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Preghiere

 

 

LA PORTINAIA DEL CIELO
di: S. Giovanni Maria Vianney

Quando parliamo delle cose terrene,
del commercio, della politica…
ci stanchiamo presto,
ma quando parliamo della santa Vergine,
è come se fosse sempre una novità.
Tutti  i santi hanno avuto una grande devozione
per la santa Vergine;
nessuna grazia viene dal cielo
senza prima passare per le sue mani.
Non si entra in una casa
senza prima parlare al portinaio: ebbene!
La santa Vergine è la portinaia del cielo.
Penso che alla fine dei tempi la santa Vergine
potrà finalmente godere di un po’ di tranquillità,
ma finché il mondo dura,
tutti la tirano da ogni parte…
La Santa Vergine è come una madre che ha molti figli;
è continuamente occupata ad andare da uno all’altro.

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CANTICO DEL FIORE

L'inverno è passato.
Con la tua benedizione è giunto il tempo in cui Dio inonda la terra della bellezza dei fiori.
O Maria, la tua stagione è la primavera: dona al mio giardino il tuo soave profumo.
Spicchio di melagrana la tua gota: il mio cuore ne è entusiasta.
I tuoi miracoli sono più numerosi dei grani delle spighe o dei chicchi dei grappoli d'uva.
E lo Spirito proclama: "E' giunto il tempo della messe!".
Nella chiesa piena di fiori il tuo nardo prezioso mi attira sulla strada della salvezza.
Fammi fuggire con l'agilità del cervo l'infido serpente, dal veleno mortale.
Chi poteva riaprire la porta del giardino da cui furono scacciati i nostri progenitori, se non la tua giustizia?
Rallegrati, Maria: per te Adamo ritorna dall'esilio ed Eva, in mezzo ai fiori, esulta ricolma di gioia.

(Inno della Liturgia etiope Mahlèta Tsegé)

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GUARDA LA STELLA, INVOCA MARIA

Tu che capisci come in questo scorrere del tempo
siamo come naufraghi sbattuti tra tempeste e marosi

piuttosto che gente che cammina sulla terra solida
Non distogliere lo sguardo da questa stella,

se non vuoi essere travolto dalle tempeste

Se insorgeranno i venti delle tentazioni
se incorrerai negli scogli delle tribulazioni
Guarda la stella invoca Maria

Se sarai sbattuto dalle onde della superbia,
E dell'ambizione, della detrazione, della rivalità aspra
Guarda la stella, invoca Maria

Se l'iracondia, o l'avarizia,
o il desiderio disordinato avranno sconquassato

la navicella della tua mente,
Guarda la stella, invoca Maria

Se turbato dalla grandezza dei tuoi peccati
confuso dalla coscienza del tuo grande errore
atterrito dal terrore del giudizio divino
Incomincerai ad essere inghiottito nel baratro della tristezza
E nell'abisso della disperazione
Pensa a Maria.

Nei pericoli, nelle angustie, nelle cose dubbie
Pensa a Maria, invoca Maria.

Seguendo Lei, non sbagli strada

Pregando Lei, non sarai disperato

Pensando Lei, non cadi in errore

Se Lei ti tiene, non cadrai

Se Lei ti protegge, non avrai paura

Se Lei ti guida, non ti stancherai

Se Lei ti è propizia, giungerai alla meta

SAN BERNARDO

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Il sì della mia risposta - (Angelo Comastri, Arcivescovo di Loreto)

Vergine Immacolata,  prendi il sì della mia risposta
alla chiamata dei Signore  e custodiscilo dentro il tuo sì,
meravigliosamente fedele.
Donami la gioia e la speranza che trasmettesti ad Elisabetta
entrando nella sua povera casa.
Fa' che la passione di salvare mi renda missionario infaticabile,
povero di mezzi e di cose, puro e trasparente nei sentimenti,
totalmente libero per donarmi veramente agli altri.
Rendimi umile e obbediente fino alla Croce per essere una cosa sola con Gesù,
Dio disceso dal cielo per salvarmi. O Maria, affido a te tutte le persone
che ho incontrato e che incontrerò nel viaggio della fede:
illuminaci il cammino, riscaldaci il cuore,
portaci alla casa e alla festa dell'Amore
che non avrà mai fine. Amen.

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Maria, Madre della speranza (Giovanni Paolo II a Fatima)

Maria, Madre della speranza,
a Te con fiducia ci affidiamo.
Con Te intendiamo seguire Cristo,
Redentore dell'uomo: la stanchezza non ci appesantisca
né la fatica ci rallenti, le difficoltà non spengano il coraggio
né la tristezza la gioia del cuore.
Tu Maria, Madre del Redentore
continua a mostrarti Madre per tutti, veglia sul nostro cammino
e aiuta i tuoi figli, perché incontrino, in Cristo,
la via di ritorno al Padre comune!
Amen.

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Madre dolorosa (Victor Hugo, Les contemplations, settembre 1855)

Era là, in piedi, la madre dolorosa.
La tenebra cupa, cieca, sorda, terribile,
grondava da ogni parte intorno al Golgota.
O Cristo! La luce si fece buia quando tu le fosti tolto,
e il tuo ultimo respiro portò via ogni chiarore.
La Madre era là, in piedi, vicino al patibolo!
E io mi dissi: Ecco il dolore!, e mi accostai.
"Che cosa tieni, le dissi, fra le tue dita divine?".
Allora, ai piedi del Figlio, sanguinante per il colpo di lancia,
essa levò la mano destra e l'aprì in silenzio,
e vidi nella sua mano la stella del mattino.

 

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Maria, donna del sabato santo (C.M.Martini, La Madonna del Sabato Santo)

Il senso del tuo soffrire, o Maria, è dunque la generazione di un popolo di credenti. Tu nel Sabato Santo ci stai davanti come madre amorosa che genera i suoi figli a partire dalla croce, intuendo che né il tuo sacrificio né quello del Figlio sono vani.
Se lui ci ha amato e ha dato se stesso per noi, se il Padre non lo ha risparmiato, ma lo ha consegnato per tutti noi, tu hai unito il tuo cuore materno all'infinita carità di Dio con la certezza della sua fecondità.
Ne è nato un popolo, "una moltitudine immensa... di ogni nazione, razza, popolo e lingua"; il discepolo prediletto che ti è stato affidato ai piedi della croce ("Donna, ecco il tuo figlio": Gv 19,26) è il simbolo di questa moltitudine.
La consolazione con la quale Dio ti ha sostenuto nel Sabato santo, nell'assenza di Gesù e nella dispersione dei suoi discepoli, è una forza interiore di cui non è necessario essere coscienti, ma la cui presenza ed efficacia si misura dai frutti, dalla fecondità spirituale. E noi, qui e ora, o Maria, siamo i figli della tua sofferenza.

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Maria, donna obbediente
(don Tonino Bello)

Santa Maria, donna obbediente, tu che hai avuto la grazia di "camminare al cospetto di Dio", fa' che anche noi, come te, possiamo essere capaci di "cercare il suo volto".
Aiutaci a capire che solo nella sua volontà possiamo trovare la pace. E anche quando egli ci provoca a saltare nel buio per poterlo raggiungere, liberaci dalle vertigini del vuoto e donaci la certezza che chi obbedisce al Signore non si schianta al suolo, come in un pericoloso spettacolo senza rete, ma cade sempre nelle sue braccia.
Santa Maria, donna obbediente, tu sai bene che il volto di Dio, finché cammineremo quaggiù, possiamo solo trovarlo nelle numerose mediazioni dei volti umani, e che le sue parole ci giungono solo nei riverberi poveri dei nostri vocabolari terreni. Donaci, perciò, gli occhi della fede perché la nostra obbedienza si storicizzi nel quotidiano, dialogando con gli interlocutori effimeri che egli ha scelto come segno della sua sempiterna volontà.
Ma preservaci anche dagli appagamenti facili e dalle acquiescenze comode sui gradini intermedi che ci impediscono di risalire fino a te. Non è raro, infatti, che gli istinti idolatrici, non ancora spenti nel nostro cuore, ci facciano scambiare per obbedienza evangelica ciò che è solo cortigianeria, e per raffinata virtù ciò che è solo squallido tornaconto.
Santa Maria, donna obbediente, tu che per salvare la vita di tuo figlio hai eluso gli ordini dei tiranni e, fuggendo in Egitto, sei divenuta per noi l'icona della resistenza passiva e della disobbedienza civile, donaci la fierezza dell'obiezione, ogni volta che la coscienza ci suggerisce che "si deve obbedire a Dio piuttosto che agli uomini".
E perché in questo discernimento difficile non ci manchi la tua ispirazione, permettici che, almeno allora, possiamo invocarti così: "Santa Maria, donna disobbediente, prega per noi".

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Santa Maria, donna senza retorica (Tonino Bello)

Santa Maria, donna senza retorica, prega per noi inguaribilmente malati di magniloquenza. Abili nell'usare la parola per nascondere i pensieri più che per rivelarli, abbiamo perso il gusto della semplicità.
Santa Maria, donna senza retorica, prega per noi peccatori, sulle cui labbra la parola si sfarina in un turbine senza costrutto. Si fa voce, ma senza farsi mai carne. Ci riempie la bocca, ma lascia vuoto il grembo.
Santa Maria, donna senza retorica, la cui sovraumana grandezza è sospesa al rapidissimo fremito di un "fiat", prega per noi peccatori, perennemente esposti, tra convalescenze e ricadute, all'intossicazione di parole.
Proteggi le nostre labbra da gonfiori inutili. Fa' che le nostre voci, ridotte all'essenziale, partano sempre dai recinti del mistero e rechino il profumo del silenzio. Rendici come te, sacramento di trasparenza, e aiutaci, finalmente, perché nella brevità di un "sì" detto a Dio, ci sia dolce naufragare: come in un mare sterminato.

 

Inno alla Vergine (Dante, Paradiso XXXIII)

Vergine madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'eterno consiglio,
tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore,
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l'amore
per lo cui caldo ne l'eterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se' a noi meridiana face
di caritate, e giuso, intra i mortali,
se' di speranza fontana vivace.
Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia ed a te non ricorre,
sua distanza vuol volare sanz' ali.
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fiate
liberamente al dimandar precorre.
In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in cretura è di bontate.

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 Pienezza e vuoto (Madre Teresa di Calcutta)

Maria è assolutamente vuota: di superbia, di invidia, di gelosia, di asprezza, di malizia, di vendetta e di altre miserie del genere. Per questo può essere piena di Dio. Quando noi cerchiamo questo tipo di vuoto, pratichiamo la vera devozione a Maria. "Ecco io sono la serva del Signore": umile, nascosta, totalmente vuota di sé. Così è piena di Gesù, così lo può portare agli altri. E' stata la prima a ricevere Gesù, a donarlo e a servirlo.

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Santa Maria, compagna di viaggio (Tonino Bello)

Santa Maria, Madre tenera e forte,
nostra compagna di viaggio sulle strade della vita, ogni volta che contempliamo
le grandi cose che l'Onnipotente ha fatto in te,
proviamo una così viva malinconia per le nostre lentezze,
che sentiamo il bisogno di allungare il passo per camminarti vicino.
Asseconda, pertanto, il nostro desiderio
di prenderti per mano, e accelera le nostre cadenze di camminatori un po' stanchi.
Divenuti anche noi pellegrini nella fede, non solo cercheremo il volto del Signore,
ma, contemplandoti quale icona della sollecitudine umana verso coloro che si trovano nel bisogno,
raggiungeremo in fretta "la città" recandole gli stessi frutti di gioia
che tu portasti un giorno a Elisabetta lontana.

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Insegnaci il silenzio (Alice Claire Mansfield)

Santa Maria, Madre di Dio, che hai conservato tutte le cose meditandole nel tuo cuore, insegnaci il profondo silenzio interiore, che ha avvolto tutta la tua vita.
Il silenzio dell'Annunciazione, di fede, missione ed obbedienza,
il silenzio della Visitazione, di umiltà, di servizio e lode;
il silenzio di Betlemme, della nascita, incarnazione e meraviglia;
il silenzio della fuga in Egitto, di perseveranza, speranza e fede;
il silenzio di Nazareth, di semplicità, intimità e comunione;
il silenzio del Calvario, di coraggio, morte ed abbandono;
il silenzio della Pasqua, di resurrezione, giubilo e gloria;
il silenzio dell'Ascensione, di realizzazione, trasformazione e nuova creazione;
il silenzio della Pentecoste, di pace, potenza ed amore.
Maria, nella tua saggezza insegnaci quel silenzio che ci abilita ad ascoltare la voce lieve, ma ferma del nostro Dio; che ci spinge ad adorare Lui solo in spirito e verità.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi ora e sempre, perché possiamo entrare nel tuo silenzio che ci unisce a Gesù, tuo Figlio, nel mistero del suo silenzio davanti al Padre di misericordia.

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  Santa Maria, Vergine della notte (Tonino Bello)

Santa Maria, Vergine della notte, noi t'imploriamo di starci vicino quando incombe il dolore,
irrompe la prova, sibila il vento della disperazione, e sovrastano sulla nostra esistenza
il cielo nero degli affanni, o il freddo delle delusioni,o l'ala severa della morte.
Liberaci dai brividi delle tenebre.
Nell'ora del nostro calvario, Tu, che hai sperimentato l'eclissi del sole, stendi il tuo manto su di noi,
sicché, fasciati dal tuo respiro, ci sia più sopportabile la lunga attesa della libertà.
Alleggerisci con carezze di Madre la sofferenza dei malati.
Riempi di presenze amiche e discrete il tempo amaro di chi è solo.
Spegni i focolai di nostalgia nel cuore dei naviganti, e offri loro la spalla, perché vi poggino il capo.
Preserva da ogni male i nostri cari che faticano in terre lontane e conforta,
col baleno struggente degli occhi, chi ha perso la fiducia nella vita.
Ripeti ancora oggi la canzone del Magnificat, e annuncia straripamenti di giustizia
a tutti gli oppressi della terra.
Non ci lasciare soli nella notte a salmodiare le nostre paure.
Anzi, se nei momenti dell'oscurità ti metterai vicino a noi e ci sussurrerai che anche Tu,
Vergine dell'Avvento, stai aspettando la luce, le sorgenti del pianto si disseccheranno sul nostro volto.
E sveglieremo insieme l'aurora. Così sia.

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Maria, tu non hai chiesto nulla di più(Santa Teresa del Bambino Gesù)

Io so bene, o Vergine piena di grazia, che a Nazaret tu sei vissuta poveramente, senza chiedere nulla di più.
Né estasi, né miracoli, né altri fatti straordinari abbellirono la tua vita, o Regina degli eletti.
Il numero degli umili, dei «piccoli»,
è assai grande sulla terra: essi possono alzare gli occhi verso di te senza alcun timore.
Tu sei la madre incomparabile che cammina con loro per la strada comune, per guidarli al cielo.
O Madre diletta, in questo duro esilio io voglio vivere sempre con te e seguirti ogni giorno.
Mi tuffo rapita nella tua contemplazione e scopro gli abissi di amore del tuo cuore.
Tutti i miei timori svaniscono sotto il tuo sguardo materno che mi insegna a piangere e a gioire.

 

Preghiera a Maria (P. Maior)

O Maria, piena di grazia, madre di Cristo e madre nostra,
insegnaci il raccoglimento, il silenzio e la meditazione.
Tu sei stata povera di parole ma ricca di opere, povera di cose umane ma ricca di Dio.
Tu ci inviti ogni giorno all'ascolto della parola di Dio, ad accogliere la sua salvezza,
a prendere sul serio la vita, ad essere coerenti con la fede.
O Maria, tu che sei la vita di umiltà che piace a Dio,
la via di semplicità che porta a lui, la vita di servizio per i fratelli,
guarda il nostro mondo che manca di Dio, manca di pace, manca di amore;
guarda la nostra povera vita e assistici sempre con la tua materna protezione.

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 Fonte di ogni grazia (Giovanni Paolo II)

Salve, o Madre, Regina del mondo.
Tu sei la Madre del bell'Amore, Tu sei la Madre di Gesù,
fonte di ogni grazia, il profumo di ogni virtù,
lo specchio di ogni purezza.
Tu sei gioia nel pianto, vittoria nella battaglia,
speranza nella morte.
Quale dolce sapore il tuo nome nella nostra bocca,
quale soave armonia nelle nostre orecchie,
quale ebbrezza nel nostro cuore!
Tu sei la felicità dei sofferenti, la corona dei martiri,  la bellezza delle vergini.
Ti supplichiamo, guidaci dopo questo esilio  al possesso del tuo Figlio, Gesù. Amen.

 

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Un Dio bambino che si fa coprire di baci (J.P. Sartre)

La Vergine guarda il bambino. Ciò che bisognerebbe dipingere sul suo volto è uno stupore ansioso che è comparso una volta soltanto sul viso umano. Perché il Cristo è suo figlio, carne della sua carne e sangue delle sue viscere. L'ha portato in grembo per nove mesi, gli offrirà il seno, e il suo latte diventerà il sangue di Dio. Qualche volta la tentazione è così grande da fargli dimenticare Dio. Lo stringe fra le braccia e dice: "Bambino mio". Ma in altri momenti rimane interdetta e pensa: lì c'è Dio, e viene presa da un religioso orrore per quel Dio muto, per quel bambino che incute timore... Questo Dio è mio figlio. E' fatto di me, ha i miei occhi, la forma della sua bocca è la mia, mi assomiglia. E' Dio e mi assomiglia.
Nessuna donna ha mai potuto avere in questo modo il suo Dio per sé sola, un Dio bambino che si può prendere fra le braccia e coprire di baci, un Dio caldo che sorride e respira, un Dio che si può toccare e ride. E' in uno di questi momenti che dipingerei Maria se fossi pittore.

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Santa Maria, donna del vino nuovo (versione breve) (Tonino Bello)

Santa Maria, donna del vino nuovo,
quante volte sperimentiamo pure noi
che il banchetto della vita languisce
e la felicità si spegne sul volto dei commensali!
E il vino della festa che vien meno.
Sulla tavola non ci manca nulla: ma senza il succo della vite,
abbiamo perso il gusto del pane che sa di grano.
Mastichiamo annoiati i prodotti dell'opulenza:
ma con l'ingordigia degli epuloni e con la rabbia di chi non ha fame.
Le pietanze della cucina nostrana hanno smarrito gli antichi sapori,
ma anche i frutti esotici hanno ormai poco da dirci.
Tu lo sai bene da che cosa deriva questa inflazione di tedio.
Le scorte di senso si sono esaurite.
Non abbiamo più vino. Gli odori asprigni del mosto non ci deliziano l'anima da tempo.
Le vecchie cantine non fermentano più.
E le botti vuote danno solo spurghi d'aceto.
Muoviti, allora, a compassione di noi, e ridonaci il gusto delle cose.
Solo così le giare della nostra esistenza
si riempiranno fino all'orlo di significati ultimi.
E l'ebbrezza di vivere e di far vivere ci farà finalmente provare le vertigini.

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Non vengo a pregare - Paul Claudel

  Madre di Gesù Cristo, io non vengo a pregare. Non ho nulla da offrire e nulla da domandare. Vengo, Madre, soltanto per guardarti, per guardarti e piangere di gioia, per sapere che io sono tuo figlio e che tu sei qui. Un istante solo, mentre tutto si arresta. Essere insieme con te, Maria, qui, dove sei tu. Non dir nulla e cantare, solo perché il cuore è troppo pieno. Perché tu sei bella, sei immacolata, la donna finalmente restituita alla grazia, la creatura nella sua prima felicità, nel mattino del suo originale splendore, ineffabilmente intatta. Perché sei la Madre di Gesù Cristo, che è la verità fra le tue braccia, la sola speranza e il solo frutto. Perché tu sei la donna, l’Eden dell' antica tenerezza dimenticata; il cui sguardo va dritto al cuore e fa sgorgare le lacrime accumulate. Semplicemente perché tu esisti, Madre di Gesù Cristo, sii ringraziata.

 

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Preghiera a Maria - Angelo Comastri

O Maria, culla del grande mistero!
Nel tuo limpido grembo è accaduto
l'avvenimento più impensabile e necessario:
Dio, in te, si è fatto bambino e ha condiviso
integralmente l'itinerario dell'avventura umana.
Da quel momento, quando sboccia una vita,
possiamo esclamare: anche Dio ha percorso
la stessa strada, anche Dio ha vissuto
l'affascinante e delicata stagione
della presenza nel grembo della Madre.
O Maria, oggi è stato infangato il prodigio!
È stata crocifissa la fase più tenera
della vita umana: il grembo della mamma
spesso diventa la tomba dei figli!
O Maria, con te ci impegniamo a pregare.
Con te, Donna del grande Prodigio
del grembo abitato da Dio,
vogliamo implorare la luce dello Spirito
per le mamme e i padri di oggi:
riportali a rispettare la vita,
riportali a cantare la vita,
riportali ad amare la vita
fin dal primo istante del suo miracolo. Amen.

 

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