Per cominciareSia che siate un sindaco, un uomo di governo, un gruppo ambientalista o di interesse pubblico, dei semplici cittadini, gli elementi di base sono gli stessi.
Una Giornata fatta bene o una giornata fatta male?Ovviamente non c'è niente di nuovo o di rivoluzionario in se stesso nel proporre una Giornata Senz'Auto. Oltre a un crescente numero di casi di chiusura al traffico e pedonalizzazione di centri cittadini (solitamente piuttosto piccoli), ci sono stati negli ultimi decenni centinaia di casi di proibizione della circolazione automobilistica in intere città per un giorno, per qualche occasione particolare o durante qualche periodo di crisi. Questo è la situazione al momento, ed è anche il problema.Quello che hanno in comune questi progetti è che in quasi tutti i casi sono stati gestiti come pratiche eccezionali, senza pensare a recepire eventuali ricadute positive. Di solito sono organizzati, tollerati e presto dimenticati. Non viene fatto nessuno sforzo per verificare i risultati o per costruire qualcosa di stabile su questa esperienza. Raramente vengono pianificati con una grande precisione o una certa dose di energia. Parlate di queste esperienze alla maggior parte delle persone che le ha vissute e vi risponderanno con una risata (aggressiva) o un sorriso (forse di rammarico). Non deve sorprendere, dato questo livello di incoscienza e di prestazioni, che l'unanimità delle opinioni quasi sempre inespresse è quasi sempre che questo modo di approcciarsi al problema non può funzionare nella nostra città, almeno non se organizzato in modo regolare. Abbiamo avuto, o avremo, la nostra Giornata Senz'Auto, e dopo di quelle... si torna ai soliti affari! Eppure.. eppure... una Giornata Senz'Auto, adeguatamente organizzato potrebbe apparire non solo come un giorno di tregua ben accetta, ma come una significativa opportunità di apprendimento. Dopo tutto, per quel brevo giorno la città si trasforma in una specie di laboratorio, offrendo un eccezionale banco di prova per l'osservazione e l'analisi. Tenendo presente tutto questo, le pagine web e i diversi progetti e programmi che gli stanno dietro stanno venendo raccolte da The Commons e da diversi partners internazionali nel tentativo di incoraggiare e sostenere i diversi progetti di Giornata Senz'Auto che vengano pianificati, attuati e analizzati attentamente come esperienze collettive di apprendimento. Se preparati e attuati con cura, questi avvenimenti conviviali di un giorno possono aiutarci a trarre delle lezioni e dell possibilità per attuare cambiamenti grandi e piccoli nelle nostre città, che possono solo condurre ad un miglioramento della vita di tutti quelli che ci vivono e ci lavorano. Ci sono, come vedrete tra poco, diversi modi per procedere in questa direzione. Ma l'idea di base - che potreste non riuscire ad organizzare bene la giornata e non imparare niente da questa - è un tema ricorrente in queste pagine. Il modo più facile per iniziareTenendo presente il ruolo intrinsecamente conservatore delle strade nella maggior parte dei luoghi, forse l'esperimento di Giornata Senz'Auto meno radicale consiste nell'approfittare di alcuni avvenimenti già organizzati per analizzare a fondo eventuali modificazioni di futuri programmi politici. Esempi potrebbero essere cose come festival, mercati locali, avvenimenti sportivi di una certa importanza, Earth Days o qualsiasi altra cosa che possa rappresentare una rottura con la routine quotidiana, abbinata idealmente ad un certo spirito pubblico ampiamente condiviso dalla città. In questa variante, una Giornata Senz'Auto potrebbe venire affrontata come un'esperienza di apprendimento collettivo con lo scopo di fornire degli scenari nuovi su diverse possibilità di organizzazione della vita cittadina o di quartiere. In questi casi, studi attuati in precedenza, una concertazione il più estesa possibile, un monitoraggio meticoloso e una seria valutazione possono fornire alcune intuizioni e un certo supporto per cambiamenti politici futuri di una natura forse più permanente. Questo approccio al problema può essere attuato senza un grosso sforzo finanziario. Il grande vantaggio è che può aiutare le persone coinvolte a vedere la loro città e la loro vita quotidiana da un'ottica completamente diversa - a condizione che i responsabili della progettazione urbanistica siano pronti a trarre vantaggio da questa situazione unica. Un altro vantaggio e che, dato che approfitta di eventi già organizzati e ben accetti, non richiede un grande sforzo nell'ottenere un consenso generale. Nonostante la limitatezza dei suoi obiettivi, comunque, non bisogna tenere in scarsa considerazione un progetto del genere. Dopo tutto potrebbe dare un grande contributo! Un modo più facile ancoraUna variante abbastanza simpatica di questo tipo di approccio consiste nell'appoggiarsi a qualche programma di Domenica Senz'Auto già esistente (in Italia, in Olanda) e l'Europeo "In town without my car!" (In città senza la mia auto) un programma cooperativo partito nel 2000, a seguito delle precedenti esperienze di pubbliche relazioni di Francia e Italia. Alcune città utilizzano queste iniziative come delle piattaforme per la costruzione di un consenso sulle politiche "car free", cioè mirate a ridurre la presenza di automobili sul loro territorio. Presentano il vantaggio di non avere grandi ambizioni e di essere presenti in diversi paesi CEE, e di solito sono relativamente ben sostenute dai rispettivi ministeri nazionali (di solito quello dell'Ambiente o dell'Energia). Potete visionare la lista delle città coinvolte nel Car Free Day europeo. Una caratteristica del programma nazionale Francese è il coinvolgimento di diversi partner nazionali , appartenenti al settore privato. Questa è un'idea a cui guardare più da vicino con interesse e possibilmente da imitare e migliorare. O, forse, un...GiovedìE' anche possibile che la vostra comunità sia pronta a considerare un tipo di approccio più radicale benchè ancora fondamentalmente conservatore. Stiamo parlando di un... Giovedì. In queste pagine potrete trovare di più in proposito anche se, a dire il vero, non sarà niente di più di una brutta copia di un programma e di poche indicazioni che servono a stimolare analisi più profonde, a focalizzare meglio l'attenzione e a migliorare la preparazione e la verifica di questi progetti. Per questo l'idea del Giovedì è solo una delle possibili strade da intraprendere. Probabilmente troverete qualche cosa di meglio una volta che avrete sintonizzato su di essa le vostre idee. Ma forse potrete imparare un paio di cosette se leggerete quanto segue così come i links che abbiamo selezionato e che stiamo gradualmente includendo in questo sito.
E se vi capita di non essere una città?Per quanto si possa essere d'accordo con l'idea ci saranno molti che si troveranno a vivere situazioni nelle qual la loro città o il loro quartiere non sono semplicemente preparati a fare il salto e a provare un Giovedì Senz'Auto in piena regola. Come può anche il più ben intenzionato dei cittadini sperare di partecipare ad un esperimento simile se si trova a vivere a Los Angeles, a Parigi, a Tokyio o in una qualsiasi delle decine di migliaia di città dove qualunque persona responsabile vi risponderà che "questo, qui non è proprio possibile"? (E che sarà, incidentalmente, la prima reazione in quasi tutti i posti.) Fortuna vuole che abbiate una possibilità, Chiunque lo desideri può pensare di organizzare un Giovedì Senz'Auto nei propri termini. Non dovete essere una megalopoli e nemmeno una piccola cittadina. Quindi se siete, per esempio, il presidente di una società, potete incontrarvi con chi lavora con voi e chiedergli se sono interessati a fare l'esperimento. O una scuola, una palestra, un ospedale. Forse potrete prendere questa iniziativa con i vostri soci del club del bridge, o del karate e vedere cosa succede se provate per un giorno a non salire in macchina. O forse solo le persone della vostra famiglia. O magari solo voi - una persona sola che ha deciso di fare un voletto per osservare le cose da un altro punto di vista. Ovviamente non esiste una ricetta valida per tutti. Ogni persona, gruppo, luogo deve stabilire le proprie regole. In alcuni casi, il car pooling e il taxi collettivo possono venire considerati delle soluzioni accettabili, in altri solo il trasporto non motorizzato o pubblico. Ogni singolo gruppo stabilità le proprie regole e vivrà le proprie esperienze. Ma il punto importante da sottolineare è che questa sarà una decisione individuale e non avrà niente da spartire con qualche organismo governativo o con qualsiasi tipo di grande istituzione. Questo tipo di approccio non sarà, ovviamente, quello che attirerà i cittadini docili, fatalistici o passivi. Questi sono concetti che vengono recepiti solo dalle persone e dai gruppi più consapevoli, indidualistici e sicuri di sè. E credo che nelle nostre società ci siano molte più persone di questo tipo di quanto si creda. Una delle sfide dietro un Giovedì Senz'Auto è quella di riuscire ad immaginare dei modi per tutti i partecipanti, non solo per fare quell'esperienza unica, ma anche di riunirsi in un secondo momento in modo da sommare i risultati di tutte le singole esperienze di quel giorno magico e analizzarli dal punto di vista più ampio di una prospettiva di gruppo. Si potrebbero suggerire dei diari dove ogni partecipante possa registrare i dettagli della propria particolare esperienza, grazie ai quali in un secondo momento si possano sommare tutte le testimonianze in modo da ricavarne un qualche tipo di lezione valida per tutti. Non ho altri suggerimenti specifici sui dettagli di come organizzare al meglio la cosa, ma credo che, una volta che il problema venga posto nei suoi termini più corretti, ci saranno persone e gruppi in grado di sapere cosa fare poi. Una buona organizzazione e una preparazione scrupolosa possono aiutare, così come un utilizzo accorto dei mezzi di comunicazione elettronica.
Updated 24 August 2000
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