Secondo Mistero della Luce
Animatore :
Contempliamo la Manifestazione di Gesu’ a Cana di Galilea
Santa Maria, donna del vino nuovo, muoviti a
compassione di noi, e ridonaci il gusto delle cose. Solo così, le giare della nostra esistenza
si riempiranno
fino all’orlo di significati ultimi.
E l’ebbrezza di vivere e di far vivere ci farà
finalmente provare le vertigini.
(Don Tonino Bello
– Maria donna dei nostri giorni – ed. San Paolo)
Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la
madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel
frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: “Non hanno
più vino”. E Gesù rispose: “Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora
giunta la mia ora”. La madre dice ai servi: “Fate quello che vi dirà”.
Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili. E Gesù disse loro: “Riempite d’acqua le giare”; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: “Ora attingete e portatene al maestro di tavola”. Ed essi gliene portarono. E come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l’acqua), chiamò lo sposo e gli disse: “Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un pò brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono”. Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
Parola
del Signore – Lode a te o Cristo
Tu
sei la porta della vita: per te infatti è passata la vera Vita e la Luce eterna
per venire ad illuminare coloro che giacevano nelle tenebre ed erano assisi
all’ombra della morte.
(Oglerio
di Lucedio)
1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre
LITANIE
– 1^ parte (dal libro di Don Tonino Bello – Maria donna dei nostri giorni)
Signore
pietà
Signore pietà
Cristo
pietà
Cristo pietà
Signore
pietà
Signore pietà
Maria,
donna feriale
prega per noi
Maria,
donna senza retorica
prega per noi
Maria,
donna dell’attesa
prega per noi
Maria,
donna innamorata
prega per noi
Maria,
donna accogliente
prega per noi
Maria,
donna del primo passo prega per noi
Canto
Prima
meditazione - Dal commento al Vangelo di Giovanni di S. Agostino ( Omelia 8,9)
Perché
dunque il figlio ha detto alla madre: Che c' è tra me e te, donna? Non è
ancora giunta la mia ora? Nostro Signore Gesù Cristo era Dio e uomo. Come
Dio non aveva madre, come uomo l'aveva: Maria, quindi, era madre della carne di
lui, madre della sua umanità, madre della debolezza che per noi assunse. Ora,
il miracolo che egli stava per compiere, era opera della sua divinità, non
della sua debolezza: egli operava in quanto era Dio, non in quanto era nato
debole. Ma la debolezza di Dio è più forte degli uomini (1 Cor 1, 25). La
madre esigeva un miracolo ed egli, accingendosi a compiere un'opera divina,
sembra insensibile ai sentimenti di tenerezza filiale. E' come se dicesse: Quel
che di me compie il miracolo, non l'hai generato tu: tu non hai generato la mia
divinità; ma siccome hai generato la mia debolezza, allora ti riconoscerò
quando questa mia infermità penderà dalla croce.
Tu che mi sorridesti nel mattino della
vita, vieni a sorridermi ancora...Madre, si fa sera!
(S.Teresa di Gesù Bambino)
1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre
LITANIE
– 2^ parte
Maria,
donna missionaria
prega per noi
Maria,
donna di parte
prega per noi
Maria,
donna del primo sguardo
prega per noi
Maria,
donna del pane
prega per noi
Maria,
donna di frontiera
prega per noi
Maria,
donna coraggiosa
prega per noi
Canto
2
meditazione: Dal commento al
Vangelo di Giovanni di S. Agostino ( Omelia 8,9) continuo
E' questo il senso della frase: Non è ancora giunta la mia ora. Sulla croce riconobbe la madre, lui che da sempre la conosceva. Conosceva sua madre prima di nascere da lei, quando la predestinò; e prima di creare, come Dio, colei della quale come uomo sarebbe stato creatura. Tuttavia, in una certa ora misteriosamente non la riconosce, e poi in un'altra ora, che ancora doveva venire, di nuovo misteriosamente la riconosce. La riconobbe nell'ora in cui stava morendo ciò che ella aveva partorito. Moriva, infatti, non il Verbo per mezzo del quale Maria era stata creata, ma la carne che Maria aveva plasmato; non moriva Dio che è eterno, ma la carne che è debole. Con quella risposta, dunque, il Signore vuole aiutare i credenti a distinguere, nella loro fede, la sua persona dalla sua origine temporale. E' venuto per mezzo di una donna, che gli è madre, lui che è Dio e Signore del cielo e della terra. In quanto Signore del mondo, Signore del cielo e della terra, certamente egli è anche Signore di Maria; in quanto creatore del cielo e della terra, è anche creatore di Maria; ma in quanto nato da donna e fatto sotto la legge (Gal 4, 4) - secondo l'espressione dell'Apostolo -, egli è il figlio di Maria. E' ad un tempo Signore e figlio di Maria, ad un tempo creatore e creatura di Maria.
La
grazia divina in Maria non scese a gocce come avvenne negli altri Santi, ma come
pioggia sull’erba. L’anima di Maria fu come l’erba che succhiò felice
l’abbondante pioggia della grazia dello Spirito Santo (San Basilio)
1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre
LITANIE
– 3^ parte
Maria,
donna in cammino
prega per noi
Maria,
donna del riposo
prega per noi
Maria,
donna del vino nuovo
prega per noi
Maria,
donna del silenzio
prega per noi
Maria,
donna obbediente
prega per noi
Maria,
donna di servizio
prega per noi
Canto
3^
meditazione - Dal commento al Vangelo di Giovanni di S. Agostino ( Omelia 8,9)
continuo
Non meravigliarti del fatto che è ad un tempo figlio e Signore: Vien detto figlio di Maria come vien detto figlio di Davide, ed è figlio di Davide perché è figlio di Maria. Ascolta la testimonianza esplicita dell'Apostolo: Egli è nato dalla stirpe di Davide secondo la carne (Rm 1, 3). Ma egli è altresì il Signore di Davide. E' lo stesso Davide che lo afferma. Ascolta: Parola del Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra (Sal 109, 1). Gesù pose i Giudei di fronte a questa testimonianza, e con essa li ridusse al silenzio. Come dunque egli è insieme figlio e Signore di Davide (Mt 22, 45), figlio secondo la carne e Signore secondo la divinità, così è figlio di Maria secondo la carne e Signore di Maria secondo la maestà. E poiché Maria non era madre della divinità, e il miracolo che ella chiedeva doveva compiersi in virtù della divinità, per questo disse: Che c'è tra me e te, donna? Non credere però, o Maria, che io voglia rinnegarti come madre; gli è che non è ancora giunta la mia ora; allora, quando l'infermità di cui sei madre penderà dalla croce, io ti riconoscerò. Ecco la prova di questa verità.
San
Sofronio, Patriarca di Gerusalemme, asserisce che l’Arcangelo Gabriele la
chiamò <<piena di grazia>>: <<Ave, piena di grazia>>
perché mentre agli altri la grazia è stata donata limitata, a Maria fu data
totalmente
LITANIE
– 4^ parte
Maria,
donna vera
prega per noi
Maria,
donna del popolo
prega per noi
Maria,
donna che conosce la danza
prega per noi
Maria,
donna del sabato santo
prega per noi
Maria,
donna del terzo giorno
prega per noi
Maria,
donna conviviale
prega per noi
Canto
Quarta
meditazione - Dal
commento al Vangelo di Giovanni di S. Agostino ( Omelia 8,9)continuo
Narrando la passione del Signore, il medesimo evangelista, che conosceva
la madre del Signore e che come tale ce l'ha presentata in queste nozze, dice
così: Stava là, presso la croce, la madre di Gesù, e Gesù disse a sua
madre: Donna, ecco tuo figlio; poi al discepolo: Ecco tua madre (Gv 19,
25-27). Affida la madre al discepolo; affida la madre, egli che stava per morire
prima di lei e che sarebbe risorto prima che ella morisse: egli, uomo,
raccomanda ad un uomo una creatura umana. Ecco la natura umana che Maria aveva
partorito. Era venuta l'ora alla quale si riferiva quando aveva detto: Non è
ancora giunta la mia ora.
Scintilla:
Commenta
Sant’Ambrogio: “Chi è Colei che vicino al Verbo Divino cresce come una
pianta di vite appoggiata ad un grande albero?
LITANIE
– 5^ parte
Maria,
donna del piano superiore
prega per noi
Maria,
donna bellissima
prega per noi
Maria,
donna elegante
prega per noi
Maria,
donna dei nostri giorni
prega per noi
Maria,
donna dell’ultima ora
prega per noi
Santa
Maria, compagna di viaggio
prega per noi
Agnello
di Dio che togli i peccati del mondo
perdonaci Signore
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo esaudiscici Signore
Agnello
di Dio che togli i peccati del mondo
dona a noi la pace
RACCONTO
MARIANO - Quasi
per scommessa...
Due
uomini discutono serenamente tra loro, in una villa di Roma.
L'uno è il barone De Bussières.
L'altro è il giovane Alfonso Ratisbonne, ebreo. Siamo nel 1842.
Ascoltiamo che cosa stanno
dicendo. -Vorrei chiedervi un favore- dice il barone De Bussières al giovane
Ratisbonne. -Vediamo
di che si tratta?- risponde il giovane.
-Semplicemente di questo;
accettare di portare indosso questa medaglia. Secondo il vostro modo di vedere,
la cosa dovrebbe essere del tutto indifferente, mentre a me recherebbe un grande
piacere.
-Se è così, per dimostrarvi
che gli ebrei non sono poi tanto ostinati e testardi come si crede, accetto di
portare la vostra medaglia. A questo punto, il giovane Ratisbonne
racconta lui stesso ciò che avvenne e ciò che egli disse: -Detto, fatto.
Il barone mi mette al collo la medaglia, mentre io, scoppiando a ridere,
esclamo: "Eccomi ormai cattolico, apostolico, romano"- Chi
è Alfonso Ratisbonne?
È un giovane ebreo, già al
colmo della sua fortuna. Dalla vita ha avuto tutto. Da poco tempo si è anche
fidanzato con una ragazza di nome Flora. Quanto alla sua fede: "Non
credevo più neanche in Dio", confesserà dopo. Ma la Madonna, Madre
universale, vegliava su di lui, e lo attendeva a Roma. Qui lo fece capitare per
caso nella Chiesa di S. Andrea delle Fratte, e gli operò il miracolo che
avrebbe rivoluzionato tutta la sua vita brillante quanto effimera e fatua. Tutto
era iniziato appunto da quella medaglietta miracolosa che gli era stata offerta
dall'amico barone De Bussières, e che egli aveva accettato solo per fargli
piacere.
Si era lasciato mettere al collo
la Medaglia; ci aveva scherzato sopra, ma già non ci pensava più.
L'amico barone, però, sapeva
quel che faceva ; era uomo di fede, confidava nella potenza miracolosa della
medaglietta, e pregava intensamente perché l'Immacolata operasse nell'animo di
Alfonso, disfatto dall'incredulità. La notte di quello stesso giorno,
svegliatosi di soprassalto, Alfonso vide alta dinanzi a sé l'immagine di una
grande Croce, di forma particolare, senza Gesù Crocifisso, che egli inutilmente
tentò di scacciare. Era la Croce della Medaglia miracolosa. Ma egli non lo
sapeva, perché non aveva neppure guardato la Medaglia che portava indosso, né
lo interessava affatto guardare una Medaglia! Proprio lui ! Il giorno
seguente...
Il giorno seguente, stranamente, Alfonso si sentì spinto ad accompagnare lo stesso amico De Bussières alla Chiesa di S. Andrea delle Fratte, dove il barone aveva da sbrigare una commissione di lavoro. La carrozza si fermò sulla piazzetta della Chiesa. Scesero tutti e due. Il barone entrò in Chiesa e si recò subito in sacrestia per incontrarsi con le persone interessate alla commissione. Alfonso, invece, dapprima esitante, entrò poi anche lui nella Chiesa. E si trovò solo, distratto e vuoto. "La Chiesa di S. Andrea delle Fratte -così egli stesso racconta in seguito- è piccola, povera e quasi sempre deserta. Quel giorno ero solo o quasi solo. Nessun oggetto d'arte attirava la mia attenzione. Passeggiavo macchinalmente girando gli sguardi attorno a me. Ricordo soltanto che un cane nero scodinzolava dinanzi a me... Ben presto anche quel cane disparve. La Chiesa intera disparve; io non vidi più nulla... O meglio, mio Dio, io vidi una sola cosa! ... Come potrei parlarne? La parola umana non può facilmente esprimere ciò che è inesprimibile. Quando arrivò il barone De Bussières mi trovò col volto rigato di pianto. Non potei rispondere alle sue domande... tenevo in mano la medaglia che avevo appesa al collo e coprivo di baci l'immagine della Vergine...Era Lei, sicuramente Lei! Non sapevo dove ero, non sapevo se ero Alfonso o un altro; provavo in me un tale cambiamento che mi pareva essere un altro; cercavo di ritrovare me stesso e non mi ritrovavo... Non riuscivo a parlare; non volevo dire niente; sentivo in me qualche cosa di solenne e di sacro che mi costringeva a cercare un sacerdote". Più tardi, calmatasi la vivissima emozione provata, così spiegò all'amico "Ero da pochi istanti nella chiesa di S. Andrea, quando, improvvisamente, mi sentii afferrato da un turbamento inesprimibile. Alzai gli occhi; l'edificio intero era come scomparso ai miei sguardi; una sola cappella aveva concentrato tutta la luce. In un grande fascio di luce, mi è apparsa, dritta, sull'altare, alta, brillante, piena di maestà e di dolcezza, la Vergine Maria, quale si vede sulla Medaglia Miracolosa; una forza irresistibile mi ha spinto verso di Lei. La Vergine mi ha fatto segno con la mano di inginocchiarmi. Mi è parso che dicesse: 'Bene!' Non mi ha parlato, ma io ho compreso tutto". Proprio la Vergine della Medaglia Miracolosa era dunque apparsa ad Alfonso Ratisbonne quel giovedì 20 gennaio 1842.
Canto della Salve Regina del Gen Verde
Preghiamo
Concedi ai tuoi fedeli, Signore Dio nostro, di godere sempre la salute del corpo e dello spirito; e per la gloriosa intercessione di Maria santissima, sempre vergine, salvaci dai mali che ora ci rattristano e guidaci alla gloria senza fine. Per Cristo nostro Signore. Amen.