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Le Scarpe
Il
caldo,
quello tipicamente estivo, è arrivato… Ed anche un po’ prima di quanto si
pensasse, nonostante sia già qualche anno che l’estate sembra costantemente
anticipata di un mese circa rispetto ad una volta.
Mi ricordo che “da atleta” cominciavo veramente a sentire i disagi del caldo
verso la fine del mese di giugno, e sapevo che dovevo soffrire fino a metà
agosto, quando la temperatura progressivamente calava. Purtroppo adesso le cose
non stanno così, e i tempi si sono dilatati. La combinazione di alte
temperature e di un tasso di umidità elevato rende molto disagevole sostenere
gli allenamenti podistici, anche in quelle sedute che fino a qualche tempo fa si
sostenevano senza particolare disagio.
Con questo clima molti podisti sono andati inevitabilmente in crisi, e non c’è
da stupirsi visto che l’efficienza fisica è condizionata dal fatto che
l’organismo, ed in modo particolare l’apparato cardio circolatorio, deve far
fronte al processo di termoregolazione. Le alte temperature dell’aria riducono
il gradiente di differenza con la temperatura corporea, e l’esigenza del
nostro corpo è di eliminare quanto più calore possibile, processo che avviene
con la sudorazione e con la veicolazione del sangue verso gli strati più
superficiali della pelle.
Tutto ciò avviene con l’impiego del sangue, e tale situazione determina una
minore disponibilità dello stesso per i muscoli, impegnati invece nello sforzo
della corsa. E’ questo processo fisiologico che ne risente maggiormente e
l’efficienza nell’ambito sportivo cala, tanto che si può arrivare a
correre, a parità d’impegno, anche 10-15 secondi al chilometro più
lentamente del solito. Quindi, non devi pensare che la forma fisica sia
improvvisamente calata, ma ti ritrovi a correre più piano del solito proprio
perché l’organismo è impegnato a far fronte ad esigenze climatiche
particolari. Tornerai a correre con la solita efficienza solo quando la
temperatura dell’aria rientrerà in un ambito normale, tale da non
rappresentare più un super lavoro per il corpo
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