I nuovi paesaggi hanno uno stretto legame con il problema
delle realtà ne in cui sono inseriti. Ridisegnare gli interstizi delle
città o delle periferie vuol dire proiettare tali paesaggi in una nuova
estetica che contenga al suo interno un messaggio...un'informazione forte
che ri-costruisca nuovi " brani di città ".
Si innesca così un processo di ibridazionne ed integrazione della nuova
società: quella delle informazioni, che sono ludiche, commerciali,
terziarie e di comunicazione. Affiorano in questo modo RETI,"
di immagini, di suoni, di messaggi..."
Si incrociano a più livelli morfologie e geometrie e nella strategia
dell'affioramento è insita la struttura del progetto.La complessità
di questo modo di intervenire ha un rimando nella riflessione per quanto concerne
la sistemazione delle rive del Tevere:"il bordo
diventa così lo spazio del dialogo, diventa un waterfront che abbatte
recinzioni e limiti, contamina gli oggetti del paesaggio circostante e da
esso viene contaminato...si presenta come un ipertesto metropolitano".(
tratto da "Affioramenti" di Antonino Saggio).