Metodologia di allenamento

Ultimo aggiornamento Domenica 26 MArzo 2012

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Consigli di Orlando Pizzolato
Preparazione alla maratona

Criteri e suggerimenti per preparare e   correre nel modo migliore una maratona

Il quesito più ricorrente che mi viene posto riguarda il lasso di tempo che necessita perché si possa impostare un ciclo di preparazione ben articolato che porti l’atleta ad esprimersi al meglio in una gara di maratona.

A questo tipo di domanda è impossibile dare una risposta che abbia una valenza generale, ogni podista si trova con un diverso grado di preparazione, ha obiettivi diversi e diverse sono anche le sue potenzialità .

L’unica affermazione che non teme smentita parte dal presupposto che un maratoneta, perché possa esprimere appieno le sue potenzialità, dovrà dedicare alla preparazione diverse settimane se non alcuni mesi.

Un tempo di preparazione inferiore potrà essere impiegato da chi partecipa spesso a gare di questo genere o si accontenta solo di giungere al traguardo senza particolari ambizioni cronometriche.

Ma il podista che vuole affrontare l’impegno con l’intento di raggiungere un risultato cronometrico che rispecchi le sue reali possibilità dovrà necessariamente ricorrere ad una preparazione piuttosto articolata che preveda la crescita qualitativa delle caratteristiche fisiologiche che caratterizzano il podista dedito alla corsa di endurance.

E’ indubbio che al maratoneta si chiede soprattutto di curare la “resistenza” e pertanto,nell’intero arco della preparazione, i lavori che prevedono la corsa di durata non mancheranno in nessuna fase, ciò che varierà sarà soprattutto il “dosaggio” ed il “ricorso programmato a vari mezzi d’allenamento” che influenzano in diverso modo le capacità prestative dell’atleta.

Va, infatti, ricordato che esistono lavori che hanno l’obiettivo preminente di “costruire” l’atleta, di determinare, cioè, quei cambiamenti biomeccanici grazie ai quali viene messo nelle condizioni di migliorare le sue prestazioni (fase della costruzione) ed altri, da utilizzare nelle fasi di preparazione successive, che permettono all’atleta di raggiungere il massimo livello condizionale (fase della messa in forma).

Non vi sono particolari diversità tra la preparazione per la maratona e quella per il mezzofondo prolungato, i primi cicli di preparazione sono pressoché coincidenti, ciò che caratterizza il lavoro del maratoneta nel periodo invernale è soltanto il ricorso ad un maggior chilometraggio durante le sedute che prevedono lavori estensivi. in questo scritto l’attenzione sarà focalizzata prevalentemente sulla fase che prevede “la messa in forma del maratoneta”.