.:. Alberto Perotti .:.

Commento sull'Arte: 'Alberto Perotti nasce nel 1968, Italia. Egli e' un ricercatore di medativi silenzi e il silenzio, si sa, e' permeato da voci e da tentazioni creative. Sono caparbiamente convinto, e oso affermarlo in ogni occasione, che il silenzio e' la voce Divina che ci parla tacendo. Chi capisce la Pianura Padana, chi ama la nostra Bassa lambita dal Po, dall'Adda e dal Lambro, scopre nell'opera pittorica di Perotti quel desiderio di limpida innocenza che ancora c'e' nella poetica essenzialita' dell'ubertoso paesaggio lodigiano plasmato nei secoli dall'acqua e dalla mano dell'uomo. Egli ritrae paesaggi intrisi di ruralita', presentati con suadenti morbidi colori, ove i coltivi, i cascinali, i fossati, le strade sterrate, narrano al presente le antiche e tormentate fatiche dei nostri padri. Alberi, borghi, campanili e casolari, sfumano all'orizzonte in tenui azzurrini velati dall'umido respiro dei campi. Nelle sue opere e' quasi assente la presenza umana e quando essa appare assume il simbolismo d'ombra di se' stessa. Anche gli interni sono raffigurati con mitezza di tinte. Sono ambientazioni ove domina la mansuetudine della discrezione silente, quasi monastica, che pervade d'umilta' il subconscio dell'Artista sublimando il suo operato con significazioni di elevazione spirituale. Questi stupori di Perotti verso il 'creato' e verso il 'costruito', ripropongono un realismo spontaneo del puro sentimento, sfrondato dai canoni accademici. Di fronte alle opere di Alberto Perotti, s'intuisce lo struggimento per l'integrita' del territorio, senza imbalsamarlo pero', in un sacrale e dinamico rapporto uomo-natura. Perotti, attraverso pacate pause contemplative, riesce a suscitare un senso di tranquillita' profonda, un'aspirazione a cose pulite, un soffio di raffinato lirismo agreste, un anelito di ancestrale armonia, quasi che lo stemperare morbido dei suoi colori sia una esorcizzante speranza capace di ammorbidire anche la durezza dei nostri cuori.

(Marco Raja, Scrittore)

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