Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 24.02.02: <<IL GIORNO DELLA PROTESTA. Centinaia di persone ieri mattina con slogan e striscioni per bloccare il progetto Edison. Contro il terminal marciano i giovani. In prevalenza erano studenti mentre la cittadinanza è rimasta "fredda" all’appello del Coordinamento>>

Alcune centinaia di partecipanti hanno sfilato ieri mattina lungo le vie di Adria.

Diversa e variopinta la composizione del serpente, come era logico attendersi. Bastava sentire e leggere gli slogan che sono stati gridati lungo il tragitto, alcuni impossibili da riportare, soprattutto quelli dei più giovani. Se le Istituzioni erano largamente rappresentate a tutti i livelli, ed altrettanto si può dire del mondo ambientalista, così come numerosa era la rappresentanza dei giovani studenti, non altrettanto si può dire per quanto riguarda la partecipazione dei cittadini.

Forse, un problema di comunicazione, del quale il coordinamento provinciale dei comitati per la difesa dell'ambiente farà bene a tenere conto in vista dell'annunciata marcia su Venezia e anche soprattutto di un eventuale referendum più volte evocato. L' unica attenuante la concomitanza con la giornata di mercato.

Da segnalare inoltre che durante l'intervento del presidente della Provincia che parlava di nuovi investimenti per 1.000 miliardi in centrale, dal pubblico è esploso un secco "No, no". Autori della interferenza il verde Sergio Temporin e il capogruppo di Rifondazione Comunista Giorgio Ravara, in consiglio comunale, a Ceregnano. Per loro, la Centrale deve sparire dal Delta: "Se verrà fatto un investimento di 1.000 miliardi ne avremo per altri 30 anni".

<<Il presidente della Provincia ed i sindaci del Delta hanno guidato il corteo. "Sul terminal decida la gente".E’ la proposta emersa nel corso della manifestazione svoltasi ad Adria, presente anche Chioggia>>

Il "popolo che non vuole il terminal", nelle sue varie espressioni, istituzionali (l'on. Grotto, il presidente della Provincia Saccardin e i sindaci del Delta), associazionistiche, ambientaliste, studentesche ha risposto alla chiamata del coordinamento provinciale dei Comitati per la difesa dell'ambiente confluendo ad Adria, anche da fuori provincia come nel caso di Chioggia, rappresentata anche dal suo gonfalone. Raduno nella zona scuole, poi il transito colorato e rumoroso grazie alla componente studentesca soprattutto, lungo il Corso V. Emanuele, quindi tutti in piazza Groto dove, molti oratori si sono succeduti al microfono per portare la loro solidarietà agli organizzatori, per dichiarare che comunque «il terminal non può essere realizzato contro la volontà dei polesani in genere, dei bassopolesani in particolare. A decidere devono essere i cittadini con un referendum».

<<GLI INTERVENTI. Tutti d'accordo nel chiedere il referendum>>

Tutti uniti contro il terminal ma non soltanto. Associazioni ambientaliste, rappresentanze istituzionali a tutti i livelli, collettivo studentesco, cittadini, ieri mattina in corteo da piazzale Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa hanno attraversato la città lungo Corso Vittorio Emanuele per poi tornare lungo via Carducci e sostare in piazza Groto dove era stato allestito un palco sul quale si sono avvicendati diversi oratori.

La manifestazione è stata organizzata dal coordinamento provinciale dei comitati per la salvaguardia dell'ambiente. Ha aperto la serie di interventi Stoppa ricordando come il Polesine sia una zona ad alto rischio tumori e la stragrande maggioranza dei cittadini sia contro la realizzazione del terminal nato da " un intreccio fra politica ed affari".

Stoppa ha annunciato: "Andremo a Venezia a portare la nostra rabbia". Per il sindaco di Adria, nonostante il fatto che il terminal sembra più vicino, le cose sono cambiate, cresce la consapevolezza dei pericoli: "In giro c'è troppa timidezza è l' ora della verità. Sciagurata è la posizione di chi ha già abbassato la testa. Non resta che dare la parola ai cittadini".

Il presidente della Provincia Saccardin ha rivendicato il coraggio dell'Amministrazione provinciale di rivisitare l'accordo: "Già avevamo affermato che era inopportuno, occorre fare chiarezza sui percorsi giuridici e finanziari della vicenda e finché non c'è chiarezza non si proceda. Di estrazione di metano non se ne parla anche oltre le 12 miglia Per la centrale perseguiamo la sicurezza dei cittadini, il mantenimento del posto di lavoro. Anch'io sono d'accordo: si faccia il referendum".

Mischiatti sindaco di Taglio di Po: "Il mio paese ha già espresso la sua contrarietà; il terminal non è opportuno; quanto alla centrale e all'orimulsion va bene se ci sono soglie di assoluta certezza. Siamo per la sua metanizzazione. Di estrazione del metano non se ne parla".

L'assessore comunale chioggiotto Tiozzo ha portato il saluto del sindaco Guarnieri; Chioggia si è fatta rappresentare anche dal gonfalone: "Siamo contro il terminal, contro l'estrazione di gas metano ma non scordiamo anche i fiumi inquinati".

Mancin, sindaco di Porto Viro si è rivolto ai giovani: "Vi vedo in piazza con piacere, perché voi siete la classe politica del domani che dovrà pur fare meglio di quella attuale, da parte nostra ci siamo già espressi sulla questione terminal e siamo per la tutela dell'ambiente".

Quindi l'onorevole Franco Grotto: "Questa manifestazione è un messaggio che deve essere recepito sia a Venezia che a Roma. Il terminal è un corpo estraneo in questo territorio e noi abbiamo già dato in termine di ambiente". Mengoli, sindaco di Rosolina: "La nostra scelta è chiara: siamo per l'ambiente siamo per il turismo siamo per il futuro dei giovani. Occorre riqualificare la Centrale".

Doati, sindaco di Corbola: "Vogliamo essere attori del nostro sviluppo, portavoce delle nostre comunità. Anch'io sono per il referendum ma mi pare di poter dire che da qualche tempo siamo il bersaglio di decisioni, come quella sulla sanità, che ci penalizzano".

Beatrice ha portato il saluto dell Collettivo studentesco: "Dobbiamo avere il coraggio di opporci perché l'Edison non è intoccabile. Siamo in piazza per far valere i nostri diritti. Da parte nostra ci deve essere l'impegno di crescere culturalmente ma invitiamo i responsabili a fare un esame di coscienza".

Poi la parola a Barion del coordinamento: "Per quanto riguarda l'estrazione del metano c'è una proposta presentata dai verdi veneziani che estende anche al golfo di Venezia quella valida per il golfo di Napoli. L'orimulsion è il peggiore combustibile che ci sia in circolazione".

Per Roccato degli Amici del Parco "è paradossale che si debba essere costretti a difendere il Parco, il Delta, ma occorre scendere in campo perché le minacce sono tante e non si chiamano solo orimulsion o terminal, per una terra dove fra l'altro esiste ancora un alto tasso di disoccupazione".

Ha concluso Luigino Mottaran, portavoce del coordinamento rivendicando, al coordinamento, il merito di avere sensibilizzato cittadini ed autorità pur in presenza di minacce e querele; poi, ha evocato scenari davvero terrificanti in fatto di eventuali incidenti che potessero nascere al terminal. Al termine degli interventi il popolo giovane è confluito ai Giardini Zen per ascoltare un concerto.

<<LA PROPOSTA DEGLI "AMICI DEL SENATORE ANTONIO BISAGLIA">>

"Vogliamo essere soggetti attivi delle decisioni sul nostro futuro e non essere più coloro che stendono la mano per chiedere aiuto ai potenti di turno. Ci mortifica il solo pensiero che chi doveva pensare, istituzionalmente, allo sviluppo della nostra area, abbia pensato più a quantificare la percentuale professionale delle sue prestazioni che porsi il problema se ciò fosse vero sviluppo per i nostri concittadini". Intervento non certo "da piazza" ma assai "pesante" e ricco di contenuti quello svolto dal microfono di piazza Groto dalla rappresentante della associazione "Amici senatore Antonio Bisaglia", Anna Lena Mottaran. Anche perché, ha presentato una proposta che ha condensato in questi termini: "Auspichiamo che il presidente Galan promuova un accordo di programma, così come previsto dall'articolo 27 della Legge 142 del 1990, con il Ministero delle attività produttive, con quello dell'ambiente e della tutela del territorio, con l'Enel, con l'Edison, con l'Amministrazione provinciale di Rovigo, con l'Ente Parco del Delta con i sindaci di tutta l'area interessata, compresa quella veneziana. In questo accordo si deve decidere la metanizzazione della Centrale Enel, la realizzazione del terminal dell'Edison soltanto se servirà ad alimentare la Centrale Enel, il divieto assoluto di alcuna estrazione di metano in Alto Adriatico, al largo del Delta". Nel corso del suo intervento Anna Lena Mottaran ha invitato tutti a "por fine alle chiacchiere inconcludenti e a far posto a fatti concreti dei quali il Polesine ha urgente bisogno; finora troppo ci si è parlati addosso senza che alcuno, aldilà di produrre ordini del giorno, documenti, prenda un'iniziativa". Quindi, se "il presidente Galan non prenderà iniziative, l'associazione chiede di sentire i cittadini sul problema Centrale, terminal, estrazione del metano".