Maggio Con Maria
Quinto Mistero del Dolore
Canto
Animatore:
Gesù è crocifisso e muore in croce per la nostra salvezza.
Santa
Maria, donna del sabato santo, aiutaci a capire che in fondo, tutta la vita
com’e’ tra le brume del venerdi e le attese della domenica di resurrezione,
si rassomiglia tanto a quel giorno. E’ il giorno della speranza in cui si fa
il bucato dei lini intrisi di lacrime e di sangue, e li si asciuga al sole di
primavera perche’ diventino tovaglie d’altare.
Dal
Vangelo di Luca 23,44-46
Era quasi l’ora sesta, quando si fece buio su tutta la terra fino all’ora nona, essendosi eclissato il sole. Il velo del tempio si squarciò a metà. E Gesù, gridando a gran voce, disse: <<Padre, nelle tue mani raccomando il mio spirito>>. Detto questo, spirò…….
Parola del
Signore – Lode a Te, o Cristo.
La Vergine veste le nostre croci con la dolcezza del miele. Diventano croci candite. ( San Luigi Grignon di Monfort )
1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre
LITANIE
dell’Addolorata – 1^ Parte
Signore, pietà Signore, pietà
Cristo, pietà Cristo, pietà
Signore, pietà Signore, pietà
Santa
Maria
Prega per noi
Madre
del Crocifisso
Prega per noi
Madre
addolorata
Prega per noi
Madre
lacrimosa
Prega per noi
Madre
desolata
Prega per noi
Madre
abbandonata
Prega per noi
Prima
meditazione
Da
una Sacra Icona della Madonna conservata nel Duomo di Spoleto
Madre:
accogli la preghiera di tua Madre, o compassionevole.
Figlio:
cosa comandi, o Madre?
Madre:
la salvezza degli uomini - Figlio:
ma loro mi muovono a sdegno.
Madre:
compatiscili, Figlio mio - Figlio:
ma non si convertono.
Madre:
salvali gratis per amore -
Figlio: Sì, avranno
il perdono.
Madre:
ti ringrazio, o Figlio!
Scintilla Stringiti alla sua dolcissima Madre, la quale genero’ un Figlio tale che i cieli non potevano contenere.
( S. Chiara alla B.Agnese – lettera 3
– Fonti Francescane )
1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre
LITANIE
dell’Addolorata – 2^ Parte
Madre
priva del tuo Figlio
prega per noi
Madre
trafitta dalla spada del dolore
prega per noi
Madre
consumata dagli stenti
prega per noi
Madre
piena di angustie
prega per noi
Madre
crocifissa nel cuore
prega per noi
Madre
mestissima
prega per noi
Fonte
di lacrime
prega per noi
Cumulo
di patimenti
prega per noi
Canto
Seconda
meditazione -
Sua Madre, sì
Non c’era nemmeno un uomo che fosse pronto a morire con lui, ma una
donna, sua madre, lei, sì era pronta. la sua morte fu offerta nel desiderio,
non fu accettata per accompagnare la sua passione, perché non era necessaria al
mistero della redenzione.
E’
per questo che lui non disse: <<Se qualcuno viene dietro a me>>,
disse invece: <<Se qualcuno vuol venire dietro a me>>, si deve
pagare completamente a Dio il tributo della buona volontà e che mai esso potrà
essere commutato con un bene minore.
(Elinando di Froidmont – Da “La Madonna nel pensiero di S.Bernardo”)
Scintilla
Maria raccolse Gesu’ nel piccolo chiostro del sua santo seno e lo porto’ nel suo grembo verginale.
(
S. Chiara alla beata Agnese – lettera terza – Fonti Francescane )
1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre
LITANIE
dell’Addolorata – 3^ Parte
Specchio
di pazienza
prega per noi
Esempio
di penitenza
prega per noi
Rupe
di costanza
prega per noi
Ancora
di confidenza
prega per noi
Rifugio
degli abbandonati
prega per noi
Difesa
degli oppressi
prega per noi
Debellatrice
degli increduli
prega per noi
Medicina
dei languenti
prega per noi
Canto
Terza
meditazione - Una sola madre
Il capo e il corpo di Cristo non sono che un tutto, che un solo essere.
E’ Figlio unico, in cielo, di un Dio
unico, sulla terra di una madre unica; molti figli, e un solo Figlio. Come il
corpo e le membra non sono che un solo Figlio pur essendo molti figli, così
Maria e la Chiesa non sono che una sola madre e son pertanto due madri. L’una
e l’altra sono vergini; l’una e l’altra hanno concepito senza passione
della carne; l’una e l’altra senza peccato generano al padre una progenie.
L’una, senza ombra di peccato, genera il capo di questo corpo; l’altra,
nella remissione di tutti i peccati, genera il corpo di questo capo; l’una e
l’altra sono madri del Cristo, ma né l’una né l’altra lo generano tutto
intero.
(Isacco della Stella)
Scintilla
Nessuno
come te, Maria, è stata prevenuta dalla grazia che purifica;
nessuno come Te rifulse di luce celeste.
( S.Sofronio di Gerusalemme )
1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre
LITANIE
dell’Addolorata – 4^ Parte
Forza
dei deboli
prega per noi
Porto
dei naufraghi
prega per noi
Guida
nelle tempeste
prega per noi
Ristoro
dei miseri
prega per noi
Terrore
degli insidianti
prega per noi
Tesoro
dei fedeli
prega per noi
Occhio
dei profeti
prega per noi
Canto
Quarta
meditazione - Maria prega per noi
peccatori
Un vincolo misterioso lega Maria ai peccatori. Pensiamo alla sofferenza
di Maria sotto la croce: ella partecipa alla sofferenza di Dio di fronte a
coloro che si perdono. Maria ha veramente un debole per i peccatori. Nel poema
di Dostoievskij intitolato “Maria va dai dannati”, c’è un
significato spirituale caro ai nostri fratelli d’Oriente e indicativo anche
per noi. Il poema poggia sull’idea che la vergine interceda per i dannati per
i quali ottiene che cessino di soffrire da Pasqua a Pentecoste.
La vergine visita l’inferno e
l’arcangelo san Michele le fa da guida tra i dannati. Vede i peccatori e i
loro tormenti. Osserva un gruppo di dannati che sono in un lago in fiamme:
chiunque vi sprofonda non può più risalire alla superficie: Dio stesso lo
dimentica!
L’espressione è straordinariamente
forte e profonda. Impressionata, la Vergine in lacrime si prostra davanti al
Trono di Dio e chiede grazia per tutti i peccatori che ha visti, senza
distinzione. Il suo dialogo con Dio è particolarmente interessante. Quando il
Signore mostra le palme e i piedi di suo Figlio crocifisso e dice: <<Come
potrei perdonare ai suoi carnefici?>> la Vergine si rivolge a tutti i
santi, ai martiri, agli angeli e agli arcangeli perché l’aiutino ad ottenere
da Dio il perdono dei peccatori. Infine Dio le permette d’intervenire per
sospendere i supplizi una volta l’anno, tra il Venerdì Santo e la Pentecoste;
le voci dei peccatori allora risuonano dal profondo dell’inferno: <<Hai
ragione, Signore, e la tua sentenza è giusta>>.
(I Fratelli Karamazov – op. cit., p.263)
(Da “In preghiera con Maria la Madre
di Gesù” – di Jean Lafrance
– cap.IX pag.210 edizioni O.R.)
Scintilla
Tutti
i miei timori svaniscono nel tuo sguardo materno o Madre,
che m’ insegna a piangere e a gioire
(Santa Teresa di Gesù Bambino – Poesie 34,17-18 )
1 Padre Nostro – 10 Ave Maria – 1 Gloria al Padre
LITANIE
dell’Addolorata – 5^ Parte
Sostegno
degli Apostoli
prega per noi
Corona
dei martiri
prega per noi
Guida
dei confessori
prega per noi
Perla
delle vergini
prega per noi
Consolazione
delle vedove
prega per noi
Letizia
di tutti i santi
prega per noi
Agnello
di Dio che togli i peccati del mondo
perdonaci Signore
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo esaudiscici Signore
Agnello
di Dio che togli i peccati del mondo
dona a noi la pace
Segno
: dal
costato di Cristo nasce la speranza, cresce la fede, aumenta la carita’ –
Simboli: un
cuore, un’àncora, una croce
C’era una donna che aveva quattro figli e un marito che amava bere da quando l’aria di casa s’era resa irrespirabile e soprattutto stanco dal continuo brontolare della moglie. E’ vero, essa non si stancava mai di pulire in casa, ma era anche vero che, dopo il matrimonio, era sempre triste: non la si era più sentita cantare, né rivolgere un volto sorridente.
La donna, che si chiamava Maria, era stata soprannominata dai vicini « Maria, la Brontolona ». Borbottava sempre, e niente le andava bene né in casa né fuori, criticando tutto quello che facevano gli altri. Di questo passo le cose in famiglia andavano di male in peggio. Denaro ne girava poco; i figli crescevano male, del tutto trascurati perché, col babbo sempre ubriaco e la mamma tutta presa a lamentarsi, nessuno si curava della loro educazione.
In casa c’era un quadretto che rappresentava la Sacra Famiglia. Spesso la Brontolona se la prendeva anche con la Madonna: « Beata te che sorridi sempre »; « Con un Figlio Dio e un marito santo, non hai fatto molta fatica »;
« Guarda me, in che condizioni mi tocca vivere »... Era un modo strano di rivolgersi alla Vergine, anche se la Brontolona, in fondo, le voleva un gran bene. Ma era fatta così; nutriva ormai una sorta di invidia per tutte le altre donne, come se solo lei avesse da faticare.
Passavano gli anni e le cose andavano sempre peggio. La Brontolona si aspettava che un giorno il mondo cambiasse, ma lei non si sognava di modificare qualcosa di se stessa.
Un giorno, dopo l’ennesima litigata col marito, decise di andar via. Ma prima di andarsene, sostò un istante davanti all’immagine sacra e si rivolse alla Madonna:
« E’ inutile che mi guardi storto; io qui non ce la faccio più. Se sei madre di tutti, prova tu a starci in questa baraonda. Ho finalmente diritto anch’io a vivere un po’ in pace! ».
Detto fatto. Si sbatté l’uscio alle spalle, andò via, senza che nessuno sapesse dove.
Vagò per diversi mesi, arrangiandosi a fare i mestieri più umili, tanto che in breve tempo si era ridotta molto male in salute. Ogni tanto ripensava ai suoi figli, al marito, alla casa e si sentiva salire grosse lacrime, che invano tentava di ricacciare giù.
Vinta dalla stanchezza, decise di ritornare a casa. Arrivò al paese in un giorno di maggio. Era l’ora di pranzo e per le strade non si incontrava anima viva. Maria la Brontolona si avvicinò alla sua casa, quasi in punta dì piedi, non vista né sentita da alcuno. Il cuore le batteva così forte che le sembrava di scoppiare. Che stupore! Pareva un sogno. Il giardinetto pulito, dalla finestra s’udiva la voce di una donna che cantava. Chi era mai? La Brontolona si avvicinò esitante. La stanza, in perfetto ordine, la mensa apparecchiata e la famiglia seduta a tavola. I suoi figli e il marito ridevano felici, mangiando. In cucina, dietro la tenda, si vedeva la sagoma di una donna affaccendata, che cantava con una voce così dolce da penetrare nel profondo dell’anima.
Ora la Brontolona era pervasa da una curiosità invincibile. Stava per affacciarsi dalla finestra, quando il suo sguardo cadde sul quadretto della Sacra Famiglia. « Sogno o sono sveglia? », si chiese la povera donna, stropicciandosi gli occhi. S. Giuseppe e il Bambino stavano al loro posto. Ma la Madonna non c’era; si vedeva bene il posto vuoto.
La Brontolona fissò di nuovo quell’ombra di donna che sfaccendava in cucina; comprese di colpo, e cadde in ginocchio in un pianto dirotto. Ma una mano materna le accarezzò i capelli, come faceva sua madre quando era bambina. «Vieni. Questa è la tua casa, la tua famiglia. Nessuno si è accorto della tua partenza; solo, ora vedrai che la gente ti ha dato un altro nome: Maria, la Canterina ». Quella mamma riprese felice il suo posto in famiglia. Mai le era sembrato così buono suo marito, così belli i suoi figli. Tutto era trasformato, anche lei. Ora era Maria la Canterina e aveva capito che, cambiando se stessa tutto il mondo intorno a lei era diventato migliore.
(Ennio Domenico Staid - Da Ecce Mater tua -
rivista mariana )
O Dio, tu hai voluto che la vita della Vergine fosse segnata dal mistero del dolore; concedici, ti preghiamo, di camminare con Lei sulla via della fede e di unire le nostre sofferenze alla passione di Cristo perché diventino occasione di grazia e strumento di salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen.