1 Incontro di Preghiera

 

     “Perché tutti siano una sola cosa  

                                           Gv 17,21

Canto di Adorazione:

Presentazione del Celebrante: Abbiamo bisogno, Signore, stasera di piegare le ginocchia davanti a Te, svuotare il nostro cuore ingolfato, donarti la nostra intelligenza spesa male.

Il nostro essere qui stasera, vuole essere soprattutto un riconoscere la nostra piccolezza e magnificare la tua grandezza. Il nostro silenzio ripieno di stupore, sia l’espressione della nostra povertà, del nostro essere una brocca vuota, capace di accogliere la sua pienezza. Silenzio di ascolto, di attesa, di ringraziamento, di abbandono, di comunione.

 

                                                 Preghiera da recitarsi insieme:

                                   Spirito di sconfinata apertura – (B. Madre Teresa di Calcutta)

Spirito di Dio, vieni ad aprire sull'infinito le porte del nostro spirito e del nostro cuore.

Aprile definitivamente e non permettere che noi tentiamo di richiuderle.

Aprile al mistero di Dio e all'immensità dell'universo.
Apri il nostro intelletto agli stupendi orizzonti della Divina Sapienza.
Apri il nostro modo di pensare perché sia pronto ad accogliere

 i molteplici punti di vista diversi dai nostri.
Apri la nostra simpatia alla diversità dei temperamenti

e delle personalità che ci circondano.
Apri il nostro affetto a tutti quelli che sono privi di amore, a quanti chiedono conforto.
Apri la nostra carità ai problemi del mondo,  a tutti i bisogni della umanità.
Apri la nostra mente alla collaborazione

con tutti coloro che si adoperano per un medesimo fine.

 

Proclamazione della Parola - Dal Vangelo di Giovanni – (17,11-23)

   Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi.

Quand'ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità.  Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.  - Parola del Signore - Lode a Te, o Cristo!

 

Scintilla -  In nessun modo possono dire di avere la carità coloro che dividono l’unità.                                           (S.Agostino – In Io. Ev. tr.7,3)

Canto di adorazione o sottofondo musicale

1 Meditazione -  Umiltà e carità nella comunità (Rm 12,3-13)

     Per la grazia che mi è stata concessa, io dico a ciascuno di voi: non valutatevi più di quanto è conveniente valutarsi, ma valutatevi in maniera da avere di voi una giusta valutazione, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato. Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno tutte la medesima funzione, così anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e ciascuno per la sua parte siamo membra gli uni degli altri. Abbiamo pertanto doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi. Chi ha il dono della profezia la eserciti secondo la misura della fede; chi ha un ministero attenda al ministero; chi l'insegnamento, all'insegnamento; chi l'esortazione, all'esortazione. Chi dà, lo faccia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le compia con gioia. La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore. Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell'ospitalità.

Scintilla -  Ho una splendida musica, uno splendido violino e uno splendido archetto. Non mi resta che metterli insieme e farmi da parte.                      (Anthony de Mello)

 
Che gioia vivere insieme!  - Salmo 132 (133)

     La riscoperta di Dio nella riconquistata intimità della casa del padre, non può concludersi che con una totale apertura ai fratelli. Il salmo 132 è il salmo della carità fraterna, dell’armonia familiare, dell’unità ecclesiale, della vita comunitaria. L’immagine della barba fluente di Aronne fragrante dell’olio che dal capo la irrora, quanto monito contiene per le membra del Cristo troppo spesso arruffate ed incolte, non recettive dell’amore ridondante del Capo!

Salmo proclamato da un solista oppure a cori alterni

 Ecco quanto è buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme!
 E' come olio profumato sul capo, che scende sulla barba,
    sulla barba di Aronne, che scende sull'orlo della sua veste.
 E' come rugiada dell'Ermon, che scende sui monti di Sion.
 Là il Signore dona la benedizione e la vita per sempre.

 

2 Meditazione La salvezza sta nel sentirsi tutti fusi nell’amore (Gregorio di Nissa)

     Se davvero l’amore riesce a eliminare la paura e questa si trasforma in amore, allora si scoprirà che ciò che salva è proprio l’unità. La salvezza sta infatti nel sentirsi tutti fusi nell’amore al­l’unico e vero bene... Tutto ciò lo mostra più chiaramente il Signore nel vangelo.

     Gesù benedice i suoi discepoli, conferisce loro ogni potere e concede loro i suoi beni. Fra questi sono da includere anche le sante espressioni che egli rivolge al Padre. Ma fra tutte le parole che dice e le grazie che concede una ce n’è che è la maggiore  di tutte e tutte le riassume. Ed è quella con cui Cristo ammonisce i suoi a trovarsi sempre uniti nelle soluzioni delle questioni e nelle valutazioni circa il bene da fare; a sentirsi un cuor solo e un’ani­ma sola e a stimare questa unione l’unico e solo bene;  a stringersi nell’unità dello Spirito con il vincolo della pace; a far un solo corpo e un solo spirito; a corrispondere a un’unica vocazione, animati da una medesima speranza.

Ma più che questi accenni sarebbe meglio riferire testualmen­te le parole del vangelo: «Perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato» (Gv 17, 21).    (Omelia 15 sul Cantico dei Cantici)

 

Scintilla- Dormivo e sognavo che la vita era gioia.  Mi sono svegliato e ho visto che la vita era servizio. Ho servito e mi sono accorto che il servizio era gioia.(Tagore)

Breve pausa di silenzio accompagnato da sottofondo musicale

Dal Vangelo di Giovanni 13,3-16

                                                                Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava,  si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo». Gli disse Simon Pietro: «Non mi laverai mai i piedi!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete mondi». Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri.Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi. In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato.

Parola del Signore – Lode a Te, o Cristo!

<<Preso un asciugatoio se lo cinse>>      Meditazione di Don Tonino Bello

     Gesù cinse l’asciugatoio. Forse è una civetteria, ma a me piace moltissimo l’espressione Chiesa del grembiule, cioè Chie­sa del servizio. Certo c’è anche la Chiesa della casula, la Chiesa della Parola e del Lezionario: è bellissimo, quando il Vange­lo viene portato in trionfo, magari con le fiaccole. La Chie­sa la si rappresenta sempre così: con il Lezionario, per l’e­vangelizzazione; con la casula, per la liturgia. Invece la Chiesa che cinge il grembiule, con gli abiti tirati un po’ su, sembra un immagine troppo ancillare, indegna della sua grandezza: invece è un’immagine bellissima, ed è ricordata nel Vangelo. Per l’ordinazione le suore del paese o gli amici ci hanno regalato una cotta, una stola ricamata in oro..., ma nessuno ci ha regalato un grembiule, un asciugatoio. Eppure è que­sto l’unico paramento sacerdotale ricordato nel Vangelo. La Chiesa del grembiule, la Chiesa del servizio, ci invita a metterci in un processo di conversione.(Da Cirenei della gioia di Don Tonino Bello)

Scintilla - Oltre le stelle

I fedeli erano incuriositi dal fatto che il loro rabbino ogni settimana spariva alla vigilia del sabato.

Sospettavano che incontrasse in segreto l’Onnipotente e affidarono quindi a uno di loro l’incarico di seguirlo. Ecco ciò che l’uomo vide: il rabbino si travestiva da contadino e andava a servire una donna paralizzata, pu­lendole la casa e preparandole il pranzo per il sabato.

Quando la spia tornò, i fedeli chiesero: Dov’è andato il rabbino? E’ salito al cielo?

No — rispose l’uomo — è andato molto più su.          (Anthony de Mello - La preghiera della rana)

 

Invito alla Santità

L’uomo è irragionevole, egocentrico: non importa, amalo!

Se fai il bene ti attribuiranno secondi fini egoistici: non importa, fa’ il bene!

Se realizzi i tuoi obiettivi troverai falsi amici e veri nemici: non importa, realizzali!

Il bene che fai verrà domani dimenticato: non importa, fa’ il bene!

L’onestà e la sincerità ti rendono in qualche modo vulnerabile:

non importa, sii sempre e comunque franco e onesto!

Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo: non importa, costruisci!

Se aiuti la gente, se ne risentirà: non importa, aiutala!

Dai al mondo il meglio di te e se ti prenderanno a calci: non importa, continua!

(B.Madre Teresa di Calcutta)

Segno

 

Racconto - Dai Fioretti dei padri del deserto

In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose al più piccolo dei miei fratelli, l’avete fatto a Me.  ( Mt 25,40 )

     Un solitario aveva sotto di se un altro solitario che abitava in una cella distante 10 miglia. Il suo pensiero gli disse: <<Chiama il fratello perché venga a prendere il pane>>. Ma poi pensò: <<Devo imporre al fratello una fatica di 10 miglia per del pane?>>. Andrò io a portarglielo. Prese il pane e si diresse verso la cella del fratello. Lungo la strada inciampò in una pietra, si ferì un piede e versò molto sangue. Cominciò a gridare per il dolore e subito gli apparve un angelo che gli disse: <<Perché piangi?>>. E quello mostrandogli la ferita gli rispose.  <<E’ per questo che piango>>. L’angelo gli disse: <<Non piangere per questo. I passi che hai fatto per amore del Signore sono tutti contati e ti varranno una grande ricompensa davanti a Dio>>. Allora l’asceta rese grazie a Dio e riprese il cammino pieno di gioia. Giunse dal fratello, gli portò i pani e gli raccontò la bontà di Dio nei suoi confronti. Quindi gli diede il pane e ritornò indietro. Il giorno seguente prese di nuovo i pani e s’incamminò verso un altro monaco; ma accadde che quel monaco stava venendo da lui e s’incontrarono per via. E quello che andava disse a quello che veniva:  <<avevo un tesoro e tu hai cercato di togliermelo>>. L’altro gli disse: <<La porta stretta farà passare soltanto te? Lasciami entrare con te>>. E all’improvviso mentre stavano parlando apparve loro un angelo del Signore che disse: <<La vostra contesa è salita a Dio come profumo di soave odore>>. 

 

Riflessione del Celebrante (Omelia)

 

Preghiera Finale - Servire una comunita’

Abbi l'ansia dell'unità; niente è più importante di questo.
Porta pazienza con tutti perché anche il Signore porta pazienza con te.
Prega incessantemente: chiedi uno spirito di comprensione

maggiore di quello che hai. Sii instancabile nella preghiera.
Crea il dialogo con il singolo come fa Dio.
Porta su di te i problemi di tutti, come un atleta: dove c'è più sofferenza ci sarà più guadagno.
Se ami tanto chi è buono, non c'è da dirti grazie:
ma sono i più malati che devi curare con dolcezza.
Sei di carne e spirito per trattare con dolcezza i problemi che percepisci:
i problemi che non percepisci cerca di capirli pregando.
Non impressionarti di chi sembrava fedele e poi tradisce: sta saldo sotto i colpi come fa l'incudine.
E' proprio di un atleta resistere sotto i colpi.

E' soprattutto in vista di Dio che bisogna che sopportiamo tutti, affinché anche Lui sopporti noi. Diventa più zelante di quello che sei.
Nulla si faccia senza la tua approvazione. Ma tu non far nulla senza quella di Dio.  

(Ignazio di Antiochia a Policarpo)

 

Richiesta di Perdono con sottofondo musicale o canone

Quante volte anche noi abbiamo stracciato la “tunica inconsutile”; quante volte ne abbiamo portato via un pezzo......lacerando così non solo la veste ma il cuore della Chiesa unica...... Quante volte abbiamo spezzato Cristo nelle sue membra. Chiediamo perdono, dicendo insieme: Abbi pietà di noi, Signore.

**Per tutte le volte che siamo riuniti nello stesso luogo, dallo stesso ideale, ma il cuore è chiuso al dialogo e al confronto, ti preghiamo..

**Per tutte le volte che ci lasciamo limitare nell’unità dal bisogno di far prevalere il nostro personale punto di vista o i nostri interessi di gruppo,

ti preghiamo……

**Per tutte le volte che non sappiamo valorizzare la diversità come fattore di crescita, come dono culturale e spirituale che arricchisce la nostra vita personale e comunitaria, ti preghiamo……

**Per tutte le volte che nutriamo nel nostro cuore gelosie sul ministero svolto dai  fratelli della comunità, senza pensare che a tutti è dato un dono specifico nella Chiesa, ti preghiamo….

 

Canto di Adorazione: Davanti al Re

 

Benedizione Eucaristica  

 

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