Maggio Con Maria

 

 

Primo Mistero del Dolore

 

Canto

 

ANIMATORE:   La preghiera di Gesu’ nell’orto del Getsemany

La sofferenza di Gesù si ripete  quotidianamente.

Non si può allontanare il  calvario. Eppure  ci proviamo sempre.

Preghiera

     MARIA, Sei la palma di Cades, orto sigillato per la santa dimora, sei la terra che trasvola carica di luce nella nostra notte. Vergine, cattedrale del Silenzio, anello d'oro del tempo e dell'eterno: tu porti la nostra carne in Paradiso e Dio nella carne. Sei lo splendore dei campi, roveto e chiesa bianca sulla montagna... Amorosa attendi che si avveri la nostra favolosa vicenda, creazione finalmente libera. Noi ti abbiamo ucciso il Figlio, ma ora sei nostra madre, viviamo insieme la risurrezione. Amen.                              (David Maria Turoldo)

 

Dal Vangelo di Luca 22,39-42

Gesù, uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione». Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Parola del Signore – Lode a Te o Cristo.

 

Scintilla
O Maria, sei io fossi la Regina del cielo e Tu fossi Teresa, vorrei essere Teresa perche’  Tu fossi la Regina del cielo.         (Santa Teresa di Gesu’ Bambino)

 

1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre

LITANIE DELL’ADDOLORATA – 1^ PARTE

Signore, pietà                                      Signore, pietà

Cristo, pietà                                        Cristo, pietà

Signore, pietà                                      Signore, pietà

Santa Maria                                        Prega per noi

Santa Madre di Dio                             Prega per noi

Santa Vergine delle Vergini                  Prega per noi

Madre del Crocifisso                           Prega per noi

Madre addolorata                               Prega per noi

Madre lacrimosa                                 Prega per noi

Madre desolata                                   Prega per noi

Canto

 

Prima meditazione - Maria donna coraggiosa - di Don Tonino Bello -  I parte

Sarà stato effetto di quel «non temere» pronunciato dall’ angelo dell’annunciazione. Certo è che, da quel momento, Maria ha affrontato la vita con una incredibile forza d’animo, ed è divenuta il simbolo delle «madri-coraggio» di tutti i tempi. E’ chiaro: ha avuto a che fare anche lei con la paura.

Paura di non essere capita. Paura per la cattiveria degli uomini. Paura di non farcela. Paura per la salute di Giuseppe. Paura per la sorte di Gesù. Paura di rimanere sola... Quante paure!

Se ancora non ci fosse, bisognerebbe elevare un santuario alla «Madonna della paura». Nelle sue navate ci rifugeremmo un po’ tutti. Perché tutti, come Maria, siamo attraversati da quell’umanissimo sentimento che è il segno più chiaro del nostro limite. Paura del domani. Paura che possa finire all’improvviso un amore coltivato per tanti anni. Paura per il figlio che non trova lavoro e ha già superato la trentina. Paura per la sorte della più piccola di casa che si ritira sempre dopo mezzanotte, anche d’inverno, e non le si può dire niente perché risponde male. Paura per la salute che declina. Paura della vecchiaia. Paura della notte. Paura della morte...           

                                                                                   (Maria, donna dei nostri giorni)

Scintilla

Vieni a sorridermi ancora, Madre, perché si fa sera! Ho sofferto con Te e voglio ora cantare sulle tue ginocchia, Maria, perché ti amo e voglio ripetere per sempre che sono figlia tua!                      

                                                                                   (Santa Teresa di Gesù Bambino)

 

1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre

 

LITANIE DELL’ADDOLORATA – 2^ PARTE

Madre abbandonata                                       prega per noi

Madre priva del tuo Figlio                               prega per noi

Madre trafitta dalla spada del dolore               prega per noi

Madre consumata dagli stenti                          prega per noi

Madre piena di angustie                                  prega per noi

Madre crocifissa nel cuore                              prega per noi

Madre mestissima                                           prega per noi

 

Canto

 

Seconda meditazione – Maria donna coraggiosa (di Don Tonino Bello) 2^Parte

Ebbene, nel santuario eretto alla «Madonna della paura», davanti a lei divenuta la «Madonna della fiducia», ciascuno di noi ritroverebbe la forza per andare avanti, riscoprendo i versetti di un salmo che Maria avrà mormorato chi sa quante volte: «Pur se andassi per valle oscura, non avrò a temere alcun male, perché sempre mi sei vicino.., lungo tutto il migrare dei giorni».

Madonna della paura, dunque. Ma non della rassegnazione. Perché lei non si è mai lasciata cadere le braccia nel segno del cedimento, né le ha mai alzate nel gesto della resa. Una volta sola si è arresa: quando ha pronunciato il «fiat» e si è consegnata prigioniera al suo Signore.

 

Scintilla

Maria deve trovarsi in tutte le vie della vita quotidiana della Chiesa. Mediante la sua materna presenza, la Chiesa prende certezza che vive veramente la vita del suo Maestro e Signore.

(Giovanni Paolo II – Redemptor Hominis,22)

 

1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre

LITANIE DELL’ADDOLORATA – 3^ PARTE

Fonte di lacrime                                  prega per noi

Cumulo di patimenti                            prega per noi

Specchio di pazienza                           prega per noi

Esempio di penitenza                           prega per noi

Rupe di costanza                                 prega per noi

Ancora di confidenza                           prega per noi

Rifugio degli abbandonati                     prega per noi

Difesa degli oppressi                            prega per noi

 

Canto

 

Terza meditazione – Maria donna coraggiosa (di Don Tonino Bello) 3^Parte

Da allora, ha sempre reagito con incredibile determinazione, andando controcorrente e superando inaudite difficoltà che avrebbero stroncato le gambe a tutti. Dal disagio del parto nella clinica di una stalla, all’espatrio forzato per sfuggire alla persecuzione di Erode. Dai giorni amari dell’asilo politico in Egitto, alla presa d’atto della profezia di Simeone greve di cruenti presagi. Dai sacrifici di una vita grama nei trent’anni del silenzio, all’amarezza del giorno in cui si chiuse per sempre la bottega del «falegname» profumata di vernici e di ricordi. Dalle strette al cuore che le procuravano certe notizie che circolavano sul conto di suo figlio, al momento del Calvario quando, sfidando la violenza dei soldati e lo sghignazzo della plebe, si piantò coraggiosamente sotto la croce. (Da  “Maria donna dei nostri giorni”)

 

Scintilla

Maria è la “rosa in che il Verbo divino carne si fece ”; “ il bel zaffiro del quale il cielo più chiaro s’inzaffira”; “La Regina del cielo ond’io ardo tutto d’amor”; “la Regina cui questo regno è suddito e devoto”, “la faccia che a Cristo più si somiglia”.

                                                                                   ( Dante - Canto XXIII del Paradiso)

 

1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre

 

LITANIE DELL’ADDOLORATA – 4^ PARTE

Debellatrice degli increduli                                prega per noi

Medicina dei sofferenti                                     prega per noi

Forza dei deboli                                               prega per noi

Porto dei naufraghi                                           prega per noi

Guida nelle tempeste                                        prega per noi

Ristoro dei miseri                                             prega per noi

Terrore degli insidianti                                      prega per noi

Tesoro dei fedeli                                              prega per noi

Canto

 

Quarta meditazione – Maria donna coraggiosa (di Don Tonino Bello) 4^Parte

Una prova difficile, la sua. Contrassegnata, come per il figlio morente, dal silenzio di Dio. Una prova senza scenografie e senza sconti sui prezzi della sofferenza, che rende ragione di quell’antifona che risuona nella liturgia del venerdì santo: «O voi tutti che passate per via, fermatevi e vedete se c’è un dolore simile al mio».

Santa Maria, donna coraggiosa, tu che sul Calvario, pur senza morire hai conquistato la palma del martirio, rincuoraci col tuo esempio a non lasciarci abbattere dalle avversità. Aiutaci a portare il fardello delle tribolazioni quotidiane, non con l’anima dei disperati, ma con la serenità di chi sa di essere custodito nel cavo della mano di Dio. E se ci sfiora la tentazione di farla finita perché non ce la facciamo più, mettiti accanto a noi. Siediti sui nostri sconsolati marciapiedi. Ripetici parole di speranza.

 

Scintilla

Sii come un bimbo adagiato sul cuore di Maria. Il bimbo che riposa sul petto materno non guarda intorno, non si agita, ma si accoccola e dorme. (Don Dolindo Ruotolo)

1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre

 

LITANIE DELL’ADDOLORATA – 5^ PARTE

Occhio dei profeti                                                       prega per noi

Sostegno degli Apostoli                                               prega per noi

Corona dei martiri                                                       prega per noi

Guida dei confessori                                                    prega per noi

Perla delle vergini                                                        prega per noi

Consolazione delle vedove                                          prega per noi

Letizia di tutti i Santi                                                    prega per noi

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo                perdonaci Signore

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo                esaudiscici Signore

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo                dona a noi la pace

 

Racconto Mariano

RACCONTO: Il Beato Alano de la Rupe ed altri autori, fra i quali il Bellarmino, riferiscono la storia di quel buon sacerdote che aveva consigliato a tre sorelle, sue penitenti, di recitare devotamente il Rosario tutti i giorni per un anno intero, al fine di confezionare un bel vestito di gloria alla Vergine Maria: si tratta – egli diceva – di un segreto ricevuto dal cielo. Docili, le tre sorelle eseguirono puntualmente per un anno il consiglio. Ed ecco che la sera del giorno della Purificazione, quando esse erano già a letto, la Madonna, accompagnata dalle sante Caterina ed Agnese, entrò nella loro camera. Era rivestita di un abito splendente di luce; in lettere d’oro vi erano scritte le parole del saluto: Ave, Maria, piena di grazia. La celeste Regina si avvicinò al letto della sorella maggiore e le disse: <<Ti saluto, figlia mia!; tu mi hai salutato tanto spesso e così bene: ora vengo per ringraziarti del magnifico abito che mi hai confezionato>>. Anche le due Sante accompagnatrici ringraziarono la giovane, poi tutti e tre scomparvero. Un’ora dopo, la Vergine santissima ritornò, sempre accompagnata dalle due Sante; vestiva, questa volta, un abito verde, senza ricami in oro e senza alcuno splendore. Si avvicinò al letto della seconda sorella e la ringraziò per l’abito che le aveva fatto con la recita del Rosario. Nella prima apparizione costei aveva notato che l’abito della Madonna era molto più ricco,e chiese il motivo della differenza. <<Perché – rispose Maria – la tua sorella maggiore mi ha fatto un abito assai più bello, recitando meglio di te il Rosario>>. E scomparve.

Circa un’ora dopo, la Madonna riapparve, vestita di cenci laceri e sporchi; s’accostò alla sorella minore e le disse: <<Figlia mia, così tu mi hai vestita; ti ringrazio!>>.

Piena di confusione, la giovinetta esclamò: <<Possibile, Signore mia? Io vi ho vestita  così male? Perdonatemi e concedetemi un altro po’ di tempo perché possa farvi un abito più bello recitando meglio il Rosario!Cessata la visione, la povera giovane afflittissima andò dal confessore per raccontargli quanto era accaduto, L’esimio sacerdote esortò lei e le altre sorelle a recitare il Rosario per un altro anno, con più impegno e devozione; così fecero. Trascorso l’anno, sempre nel medesimo giorno della Purificazione, sull’imbrunire, la Madonna riapparve alle tre sorelle. Era accompagnata come la prima volta, dalle sante Caterina e Agnese e vestiva un abito veramente magnifico. Disse loro: << Siate certe, figlie mie: verrete in Paradiso; domani stesso vi entrerete e grande sarà la vostra gioia>>.

(Da “il segreto ammirabile del Santo Rosario di S. Luigi Maria Grignion di Monfort)

 

                Canto: Salve Regina del Gen Verde

 

PREGHIAMO

     O Dio, tu hai voluto che la vita della Vergine fosse segnata dal mistero del dolore; concedi, ti preghiamo di camminare con Lei sulla via della fede e di unire le nostre sofferenze alla passione di Cristo perché diventino occasione di grazia e strumento di salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen.

      

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