Peter Eisenman

Nasce a Newark l’ 11 agosto 1932 e si laurea in architettura presso la Cornell University nel 1955

Fondamentale è l’incontro tra Eisenman e Colin Rowe negli anni ’60. Colin Rowe studia l’architettura come testo, sintassi.

Sei parole chiave per comprendere Eisenman:

IMPLOSIONE

TRIVELLAZIONE

PALINSESTO (CONTEST )

ASSOCIAZIONI PROCESSUALI/METAFORICHE

IN BETWEEN ( ARCHITETTURA TRA LE COSE )

OSCILLAZIONI

Svincolata da contenuti contestuali l’architettura può essere analizzata grammaticalmente.L'architettura è indagata come un "testo" per rappresentare "la struttura formale di una narrazione", non per veicolare il complesso dei significati ideologici, funzionali, sociali, costruttivi.

 

IMPLOSIONE

I suoi primi anni di attività sono caratterizzati dal commissionamento di una decina di case. Eisenman scava nel patrimonio lasciato da Terragni. Analizza La Casa del Fascio e Villa Giuliani Frigerio.

Mette in azione, in una serie di "esercitazioni", questi riferimenti in una serie di HOUSE (1, 2, 3, ecc..)

 

Casa del Fascio Villa Giuliani-FrigerioHouse 2

Questa House 2, è la casa chiave del rapporto con Terragni. Eisenman, nello studio della Casa del Fascio e della Casa Giuliani-Frigerio, nota la presenza di un conflitto, tra l’estrazione di materia dalla forma primaria e l’esplosione della forma stessa. Ma questo conflitto porta Eisenman a formulare una soluzione che chiama implosione. Ossia di un'esplosione che avviene in uno spazio limitato. Eisenman riprende dalla Casa del Fascio l'idea di un quadrato in pianta che viene compresso in alzato nello stesso rapporto di 1/2 adoperato da Terragni. Ma il semi-cubo che egli genera non è più stereometricamente compatto.

Ma le esperienze successive sulle houses non furono così soddisfacenti.

 

TRIVELLAZIONE

Nel 1983, anno della svolta, alla parola linguaggio si sostituisce la parola contesto. L'architettura implosa su stessa ora trivella il terreno per cercare le ragioni per riemergere da una fase di incertezza. I progetti diventano come scavati e affondati nel suolo da cui emergono i volumi. L'architettura implosa su stessa, organicamente aperta e slanciata di House X, ora va a trivellare il suolo per cercare le ragioni per riemergere da una fase di incertezza. L'elemento propulsore è il movimento POST-MODERNO che tende a lavorare nell’ambito di situazioni già esistenti e stratificate. C’è una riscoperta della memoria architettonica che può comunicare valori con l’uso del repertorio classico. Pertanto, da una parte si rivendicava l'autonomia della ricerca estetica (ancora, per molti, dipendente dalla funzione), dall'altra si poneva con grande forza in primo piano il concetto di Luogo di matrice organica. Spiazzato da questa tendenza, Eisenman cerca di trovare una risposta alla crisi (anche personale); capisce che per superarla, bisogna cogliere in profondità le ragioni, per poi trasformarle e andare avanti. In questo senso, considera il contesto come campo da indagare criticamente.

 

PALINSESTO (CONTESTO)

Siamo al culmine del post-moderno; il contesto è divenuto oggetto d'indagine critica e lo strumento per questo lavoro è il tracciato ( reticoli spaziali e ordinatori, griglie complesse stratificate e sovrapposte come in un palinsesto, le vecchie carte medievali su cui si scriveva cancellando, ma non completamente, i testi più antichi).

GALLERIA IN CALIFORNIA: nel progetto per l’ampliamento di una galleria in California Eisenman mette in evidenza le linee-forza; non c’è più scissione tra elemento architettonico (costruito) e gli altri (verde, pavimentazione, ecc.), ma un unico disegno concepito e tenuto insieme da “tracce rilevatrici” in un contesto di natura critica.

IBA DI BERLINO
è di certo il progetto più importante di questo periodo. Qui il lotto presenta una serie di edifici preesistenti che Eisenman “riammaglia” con una serie di griglie basate ancora sul concetto di palinsesto, senza aderire troppo al concetto di "memoria" o alla riproposizione "mimetica" dell'esistente, come invece appare in parte in altre proposte dell'Iba.

PARCO DELLA VILLETTE: c'è lo stesso concetto dei tracciati che appaiono nella proposta tecnica e architettonica della realizzazione di Bernard Tschumi.

IN BETWEEN (ARCHITETTURA TRA LE COSE)

Nel progetto per un campus americano, riprende i bastioni vecchi come traccia (palinsesto). Eisenman articola l’edificio attraverso due tracciati regolatori: quello della città e quello del campus universitario. L'idea dello spazio "tra" le cose è qui preso come strategia di progetto.

Nel Wexner Center for the Visual and Fine Arts, Ohio State University, Columbus ,Eisenman comprende a pieno la modalità dell'IN-BETWIN.
Dell'architettura INTERSTIZIALE .Eisenman INCUNEA il suo progetto tra gli edifici esistenti, trasformando di retri di servizio in nuovi centri

Wexner Center

OSCILLAZIONI

Un’altra operazione molto importante è appunto quella dell’oscillazione e della vibrazione della forma (collegata al Futurismo di Balla), intesa proprio come tecnica di progetto (si tratta dello sfociamento).Se il movimento di Ghery è scultoreo (Boccioni), quello di Eisenman è oscillatorio, di vibrazione (Balla).

GUARDIOLA HOUSE (1988 Santa Maria del mar, sulla costa spagnola di Cadice): è evidente questo concetto di vibrazione. La casa è stata disegnata proprio giocando sul movimento ondulatorio di una pianta ad L .Si creano così operazioni booleane, con incastri, sottrazioni, intersezioni.

Guardiola House. La casa non è stata realizzata Aronoff center

 

Un altro concetto chiave dell'opera di Eisenman è il DECOSTRUTTIVISMO.

E' un concetto di sfalsamento o dislocamento. Non significa fare le cose "storte". Dice: se prendo un testo classico e lo analizzo attraverso una lente "spiazzante", non sua, di un altro campo, "SPIAZZA", ma allo stesso tempo potrebbe illuminare a "NUOVE STRADE".

 

 

Home page

<< Back Diario di bordo Next >>