La civiltà romana e il suo
impero ecumenico sono state un momento fondamentale nella storia dell'umanità,
e sono effettivamente moltissimi i debiti verso Roma del mondo medievale,
moderno e contemporaneo.
Va ricordato anzitutto
l'ambito politico, poiché
il massimo tentativo successivo di ricostituzione di un impero fu il Sacro
romano impero, che proprio a quello romano faceva riferimento; e all'antica Roma
e ai suoi fasti imperiali si ispirò pure, tra gli altri, Napoleone Bonaparte.
Secondariamente quello giuridico, giacché Roma elaborò un diritto (il diritto romano) divenuto patrimonio di tutto il mondo mediterraneo, medievale e moderno.
Quindi quello linguistico, poiché il latino – diffusosi in tutta Europa con
l'affermarsi dell'impero come oggi l'inglese – ha originato le moderne lingue romanze.
E nondimeno
quello artistico e culturale in senso lato, poiché l'arte e la letteratura di
Roma furono oggetto di ispirazione per numerosi artisti e letterati di varie
epoche, appartenenti a determinati movimenti culturali (ad esempio l'Umanesimo,
il Rinascimento, il Neoclassicismo).
E addirittura quello
religioso, se è vero
che la Chiesa cattolica, che pure soffrì numerose persecuzioni da parte delle
istituzioni romane imperiali, si giovò della dimensione ecumenica dell'impero
nella diffusione del proprio messaggio quando il cristianesimo divenne la
religione ufficiale dello stato: il cristianesimo distrusse l'impero tanto
quanto l'impero permise al cristianesimo di sopravvivere come un parassita.
Insomma,
Roma costruiva le cose per farle durare, tanto che nemmeno secoli di razzie
barbariche riuscirono a cancellarle, non come gli elettrodomestici di adesso....
E
poi, diciamo le cose come stanno, allora tutto il popolo era colmo di senso del
dovere, spirito di sacrificio verso la patria e quant'altro, mentre oggi il
popolo nel suo complesso è diverso, anzi è diversa l'umanità. Temperamenti di
ferro erano quelli. Oggi se ne è perso lo stampo.1