Maggio
Con Maria
Quarto Mistero del Dolore
Canto
ANIMATORE:
Gesu’ porta la croce verso il Calvario.
La vita è un cammino, sovente appesantito dalla croce, sia essa visibile
o meno. Cristo, col corpo pesto e piagato, con un’andatura, è condotto al luogo del patibolo come un agnello al macello. (da “l’uomo lacerato”)
Preghiera
TU, ICONA DELL’ UMANO
(Davide Maria Turoldo)
E l’ultimo, l’umiliato e offeso, la sua ferita carne,
la frantumata immagine di Lui:
per questo tu, Madre, sei sempre necessaria:
porta per cui Dio scende a fare di noi la sua pace.
In te ogni donna e ogni uomo è madre,
quando come te alla Parola dona carne e sangue:
tu, icona dell’umano,
che in verginità ancora e sempre concepisci e generi.
(da “Il sapore del pane” ed. S.Paolo)
Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati.
Parola
del Signore – Lode a Te o Cristo.
Contemplando la tua morte, o Cristo, la Madre Immacolata ti diceva, gemendo amaramente: non attardarTi tra i morti, o Vita! (Ufficio del Venerdi Santo)
LITANIE Ricavate dalla «Marialis cultus» di Paolo VI - 1^ parte
Signore, pietà Signore, pietà
Cristo, pietà Cristo, pietà
Signore, pietà Signore, pietà
Madre di Dio prega per noi
Madre del Signore prega per noi
Madre del Figlio di Dio prega per noi
Madre del Verbo incarnato prega per noi
Madre dell’Autore della vita prega per noi
Madre del Servo sofferente di Jahvè prega per noi
Madre cooperatrice del Salvatore prega per noi
Madre associata alla passione del Figlio prega per noi
Prima meditazione
- VOLTI DEL DOLORE
La tradizione le chiama donne «pie», Cioè ricche di quella umanità che le rende capaci di guardare in faccia, da qualunque parte provenga, il dolore umano, non come spettacolo, ma come crudeltà ingiusta. In «pietà» una donna è istintivamente superiore. Piangono. Disperazione e lamenti di morte. Sono le Madri di Plaza de Mayo. Nella solitudine delle ultime ore, queste donne sono per il Cristo il primo spontaneo segno di solidarietà, di presenza amica. Disseminate sul percorso, o incamminate al seguito di quella barbara processione, singhiozzano impotenti per l’agnello condotto al macello, quasi fosse loro figlio. Ma Cristo sa che le loro lacrime sono destinate a rinnovarsi senza fine. Quanti figli si dovranno ancora piangere! Cristo asssurge a simbolo di un’umanità oppressa, giustiziata e tradita, che vive sotto la regia del maligno. Simbolo universale e riferimento cosmico di olocausti, desaparecidos, schiavitù di ogni genere, sacrifici ai vari totem ideologici e religiosi.
Di fronte a Lui le donne, almeno le donne, mantengono la capacità di piangere.
( da “L’uomo Lacerato” – di Piero Borelli)
O
veramente piena di grazia! Chi è in grado di rendere manifesta tale grazia? Chi
è capace di un rendimento di grazie ad essa adeguato?
Sant’Agostino (Sermo 290, 5)
1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre
Madre del Re prega per noi
Madre del Capo e delle membra prega per noi
Madre della Chiesa prega per noi
Madre dei viventi prega per noi
Madre della misericordia prega per noi
Madre della grazia prega per noi
Madre santa prega per noi
Madre amorosissima prega per noi
Madre nostra prega per noi
Madre gloriosa prega per noi
Beato il ventre che ti ha modellato, Cristo
Beata la madre che ti ha
allevato, coccolato e curato
Beata la sposa di Cana i cui occhi hanno potuto scintillare felici.
Beata la donna che ti ha toccato con fede clandestina e il flusso di sangue le si è fermato.
Beata l’adultera che ti ha guardato con occhi spaventati, e Tu le hai lavato la vita.
Beate Marta e Maria che con te hanno condiviso l’amicizia.
Beata quella madre di Naim a cui hai restituito vivo il figlio.
Beata la donna di Samaria a cui hai rivelato il senso del suo vivere.
Beata la moglie di Pilato che ti ha intuito giusto.
Beata quella prostituta che ha lavato i tuoi piedi con le sue lacrime, e ancora adesso se ne parla.
Beate quante hanno goduto della tua saggezza e profezia e nel Padre sono diventate tue sorelle
e madri. ( da “L’uomo Lacerato” – di Piero Borelli)
Scintilla
Se
[Dio] ha creato tutte le cose, quelle visibili e quelle invisibili, il cielo e
la terra, anche la vergine Maria: perché anche la Vergine è dalla terra, anche
Cristo, artefice della terra, è creato dalla terra: infatti la verità è
germogliata dalla terra (Sal 84, 12). Sant’Agostino (Sermo 290,
2)
1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre
Vergine obbediente e fedele prega per noi
Vergine di Nazaret prega per noi
Vergine in ascolto prega per noi
Vergine in preghiera prega per noi
Vergine madre prega per noi
Vergine offerente prega per noi
Vergine addolorata prega per noi
Vergine strettamente associata al Figlio tuo prega per noi
Vera sede della Sapienza prega per noi
Via che conduce al Cristo prega per noi
Vero tempio di Dio prega per noi
Terza
meditazione - MADRE CORAGGIO
In Maria, attonita, amore e smarrimento, spada conficcata nell’anima e
fiducia nella volontà del Padre si sovrappongono, si intersecano e tolgono il
fiato. Quello che sta contemplando è il Gesù, figlio che non le è mai
appartenuto pienamente, figlio sempre sfuggente, figlio fratello del mondo... ma
figlio suo, carne della sua carne. Anche fiaccato e sanguinolento, quell’Uomo
Unico, Cristo di Dio, non ha segreti per lei. Non c’è Dio che tenga: lei ne
misura la sconfinata solitudine e lo strazio infinito. Padre, che cosa vuoi ancora
da questo figlio? Sempre nascosta, sempre discreta e silenziosa, Maria è ora in
prima fila. È impotente, eppure è lì, pronta ad ogni evenienza. Sa che non può
morire per il figlio, non può fare niente. Solo piangere e gridare nel silenzio
a quel Dio che a Nazaret, donandoglielo, l’ha consacrato a sé. Figlio suo e
non suo. Figlio che appartiene a Dio e a tutti. Maria accompagna gli ultimi
passi barcollanti di questo Figlio, gli occhi dilatati dalla visione mostruosa,
e medita ancora una volta — ora divenute chiare — le antiche parole mai
dimenticate del vecchio Simeone. ( da “L’uomo Lacerato” – di Piero
Borelli)
O Maria, sole del cielo, risveglia la vita dovunque è la morte e rischiara gli spiriti dove sono le tenebre. (Papa Pio XII)
Vittoria della speranza sull’angoscia prega per noi
Vittoria della comunione sulla solitudine prega per noi
Vittoria della pace sul turbamento prega per noi
Assunta in cielo prega per noi
Ausiliatrice e Avvocata prega per noi
Gloriosa e sempre vergine Maria prega per noi
Arca dell’Alleanza prega per noi
Benedetta dall’Altissimo prega per noi
Consolatrice degli afflitti prega per noi
Cooperatrice del Redentore prega per noi
Donna nuova prega per noi
Donna forte prega per noi
Donna umile e povera prega per noi
Canto
Quarta
meditazione - Caro Signore,
Amo pensare che tua mamma sia già sul posto e ti stia aspettando, ma Tu
non le rivolgi uno sguardo, non la cerchi per nulla: la consideri — secondo
quel pronunciamento sconcertante che si apre sui nuovi orizzonti del Regno —
all’interno della schiera dei veri discepoli: coloro che vivono della Parola
del Padre tuo. Non pensi tuttavia che lei voglia dirti parole affettuose? O non ne hai
bisogno?
Maria ti contempla e forse non ha più lacrime. Si specchia in quei tuoi occhi sfatti e deserti, e ripercorre le tappe della sua croce, da quel Sì detto a un angelo che le propone l’Inaccessibile come ospite del grembo, fino al tuo giungere al limitare, sulla soglia del morire per gli amici, per l’umanità. La morte di un figlio è la morte della madre. La croce tua uccide anche il tuo cuore. Ma lei l’accetta perché l’accetti Tu, ed è proprio in questo momento che diventa pienamente madre.
Maria
è la madre a cui guardano tutte le madri: simbolo del dolore offerto, nel
silenzio e nella riservatezza... Non una parola, per non sprecare o delimitare o
esagerare il sentimento. Un puro gioco di sguardi. Una corrente d’amore.
( da “L’uomo Lacerato” – di Piero Borelli)
Scintilla
O
Maria il tuo nome mi stia sempre nel cuore e sulle labbra dall’alba al
tramonto.
(B. Papa Giovanni XXIII)
Dimora dello Spirito di Dio prega per noi
Maestra di vita spirituale prega per noi
Modello di vita evangelica prega per noi
Modello di virtù prega per noi
Prima e perfetta seguace di Cristo prega per noi
Regina di misericordia prega per noi
Rifugio dei peccatori prega per noi
Salute degli infermi prega per noi
Santuario dello Spirito Santo prega per noi
Speranza dei cristiani prega per noi
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, ascoltaci, o Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
UN RACCONTO:
Il
fratello Alfonso Rodriguez della Compagnia di Gesù, recitava il Rosario con
tale ardore che vedeva non di rado uscire dalla sua bocca
ad
ogni Pater una rosa vermiglia e ad ogni Ave Maria una rosa bianca, uguale in
bellezza e fragranza, diversa solo nel colore.
Le
cronache di S. Francesco raccontano che un giovane religioso aveva la lodevole
abitudine di recitare ogni giorno prima del pasto la corona della Vergine santa.
Un
giorno, non si sa per qual motivo, la omise. Quando suonò l’ora del pranzo,
egli pregò il superiore di permettergli di recitarla prima di sedersi a tavola
e col suo permesso si ritirò in cella. Tardando di molto a ripresentarsi, il
superiore mandò un religioso a chiamarlo. Il confratello lo trovò risplendente
di luce celeste; la Vergine e due angeli erano accanto a lui. Ad ogni Ave Maria
usciva dalla sua bocca una bella rosa: gli Angeli raccoglievano le rose, una
dopo l’altra e le ponevano sul capo della Madonna che se ne dimostrava
visibilmente soddisfatta.. Altri due religiosi, mandati a vedere quale fosse la
causa di tanto ritardo, poterono anch’essi ammirare il sorprendente
spettacolo, poiché la Vergine disparve solo quando la recita dell’intera
corona ebbe termine.
(da
“il segreto ammirabile del Santo Rosario” di S.Luigi Grignon di Monfort)
Canto Finale: Salve Regina del Gen Verde
Preghiamo
O
Dio, Padre del Signore Gesù Cristo, guarda alla Vergine Maria, la cui esistenza
terrena fu tutta sotto il segno della gratuità e della riconoscenza; concedi
anche a noi il dono della preghiera incessante e del silenzio, perché tutto il
nostro vivere quotidiano sia trasfigurato dalla presenza del tuo Santo Spirito. Per Cristo nostro Signore. Amen.