BOGOTA' DOPO PENALOSA

La capitale della Colombia cinque anni dopo l'inizio della sua trasformazione
Intervista con Oscar Edmundo Diaz di Ivana Jakubkova, Car Busters.

Car Busters magazine n.17, estate 2003

Non molto tempo fa, la citta' di Bogota' era intasata di automobili ed inquinata, con molti cittadini impossibilitati a raggiungere le loro mete quotidiane. Nel 1998 tutto questo comincio' a cambiare quando Enrique Penalosa venne eletto sindaco, dando il via ad un ampio spettro di iniziative politiche volte a migliorare rapidamente e profondamente la qualita' della vita dei cittadini di Bogota'.
Oscar Edmundo Diaz, portavoce di Penalosa per gli affari esteri, e' stato il coordinatore del primo Carfree Day di Bogota', che ha gettato le basi per quello che si puo' a buon motivo ritenere il progetto di trasformazione urbana piu' importante degli ultimi cinquant'anni. In soli cinque anni, una progettazione innovativa ha trasformato questa citta' di sette milioni di abitanti in un modello mondiale per i paladini delle citta' sostenibili. Tutto questo comincio' con un Carfree Day nel febbraio 2000 che libero' i 35mila ettari della citta' da tutto il traffico privato.
"Siamo riusciti a far spostare sette milioni di persone con il trasporto pubblico e con le biciclette", ricorda Diaz. "Piu' di 800mila automobili sono rimaste in garage, e 1,5 milioni di persone si sono spostate in bicicletta". "Diventeremo la prima citta' senz'auto del mondo" si vanta scherzosamente.
Nel gennaio 2001, alla fine del mandato triennale di Penalosa (che per legge non poteva venire rieletto una seconda volta), Bogota' si trovo' in possesso di un sistema di trasporti efficiente ed accessibile unico al mondo consistente in: un sistema di trasporto pubblico su gomma di livello internazionale con numerose corsie preferenziali; la strada pedonale piu' lunga del mondo (17 km); la piu' lunga rete di piste ciclabili dell'America Latina (250 km); centinaia di km di nuovi marciapiedi; 120 km di vie chiuse al traffico durante la domenica, quando le auto vengono bandite per lasciare il posto a migliaia di ciclisti e pedoni.
Diaz attualmente lavora a New York come assistente di Penalosa. Si sta occupando della scrittura di un libro e di parecchi articoli sull'argomento, oltre a tenere lezioni in convegni internazionali e in facolta' universitarie.
Dal luglio 2001 Diaz lavora anche come direttore amministrativo e coordinatore delle Citta' Senz'Auto all'Istituto per le politiche del trasporto e lo sviluppo (ITDP). Diaz e' una figura chiave nel Programma di Bogota', e nel 2003 ha girato il mondo per convincere altre citta' a seguire l'esempio della capitale colombiana.

CB: quante cose sono cambiate a Bogota' da quando Enrique penalosa ha lasciato il suo incarico, nel gennaio 2001? Il nuovo sindaco ha portato avanti il programma egualitario e antiauto avviato dal suo predecessore?
La citta' di Bogota' sta vivendo un cambiamento magnifico. Il lavoro svolto tra il gennaio 1998 e il gennaio 2001 non e' finito, abbiamo lasciato parecchi progetti in via di realizzazione, alcuni gia' finanziati. Il risultato piu' incoraggiante ottenuto dall'amministrazione Penalosa e' stato il cambiamento di opinione dei Bogotani a proposito della loro citta'. Pochi anni fa i miei concittadini odiavano la loro citta' e pensavano che potesse andare ancora peggio. Oggi pensano che il futuro possa essere migliore del presente e si sentono orgogliosi di vivere a Bogota'. Ci sono progetti come Transmilenio (il sistema di trasporto pubblico su gomma) che sono in via di realizzazione e che saranno completati entro il 2015. Abbiamo terminato due corridoi per gli autobus e ne abbiamo lasciato un altro in costruzione. Nel 2003 e' cominciata la costruzione di un quarto corridoio. L'intero sistema prevede 22 corridoi.
E' continuato il completamento della rete di piste ciclabili. Dato che gli spostamenti in bicicletta sono passati dallo 0.5% al 4.4% in tre anni si sono effettuati dei miglioramenti; per esempio adesso c'e' un'entrata riservata ai ciclisti in una delle principali fermato di Transimilenio. Il costo dei parcheggi per biciclette alle fermate del bus e' coperto dal biglietto di viaggio e si pensa di stimolare l'utilizzo della bicicletta come mezzo per fare affluire piu' persone alle fermate di Transmilenio.
La nostra amministrazione lascio' incompiuta la costruzione di una via verde lunga 45 km che avrebbe unito i quartieri ricchi a quelli poveri. Questo progetto e' stato completato quest'anno, piu' di due anni dopo la scadenza del mandato di Penalosa.

CB: potrebbe fare degli esempi di come i suoi concittadini hanno contribuito al cambiamento?
Quello che e' interessante a Bogota' e' il forte senso di appartenenza dei suoi abitanti. Infatti adesso chiedono al sindaco di avere piu' spazi pedonali pubblici, piu' piste ciclabili e piu' autobus. Sono state create nuove parole come Ciclo-Ruta per pista ciclabile, TransMilenio, Alamedas per le lunghe passeggiate costeggiate da grandi alberi, la parola "isola spartitraffico" non si era mai sentita prima. Oggi tutti le usano abbastanza di frequente. Penalosa ha anche creato un dipartimento per la protezione dello spazio pubblico, che riceve centinaia di chiamate tutti i giorni che denunciano le invasioni degli spazi pubblici da parte delle auto o dei venditori ambulanti.

una cicloruta
Un esempio che dimostra come i cittadini siano cambiati e' dato dal fatto che l'anno scorso circa 70mila famiglie hanno pagato una tassa volontaria del 10% sulla proprieta' richiesta dal nuovo sindaco Mockus per costruire piu' piste ciclabili, scuole, parchi, etc. ( nota: durante il mandato di Penalosa vennero costruiti 1200 parchi). Questo dimostra il cambiamento di paradigma: i cittadini si fidano del governo e sostengono lo sviluppo di un nuovo modo di concepire la citta'. Il nuovo sindaco ha continuato i progetti di Penalosa ed e' convinto di questo modello.

CB: ci sono novita' a proposito delle Giornate Senz'Auto di Bogota'?
nota: dal febbraio 2000 a Bogota' si tiene una giornata annuale senz'auto durante un giorno feriale.
Finora si sono tenute 4 Giornate Senz'Auto e ogni anno c'e' una migliore comprensione dell'importanza di questo strumento per rendere la citta' piu' egualitaria. E' stata un'esperienza meravigliosa che ci ha posto alla guida delle citta' che organizzano Giornate Senz'Auto. Dal 2000 in avanti Bogota' ha ricevuto la visita di parecchie delegazioni venute per fare diretta esperienza delle Giornate Senz'Auto con lo scopo di avviare iniziative simili nelle loro citta'. Quest'anno abbiamo ricevuto 140 persone da piu' di 26 paesi. Nel 2002 le Nazioni Unite tennero un seminario nella nostra citta' per i sindaci e i responsabili dei trasporti dell'America Latina per diffondere questo tipo di iniziative nella regione.
Il referendum e' stato un magnifico strumento per permettere al Bogotani di pensare a come vorrebbero la loro citta' nel futuro. E' servito anche per spingere l'acceleratore sul progetto di Transmilenio e per la costruzione di piu' piste ciclabili connesse tra di loro. Mi ricordo le enormi difficolta' che incontrammo per promuovere la prima Giornata Senz'Auto, non per motivi tecnici od organizzativi, ma per l'opposizione dei commercianti. Il referendum ha legittimato questa iniziativa annuale e al giorno d'oggi le lamentele sono diminuite. Oggi si possono trovare offerte speciali durante la Giornata Senz'Auto. Ci sono anche degli esercizi commerciali che durante questa giornata vendono di piu' di un sabato o di una domenica. C'e' una nuova mentalita' a proposito di questa iniziativa. Alla fine, la decisione di ripeterla ogni anno e' stata dei cittadini.

solo taxi e mezzi pubblici nella
giornata senz'auto di bogota'


CB: Bogota' e' rimasto un esempio isolato in Colombia o e' germogliato qualcosa anche altrove?
Grazie al traino esercitato dal nostro esempio, altre citta' colombiane hanno cominciato a programmare il loro sistema di trasporto pubblico su gomma con il sostegno del governo nazionale. Citta' come Medellin, Cali, Bucaramanga, Pereira, Barranquilla hanno cominciato a studiare la possibilita' di realizzare il loro Transimilenio. Altre citta' come Valledupar, Villavicencio, Apartado', Yopal, Cartagena e Manizales stanno costruendo piste ciclabili e strade pedonali. Possiamo affermare che Bogota' e' stata un esempio per gli altri.
Nel giugno 2002 Enrique Penalosa ha battezzato la sua fondazione "Por el Pais que Queremos" (per il paese che vogliamo) che si propone di promuovere un modello di citta' e di societa' piu' egualitario, ambientalmente sostenibile e felice. La fondazione si concentra su tematiche urbane e in particolar modo su quelle riguardanti: l'equita' e la qualita' della vita; la proprieta' dei terreni urbani e suburbani; l'educazione; la qualita' della vita dei bambini di citta', degli anziani e dei disabili; il tempo libero; gli spazi pedonali; i trasporti; gli alloggi. Obiettivo e' quello di proporre delle idee, dare dei consigli, fornire un punto di vista critico e costruttivo e in generale di partecipare alla creazione di una visione condivisa su come la citta' e la vita cittadina dovrebbero essere, principalmente ma non esclusivamente in Colombia.

CB: il fenomeno della "gentrification" (le aree pedonali che aumentano di valore, diventando luoghi esclusivi per le classi agiate) e' un problema a Bogota'? Cosa e' stato fatto per contrastarlo?

una corsia preferenziale
di TransMilenio
Anche se il costo dei terreni aumenta, questo fenomeno non e' stato un problema a Bogota'. La maggior parte dei miglioramenti degli spazi pubblici sono stati effettuati nei quartieri poveri. Per esempio, Alameda El Porvenir, un percorso di 17 chilometri con piste ciclabili, attraversa i quartieri piu' poveri di Bogota' e ha cambiato la vita della gente perche' mostra rispetto per la dignita' umana. Le strade intorno ad esso non sono asfaltate e l'Alameda sembra quasi una struttura di lusso. E' qualcosa che le persone non si aspettavano e adesso amano uscire per passeggiare con le famiglie. L'Alameda connette questi quartieri con una nuova biblioteca, un monumento essa stessa, con nuove scuole, con una fermata di Transmilenio e una nuova area residenziale chiamata MetroVivienda. Alcune aree nei pressi sono gia' state acquisite con lo scopo di diventare parchi urbani o terreni destinati all'edificazione di MetroVivienda.

CB: da quando e' scaduto il mandato di Penalosa, entrambi avete girato il mondo per mostrare a politici e pianificatori dei trasporti i cambiamenti avventui a Bogota'. Nel gennaio 2003 avete avuto una serie di incontri anche in Africa. Quali sono le ricadute concrete di queste iniziative?
E' stata una esperienza grandiosa. Per esempio le citta' di Lima, Jakarta, Quito e Cape Town stanno avviando dei sistemi di trasporto pubblico simili a TransMilenio. Altre citta' che abbiamo visitato - Citta' del Messico, Dakar, Managua e San Jose' - hanno avviato una fase di studio con lo stesso scopo.
Accra in Ghana, Ciudad Juarez in Messico e Quito in Equador, hanno cominciato a tenere delle domeniche Senz'Auto e alcune altre citta' hanno cominciato con delle vere e proprie Giornate Senz'Auto.

CB: alla III Conferenza Verso le Citta' Senz'Auto in marzo avete presentato il progetto per una Giornata Mondiale Senz'Auto in cooperazione con le Nazioni Unite e l'Unione Europea. I negoziati a Brussels e New York hanno portato qualche risultato?
L'idea e' stata ben gradita su entrambi i versanti; il 30 aprile la Commissione per lo Sviluppo Sostenibile della Nazioni Unite ha presentato l'idea insieme al rappresentante della Commissione dell'Unione Europea. Adesso e' solo questione di seguire le regolari procedure che ciascuna organizzazione deve rispettare per portare a termine il progetto. Questo richiedera' qualche mese per arrivare al battesimo ufficiale dell'iniziativa.
Fino ad ora abbiamo creato un comitato ristretto, dove sono rappresentate anche le ONG per produrre della documentazione in proposito. Car Busters ha inviato un parere scritto sulla proposta e la lettera di sostegno sottoscritta alla Conferenza Verso le Citta' Senz'Auto. Sono fiducioso nella riuscita di questo progetto, e' solo questione di avere pazienza.



Car Busters sta preparando un reportage su tutti i magnifici cambiamenti che sta vivendo la citta' di Bogota'. Per ora potete trovare ulteriori informazioni sul n. 11 di CB magazine, su www.transmilenio.gov.co, votebogota2000, e sul marciapiede mobile.
Per avere un'idea piu' approfondita sulle Giornate Senz'Auto clicca qui
Sito consigliato: bicibogota

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