustizia per
fortuna. Anche se
arriva sempre in
ritardo. Questo
libro
ricostruisce
l’ultimo periodo
della carriera di
Mia Martini,
dal suo ritorno alle
scene sul Palco
dell’Ariston nel
1989. Canta
Almeno tu
nell’universo al
Festival di Sanremo
e vince il
premio della
critica
che poi in seguito,
a grande richiesta,
verrà
a lei
intitolato.
Elisa
anni dopo
reinterpreterà
quella canzone,
facendola balzare a
distanza di anni
ancora in vetta alla
classifica dei
singoli.
Mimì
che ritorna. Che
ritrova il successo.
Che cerca di
buttarsi alle spalle
un silenzio e un
esilio durato dieci
anni.
L’autore
di questo omaggio,
Pippo
Augliera,
è il fondatore del
Club Chez
Mimì.
Raccoglie le voci di
chi l’ha conosciuta
e le è stato amico,
o solo suo
collaboratore. E
raccoglie anche le
chiacchierate della
Martini
con
il
Club.
Qui si scopre
il lato più
vero dell’artista,
quello gioioso per
l’affetto dei fans,
ma anche quello
amareggiato, perché
le voci non
sarebbero mai
finite, come i
dissidi con le varie
case discografiche.
Poi la tragica
scomparsa. Ora la
rimpiangiamo nella
pochezza del
panorama nazionale,
come rimpiangiamo
Battisti,
De Andrè,
Tenco,
Graziani, Gaber,
Gaetano.
Destino dei
grandi. Di Francesco Marchetti
Mia Martini. La
regina senza trono |
14.01.06. Radiounomusica presenta
CANTANAPOLI VETRINA DELL’ARCHIVIO SONORO DELLA CANZONE NAPOLETANA IN ONDA DAL 14 GENNAIO 2006 ORE 03.00 - 04.00.
Si intitola
“CantaNapoli”,
prendendo in prestito lo
slogan carosoniano di
Gegè Di Giacomo,
la nuova Vetrina dell’
Archivio Sonoro
della Canzone Napoletana.
“CantaNapoli”
è dedicata a tutto quanto
fa, faceva o farà melodia
partenopea ieri, oggi e
domani, a partire dai tesori
conservati presso la
struttura del
centro Rai di
Napoli,
da cui va in onda su
Radio1
la trasmissione, condotta
dal 14 gennaio ogni
venerdì notte
(tra le tre e le quattro),
da
Paquito Del Bosco
e
Federico Vacalebre.Ogni
settimana il programma
alternerà omaggi ai
protagonisti della storia
passata della canzone
partenopea, ricordati dai
nuovi big di CantaNapoli, a
registrazioni di concerti
dal vivo.
Foto di Guido Harari
03.01.06 In uscita il libro su Mia Martini curato dal messinese Pippo Augliera
Mimì, regina senza trono
Una grande cantante ma soprattutto una donna vitale
Di Patrizia Casale
Gazzetta del Sud: Un omaggio doveroso e affettuoso a un’artista straordinaria che ha dato tanto, tutta se stessa, per avere poi così poco, amore sconfinato del pubblico a parte. Come tanti ‘grandi’ Mia Martini è diventata grande dopo la sua morte.Le sue canzoni sono un testamento immortale a disposizione di tutti,il ritratto inedito della donna e dell’artista (che poi sono una cosa sola) sarà racchiuso in un libro molto particolare: ‘La regina senza trono’, biografia dell’interprete di Bagnara curato dal messinese Pippo Augliera, presidente di ‘Chez Mimì’ con il contributo dei soci dello stesso fan club nazionale intitolato all’artista.Il materiale pubblicato, testi e foto, è tratto dalla fanzine ‘Chez Mimì’, dove lei amava raccontarsi in maniera inedita e sempre sincera. Il titolo nasce da uno degli ultimi desideri di Mia Martini. Nel maggio del ’95, dopo l’ultimo tour, aveva lanciato un’anteprima di un album tutto dedicato alla luna. In copertina voleva apparire come una regina senza trono. Undici anni dopo questo desiderio diventa realtà nella copertina del libro. E lei in effetti, per tutto ciò che ha vissuto, è stata davvero una regina senza trono.La nomea terribile di portare jella, quel suo modo di essere controcorrente, di non volersi piegare all’establishment discografico sono scelte che ha pagato a caro prezzo. I tanti successi artistici non sono riusciti ad alleviare quelle ferite che Mimì si portava dentro. Tuttavia in ‘La regina senza trono’ Mia Martini non appare come una regina triste, anzi tutt’altro, come una donna vitale, passionale, energica e perfino ironica.Ironica come quando nel ’93, ventiquattro ore dopo il suo unico e irripetibile duetto con la sorella Loredana Bertè a Sanremo, in ‘Stiamo come stiamo’, proprio su ‘Chez Mimì’, espresse il suo rammarico per come Loredana riuscì a rovinare quel momento, esibizione tra l’altro dedicata proprio a Loredana che in quegli anni aveva perso quel successo che invece era tornato a sorridere a Mimì.Dei suoi rapporti con la Bertè parlò anche in una significativa intervista telefonica a ‘Domenica insieme’, programma degli anni ’90 di Rtp Messina. E proprio questo incontro è inserito nel libro. ‘Con Loredana – diceva Mimì – i rapporti sono tempestosi ma ci vogliamo bene. Al telefono mi dice sempre che non ci dobbiamo sentire mai più, io la lasciavo parlare e poi dopo qualche giorno la richiamavo e lei si calmava’. In quest’incontro televisivo parlò anche di Mina, della sua voglia di fare un duetto con lei ma di essere pronta – come una fan qualsiasi – ad andare anche a piedi ‘in pellegrinaggio’ se lei decidesse di tornare a cantare dal vivo.In ‘La regina senza trono’ trova spazio anche la sua Calabria e le sue fiere origini bagnarote. Nelle interviste rilasciate dichiara di stimare molto le donne bagnarole che per sostenere le loro famiglie si sono persino inventate un mestiere: la vendita del pesce a Messina, da qui la storica definizione delle bagnarote.Particolari sono anche le foto del libro. Immagini amatoriali si mischiano a scatti professionali autorizzati dalla stessa Mimì su gentile concessione delle case discografiche.Tutto questo e molto più è ‘La regina senza trono’ edito da Guida Editore di Napoli, una raccolta di emozioni e sensazioni, parole, ricordi e espressioni che raccontano l’anima più vera di Mimì, quella appunto di una regina senza trono ma dal dolce sorriso.
da il
quotidiano
'Il Giornale"
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01.01.06
Nella trasmissione televisiva
"Accademia Sanremo",
trasmessa il 29 dicembre su
RAI
UNO in seconda
serata, la giovanissima
Arianna
Rossetti ( 16
anni) ha interpretato con vigore e
sensibilità "
E non finisce mica il cielo".
Nonostante la bravura, purtroppo,
non è riuscita a superare le
selezioni. o stesso è accaduto al
cantautore
Massimiliano Alizzi,
che si era distinto anni fa ad una
edizione del
'Premio Mia Martini
giovani'.
Auguriamo a questi due talenti di
riuscire ad emergere in questo
difficile mondo della musica.
CHEZ MIMI’
AUGURA
UN BUON 2006
“Io qui tu lì” duo in italiano: Aldo Romano con Carla Bruni ! In uscita il 9 gennaio |
18.12.05 Mercoledi 21 dicembre, in allegato al quotidiano 'Il Mattino' di Napoli, viene pubblicato da Rai Trade il cd 'Ragazzi di Scampia', con la produzione artistica di Dario Picone e al prezzo imbattibile di 5,90 Euro.
La piccola-grande orchestra 'Carlo Levi' è così formata:
Faggiano Antonio (chitarra), Matacena Maria (chitarra e basso), Matacena Gennaro (pianoforte), Meglio Lina (pianoforte), Meglio Giuseppina (tastiera), Nappi Angela (tastiera), Galardo Denise (tastiera), Terranova Emilia (tastiera), D'Urso Tina (tastiera), Raiano Anna (flauto), Esposito Maria (flauto), Morabito Mara (flauto e canto), Andolfi Valeria (flauto), Borrelli Dario (batteria), Ciro Rocco (percussioni), Vitale Amaturo (percussioni), Greco Emanuele (percussioni).
Docenti: Astarita Gelsomina (pianoforte), Dell'Aversana Giovanni (chitarra), Finelli Nicola (percussione), Frontone Flavio (flauto).
Si ringraziano Flavia Piro (dirigente scolastico) e tutto il collegio docenti.
Ecco i nomi degli artisti che hanno partecipato vocalmente alle registrazioni, e i relativi brani:
1- Omaggio a Carosone:'Torero' - Massimo Boldi / 'Sarracino' - EnzoGragnaniello / 'Chella’lla' - Eugenio Bennato / 'Caravan petrol' - Gigi Finizio / ’A Pastiglia' - Enzo DeCaro 2- 'La vita è bella' - Amii Stewart 3- 'Primavera a Sarajevo' - Enrico Ruggeri 4- 'Io te vurria vasà' - Ivana Spagna
5- 'Nel blu dipinto di blu/four' - Fiorello 6- 'Libertango' - D.Sepe 7- 'La bella e la bestia' - Gino Paoli 8- '‘A rumba de’ scugnizzi' - N.C.C.P.
9- 'A’ citta’ e pullecenella' - Gigi D’Alessio 10- 'Carcere ‘e mare' - Brunella Selo 11- 'Funiculi funiculà' - Giardino dei semplici
12- 'Zoccole' - (senza artista) 13- 'Fenesta ‘vascia' - Mariella Nava 14- 'Magnifica gente' - Agostino Penna
15- 'Nel blu dipinto di blu/Four' - Fabrizio Frizzi/Jocelyn 16- 'Perzone' - Maria Nazionale 17- 'Passione' - Sal Da Vinci
18- 'Inno alla gioia/St.Thomas' - (strumentale) 19- 'Tu vuo’ fa l’americano' - Simone Cristicchi (Medley Carosone reprise).
Il progetto sarà presentato dal vivo il 16 gennaio al Teatro Politeama di Napoli con la presenza dei ragazzi-musicisti e degli artisti disponibili.
Il cd sarà posto successivamente in vendita, attraverso altre testate giornalistiche, importanti iniziative e si potrà reperire anche nei negozi.
Il ricavato sarà completamente devoluto alla scuola per l'acquisto di nuovi strumenti musicali.
08.12.05
Dopo quattro anni di
assenza dalle sale di incisione,
Maurizio
Giammarco ha realizzato
di recente un lavoro con il suo
nuovo quintetto
Megatones dal
titolo
'Punkromantic', contenente
composizioni tutte del
sassofonista romano.
Giammarco al sax
tenore e soprano e
Dario Cecchini al
sax baritono danno uno spessore
unico al suono del gruppo, che
sviluppa la visione del leader in
modo coerente, staccandosi dai
gloriosi modelli di un passato
jazz su
cui spesso ci si ferma.
06.12.05 Una chicca contenuta nel triplo cofanetto di Fabrizio De Andrè 'In direzione ostinata e contraria' è sicuramente il duetto live con il figlio Cristiano de Andrè in 'Cose che dimentico', brano bocciato clamorosamente nel 1994 dalla Commissione selezionatrice di Sanremo.
Mia Martini espresse allora parole di indignazione:
"Però ancora più della mia esclusione, è ingiusta quella di Cristiano De Andrè. Pazzesco: l’anno scorso si è piazzato al secondo posto, quest’anno il brano gliel’ha scritto nientemeno che il grande Fabrizio. Ma come si fa a bocciare una canzone di Fabrizio De Andrè?”
Cristiano De Andrè ha commentato e rammentato di recente questo episodio:
"Sono rimasto particolarmente colpito quando Mia Martini si è arrabbiata moltissimo per l'eliminazione del mio pezzo 'Cose che dimentico’ scritto a quattro mani insieme a mio padre. Ha dichiarato alla stampa che era un crimine non consentire ai De Andrè di partecipare al festival e pensare che anche lei è stata bocciata dalla stessa commissione. Io, mio padre e Dori abbiamo provato una grande emozione per questa sua reazione. Mimì era una persona autentica, vera e, proprio per questo, fragile. Il mondo è cinicamente spietato con le persone trasparenti, perché ti fanno mettere in discussione, ti fanno scendere dal piedistallo che ti sei costruito. Penso che sia stata vittima di quel suo stesso modo di essere così genuino”.
06.12.05 Marie Laforet, artista francese che ha avuto un buon momento di popolarità in Italia, soprattutto negli anni '60 con successi come 'La vendemmia dell'amore' e 'La playa', ha continuato a realizzare dischi per il mercato d'oltralpe. Vogliamo segnalare le sue particolari versioni di due brani di Mia Martini: il primo è 'Je Vois' (Donna sola) con il testo di Sylvain Lebel e arrangiato da Jean Musy, pubblicato su 45 giri e inserito nell'album del 1977 ''Il Reviendra". Il secondo è 'Pourquoi' (Vola) con l'adattamento in francese di P.Grosz, contenuto nel 33 giri del 1979 'Moi Je Voyage' realizzato con la direzione orchestrale di Jean-Claude Petit.
02.12.05 Nel corso della trasmisione “50 canzonissime” dedicata alle canzoni d'amore, Loredana Bertè ha omaggiato Mia Martini cantando Cu 'mme con Enzo Gragnianiello e Almeno tu nell'universo. Con la sua solita esuberanza e passionalità ha detto:
“I mariti si cambiano ma le sorelle no, spero tanto che Mimì sia fiera di me”
MIA MARTINI IN CONCERTO
Da un’idea di Maurizio Giammarco
Di Luca Bernini da Velvet POP Anno 1992
Disco pop o disco jazz del mese? Non saprei rispondere, o forse neanche ha importanza: ciò su cui non si discute è che sia il disco del mese. Mia Martini incontra il jazz e il jazz incontra la canzone d’autore italiana. Maurizio Giammarco e Mia Martini avevano già collaborato in occasione della raccolta Ci ritorni in mente, un LP della Gala uscito sul finire del 1990 che raccoglieva diverse letture in chiave jazzistica, più o meno riuscite, di canzoni firmate da Lucio Battisti. In quell’ occasione avevo parlato con Mia della possibilità per lei di dedicarsi seriamente al jazz e Giammarco, presente all’incontro, l’aveva incoraggiata a provare. Evidentemente non si trattava soltanto di battute e quella che sembrava dovesse rimanere una collaborazione occasionale si è trasformata in un rapporto artistico intenso e ricco di grandi momenti musicali. Supportata dai musicisti che abitualmente accompagnano Giammarco (ma accompagnare nel jazz è parola da intendersi con elasticità, visto che i musicisti in questione sono a loro volta dei leader), Mimì si è esibita in un tour estivo in cui il repertorio era formato da standard jazz e da canzoni. L’album che testimonia quei concerti rappresenta veramente uno dei momenti più felici della sua carriera sottolineando a un pubblico che negli ultimi anni sembra essere un po’ smemorato la grandezza di una ‘signora’ della musica italiana. Sono passati trent’anni dai tempi di ‘I miei baci non puoi scordare’, incisa col nome di Mimì Bertè, trent’anni vissuti pericolosamente, alternando grandi sucessi a periodi di totale oblìo: da Oltre la collina, il suo primo 33 giri, datato 1971, a Piccolo uomo, da Minuetto a Che vuoi che sia se t’ho aspettato tanto, da Per amarti al capitolo che contiene la collaborazione con Ivano Fossati. Poi quelle voci maligne che l’avevano tenuta lontana dalle scene perché nessuno aveva voglia di lavorare insieme a lei, considerata una ‘portasfiga’. ‘E non finisce mica il cielo’, ‘Almeno tu nell’universo’, ‘La mia razza’ sono i più recenti cavalli di battaglia di un’artista che ha raccolto molto meno di quanto aveva seminato. Mia Martini non ce l’ha mai fatta completamente e forse è questo che la rende ancora più grande: si è vero, può contare su un proprio pubblico come tutti i big, ma questo non sempre basta. Ha vinto moltissimi premi (però, guarda caso, quasi tutti assegnati dalla critica) e ciò nonostante non è mai stata considerata un’intoccabile della nostra musica leggera. Eppure, forse è proprio lei il punto di più stretto contatto fra la nostra canzone d’autore e il blues, che del jazz costituisce l’archetipo. Non vorrei esagerare accostandola a Billie Holiday, perché i puristi potrebbero non perdonarmelo, ma una cosa è certa: entrambe queste signore hanno sempre cantato la loro canzone, sia quando toccavano il cielo con un dito che quando invece camminavano nel fango. E così, è emozionante la rilettura di brani come ‘La mia razza’ e Pensieri e parole accanto a classici della canzone americana come ‘Love for sale’ o ancora all’incontro con la premiata ditta Lennon/McCartney in Come together. Memorabili anche ‘Va a Marechiaro’ di Enzo Gragnaniello e Gente distratta di Pino Daniele. Il gruppo guidato da Giammarco si muove in perfetto equilibrio tra le melodie di Mimì, alternando a questi momenti delle altrettanto felici improvvisazioni, giocando a ‘stravolgere’ tempo e armonie, ma senza mai snaturare la ‘canzone’. Quello che viene fuori è un album che, oltre a restituirci una grande interprete, si pone come il primo gradino (se si eccettua il già citato tributo al repertorio più classico di Battisti) per la costruzione di un repertorio jazz che prenda spunto dalla nostra canzone piuttosto che da quella americana, da sempre linguaggio comune dei jazzisti di tutto il mondo. E’ chiaro, all’inizio sarà un discorso limitato al nostro paese, ma varrebbe la pena provare: dopo tutto, ‘Autumn leaves’ e ‘Vedrai vedrai’ hanno quasi gli stessi accordi….
27.11.05 Dopo il successo commerciale di ‘Minuetto’ e dell’album ‘Il giorno dopo’, Mia Martini scrive insieme a Giorgio Conte e Dario Baldan Bembo un brano dal titolo ‘Agapimu’, che in italiano significa ‘Amore mio’, e lo inserisce in ‘E proprio come vivere’ del 1974. Il testo, dedicato sembra a Cat Stevens e cantato in greco, ha un suo fascino, alimentato anche da una ritmica coinvolgente, ma stranamente non viene riportato nella busta interna dell’album.
Molti ci hanno chiesto di pubblicare i versi in greco e il significato in italiano.
Jirna masi mu dhen xero na mino horis esena agapi mu
Torna con me non so rimanere senza di te amore mio
Agapi mu agapi mu agapi mu
Amore mio amore mio amore mio
Jirna masi mu tha trellathò horis esena agapi mu
Torna con me impazzirò senza di te amore mio
Agapi mu agapi mu agapi mu
Amore mio amore mio amore mio
ithela na xero ke essì me skeftese agapi mu
volevo sapere che anche tu mi pensi amore mio
ithela na xero pu briskesse jià na se dhò agapi mu
volevo sapere dove ti trovi per vederti amore mio
Agapi mu agapi mu agapi mu
amore mio amore mio amore mio
egò dhen xero ti na kano horis essenza tha pethano
io non so cosa fare senza di te morirò amore mio
pessmu aftò k’essì pu m’agapàs tosso polì
dimmelo anche tu che mi ami tanto amore mio
o agapi mu agapi mu
o amore mio amore mio