IN DIRETTA DALLA CUVA SUD
storia di una telecronaca da "Fossa dei Leoni"

________________________di Malaman________________________

Il mondiale 2002, unito al clima del sospetto, è riuscito a trasformare anche un vero professionista (che rimpiangeremo) come Bruno Pizzul, in un ultras della curva Sud. Di quelli che qualunque cosa succeda in campo “noccé sò ccazzi, ciavemo ragione noi". Forse è un'illusione ma personalmente mi aspetto, accendendo la TV, di ascoltare una telecronaca obiettiva che mi spieghi quello che accade in campo e non sentirmi dire frasi del tipo "Prima o poi gliela mettiamo dentro" o "speriamo che l'arbitro fischi qualcosa anche per noi". Oppure la ricerca di alibi assurdi come il caldo (come lo patissero solo loro), il nuovo pallone più leggero (poveri piedini di Cenerella), e la mancanza di ossigeno nello stadio al chiuso. A parte che forse era un alibi per i telecronisti stessi, che con la scusa del poco ossigeno al cervello potevano permettersi le loro castronerie, ma vorrei ricordare a lorsignorine che in quasi tutti gli altri sport, eccetto per i motori dove i gas creerebbero qualche problema, la disfida si svolge al chiuso.
Per Pizzul questo è l'ultimo mondiale ai microfoni, e questo ci dispiace davvero, ma non è stato davvero un lieto fine. Sembrava di assistere alla situazione di uno che al termine di un qualcosa, con niente da perdere, si lascia andare a fare o dire quello che non avrebbe mai potuto prima.
Per evitare un monologo e cercare di variare i punti di vista, Pizzul è stato affiancato a Giacomo Bulgarelli, voce storica della Playstation, il quale ci ha messo del suo peggiorando le cose, calpestando del tutto quel poco di obiettività che era rimasta in Pizzul, facendo diventare le telecronache delle vie crucis nelle quali i cattivi usavano ogni mezzo per sconfiggere i nostri spocchiosi protagonisti. Ma Bulgarelli sa che il bene trionferà sul male e l'Italia conquisterà la tanto agognata pietra filosofale 20 anni dopo l'epica impresa di Rossi&C.
I primi brutti e cattivi sono gli ecuadoriani: dopo un modesto pugno di un ecuadoreño a Cannavaro, Bulgarelli comincia a gorgogliare di stare attenti perché i sudamericani puntano sempre a far degenerare le partite.
"Ma è assurdo!" si urla ad ogni fallo contro l'Italia, anche i più madornali, senza nemmeno aspettare il replay. "Si, forse il fallo c'era" viene digrignato dopo che il centesimo replay conferma la veridicità dell'intervento arbitrale. "Ma agli altri però non l'avrebbe fischiato" (perepeppeppé!) viene aggiunto arrampicandosi sugli specchi oleati.
"Rigore? Ma quale rigore?" saltano in piedi i due ultras che avranno avuto sicuramente il viso colorato di azzurro e il cappellino di lana col tricolore. "Di falli così in area ce ne sono a migliaia nel campionato italiano". Si, peccato che in campo internazionale certi giochi sporchi sono poco tollerati. Sta di fatto che il rigore viene battuto. "Tanto lo para" dice Bulgarelli da vero bullo con le mani nelle parti basse. "Parato!" urlano con ogni probabilità alzandosi in piedi e facendo il fine gesto dell'ombrello. E senza troppi complimenti il povero Ahn viene dovutamente sbeffeggiato: "Eh, eh... proprio Ahn, quello che avrebbe dovuto punirci".
E mentre Trapattoni invece di rassicurare i suoi giocatori si dedica ad un ballo da tarantolato calciando borracce a destra e a manca innervosendo ancora di più i suoi, i due paladini dell'etere vorrebbero essere con lui e tra lo stupito e il divertito si collegano di continuo con l'inviato dal campo vogliosi di udire e commentare in diretta qualche bestemmione o qualche scazzottata.
La partita è finita, tutti a casa! Il pulmino dei tifosi aspetta i capiultras Pizzul e Bulgarelli che non si faranno più sentire fino alla finale.
"Collina è stato perfetto, possiamo dire che il mondiale lo ha vinto l'Italia". Hanno così concluso in bellezza: l'ultima fesseria è stata detta. E che nessuno si azzardi a dar del cornuto a Collina, l'Elmo di Scipio potrebbe ammaccarsi!

SUD COREA - ITALIA
IL TABELLINO

Per chi sostiene ancora un'incontestabile superiorità in campo della Naziunala, riproponiamo il tabellino della patita, che comprenderebbe le levantine simulazioni dei Zambrotta, le gomitate al volto dei Del Piero. La matematica non è un'opinione.