Maggio Con Maria

 

Quarto Mistero del Dolore

 

Canto

 

ANIMATORE:

Gesu’ porta la croce verso il Calvario.

La vita è un cammino, sovente appesantito dalla croce, sia essa visibile

o meno. Cristo, col corpo pesto e piagato, con un’andatura, è condotto al luogo del patibolo come un agnello al macello. (da “l’uomo lacerato”)

 

                                                                                              Preghiera

                                        TU,  ICONA DELL’ UMANO

                                               (Davide Maria Turoldo)

                                                   E l’ultimo, l’umiliato e offeso, la sua ferita carne,

                                                                  la frantumata immagine di Lui:

                                    per questo tu, Madre, sei sempre necessaria:

                                  porta per cui Dio scende a fare di noi la sua pace.

                                In te ogni donna e ogni uomo è madre,

                              quando come te alla Parola dona carne e sangue:

                                  tu, icona dell’umano,

                                   che in verginità ancora e sempre concepisci e generi.

                                       (da “Il sapore del pane” ed. S.Paolo)

 

Dal Vangelo di Luca 23,26-27.32

     Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati.      

Parola del Signore – Lode a Te o Cristo.

 

Scintilla

Contemplando la tua morte, o Cristo, la Madre Immacolata ti diceva, gemendo amaramente: non attardarTi tra i morti, o Vita! (Ufficio del Venerdi Santo)

 

1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre

 

LITANIE Ricavate dalla «Marialis cultus» di Paolo VI - 1^ parte

Signore, pietà                                                  Signore, pietà

Cristo, pietà                                                    Cristo, pietà

Signore, pietà                                                  Signore, pietà

Madre di Dio                                                  prega per noi

Madre del Signore                                          prega per noi

Madre del Figlio di Dio                                   prega per noi

Madre del Verbo incarnato                             prega per noi

Madre dell’Autore della vita                            prega per noi

Madre del Servo sofferente di Jahvè                prega per noi

Madre cooperatrice del Salvatore                    prega per noi

Madre associata alla passione del Figlio           prega per noi

 

Canto

 

Prima meditazione  - VOLTI DEL DOLORE

     La tradizione le chiama donne «pie», Cioè ricche di quella umanità che le ren­de capaci di guardare in faccia, da qualunque parte provenga, il dolore uma­no, non come spettacolo, ma come crudeltà ingiusta. In «pietà» una donna è istintivamente superiore. Piangono. Disperazione e lamenti di morte. Sono le Madri di Plaza de Mayo. Nella solitudine delle ultime ore, queste donne sono per il Cristo il primo spontaneo segno di solidarietà, di presenza amica. Disseminate sul percorso, o incamminate al seguito di quella barbara processione, singhiozzano impotenti per l’agnello condotto al macello, quasi fosse loro figlio. Ma Cristo sa che le loro lacrime sono destinate a rinnovarsi senza fine. Quanti figli si dovranno ancora piangere! Cristo asssurge a simbolo di un’umanità oppressa, giustiziata e tradita, che vive sotto la regia del maligno. Simbolo universale e riferimento cosmico di olocausti, desaparecidos, schiavitù di ogni genere, sacrifici ai vari totem ideologici e religiosi.

Di fronte a Lui le donne, almeno le donne, mantengono la capacità di piangere.

                                                                         ( da “L’uomo Lacerato” – di Piero Borelli)

Scintilla

O veramente piena di grazia! Chi è in grado di rendere manifesta tale grazia? Chi è capace di un rendimento di grazie ad essa adeguato? Sant’Agostino (Sermo 290, 5)

 

1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre

 

LITANIE Ricavate dalla «Marialis cultus» di Paolo VI - 2^ parte

Madre del Re                                      prega per noi

Madre del Capo e delle membra          prega per noi

Madre della Chiesa                             prega per noi

Madre dei viventi                                 prega per noi

Madre della misericordia                     prega per noi

Madre della grazia                               prega per noi

Madre santa                                        prega per noi

Madre amorosissima                           prega per noi

Madre nostra                                      prega per noi

Madre gloriosa                                    prega per noi

              

 Canto

 

Seconda meditazione  - Donne che incontrano Cristo

Beato il ventre che ti ha modellato, Cristo

Beata la madre che ti ha allevato, coccolato e curato

Beata la sposa di Cana i cui occhi hanno potuto scintillare felici.

Beata la donna che ti ha toccato con fede clandestina e il flusso di sangue le si è fermato.

Beata l’adultera che ti ha guardato con occhi spaventati, e Tu le hai lavato la vita.

Beate Marta e Maria che con te hanno condiviso l’amicizia.

Beata quella madre di Naim a cui hai restituito vivo il figlio.

Beata la donna di Samaria a cui hai rivelato il senso del suo vivere.

Beata la moglie di Pilato che ti ha intuito giusto.

Beata quella prostituta che ha lavato i tuoi piedi con le sue lacrime, e ancora adesso se ne parla.

Beate quante hanno goduto della tua saggezza e profezia e nel Padre sono diventate tue sorelle

e madri.                                                                    ( da “L’uomo Lacerato” – di Piero Borelli)

 

Scintilla

Se [Dio] ha creato tutte le cose, quelle visibili e quelle invisibili, il cielo e la terra, anche la vergine Maria: perché anche la Vergine è dalla terra, anche Cristo, artefice della terra, è creato dalla terra: infatti la verità è germogliata dalla terra (Sal 84, 12).          Sant’Agostino (Sermo 290, 2)

 

 

1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre

 

LITANIE Ricavate dalla «Marialis cultus» di Paolo VI - 3^ parte

Vergine obbediente e fedele                            prega per noi

Vergine di Nazaret                                          prega per noi

Vergine in ascolto                                            prega per noi

Vergine in preghiera                                        prega per noi

Vergine madre                                                prega per noi

Vergine offerente                                             prega per noi

Vergine addolorata                                          prega per noi

Vergine strettamente associata al Figlio tuo      prega per noi

Vera sede della Sapienza                                 prega per noi

Via che conduce al Cristo                                prega per noi

Vero tempio di Dio                                         prega per noi

 

Canto

Terza meditazione - MADRE CORAGGIO

     In Maria, attonita, amore e smarrimento, spada conficcata nell’anima e fi­ducia nella volontà del Padre si sovrappongono, si intersecano e tolgono il fiato. Quello che sta contemplando è il Gesù, figlio che non le è mai appartenuto pienamente, figlio sempre sfuggente, figlio fratello del mondo... ma figlio suo, carne della sua carne. Anche fiaccato e sanguinolento, quell’Uomo Unico, Cristo di Dio, non ha segreti per lei. Non c’è Dio che tenga: lei ne misura la sconfinata solitudine e lo strazio infinito. Padre, che cosa vuoi ancora da questo figlio? Sempre nascosta, sempre discreta e silenziosa, Maria è ora in prima fila. È impotente, eppure è lì, pronta ad ogni evenienza. Sa che non può morire per il figlio, non può fare niente. Solo piangere e gridare nel silenzio a quel Dio che a Nazaret, donandoglielo, l’ha consacrato a sé. Figlio suo e non suo. Figlio che appartiene a Dio e a tutti. Maria accompagna gli ultimi passi barcollanti di questo Figlio, gli occhi dilatati dalla visione mostruosa, e medita ancora una volta — ora divenute chiare — le antiche parole mai dimenticate del vecchio Simeone. ( da “L’uomo Lacerato” – di Piero Borelli)

 

Scintilla

O Maria, sole del cielo, risveglia la vita dovunque è la morte e rischiara gli spiriti dove sono le tenebre.  (Papa Pio XII)

 

1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre

 

LITANIE Ricavate dalla «Marialis cultus» di Paolo VI - 4^ parte

Vittoria della speranza sull’angoscia     prega per noi

Vittoria della comunione sulla solitudine            prega per noi

Vittoria della pace sul turbamento                    prega per noi

Assunta in cielo                                               prega per noi

Ausiliatrice e Avvocata                                    prega per noi

Gloriosa e sempre vergine Maria                     prega per noi

Arca dell’Alleanza                                           prega per noi

Benedetta dall’Altissimo                                  prega per noi

Consolatrice degli afflitti                                   prega per noi

Cooperatrice del Redentore                            prega per noi

Donna nuova                                                   prega per noi

Donna forte                                                     prega per noi

Donna umile e povera                                     prega per noi

 

Canto

 

Quarta meditazione  - Caro Signore,

     Amo pensare che tua mamma sia già sul posto e ti stia aspettando, ma Tu non le rivolgi uno sguardo, non la cerchi per nulla: la consideri — se­condo quel pronunciamento sconcertante che si apre sui nuovi orizzonti del Regno — all’interno della schiera dei veri discepoli: coloro che vivono della Parola del Padre tuo. Non pensi tuttavia che lei voglia dirti parole affettuose? O non ne hai bisogno?

Maria ti contempla e forse non ha più lacrime. Si specchia in quei tuoi occhi sfatti e deserti, e ripercorre le tappe della sua croce, da quel Sì det­to a un angelo che le propone l’Inaccessibile come ospite del grembo, fino al tuo giungere al limitare, sulla soglia del morire per gli amici, per l’umanità. La morte di un figlio è la morte della madre. La croce tua uccide anche il tuo cuore. Ma lei l’accetta perché l’accetti Tu,  ed è proprio in questo momento che diventa pienamente madre.

Maria è la madre a cui guardano tutte le madri: simbolo del dolore offerto, nel silenzio e nella riservatezza... Non una parola, per non sprecare o delimitare o esagerare il sentimento. Un puro gioco di sguardi. Una corrente d’amore.               ( da “L’uomo Lacerato” – di Piero Borelli)

 

Scintilla

O Maria il tuo nome mi stia sempre nel cuore e sulle labbra dall’alba al tramonto.  

(B. Papa Giovanni XXIII)

 

1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre

 

LITANIE Ricavate dalla «Marialis cultus» di Paolo VI - 5^ parte

Dimora dello Spirito di Dio                                          prega per noi

Maestra di vita spirituale                                              prega per noi

Modello di vita evangelica                                           prega per noi

Modello di virtù                                                          prega per noi

Prima e perfetta seguace di Cristo                               prega per noi

Regina di misericordia                                                 prega per noi

Rifugio dei peccatori                                                   prega per noi

Salute degli infermi                                                      prega per noi

Santuario dello Spirito Santo                                       prega per noi

Speranza dei cristiani                                                   prega per noi

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,   perdonaci, o Signore

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,   ascoltaci, o Signore

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,   abbi pietà di noi.

 

UN RACCONTO: 

Il fratello Alfonso Rodriguez della Compagnia di Gesù, recitava il Rosario con tale ardore che vedeva non di rado uscire dalla sua bocca

ad ogni Pater una rosa vermiglia e ad ogni Ave Maria una rosa bianca, uguale in bellezza e fragranza, diversa solo nel colore.

Le cronache di S. Francesco raccontano che un giovane religioso aveva la lodevole abitudine di recitare ogni giorno prima del pasto la corona della Vergine santa.

Un giorno, non si sa per qual motivo, la omise. Quando suonò l’ora del pranzo, egli pregò il superiore di permettergli di recitarla prima di sedersi a tavola e col suo permesso si ritirò in cella. Tardando di molto a ripresentarsi, il superiore mandò un religioso a chiamarlo. Il confratello lo trovò risplendente di luce celeste; la Vergine e due angeli erano accanto a lui. Ad ogni Ave Maria usciva dalla sua bocca una bella rosa: gli Angeli raccoglievano le rose, una dopo l’altra e le ponevano sul capo della Madonna che se ne dimostrava visibilmente soddisfatta.. Altri due religiosi, mandati a vedere quale fosse la causa di tanto ritardo, poterono anch’essi ammirare il sorprendente spettacolo, poiché la Vergine disparve solo quando la recita dell’intera corona ebbe termine.

(da “il segreto ammirabile del Santo Rosario” di S.Luigi Grignon di Monfort)

 

Canto Finale: Salve Regina del Gen Verde

Preghiamo

O Dio, Padre del Signore Gesù Cristo, guarda alla Vergine Maria, la cui esistenza terrena fu tutta sotto il segno della gratuità e della riconoscenza; concedi anche a noi il dono della preghiera incessante e del silenzio, perché tutto il nostro vivere quotidiano sia trasfigurato dalla presenza del tuo Santo Spirito.  Per Cristo nostro Signore. Amen.

      

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