Animatore : Gesù
istituisce l'Eucaristia.-
Preghiera di don Tonino Bello
Santa Maria, donna del pane, facci capire che il pane non è tutto. Che i conti in banca non bastano a renderci contenti. Che la tavola piena di vivande non sazia, se il cuore è vuoto di verità. Che se manca la pace dell’anima, anche i cibi più raffinati sono privi di sapore. Perciò, quando ci vedi brancolare insoddisfatti attorno alle nostre dispense stracolme di beni, muoviti a compassione di noi, placa il nostro bisogno di felicità e torna a deporre nella mangiatoia, come quella notte facesti a Betlem, il pane vivo disceso dal cielo. Perché solo chi mangia di quel pane non avrà più fame in eterno. (Maria, donna dei nostri giorni)
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Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre
LITANIE
– 1^ parte (dal libro di Don Tonino Bello – Maria donna dei nostri giorni)
Signore
pietà
Signore pietà
Cristo
pietà
Cristo pietà
Signore
pietà
Signore pietà
Maria,
donna feriale
prega per noi
Maria,
donna senza retorica
prega per noi
Maria,
donna dell’attesa
prega per noi
Maria,
donna innamorata
prega per noi
Maria,
donna accogliente
prega per noi
Maria,
donna del primo passo
prega per noi
Canto
Prima Meditazione -
ALLA SCUOLA DI MARIA, DONNA « EUCARISTICA »
Se vogliamo riscoprire in tutta la sua ricchezza il rapporto intimo che
lega Chiesa ed Eucaristia, non possiamo dimenticare Maria, Madre e modello della
Chiesa. In effetti, Maria ci può guidare verso questo Santissimo Sacramento,
perché ha con esso una relazione profonda. A prima vista, il Vangelo tace su
questo tema. Nel racconto dell'istituzione, la sera del Giovedì Santo, non si
parla di Maria. Si sa invece che Ella era presente tra gli Apostoli, « concordi
nella preghiera » (At 1,14), nella prima comunità radunata dopo l'Ascensione
in attesa della Pentecoste. Questa sua presenza non poté certo mancare nelle
Celebrazioni eucaristiche tra i fedeli della prima generazione cristiana,
assidui « nella frazione del pane » (At 2,42). Ma al di là della sua
partecipazione al Convito eucaristico, il rapporto di Maria con l'Eucaristia si
può indirettamente delineare a partire dal suo atteggiamento interiore. Maria
è donna « eucaristica » con l'intera sua vita. La Chiesa, guardando a Maria
come a suo modello, è chiamata ad imitarla anche nel suo rapporto con questo
Mistero santissimo. (Cap.6 N. 53)
(Dalla lettera Enciclica
Ecclesia de Eucharistia del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II ai Vescovi, ai
Presbiteri, e ai Diaconi; alle persone consacrate e a tutti i fedeli laici
sull’Eucaristia suo rapporto con la Chiesa)
O Vergine Maria,
donna del silenzio e dell’ascolto, docile nelle mani del Padre, da tutte le
generazioni sei invocata come “beata”, perché hai saputo riconoscere le
meraviglie compiute in te dallo Spirito Santo.
(Giovanni Paolo II)
1
Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre
LITANIE
– 2^ parte
Maria,
donna missionaria
prega per noi
Maria,
donna di parte
prega per noi
Maria,
donna del primo sguardo
prega per noi
Maria,
donna del pane
prega per noi
Maria,
donna di frontiera
prega per noi
Maria,
donna coraggiosa
prega per noi
Canto
Seconda meditazione ALLA SCUOLA DI MARIA, DONNA « EUCARISTICA » continuo
Se l'Eucaristia è mistero di fede, che supera tanto il nostro intelletto da obbligarci al più puro abbandono alla parola di Dio, nessuno come Maria può esserci di sostegno e di guida in simile atteggiamento. Il nostro ripetere il gesto di Cristo nell'Ultima Cena in adempimento del suo mandato: « Fate questo in memoria di me! » diventa al tempo stesso accoglimento dell'invito di Maria ad obbedirgli senza esitazione: « Fate quello che vi dirà » (Gv 2,5). Con la premura materna testimoniata alle nozze di Cana, Maria sembra dirci: « Non abbiate tentennamenti, fidatevi della parola di mio Figlio. Egli, che fu capace di cambiare l'acqua in vino, è ugualmente capace di fare del pane e del vino il suo corpo e il suo sangue, consegnando in questo mistero ai credenti la memoria viva della sua Pasqua, per farsi in tal modo “pane di vita” ». (Cap.6 n.54)
riposano
con la soavità del loro candore.
(Enrico Medi)
1
Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre
LITANIE
– 3^ parte
Maria,
donna in cammino
prega per noi
Maria,
donna del riposo
prega per noi
Maria,
donna del vino nuovo
prega per noi
Maria,
donna del silenzio
prega per noi
Maria,
donna obbediente
prega per noi
Maria,
donna di servizio
prega per noi
Canto
Terza meditazione ALLA SCUOLA DI MARIA, DONNA «
EUCARISTICA » continuo
In certo senso, Maria ha esercitato la sua fede eucaristica prima ancora
che l'Eucaristia fosse istituita, per il fatto stesso di aver offerto il suo
grembo verginale per l'incarnazione del Verbo di Dio. L'Eucaristia, mentre
rinvia alla passione e alla risurrezione, si pone al tempo stesso in continuità
con l'Incarnazione. Maria concepì nell'Annunciazione il Figlio divino nella
verità anche fisica del corpo e del sangue, anticipando in sé ciò che in
qualche misura si realizza sacramentalmente in ogni credente che riceve, nel
segno del pane e del vino, il corpo e il sangue del Signore. C'è pertanto
un'analogia profonda tra il fiat pronunciato da Maria alle parole dell'Angelo, e
l'amen che ogni fedele pronuncia quando riceve il corpo del Signore. A Maria fu
chiesto di credere che colui che Ella concepiva « per opera dello Spirito Santo
» era il « Figlio di Dio » (cfr Lc 1,30–35). In continuità con la fede
della Vergine, nel Mistero eucaristico ci viene chiesto di credere che quello
stesso Gesù, Figlio di Dio e Figlio di Maria, si rende presente con l'intero
suo essere umano- divino nei segni del pane e del vino.
« Beata colei che ha creduto » (Lc 1,45): Maria ha anticipato, nel
mistero dell'Incarnazione, anche la fede eucaristica della Chiesa. Quando, nella
Visitazione, porta in grembo il Verbo fatto carne, ella si fa, in qualche modo,
«tabernacolo» – il primo «tabernacolo» della storia – dove il Figlio di
Dio, ancora invisibile agli occhi degli uomini, si concede all'adorazione di
Elisabetta, quasi « irradiando » la sua luce attraverso gli occhi e la voce di
Maria. E lo sguardo rapito di Maria nel contemplare il volto di Cristo appena
nato e nello stringerlo tra le sue braccia, non è forse l'inarrivabile modello
di amore a cui deve ispirarsi ogni nostra comunione eucaristica?
(cap 6 n. 55)
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Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre
LITANIE
– 4^ parte
Maria,
donna vera
prega per noi
Maria,
donna del popolo
prega per noi
Maria,
donna che conosce la danza
prega per noi
Maria,
donna del sabato santo
prega per noi
Maria,
donna del terzo giorno
prega per noi
Maria,
donna conviviale
prega per noi
Canto
Quarta Meditazione ALLA SCUOLA DI MARIA, DONNA «
EUCARISTICA » continuo
Maria fece sua, con tutta la vita accanto a Cristo, e non soltanto sul
Calvario, la dimensione sacrificale dell'Eucaristia. Quando portò il bimbo Gesù
al tempio di Gerusalemme « per offrirlo al Signore » (Lc 2,22), si sentì
annunciare dal vecchio Simeone che quel Bambino sarebbe stato « segno di
contraddizione » e che una « spada » avrebbe trapassato anche l'anima di lei
(cfr Lc 2,34-35). Era preannunciato così il dramma del Figlio crocifisso e in
qualche modo veniva prefigurato lo « stabat Mater » della Vergine ai piedi
della Croce. Preparandosi giorno per giorno al Calvario, Maria vive una sorta di
« Eucaristia anticipata », si direbbe una « comunione spirituale » di
desiderio e di offerta, che avrà il suo compimento nell'unione col Figlio nella
passione, e si esprimerà poi, nel periodo post-pasquale, nella sua
partecipazione alla Celebrazione eucaristica, presieduta dagli Apostoli, quale
« memoriale » della passione. Come immaginare i sentimenti di Maria,
nell'ascoltare dalla bocca di Pietro, Giovanni, Giacomo e degli altri Apostoli
le parole dell'Ultima Cena: « Questo è il mio corpo che è dato per voi?» (Lc
22,19) Quel corpo dato in sacrificio e ripresentato nei segni sacramentali era
lo stesso corpo concepito nel suo grembo! Ricevere l'Eucaristia doveva
significare per Maria quasi un riaccogliere in grembo quel cuore che aveva
battuto all'unisono col suo e un rivivere ciò che aveva sperimentato in prima
persona sotto la Croce. (cap 6 n.56)
La
Madonna, povera di Javhé, che ha cantato il riscatto degli umili, ci dia la
forza di confidare negli ultimi. E ciascuno di noi, pur nella fatica del viaggio
e nelle delusioni della vita, possa sentirsi confortato dalle parola di
Sant’Agostino: “Aiuta il prossimo con il quale cammini,
per poter giungere a Colui con il quale desideri rimanere (Don Tonino Bello)
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Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre
LITANIE
– 5^ parte
Maria,
donna del piano superiore
prega per noi
Maria,
donna bellissima
prega per noi
Maria,
donna elegante
prega per noi
Maria,
dona dei nostri giorni
prega per noi
Maria,
donna dell’ultima ora
prega per noi
Santa
Maria, compagna di viaggio
prega per noi
Agnello
di Dio che togli i peccati del mondo
perdonaci Signore
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo esaudiscici Signore
Agnello
di Dio che togli i peccati del mondo
dona a noi la pace
Segno: Eucarestia, Parabole del Regno : spiga di grano, perle, tesoro.
Racconto Mariano - Intorno al cuore della Vergine
Si racconta di un famoso pittore, che doveva dipingere in una chiesa una
grande immagine della Madonna. Non si sa perché, il cuore gli diceva che quella
sarebbe stata l’ultima sua opera. Si mise al lavoro. I giorni passavano, e il
pittore, tranne le poche ore destinate al sonno, era tutto il giorno tra
pennelli e colori. Provava e riprovava. Ora sembrava soddisfatto e contemplava;
ora cadeva in preda a grande scoraggiamento e voleva distruggere quel che aveva
fatto. Avrebbe voluto che il cielo gli prestasse le gocce d’azzurro, che il
sole lasciasse imprigionare un fascio di raggi negli occhi della Vergine, che i
fiori stemperassero tutti i colori sotto il suo pennello.
Chi
lo avesse visto a dipingere, avrebbe detto che il colore era steso non col
pennello, ma con gli occhi. Molti e molti giorni dedicò il pittore a
quell’affresco.
Quando finalmente ebbe dato l’ultimo tocco, volle restare solo nella chiesa, e ordinò che si chiudessero tutte le porte. Assicuratosi che nessun occhio indiscreto lo spiasse, cominciò a scrivere intorno al Cuore Immacolato della Madonna i nomi delle persone care. Affidava così quelli che amava alla Vergine perché li custodisse e li benedicesse. Fu il suo testamento. Poi con abili pennellate coprì il tutto con fasci di luci tale da evidenziare solo il Cuore. Qualche tempo dopo, infatti, morì. Passarono molti e molti anni. Il tempo cominciò a danneggiare quel magnifico affresco. Fu necessario un restauro. L’opera fu affidata ad un abile artista. Ma quale non fu la sua sorpresa, quando tra i mille fasci di luce dipinta , scorse intorno al Cuore della Vergine, alcuni nomi che formavano una corona. Erano i nomi delle persone che il pittore aveva amato in vita e che, sentendo prossima la morte, aveva voluto affidarli alla Madre delle madri, alla più sicura di tutte le creature, al Cuore Immacolato di Maria.
(Da una rivista dei Sacerdoti del S.Cuore
di Andria Anno XXV supp. al n.8 settembre 1991)
Salve
Regina del Gen Verde
PREGHIAMO
Concedi ai tuoi fedeli, Signore Dio nostro,
di godere sempre la salute del corpo e dello spirito; e per la gloriosa
intercessione di Maria santissima, sempre vergine, salvaci dai mali che ora ci rattristano e guidaci alla gloria senza fine. Per Cristo
nostro Signore. Amen.