Enersoft SiteGenWiz

 · LA STORIA... · ...E IL RESTO

LA STORIA...

FIRENZE · STORIA DEL TIFO · ANCORA STORIA...
Gruppi di Ieri  · Foto Storiche  · 1° Agosto 2002

Cronologia della fine di una società

 

La sera del 31 luglio trascorse velocemente, ci ritrovammo tutti all'Antico Beccaria. La stanchezza era stampata sui nostri visi, se non altro il giorno dopo sarebbero cominciate le nostre ferie. Intanto arrivavano voci di scaramucce in Piazza Savonarola, niente di grave, ma la paura che il giorno dopo si scatenasse la guerriglia era forte. Ci recammo anche noi davanti alla sede viola: c'era un lunghissimo striscione, recitava: "Da Wembley ad Agliana, ci hai rovinato: ora il tuo posto è a San Miniato". Giovani e anziani, tutti con gli occhi gonfi di lacrime, si strinsero intorno a noi: ci guardavamo e ci abbracciavamo. Non ci conoscevamo, ma eravamo accomunati dalla fede viola e da immensa rabbia e tristezza. "Viola, viola" fu il grido che si alzò fortissimo in Piazza Savonarola, mentre si accendevano le luci delle case. Sui balconi e dalle finestre comparvero sciarpe e vessilli viola. Sembrava di essere in curva Fiesole, Firenze c'era! - Dal libro "Immortali" di Gaetano Lodà -

 

  > All'inizio veniva da ridere... non era il biglietto di un cinema, ma quello per assistere a Forlì - Fiorentina...

 

 

Purtroppo anche questa vicenda fa ormai parte della nostra storia. Per evitare di parlare di tanti personaggi per cui bisognerebbe spendere fior di parole, e che hanno contribuito con fatti e misfatti a farci vivere quello che abbiamo vissuto, la cronologia parte dall'ultimo momento bello della nostra storia prima della stagione 2001/2002: la vittoria della 6a Coppa Italia.

 

PARTE DI QUESTA CRONOLOGIA E' STATA RIPRESA DAL QUOTIDIANO "LA NAZIONE".

 

 

Un calvario lungo 14 mesi

 

Da giugno 2001 ad agosto 2002: 14 mesi di sofferenze, è il calvario della Fiorentina.

 

 

 

13 giugno 2001: Manuel Rui Costa solleva al cielo la Coppa Italia davanti ad oltre 40000 spettatori già in aperta contestazione da vari mesi con il presidente Cecchi Gori: è la sesta vittoria di questo trofeo nella storia della Fiorentina, che va a sommarsi a 2 scudetti, 1 Coppa delle Coppe ed 1 Supercoppa italiana.

 

26 giugno: la partecipazione al campionato è a rischio. I sindaci revisori annunciano un buco da 316 miliardi, mancano anche i 70 miliardi della cessione di Batistuta alla Roma, somma finita nelle casse della Finmavi, la finanziaria del gruppo Cecchi Gori. Il 27 il tribunale apre l'istruttoria fallimentare.

 

4 luglio: l'amministratore Luciano Luna, tornato in carica dopo le dimissioni di Sconcerti, vende i calciatori Toldo e Rui Costa ad Inter e Milan per cifre rispettive di 55 e 85 miliardi. Il ricavato, insieme alle cessioni di altri giocatori ed a quella futura di Repka (14 miliardi) dovrebbe assicurare l'iscrizione al campionato.

 

9 luglio: Vittorio Cecchi Gori lascia la presidenza della Fiorentina, era stato il diciassettesimo presidente della storia viola.

 

19 agosto: la Fiorentina perde la partita valida per l'assegnazione della Supercoppa italiana a Roma.

 

14 settembre: Cecchi Gori firma cambiali a garanzia dei 70 miliardi che la Finmavi deve al club, poi ipotecherà Palazzo Borghese.

 

 

 

   > Contestazione a società e presidente

 

19 settembre: il tribunale archivia l'istanza fallimentare.

 

21 settembre: la Procura di Firenze incalza Cecchi Gori, mancherebbero altri 127 miliardi e viene aperto un altro fascicolo a suo carico.

 

Ottobre: Comincia il carosello sulle offerte d'acquisto del club: da Tootonchi a Preziosi, da Cavalli a Fratini, da una cordata portata dall'ex ministro Piero Barucci ad una lussemburghese trovata da Luna.

 

14 novembre: prima messa in mora del club da parte dei calciatori della squadra.

 

16 novembre: Cecchi Gori vende i diritti su alcuni film alla Medusa per 40 miliardi per pagare Irpef e parte degli stipendi arretrati.

 

Dicembre: Cecchi Gori indagato per voto di scambio in Sicilia. Tesissimo faccia a faccia tra alcuni tifosi viola e l'allenatore viola Mancini, al quale viene data colpa degli scarsi risultati ottenuti della squadra che naviga nei fondi della classifica; l'allenatore esce molto scosso dall'incontro, mentre in futuro altri singoli giocatori saranno presi di mira della curva. Tuttavia la contestazione vera e propria all'intera squadra avverrà solo quando la salvezza diverrà praticamente irraggiungibile, dopo la sconfitta casalinga contro il Lecce.

 

11 gennaio 2002: dopo la sconfitta casalinga col Perugia l'allenatore Mancini si dimette. La squadra va ad Ottavio Bianchi.

 

17 gennaio: la procura chiede l'amministrazione giudiziaria.

 

31 gennaio: nuovo CdA. Entrano Zerunian, Van den Herick e Repetti (si dimette dopo poco); Poggi diventa il presidente n.18.

Vittorio Cecchi Gori, dopo mesi di silenzio, si fa intervistare da Bruno Vespa alla trasmissione "Porta a porta"; l'azionista di maggioranza della Fiorentina sottolinea per l'ennesima volta che a livello societario non esistono particolari problemi economici (in tempi passati aveva addirittura affermato: "i bilanci della Fiorentina sono tra quelli più sani del calcio italiano") rilanciando l'idea della realizzazione di un centro sportivo su un terreno di Bagno a Ripoli.

Cecchi Gori viene appoggiato in diretta da Franco Carraro, presente al dibattito.

A fine trasmissione viene data una mezza promessa di un suo ritorno allo stadio di Firenze in occasione di Fiorentina - Roma del 3 Febbraio, importante match in chiave salvezza per i viola.

Chi l'ha visto?

 

24 febbraio: Si gioca Fiorentina - Lecce, partita considerata come "ultima spiaggia" dato che la squadra pugliese si trova in zona retrocessione a pochi punti di distacco dai viola: con una vittoria per la Fiorentina si potrebbero riaprire le speranze di salvezza. La squadra viene sostenuta da tutto lo stadio nonostante già da ottobre sia in penultima posizione, ma la partita termina alla fine con il risultato di 1-2 per la squadra giallorossa. A quel punto i tifosi, ormai privati delle ultime speranze di salvezza, aspettano l'uscita della squadra dallo stadio per dare luogo ad una pesante contestazione.

Nei giorni successivi ci sarà la consegna delle "maglie della vergogna", avvenuta con una irruzione da parte di alcuni tifosi viola dentro un ristorante in cui stava cenando in ritiro la squadra. Dopo aver motivato le loro ragioni i tifosi hanno forzatamente consegnato queste maglie, semplicemente bianche con sopra scritto "Indegno", a coloro ritenuti appunto indegni di indossare la casacca viola per lo scarso impegno ed attaccamento alla maglia ed alla città, ricordando ai giocatori anche colpe come l'aver chiesto più volte la messa in mora della società. Il "blitz", avvenuto in una atmosfera tesissima, rischiò seriamente di degenerare in quanto inizialmente alcuni giocatori rifiutarono la consegna di questa maglia.

Successivamente a questo evento da più parti verranno rivolti appelli per i calciatori della Fiorentina ad evitare o limitare le proprie uscite fuori dai campi di allenamento, i quali già da tempo sono presidiati da camionette di polizia.

 

1° marzo: muore Valeria Pestelli, madre di Vittorio.

 

18 marzo: il tribunale decide l'ispezione giudiziaria.

 

   > 17.3.02, Fiorentina - Bologna: "Firenze città da serie A, voi uomini di serie B"

 

30 marzo: Fiorentina-Inter; i tifosi disertano lo stadio per protesta.

 

5 aprile: Poggi si dimette, Bianchi è il presidente n.19. La guida della squadra va a Luciano Chiarugi, allenatore della squadra primavera.

 

14 aprile: 31/ma giornata di campionato, la Fiorentina è matematicamente retrocessa per la seconda volta dal dopoguerra in serie B.

 

18 aprile: fiaccolata contro Cecchi Gori con 30000 persone per le strade e le piazze del centro storico di Firenze.

 

 >   Tifosi in arrivo in Piazza Signoria alle 22 del 18 aprile 2002

 

30 aprile: la Covisoc boccia i bilanci, a rischio l'iscrizione alla serie B.

 

5 maggio: fine del campionato; la Fiorentina conclude in 17a posizione, precedendo in classifica solo il Venezia, nonostante tra le proprie file annoveri calciatori che sono stati più volte convocati nelle rispettive nazionali.

 

5 giugno: dopo una ispezione, il tribunale nomina Enrico Fazzini amministratore giudiziario della società.

 

15 giugno: Inter Juventus e Milan rilevano i cartellini dei giovani talenti del vivaio viola Moretti e Ceccarelli per una cifra di 15 milioni di euro. Il gesto vorrebbe essere di aiuto nei confronti del club viola, ma i soldi vengono subito usati per pagare stipendi arretrati ed altri vari debiti a carico della società.

Nei giorni successivi si prova a cedere vari giocatori (Daniele Adani, Christian Amoroso e Nuno Gomes su tutti) ma nessuna società sembra in grado di spendere le cifre richieste dalla Fiorentina in quanto il calcio mercato è bloccato e non ci sono movimenti di capitali.

 

12 luglio: la squadra parte per il ritiro estivo in vista del futuro campionato di serie B.

 

23 luglio: la Fiorentina non è iscritta al campionato di B. Il club ha tempo di farlo fino al 29. Nella stessa condizione della squadra viola si trovano 2 squadre di serie A (Lazio, Roma) e altre 5 di B (Genoa, Napoli, Messina, Palermo, Verona). La situazione più grave è quella della squadra di Firenze, a cui servono 22 milioni di euro per sanare la posizione. Fazzini rinnova un appello affinché venga aiutata la Fiorentina, ma tutte le società sono in una situazione economica difficile.

 

25 luglio: deserta la prima asta indetta alcune settimane prima per l'acquisto del 51% delle azioni del club e Cecchi Gori non versa i soldi necessari per l'iscrizione. Cresce la preoccupazione per il futuro della Fiorentina. Nei giorni successivi Franco Tatò e Piero Barucci stilano un piano finanziario per salvare la Fiorentina. Anche Azione Viola (società per azioni popolare) si muove aprendo uno sportello bancario dove sottoscrivere azioni. Intanto a Roma il produttore si impegna a cedere immobili e multisale.

 

27 luglio: chiesta una proroga alla scadenza del 29 luglio. Intanto davanti alla sede della Fiorentina ed allo stadio si nota già da qualche tempo la presenza fissa di ulteriori forze di polizia e carabinieri che si vanno a sommare a quelle che già dall'inverno precedente presidiavano gli allenamenti dei calciatori e i vari punti sensibili della città come le proprietà fiorentine di Vittorio Cecchi Gori, che già nell'estate precedente erano state prese di mira da episodi teppistici.

Per tutto il giorno continuano a circolare indiscrezioni, voci e smentite. Anche i più ottimisti cominciano a pensare al peggio.

 

29 luglio: si attendono i soldi dalle banche, ma anche il piano di Tatò fallisce. Cecchi Gori comunque, attraverso i suoi legali, fa sapere che avrà i soldi nelle prossime 24 ore. La Fiorentina si iscrive al campionato con riserva, ma nel frattempo da Terni si alza la voce di protesta da parte dei vertici societari della Ternana calcio, società candidata al ripescaggio in serie B nel caso di fallimento della squadra gigliata.

Intanto a Roncegno va in scena quella che sarà l'ultima partita ufficiale della storia della Fiorentina: in amichevole con il Verona la gara termina con 10 minuti di anticipo sull' 1-1 a causa di tafferugli esplosi in tribuna che vedono protagonisti i tifosi veronesi e fiorentini, gemellati, in aperta contestazione con le rispettive squadre e società.

 

30 luglio: i giorni in una caldissima ed afosa Firenze sono lunghissimi ed interminabili: giorno e notte, nonostante molte persone siano in vacanza, ci si attacca a qualunque genere e mezzo di informazione: dai giornali al televideo, dall’ascolto di Radio Blu (che dedica programmi no-stop alla vicenda viola) alla consultazione on line delle testate giornalistiche sulla Fiorentina, che raggiungono in questi giorni di piena estate punte di contatti altissime per ogni ora. Passando nella rovente ed assolata Piazza Savonarola si notano gruppetti di tifosi in attesa di notizie. I soldi non arrivano. Va deserta anche la seconda asta per la cessione dei dieci decimi dell’aumento del capitale sociale. In serata da Roma arrivano segnali secondo cui i 22 milioni di euro arriveranno nella prima mattinata del giorno dopo.

 

   > Tifosi davanti alla sede della Fiorentina in attesa di notizie

 

31 luglio: tramite il Corriere dello Sport Vittorio Cecchi Gori fa sapere che i soldi sono stati trovati e che saranno a Firenze per le 13. La giornata sembra promettere bene. Ma è solo l’ultima balla di una lunghissima serie: intorno alle 9 a Radio Blu arriva puntuale la smentita di Fazzini, che dice di non aver ricevuto alcuna telefonata durante la notte e nessuna comunicazione da parte dei legali del produttore cinematografico. Vengono fuori voci che 22 milioni di euro sono stati accreditati da una banca colombiana, ma tutto si rivela privo di fondamento. La giornata va avanti in attesa dei soldi che non arrivano. In sede arrivano anche alcuni calciatori (che fino ad allora erano stati in ritiro estivo), mentre in Piazza Savonarola aumenta il numero di tifosi in attesa di notizie.

Consapevoli che questo è l'ultimo giorno disponibile per salvare la società molte persone rimangono davanti alla sede viola fino a tarda notte nella speranza che la notizia dell'arrivo del bonifico arrivi in extremis prima della riunione del consiglio federale che è fissata per la mattina del giorno dopo alle 9.00.

 

1° agosto 2002: i soldi non sono arrivati. Il consiglio federale non iscrive il club alla B. La Fiorentina sparisce. Il sindaco di Firenze Domenici invia una lettera al Consiglio della Federcalcio ed alla Lega calcio in cui viene fatto un appello affinché la Fiorentina non sparisca dal panorama del calcio professionistico italiano. I dipendenti della vecchia società di Cecchi Gori compresi amministratori, dirigenti e l'allenatore Fascetti si ritrovano senza lavoro, mentre i calciatori sono automaticamente svincolati. In serie B al posto dei viola viene riammessa la Ternana, ripescata dalla serie C1 dove era retrocessa sul campo la stagione precedente. Nel frattempo in Piazza Savonarola si ritrovano già dalla primissima mattina molti tifosi sconvolti ed increduli: nessuno ancora si capacita di quello che si è effettivamente verificato. Nasce qualche tafferuglio con le forze dell'ordine, ma niente di grave e tutto torna velocemente alla normalità. Viene annunciato che Il calcio a Firenze può salvarsi se verrà costituita una nuova società in tempi molto brevi: in questo modo potrà essere assicurata la presenza in un campionato professionistico, anche se è da decidere se in C1 o in C2. Già alla sera è costituita una nuova società che vede come presidente il sindaco Domenici: manca un azionista di maggioranza che dovrà mettere il capitale sociale. Il nome della nuova società sarà Fiorentina 1926 Florentia s.r.l..

Ma proprio mentre si celebra questa nascita, dalla sede di Piazza Savonarola si celebra il rito più triste: dal balcone della sede della squadra gigliata viene tolta la bandiera viola con sopra stampato lo stemma della Fiorentina; gli ultimi tifosi rimasti in piazza osservano in silenzio.

 

2 agosto: la Fiorentina 1926 Florentia s.r.l. viene affiliata alla Federcalcio. Intanto si sono fatti avanti vari imprenditori decisi a rilevare la neonata società tra cui Enrico Preziosi.

 

3 agosto: la società è di proprietà di Diego Della Valle che ha rilevato la nuova Fiorentina dopo un incontro fulmineo con il sindaco-presidente Domenici. La società ha un capitale sociale ed un imprenditore. Manca tutto il resto, dai giocatori ai dirigenti agli organi di amministrazione. Il tutto viene realizzato in poche settimane.

 

 

L'esordio della nuova squadra avverrà il 21 agosto, nella sfida di Coppa Italia di serie C contro il Pisa.

Nelle settimane successive la squadra cambierà nome in Florentia Viola a causa di problemi burocratici con il vecchio marchio "Fiorentina": il nome sarà comunque provvisorio. La categoria scelta dove inserire la nuova squadra sarà la C2.

 

 > 27.4.03; la squadra sotto la Ferrovia festeggia la promozione in C1.

 

 

 

 

27 aprile 2003: durante l'inverno nascono varie discussioni, osservazioni e dubbi sulla questione "salvataggio Lazio", vale a dire la vicenda che ha portato la squadra capitolina ad evitare il fallimento, come successo alla Fiorentina, nonostante si trovasse in condizioni economiche molto precarie.

La notizia della promozione in C1 della Florentia Viola, grazie alla netta vittoria del campionato di C2, prevale però su tutti i discorsi e le polemiche. Dopo questo successo l'obiettivo principale è quello di riacquistare il nome ed il marchio che la squadra possedeva prima del fallimento, operazione che permetterà così di riproporre, su maglia viola, lo stemma dell'epoca Cecchi Gori e di poter rinominare la squadra, anche nelle operazioni ufficiali, con il nome AC Fiorentina.

 

Maggio: Diego Della Valle si aggiudica per 2,5 mln di euro il marchio ed il nome della vecchia società viola all'asta giudiziaria tenutasi al tribunale giudiziario di Firenze. Il 19 maggio viene realizzata una grande festa per celebrare i grandi traguardi raggiunti nell'ultima stagione con un'amichevole tra la Fiorentina vincitrice del campionato di C2 e quella del 1995/96, vincitrice di Coppa Italia e Supercoppa italiana.

 

  > La festa del 19 Maggio

 

Giugno: il verdetto del campionato di serie B 2002/03 vede figurare tra le squadre retrocesse Salernitana, Cosenza, Catania e Genoa.

Finisce il campionato di serie B ma nasce il "caso Catania", tormentone che accompagnerà gli appassionati di calcio per tutta l'estate 2003.

Bisogna decidere se retrocedere la squadra etnea in serie C1, se far giocare uno spareggio tra Napoli e Venezia (in tale ipotesi sarebbero figurate come le 2 squadre giunte a pari punti al quartultimo posto del campionato dopo il Catania) o se allargare la serie B a 21 squadre. Il caos genera roventi polemiche, su cui si alza la voce dei Gaucci, proprietari del Catania, che chiedono la riammissione in serie B.

Con il passare del tempo e l'aumentare della confusione vengono fuori richieste di ripescaggio anche da parte delle altre squadre retrocesse con il Catania; il Cosenza si trova però in una brutta situazione economica.

 

28 luglio: ultimo giorno valido per le iscrizioni ai campionati professionistici; si trovano in condizioni economiche non idonee diverse società tra cui le più importanti Napoli, Roma, Cosenza, Spal, L'Aquila.

Il calcio italiano è scosso dalle vicende delle fidejussioni false che colpiscono varie società di calcio. Iniziano le indagini della guardia di finanza. Il procedimento risulta alla fine molto simile a quello che coinvolse la Fiorentina l'anno precedente (il falso accredito da parte di una banca colombiana), con la differenza che l'anno precedente tale accredito non venne considerato attendibile. Prosegue senza tregua il tira e molla del "caso Catania" e continuano ad uscire, anche da fonti attendibili, indiscrezioni sul salvataggio della Lazio.

 

30 luglio: la Co.Vi.Soc boccia alcuni bilanci: non vengono ammesse ai campionati il Cosenza e L'Aquila. Intanto si fa sempre più concreta la possibilità di una serie B a 21 squadre con la riammissione del Catania. Ma c'è anche chi sostiene la tesi di una serie B a 24 squadre, con tutte e 4 le squadre retrocesse.

 

5 agosto: il Catania chiede ufficialmente la riammissione in serie B come ventesima squadra al posto del Napoli, convolto nelle vicende delle false fidejussioni, mentre a Roma i carabinieri sequestrano alcuni documenti relativi all'iscrizione al campionato della Roma; le 2 squadre, inoltre, sembra che abbiano presentato le garanzie per l'iscrizione ai rispettivi campionati in ritardo.

Nello stesso periodo vengono diramati i calendari di serie C, tra cui figura nel girone B il Catania.

Nel frattempo la campagna abbonamenti della ACF Fiorentina tende ad assestarsi intorno alle 17-18000 tessere vendute; tutto è ormai pronto per seguire il campionato di C1 e la Coppa Italia di serie C, che vedrà l'esordio dei viola il 20 agosto a Lucca contro la squadra di casa.

 

17 agosto: escono fuori insistenti voci secondo cui, dopo l'esclusione dai campionati professionistici del Cosenza, la 4a squadra ripescata in una possibile serie B a 24 squadre sia la Fiorentina. Molti tifosi viola, scettici e non certo illusi, continuano ancora a pensare ad una serie B a 20 o al massimo 21 squadre, dato che i calendari di tutti i campionati sono già stati fatti. Inoltre c'è chi considera degne di precedenza ad un eventuale ripescaggio le squadre sconfitte l'anno precedente nei playoff di serie C1.

 

19 agosto: la notizia di una serie B a 24 squadre diventa cosa certa. E' da ufficializzare quale squadra sarà da portate in serie cadetta insieme a Genoa, Salernitana e Catania al posto del Cosenza. Sul sito Collettivo.it si legge però già grande la scritta "La Fiorentina è in serie B". Dalle serie minori vengono ripescate in serie C1 il Catanzaro, l'Arezzo, e la Sassari Torres, mentre L'Aquila viene riammessa al campionato.

 

20 agosto: è ufficiale: la Fiorentina è riammessa in serie B "per meriti sportivi e territoriali"; tutti però lo leggono come una restituzione di quello che venne tolto l'anno prima dalla federcalcio: visto l'impossibilità di punire alcune società "sporche" con la retrocessione in C2 probabilmente c'è chi ha pensato bene di riammettere la Fiorentina in B. In molti riconoscono però come soluzione più giusta una serie C1 con la Fiorentina ed una C2 con alcune società tutt'oggi in serie A e B.

Il paradosso è che la sera stessa in cui viene ufficializzata la presenza dei viola in B c'è da giocare una partita di Coppa Italia di serie C.

La voce della riammissione in B si sparge la sera stessa dentro lo stadio di Lucca anche a coloro che non ne erano a conoscenza. Tuttavia il gruppo della Vecchia Guardia aveva già pronto lo striscione da esporre dopo tale decisione: "LA NOSTRA DIGNITA' NON LA RIPESCHERETE MAI", monito a chi è capace di spostarci da una serie all'altra dei campionati italiani come fossimo dei semplici oggetti.

 

21 agosto: c'è grandissima confusione nel pianeta calcio. Tutte le squadre di serie B (eccetto il Como) si schierano contro il provvedimento di riammissione nella loro categoria delle 4 squadre, minacciando in massa di disertare le partite; inoltre bisogna ricomporre tutto il calendario. Vibranti sono anche le proteste da parte di Pisa e Martina Franca, le 2 pretendenti al ripescaggio in serie B al posto del Cosenza.

Il Collettivo Autonomo Viola redige un comunicato ufficiale in cui viene fatta presente la loro posizione favorevole al ripescaggio, puntando oltretutto il dito sulle società infangate nella vicenda delle false fidejussioni.

Ma purtroppo nel comunicato sono presenti anche dure parole rivolte a chi non si rispecchia nella loro idea, arrivando a riportare, con chiari riferimenti ed addirittura nomi, i destinatari di tali critiche.

Firenze inoltre si scopre divisa sull'opportunità o meno del ripescaggio: da un sondaggio di Fiorentina.it solo il 31% dei tifosi si dichiarano soddisfatti della serie B.

 

  >  Striscione VG nella partita Lucchese - Fiorentina

 

22 agosto: vengono riformulati i calendari; le Fiorentina si getta frettolosamente sul mercato per riuscire a creare una formazione all'altezza della categoria. Si crea un muro contro muro tra la Lega Calcio e le società di serie B contrarie alla riforma dei campionati.

 

30 agosto: da 10 giorni va avanti tra accuse, litigi e polemiche il tira e molla tra Lega e "società ribelli" per far partire il campionato. In programma c'è Fiorentina - Atalanta, prima partita del campionato di serie B. Il turno salta in quanto solo le 4 ripescate sono disposte a giocare.

 

7 settembre: in programma c'è Pescara - Fiorentina, seconda partita del campionato di serie B. Il turno salta; si disputano solo alcune partite, dato che alcune società hanno deciso di abbandonare la protesta.

 

9 settembre: in programma c'è Fiorentina -Triestina, la terza partita di campionato. Questa volta la partita si gioca, dato che sono stati trovati accordi tra le "società ribelli" e la Lega. L'esordio in serie cadetta finisce 1-1.

 

13 settembre: "VECCHIA GUARDIA Firenze 1993 comunica il proprio autoscioglimento. Ringraziamo chi in questi dieci anni ha condiviso con noi gioie e dolori fuori e dentro ogni stadio".

Con questo comunicato la Vecchia Guardia si congeda dalla tifoseria viola; i motivi non sono stati resi noti. Onore a loro.

 

 > Uno degli ultimi striscioni firmati Vecchia Guardia

 

Ottobre 2003: il campionato dei viola va avanti, per adesso, tra alti e bassi. La tifoseria intanto si trova spaccata su vari fronti, e si stanno delineando delle nette divisioni ed alleanze tra alcuni club delle 2 curve. Ma questo è un argomento che non ci riguarda.

 

Da quella sera in cui venne alzata al cielo la 6a coppa Italia, come dice un vecchio detto, "tanta acqua è passata sotto il Ponte Vecchio"... e tanti eventi si sono verificati.

Abbiamo festeggiato al piazzale Michelangelo quella coppa, abbiamo visto Rui Costa e Toldo in lacrime, abbiamo rivissuto per la seconda volta in 10 anni la retrocessione in serie B... e poi siamo stati a vedere la nostra squadra ad Imola, abbiamo giocato la partita dell'anno a Rimini ed alla fine siamo tornati a festeggiare una vittoria. Siamo saliti in serie B, con l'intento di arrivare al più presto in serie A, dove ci siamo tornati il 20 giugno 2004 dopo uno spareggio contro il Perugia.

Speriamo sia finita. Anche perchè alla fine chi ci ha perso di più in tutta questa vicenda è lo sport che più amiamo.