IL TIFOSO E' CAUTO MA LA TV MANIPOLA:
"E' FESTA DI PIAZZA"
quel vizio della mistificazione...



________________________di Malaman________________________


L'Italia passa il turno, dai maxischermi la folla torna a casa felice ma sofferente. Non c'è voglia di festeggiare un pareggio o una prestazione mediocre dei propri giocatori. Ma la stampa deve pompare la cosa e si inventa i caroselli e le feste di piazza. Immagini di repertorio e primi piani ristretti riescono a rendere l'idea di una festa che non c'è. Ma il tricolore deve essere osannato a tutti i costi. I patrioti devono essere inquadrati e la burattinata si ingigantisce sempre più.
Non importa che ci siano stragi, manfrine di palazzo, disastri, guerre... la prima notizia deve essere il calcio con i servizi ormai fotocopie di loro stessi, con gente che brinda, tricolori al vento e isterie di massa.
Per una volta poi Totti ha avuto ragione, nel lamentare che in Italia si continui dopo mesi a parlare delle sue tresche durante i mondiali, del fatto che abbia visto o no la sua donna e così via... Un bel chissenefrega che si aggiunge a tutto il resto.
Come fossero gli ultimi sviluppi sulle vittime di un terremoto o di una catastrofe, i nostri TG tutti i santi giorni hanno pensato bene di aprire ogni edizione con la Naziunala. Con dovizia di dettagli abbiamo saputo cosa mangia la nazionale, se va a messa, quante volte Di Livio è andato al bagno e se ha tirato l'acqua.
A vedere i TG ogni 4 anni nel mondo non succede niente: le guerre spariscono, non ci sono morti o truffe, tutti stanno bene perché vivono Naziunala. Come nell'antica Grecia quando Sparta e Atene deponevano le armi per partecipare ai giochi olimpici, così pare essere per i mondiali di calcio, con la differenza che i mali del mondo, anche se non narrati, non concedono tregue per scopi calcistici.
Gli stessi personaggi che pochi giorni prima ci stressavano sotto i colpi di sviluppi pettegoli e insignificanti del delitto di Cogne con interviste al vicino, alla nonna del parroco e al cane, ora parlano di calcio con lo stesso tono e la stessa saccenza.
"Guardate: questo è il mercato di Napoli." millanta il TG5 "Alle bancarelle sono quasi tutte donne...". Sai che roba! Ma perché, quando non gioca l'Italia ai mercati ci sono quasi tutti uomini? Non sono forse le donne che generalmente fanno la spesa?
tutti a casa, paisà "Piazza del duomo: la folla è scatenata per il passaggio del turno dell'Italia col Messico e una fiumana di gente si dirige per gli ormai inevitabili caroselli" Io che abito a Milano ho visto, senza esagerare, caroselli più rumorosi per le vittorie del Senegal. Contro il Messico sul metrò che veniva dal Duomo ho visto solo facce distrutte per la tensione di un passaggio del turno troppo, troppo sofferto.
"Come vedete gli uffici sono vuoti, al telefono non risponde nessuno. Sono tutti incollati al teleschermo a vedere l'Italia". E loro ne vanno pure orgogliosi. Ma non potevano starsene a vedere la partita anche i giornalisti e risparmiarci il loro inutile lavoro?



in sottofondo: la trionfale melodia dell'Ecuador

Grazie alla vittoria dei sudamericani sulla Croazia, l'Italia passa il turno
presa per i capelli ma la TV e i mass media si inventano il trionfo.


Cam-sa-ha-mi-daa Korea !