Con la partecipazione di: 

Sylvie Ferré (francia)

Michela Montrasio (italia)

Roger Bourke (Inghilterra)

Giovanni Fontana (italia)

David Castelletti (italia)

Jocelyn Fiset (canada)

Wladyslaw Kazmierczak (polonia)

Ewa Rybska  (polonia)

Enten Hitti (italia)

Massimo Arrigoni (italia)

Shalom Neuman (USA)

Olivier Garcin (francia)

Seiji  Schimoda (giappone)

Roberto Rossini (italia)

Tomasz Wendland (polonia)

Nicola Frangione (italia)

 

In collaborazione con:

Polysonneries Lyon, Francia

Action art Actuel (ADN) Canada

NIPAF Giappone

Unbearable New York, USA

Inner Space Poznan, Polonia

Crossing Time Dartington, Inghilterra

Harta Design Genova, Italia

Castle of imagination Slupsk, Polonia

Nouvelles de l'Art Nice, Francia

Momo edizioni Alatri Frosinone, Italia

 

 

Sylvie Ferrè ( Francia)

 

 

Dal 1990 direttrice artistica di molte esposizioni, conferenze, performances festival: Esposizione "La seduction par/dans la Peinture" 90-91. Conferenza "Les rencontres du marché de l'art contemporain" - Paris 95. Festival "Poésie Sonore/Poèsie Action" - Lyon 95. Esposizione "Fluxus Happening" 96. Direttrice artistica del Festival Internazionale d'Arts Vivants 'Polysonneries" dal 98. Redattrice di riviste d'arte: "InterArtActuel" Québec, "BlocNotes" MAPRA e collection "CentTitres" Centre International de Poésie Marseille. Esposizione Poesia Visuale "intermedia" omaggio a Dick Higgins, RomaBudapest 98-99. Ambasciatrice per una collaborazione inter-festivals (teorica e pratica) sul. movimento internazionale in corso.

 

Presenta:

La Performance: Un constat d'intéret public

La sua breve conferenza tratta della performance Art, della situazione internazionale oggi e l'uso delle nuove tecnologie. Apre un dialogo permanente tra le diverse organizzazioni e per una informazione più completa ad un pubblico sempre più aperto.

 

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Seiji Shimoda (Giappone)

 
 

Nato nel 1953 a Nagano. Nel 1970 inizia a scrivere poemi e nella scuola superiore partecipa a[ movimento studentesco.

Si è orientato quindi verso l'espressione corporale andando oltre l'espressione letteraria verso la poesia vivente,dal 1975 al 79 con numerose performance e teatro sperimentale all'Università di Osaka City e al Kid Ailack Art in Tokyo.

Pubblica i primi libri di poesia nel 1980: "Mise" e ''Coffee shop".

Negli anni 80 presenta sue performances in numerosi Festival in più di 36 paesi tra Europa, Asia, Nord e Centro America, organizza in Giappone diversi seminari e festival.

Dal 1993 èDirettore e organizzatore di NIPAF Festival Internazionale itinerante di performance Art in varie città del Giappone.

Organizza e coordina PAPA confronti tra vari festival in Asia sulla Performance Art come in Corea, Indonesia, Philippines, Vietnam, Thailandia, Cina, (Hong Hong e Taiwan).

la sua poesia-azione prende origine dal movimento Butoh.

 

Presenta:

Grasp my Body

Coscienza e non coscienza del corpo. Al limite estremo del corpo questo si esplica nel silenzio, dove tensione dell'aria e del tempo è onnipresente.

 

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Enten Hitti (Italia)

 

 

Il progetto Enten Hitti nasce nel 1990 come laboratorio sonoro volto a sperimentare le intersezioni fra elettronica musica rituale ed etnica e poesia contemporanea.

Pierangelo Pandiscia e Gino Ape ne sono i fondatori; essi spaziano dalla Paleografia musicale all'informatica, dal suoni elementari alla musicoterapica, dal teatro di ricerca alla performing arts.

Con sonorizzazioni ambientati e installazioni hanno collaborato con vari artisti come Bernarda Visentini partecipando a vari festival internazionali e alle edizioni "harta performing".

Composizione di musiche per la RAI e il teatro.

Collaborazione con G.L. Ferretti e M. Zamboni dei CSI edizioni Taccuini Polygram e le produzioni Project in Nord America.

 

Presenta:

Il ritmo del cuore

E' l'ultimo progetto curato da Enten Hitti, nato da una serie di

improvvisazioni musicali su testi di Boris Vian, Ballard, D. Zezelj e testi propri.

L'intento è di lavorare sulla deriva e sulla risonanza di parole, musiche e immagini creando una struttura performativa flessibile in grado di seguire i ritmi ed i sentimenti che nascono ed evolvono nelle varie situazioni.

 

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Tomasz Wendland (Polonia)

 

 

Laureato in Storia dell'Arte all'Università di Poznan e diplomato in pedagogia, pittura, disegno e scultura.

La sua attività artistica e di ricerca partendo dalle arti visive si sviluppa in un rapporto interdisciplinare, spesso i suoi lavori trovano nell'installazione nel video e nella performance l'esplicazione totale.

Le sue performances risultano azioni gestuali e concettuali segnando tracciati mentali nel tempo.

Dal 1999 è direttore dei Centro per le Arti Contemporanee INNER SPACES Multimedia in Poznan.

Cura manifestazioni Internazionali in vari Shows e Festival nell'Est Europa.

 

Presenta:

Negrologio

la performance è costruita sul collegamento tra la morte, il mistero, la memoria e il tempo della vita.

Lavora sulle necrologie perché esse sono usate da tutti i popoli e in ogni cultura.

Quando della persona scomparsa si mostra il nome per l'ultima volta, il necrologio nella sua visualità contiene la memoria di perdite casuali, amori, felicità e tragedie.

Piccole narrazioni su esseri umani che diventeranno poco dopo senza alcuna importanza, pezzi di carta e testi che testimoniano il mistero del tempo.

 

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Jocelyn Fiset (Canada)

 

 

Coordinatore e direttore artistico del Festival Multidisciplinare Internazionale "Dérapage Contròlé" in Canada dal 1999.

Artista multidisciplinare spazia dalle arti visive: pittura, disegno, fax-copy art, fino all'installazione tecnologica e alla performance.

Ultimamente con i lavori di "pittura numerica critica" realizza azioni visive istantanee utilizzando computer, tavola grafica e penna elettronica.

In diretta con il corpo agisce pittoricamente trasformando la scena materialistica e tecnologica dell'uomo.

Dal silenzio primario e spaziale alla scrittura sociologica della società dà origine a un "nomadismo pittorico".

 

Presenta:

Digital Painting

La pittura digitale è visuale, è sociale, è opportuna, una differente maniera di vedere la pittura, un concetto in via di costruzione, un work in progress... Per mezzo di un Powerbook, di una tavola grafica e una penna elettronica, il pittore manipola, modifica e trasforma l'immagine in diretta.

Elabora preliminarmente rappresentando l'evoluzione materialista e tecnologica dell'uomo.

 

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Massimo Arrigoni (Italia)

 

 

Artista interdisciplinare di drammaturgie poetiche, nel suo percorso artistico ha sviluppato una forma di teatro di poesia dove la vocalità della parola nella musica caratterizzano il linguaggio poetico delle sue performances.

Ha prodotto e realizzato azioni di poesia e musica dedicati a Erik Satie,

Pier Paolo Pasolini, Primo Levi, Jean Genet, alla poetica della letteratura Beat e della Cyber-punk.

Dal 1996 partecipa a numerosi festival internazionali.

Collabora alle produzioni del Teatro Invito di Lecco, alle edizioni "harta performing" e Pulcino Elefante.

Un percorso che si muove anche in ambiti differenti come la poesia-visiva e l'installazione.

 

Presenta:

Cannibalismi Verbali

Il work-art è caratterizzato dalla frammentazione di con-testi poetici lineari, strutturati in forma di partitura sonora per voce e strumenti acustici o elettronici.

Una ricerca poetica che persegue la coincidenza tra struttura e forma, sostanza e apparenza, un atto di cannibalismo verbale tendente verso una drammaturgia possibile fra teatro poesia e musica.

 

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Shalom Neuman (Usa)

 

 

Nato a Praga in Cecoslovacchia, da adolescente è emigrato negli USA dove ha studiato Arte, attualmente è insegnante a livello Universitario e coordinatore nella direzione del "Unbearables Arts Festival" itinerante in vari spazi e teatri alternativi a New York City.

La sua ricerca artistica visiva è imperniata nella realizzazione di opere pittoriche installative e scultoree.

I suoi lavori risultano come scenografie drammaturgiche e spesso utilizzando musica e supporti sonori rivela anche il corpo in una analisi critica o ironica della società contemporanea.

 

Presenta:

Deborah

Sulla reazione di una donna alla quale è stata diagnosticata una grave malattia e per la quale è stata curata.

La performance vede un attore vestito di nero che invita silenziosamente gli spettatori ad interagire e ad aprire una costruzione scultorea, una sorta di armadietto dei medicinali contenente immagini, oggetti, sonorità e una videoproiezione di Deborah.

 

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Michela Montrasio (Italia)

 

 

Laureata in Lettere con tesi in storia dell'arte medioevale.

Ha studiato danza con R. Pomper, T. Weikel, L. Casiraghi, E. Procopio.

Si è formata in Danzaterapia con P. Vera d'Aragona dell'istituto Riza di Milano e con E. Cerruto del centro Sarabanda di Milano.

Dal 1986 attiva nel teatro-danza partecipa con i gruppi Osaon e Sinergesta e individualmente a numerose rassegne e festival.

Collabora ai progetti e edizioni "harta performing", partecipando a manifestazioni artistiche indirizzate anche alla fotografia, video e installazioni.

 

Presenta:

Siamo la terra

Cavallo Pazzo/sentiamo bene quello che dici/una terra, una madre/uno non vende la terra/sulla quale la sua gente cammina/noi siamo la terra/come possiamo vendere nostra madre/Cavallo Pazzo/sentiamo bene quello che dici/possesso/una guerra senza fine/specchi d'oro/nei quali la gente/perde la testa/i predatori cercano di civilizzarci/ma le tribù non spariranno/Cavallo Pazzo/ sentiamo bene quello che dici.

 

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David Castelletti (Italia)

 

 

Giovane artista, nasce come cantante-percussionista.

Impara presto ad usare tutte le tecnologie applicate al campo musicale come sensori, computers, pad ed effettistica vocale.

Ha collaborato con C. Baglioni, R. Casale, F. Mussida, oltre a produzioni e performances con il suo gruppo David Rock Theatre.

Nel 2001 fonda Visual Factory, gruppo che realizza spettacoli multimediali e videoinstallazioni artistiche con contributi audio-video in tempo reale.

 

Presenta:

Tistoosservando

Opera che analizza il senso di appartenenza-non appartenenza alla propria tribù urbana.

400 maschere inespressive bianche osservano lo spettatore che a sua volta osserva il cambiamento che avviene su di loro.

Una proiezione frontale dei particolari che cambiano la fisionomia dei volti, che si trasformano in schermo di proiezione con messaggi testuali.

 

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Wladyslaw Kazmierczak e Ewa Rybska (Polonia)

 

 

Wladyslaw Kazmierczak è nato a Born nel 1951 vive a Slupsk in Polonia, ha studiato all'Accademia of Fine Arts in Cracow M.A.

Dal 1979 realizza numerose performance partecipando a vari festival nel mondo.

Dal 1997 collabora con Ewa Rybska costituendo un duo di progettazione e azione artistica.

Nel 2001 inizia l'Hystercs-on line Art Magazine.

E' direttore del Baltic Gallery of Contemporary Art in Slupsk, Polonia.

Direttore e organizzatore dal 1993 del Festival Internazionale di Performances Arts ''Castle of lmmagination" in Polonia.

 

Presenta:

A new futurismo

Dal 1 Settembre 1939, dalla Germania Nazista invasione della Polonia e dell'Europa, dopo, dal 17 Settembre 1939 i Soviet della Russia invadono l'Europa dell'Est a fianco, dopo, Auschwitz e l'Olocausto, dopo, l'accordo di Yalta e la Guerra Fredda, dopo 63 anni di isolamento noi crediamo

ancora in una Europa Unica.

 

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Roberto Rossini (Italia)

 

 

Nato a Genova, è stato tra i fondatori del centro UH! e ha partecipato alla realizzazione di tutte le performance del gruppo.

Ha realizzato trasmissioni sperimentali di drammaturgia radiofonica per conto della RAI e interventi di videoarte, ha collaborato alle edizioni "harta performing".

Svolge attività di sperimentazione visiva, collabora con riviste d'arte e immagine ed è docente all'istituto Europeo di Design di Milano.

Le sue performance sono eventi che trattano della separazione tra i sensi e gli strumenti della conoscenza, orientate ad una ricerca "psico-corporea" e "trasmediale".

 

Presenta:

Ludi

Un'azione rituale che indaga la parentela tra il gioco, l'inganno e la guerra.

La performance tratta dei concetti interagenti di energia, comunicazione e violenza; le radici antropologiche del gioco, e della rappresentazione.

La banalizzazione del quotidiano impedisce di riconoscere la violenza che è dentro ognuno di noi.

Distruzione e consumo di ogni energia senza ricadute positive, assenza di comunicazione tra le parti, spreco di risorse e vite umane.

 

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Roger Bourke (Inghilterra)

 

 

Artista che basa il suo lavoro sull'installazione, il video e i sonic media.

E' direttore del Visual Performance BA e MA corso di Laurea in Art, performance e media al Dartington College of Arts in England.

Cura il Festival Internazionale "Crossing Time" in Dartington Gallery.

La sua ricerca dal 1980 spazia dalla scenografia alla nuova scrittura e teatro visuale.

Ultimamente molte sono le sue esibizioni: IFA Gallery Stuttgart, State Art Gallery e Museum Poznan, Spacex Gallery Exeter, CCA Poznan, BWA Gallery Katowice-MAMU Gallery Budapest, Periferic Biennale lasi Romania, Derapage Control Quebec, MMAC Tokyo e Catalyst Arts Belfast.

Il suo lavoro integra con il video vari media e centralizza il senso diretto di percezione nella costruzione dei significati.

Opera per lo spettatore un'esperienza visiva-sensuale, concettualmente sradica il linguaggio figurato dalla sua origine.

 

Presenta:

Shinjuku mappo

Made in Tokyo.

Tentativi di tradurre la fragilità dell'equilibrio fra stabilità e Caos che è così spesso fondata nella poetica del giardino Giapponese e nella confusa matrice detta nuova città.

 

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Giovanni Fontana (Italia)

 

 

Poeta.

Si occupa di linguaggi multicodice e di tecniche intermediali.

Interessato ai rapporti tra le arti, è tra i principali esponenti della "sound poetry" internazionale.

Ha tenuto performances "fono-visuaii" in centinaia di festival ed ha preso parte con opere verbo-visive in moltissime rassegne in Europa, Americhe, Australia e in Giappone.

Ha scritto testi per la musica e il teatro.

Ha pubblicato libri e dischi.

Ha fondato la rivista "La Taverna di Auerbach" e le edizioni di poesia sonora "Momo"; fa parte della redazione di "Baobab".

La sua ultima pubblicazione è: "La Voce in movimento - Vocalità, scritture e strutture intermediali nella sperimentazione poetico-sonora", Edizioni "harta performing & Momo".

 

Presenta:

Il gioco delle voci

Il flusso vocale si appoggia ad una fitta sequenza di aggettivazioni della voce, fino al singolare scaricamento  del "fIatus" (à bout de souffle), nel tentativo disperato di sconfiggere l'ossessione di un silenzio mentale tanto più pesante di qualsiasi parola.

 

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Olivier Garcin (Francia)

 

 

Nato nel 1955 a Aix in Provenza, mediterraneo, vive e lavora a Nizza.

Progettista, realizzatore-audiovisuale-multimedia-poeta-performer, è Professore di Arti plastiche e teoriche.

Diplomato alla Villa Arson (Nice) e laureato con prìx sul cinema sperimentale.

Artista discreto osserva ascolta e vigila.

Come poeta è in azione, come cineasta costruisce, come passante segnala, come professore invoglia, come colorista contrasta e come narratore si preoccupa di finezze e dettagli.

Organizzatore di festival di films, documentari e poesia.

Lavora con e sulla plasticità della comunicazione.

Produce films, documentari e fiction "sperimentali' progetti per la televisione, edizioni, azioni filmiche, performance, ambientazioni e installazioni, diversi testi, gli capita anche di non far nulla.

 

Presenta:

La Cri - Les Tripes

Performance multimediale in due tempi con poesia sonora e supporti di proiezione video-fotografica sulla quale agisce con testi donati e sciolti dalla sonorità della sua voce e dalla musicalità del sax.

Le azioni evidenziano in particolar modo il mondo interiore nel grido, dove le parole e le frasi con le sonorità interagiscono con la stessa struttura visuale.

 

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Nicola Frangione (Italia)

 

 

Nato nel 1953 a Forenza (PZ) vive a Monza dal 1961.

Artista interdisciplinare dal 1972 inizia la propria produzione nella grafica editoriale, nella poesia visiva, regia, video-arte, poesia-sonora, installazione e Mail Art.

E' soprattutto verso la performance di poesia totale e teatrale che ha unito in sinergia la sua ricerca.

Ha partecipato a centinaia di mostre visive, Festival Internazionali con performance e video.

Ha pubblicato libri d'arte e dischi partecipando a varie trasmissioni radiofoniche e televisive.

Direttore con L. Bianco dal 1987 della galleria multimediale "Osaon-Harta" di Milano.

Fondatore e coordinatore di "harta performing" progetto editoriale sulla performing arts italiana e il Festival Internazionale "Art Action" di Monza.

 

Presenta:

Rapporti Orali e Trasversalità Sonore

Performance di poesia sonora e gestualità del corpo, dove il testo e la musica si fondono in chiave sinergica rivelando la voce in una "parola totale".

Per scavalcare i margini assegnati dalle regole della scrittura in un "ultratesto trasversale" ma totalizzante.

 

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