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adozioni internazioneli ( CAI) :
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COMUNICATO: Revoca dell’autorizzazione
all’associazione “Famiglia e Minori. O.N.L.U.S." -
Cancellazione dall'Albo.
21/05/2010
Con delibera n. 52/2010/AE/AUT.Revoca
dell’11 maggio 2010, comunicata in data 20 maggio 2010, la
Commissione per le adozioni internazionali ha revocato
all’associazione “Famiglia e Minori. O.N.L.U.S. –
Associazione Culturale per lo Studio e per le ricerche
psicologiche e giuridiche sulla Famiglia e sul Minore”
l’autorizzazione di cui all’articolo 39 ter della
legge sull’adozione, con conseguente cancellazione dall’albo
degli enti autorizzati. Con delibera n. 6/2010/AE/SG dell’11
maggio 2010, in applicazione dell’articolo 16 del DPR
108/07, comunicata in data 20 maggio 2010, la Commissione ha
altresì deciso di prendere in carico tutte le procedure
pendenti riguardanti le coppie che, alla data di
comunicazione della delibera, risultano avere conferito
incarico all’associazione “Famiglia e Minori. O.N.L.U.S. –
Associazione Culturale per lo Studio e per le ricerche
psicologiche e giuridiche sulla Famiglia e sul Minore”.
L’associazione è stata comunque autorizzata a svolgere, con
l’assistenza dei propri collaboratori, le ulteriori attività
necessarie per il completamento dell’iter adottivo in
favore:
1. dei coniugi che, alla data di comunicazione delle
delibere, si trovano già all’estero ovvero di quelli la cui
partenza è stata già stabilita;
2. dei coniugi la cui domanda è
stata depositata in Vietnam e che hanno accettato
l’abbinamento con i minori loro proposti.
La Commissione agirà affinché
tutti possano concludere l’iter adottivo. Nei
prossimi giorni le coppie riceveranno apposita comunicazione
con le informazioni utili e saranno invitate ad un incontro
presso la sede della Commissione. Sarà altresì cura della
Commissione seguire gli adempimenti relativi al post
adozione per le procedure già concluse con l’associazione
Famiglia e Minori, secondo le modalità che verranno in
seguito comunicate alle famiglie interessate.
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Lettera del Senatore Carlo Giovanardi agli enti
autorizzati
13/05/2010
Cari Presidenti,
ho letto, sui siti web di alcuni enti autorizzati, le
affermazioni polemiche del direttore dell'Agenzia Regionale
per le adozioni internazionali della Regione Piemonte,
espresse nell'ambito del convegno del CIFA celebrativo dei
30 anni di attività, cui hanno fatto seguito le
dichiarazioni di altri enti facenti parte di due
coordinamenti, secondo le quali occorre "ripristinare il
dialogo con la Commissione", a loro dire interrotto a
causa della mancata convocazione dei due Tavoli di lavoro
che "permettevano di garantire un confronto di tipo
strategico tra Enti e CAI”.
Sono rimasto sorpreso, perché l'argomento era già stato
trattato nel corso dell'ultima assemblea generale del 5
febbraio 2010, con serenità e senza obiezioni. Mi inserisco
pertanto nel dibattito, nella convinzione che il confronto
aperto e senza posizioni predeterminate sia lo strumento più
efficace per un dialogo e costruttivo.
Nell'assumere la presidenza della Commissione per le
adozioni internazionali (giugno 2008), sono stato informato
dei programmi, delle attività e delle metodologie operative
della Commissione e dei rapporti con gli enti autorizzati.
Era una fase importante della vita della Commissione e del
sistema delle adozioni nel suo complesso, segnata dalla
recente entrata in vigore del nuovo regolamento e dalle
conseguenti necessarie innovazioni rispetto al passato.
Ho quindi appreso dell'esistenza dei tre coordinamenti
(CEA, Oltre l'Adozione e TalEnti) e dell'impegno profuso
dalla Commissione per favorirne la nascita e
l'organizzazione, nell'intento di semplificare il
collegamento con tutti gli enti, valorizzarne l'esperienza,
intensificare la partecipazione.
Ho potuto subito constatare la composizione dei
coordinamenti e il fatto che la maggioranza degli enti non
ne faceva parte. Mi sono posto immediatamente in posizione
di ascolto di tutte le componenti coinvolte nel procedimento
adottivo: le componenti istituzionali, gli enti, le coppie
adottive. Ho incontrato i rappresentanti dei tre
coordinamenti e molti rappresentanti degli enti non
aderenti, tutti hanno presentato proposte diverse e
meritevoli della massima attenzione.
Ho ritenuto importante l'immediata convocazione di
un'assemblea generale (15 luglio 2008) proprio per
consentire l'apporto di tutti gli enti e posso affermare,
con soddisfazione, che a quel confronto sono seguite
decisioni della Commissione generalmente condivise e
pienamente rispondenti al funzionamento del "'sistema delle
adozioni".
La Commissione ha successivamente operato intensificando
la collaborazione con gli enti e garantendo la
partecipazione di tutti. Nei successivi mesi del 2008 furono
infatti realizzate otto riunioni di
coordinamento in Italia, riguardanti Colombia,
Cambia, Ucraina, Vietnam, Mongolia, Madagascar, Cambogia,
Cina, Burkina Faso. le riunioni all'estero nel corso dì
cinque missioni, compresa quella
congiunta in Vietnam in concomitanza del Gruppo
misto previsto dall'Accordo bilaterale.
Con sempre maggiore intensità proseguiva nel 2009 la
collaborazione con gli enti, con la partecipazione a
quindici riunioni dì coordinamento
riguardanti Nepal, Bolivia, Bulgaria, Guatemala, Polonia,
Nepal. Ungheria, Burundi, Cambogia, Vietnam, ai
due seminari italo-russi, a Roma e a Mosca,
per l’implementazione dell'Accordo bilaterale, al
Forum internazionale panafricano con tutti
i Paesi dell'Africa Occidentale, alle missioni
tecniche congiunte in India, Nepal e Cambogia.
Nel 2010 ci siamo incontrati in occasione del
Seminario formativo e di scambio di esperienze
italo-brasiliano e delle sei
riunioni dì coordinamento riguardanti
Federazione russa, Bolivia. Nepal, Cambogia ed Ucraina.
In tali riunioni, molte delle quali da me presiedute e
alla presenza delle massime autorità dei Paesi di origine,
sono stati affrontati problemi strategici, di ordine
giuridico e procedimentale, di cooperazione umanitaria e i
rappresentanti degli Enti hanno potuto far conoscere la loro
attività e offrire il proprio apporto di idee e di
esperienza.
Sempre è stata presentata con orgoglio e convinzione
la peculiarità del sistema operatiyo-decisionale italiano,
che vede la Commissione e gli enti autorizzati lavorare
quotidianamente fianco a fianco, suggellando tale
condivisione con la partecipazione degli enti ad eventi
abitualmente riservati al rango istituzionale.
Per tornare al rapporto con i coordinamenti e
soprattutto alla lamentata mancata convocazione, due volte
all'anno, del "tavolo generale" e del "tavolo strategie
internazionali", come ben sapete ciò è stato determinato dai
seguenti fattori:
- la ripetuta modifica e riduzione, nel 2008 e 2009,
della composizione dei coordinamenti, che ha determinato
un'ulteriore riduzione della loro rappresentatività.
Infatti, 19 sono gli enti che si riconoscono nel
coordinamento CEA e 11 fanno capo ad Oltre l'Adozione. Il
coordinamento TalEnti è ormai troppo esiguo (6 enti) e non
soddisfa i requisiti minimi di rappresentatività stabiliti
dalla Commissione (numero di aderenti, numero di Paesi
autorizzati ed operativi, numero di adozioni). Pertanto, sul
totale di 69 enti autorizzati attualmente iscritti all'Albo,
sono ben 39 quelli che non si riconoscono nei coordinamenti
attivi;
- la rivendicazione espressa nel 2008 dal coordinamento
CEA, circa la composizione dei tavoli, non accettando più la
partecipazione paritaria inizialmente applicata dalla
Commissione proprio per consentire il massimo della
partecipazione (tre rappresentanti per ciascun
coordinamento, tre esponenti degli enti non aderenti, un
rappresentante delle comunità religiose e il direttore
dell'Agenzia Regionale del Piemonte, quale unico ente
pubblico). Anche applicando i criteri di rappresentatività
numerica e qualitativa, ne deriverebbe, comunque, una
ricostituzione dei tavoli con due rappresentanti del CEA,
uno di Oltre l'Adozione, tre esponenti dei "'non aderenti",
un rappresentante delle comunità religiose e, sempre, il
direttore dell'Agenzia Regionale del Piemonte: composizione
che risulterebbe evidentemente inadeguata rispetto
all'esigenza di confronto;
- la mancata condivisione degli esiti degli incontri,
doverosamente diffusi dalla Commissione a tutti gli enti con
appositi resoconti, che raccoglievano reazioni non omogenee
non solo, come prevedibile, tra gli enti non aderenti, ma
anche ali'interno degli stessi coordinamenti.
La Commissione ha, pertanto, ritenuto improduttivo
mantenere una modalità operativa e dì confronto ristretta e
del tutto non rappresentativa, dalla quale non possono
scaturire decisioni riconosciute come vincolanti dalla
generalità degli enti e che altri vivono come l'affermazione
di un preteso primato intellettuale e morale di alcuni. La
Commissione ha pertanto previsto di sostituire i suddetti
tavoli ristretti, che avevano frequenza semestrale, con
altrettante assemblee generali degli enti.
Questa decisione fu illustrata nel corso dell'assemblea
generale degli enti autorizzati tenutasi il 5 febbraio 2010,
in occasione della quale fu altresì annunciata la volontà
della Commissione di promuovere incontri - sempre plenari -
di approfondimento su materie di rilevante interesse
strategico.
In tal modo il confronto sarà più ampio e di più alto
livello qualitativo. Tutti gli enti potranno partecipare
direttamente e contribuire con le loro idee allo sviluppo
del sistema italiano.
Questa decisione fu accolta senza alcuna obiezione ed
anzi con soddisfazione della maggior parte degli enti
presenti.
La Commissione prevede pertanto di realizzare nel
prossimo mese di ottobre 2010 una seconda assemblea generale
del 2010, in cui saranno trattati temi specifici e concreti:
come sempre la fissazione dell'ordine del giorno è aperta ad
ogni costruttiva proposta.
Cari Presidenti, mi sembra che la metodologia che
abbiamo fin qui condiviso sia tuttora valida e proficua. La
Commissione è comunque disponibile a valutare ogni ulteriore
suggerimento per risolvere il problema della rappresentanza
degli enti, ma la soluzione che ne potrà derivare dovrà
essere condivisa da tutti.
Al fine di assicurare il più ampio confronto, chiedo
agli enti AIBI e CIFA di voler pubblicare sul proprio sito
web anche queste mie considerazioni.
Cordialmente
Sen. Carlo Giovanardi
> Visualizza
la lettera originale del Sen. Carlo Giovanardi in PDF <
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Comunicato:modifiche all'albo degli Enti Autorizzati
(09/04/2010)
Con delibera n. 41/2010 del
23 marzo 2010 la Commissione per le adozioni internazionali
ha preso atto dell’intervenuta fusione per incorporazione
dell’ente Associazione Teresa Scalfati– Speranza per i
minori nell’ente Associazione Enzo B Onlus.
Con delibera n. 42/2010/ del 23 marzo 2010 la Commissione
per le adozioni internazionali ha altresì preso atto
dell’intervenuta fusione per incorporazione dell’ente Chiara
Onlus nell’ente N.A.DI.A. Onlus.
E’ stata pertanto disposta la cancellazione
dell’Associazione Teresa Scalfati– Speranza per i minori e
di Chiara Onlus dall’Albo degli Enti Autorizzati.
Per effetto di tali fusioni, la Commissione ha autorizzato
gli enti incorporanti, Associazione Enzo B Onlus e
N.A.D.I.A. Onlus, ad operare nei Paesi per i quali gli enti
incorporati Associazione Teresa Scalfati– Speranza per i
minori e Chiara Onlus erano autorizzati.
Le coppie che, alla data della fusione, risultavano avere
conferito incarico agli enti ora cancellati dall’Albo sono
pertanto ora in carico agli enti incorporanti.
L’Associazione Enzo B Onlus e N.A.DI.A. Onlus stanno
prendendo contatto con tutte le coppie, al fine di definire
i singoli progetti adottivi.
A seguito di rinuncia ad operare nel settore delle adozioni
internazionali, la Commissione ha altresì disposto, con
delibere n. 9/2010, 10/2010 e 19/2010 del 19 gennaio 2010,
la cancellazione dall’Albo degli Enti Autorizzati delle
associazioni Progetto Alem, Nuova Famiglia “Addis Beteseb” e
Insieme per la Civiltà dell'Amore – ONLUS, nessuna delle
quali aveva peraltro alcuna coppia in carico.
Si segnala che il nuovo Albo degli Enti Autorizzati, così
come risultante dal riordinamento delle sedi degli enti
attualmente in corso, sarà pubblicato quanto prima sul sito
web della Commissione.
fonte:
http://www.commissioneadozioni.it |
COMUNICATO STAMPA - Adozioni Internazionali, Giovanardi:
“l’Italia si conferma leader” (05/01/2010)
Con 3964 minori adottati nel periodo 1 gennaio 31
dicembre 2009, l’Italia si conferma leader mondiale nelle
adozioni internazionali, seconda soltanto agli USA che,però,
nel 2009 hanno avuto una flessione del numero di adozioni
pari al 27%.Il risultato italiano, 3964 minori a fronte del
3975 del 2008, conferma una sostanziale stabilità del numero
di adozioni concluse dall’Italia, malgrado le criticità
dovute alle trasformazioni interne in corso nei Paesi
Vietnam Nepal e Cambogia.Mentre si collabora con le autorità
di tali paesi per sostenerli nel superamento delle criticità
organizzative interne, la Commissione per le Adozioni
Internazionali ha sviluppato un’intensa attività
internazionale che ha portato all’entrata in vigore, il
27.11.2009, dell’accordo bilaterale con la Federazione
Russa, all’ingresso dei primi 23 minori dalla Cina e alla
positiva conclusione del Forum Panafricano svoltasi in
Burkina Faso dal 6 al 9 dicembre 2009.Un altro dato
significativo registrato nel 2009 riguarda un riequilibrio
dei dati riguardanti le singole Regioni con una riduzione
di circa il 4% dei minori adottati in Lombardia ed un
aumento analogo nelle Regioni meridionali.
Roma, 5 gennaio
2010
Sen. Carlo Giovanardi
Per consultare l'estratto dal report annuale, che sarà
disponibile a fine mese, cliccare sull'allegato.
allegato:
RAPPORTO STATISTICO anno 2009
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Comunicato: (11/08/2009)
In data odierna è stato registrato dalla Corte dei Conti il D.P.C.M.
contenente le modalità di presentazione delle domande di rimborso
delle spese sostenute per adozioni concluse nell’anno 2008 (Reg. n.
8, Fog. N. 58). Il Decreto ed i relativi allegati saranno pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
E’ possibile comunque scaricarli selezionando:
Decreto
Allegati
I coniugi che hanno concluso l’adozione nell’anno 2008, possono
pertanto presentare le domande di rimborso utilizzando gli appositi
modelli
COMUNICATO (22-01-2009)
REVOCA DELL'AUTORIZZAZIONE
ALL'ENTE G.I.O.I.A. Genitori Italiani Organization
International Adoption
Leggi la notizia
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Coppie e bambini nelle
adozioni internazionali nell'anno 2008*Le
coppie italiane che hanno adottato minori stranieri nel 2008
state 3.165 a fronte di 2.684 nel 2007 con un incremento del 18%
rispetto all'anno precedente. Il numero maggiore di coppie che
hanno adottato si è avuto in Lombardia con 712 coppie (a fronte
di 594 nel 2007), seguono le coppie del Veneto con 327 unità (a
fronte di 292 nel 2007) e le coppie della Toscana con 316 unità
(a fronte di 266 nel 2007).
I minori stranieri adottati in Italia nel 2008 sono stati
3.977, di cui 2.303 maschi e 1.674 femmine. Le adozioni nel
2007 era state 3.420 per cui si assiste ad un consistente
incremento rispetto all'anno precedente pari al 16,3%. Tale
incremento è ancor più significativo se si prende come
riferimento il secondo semestre, infatti, rispetto al secondo
semestre 2007 l’incremento è di oltre il 30%.
I minori adottati sono per il 43,7% (1.738 unità) di età
compresa tra i cinque e i nove anni, il 34,5% (1.372 unità) di
età compresa tra un anno e quattro anni, l'11,2% (445 unità) di
un’età oltre i dieci anni e il 10,6% (422 unità) di un’età
inferiore all'anno.
Il maggior numero di minori adottati ha riguardato la Lombardia
con 903 unità (a fronte di 707 nel 2007), segue la Toscana con
387 minori (a fronte di 317 nel 2007) e il Veneto con 363 minori
(a fronte di 342 nel 2007).
Riguardo ai Paesi di provenienza, i Paesi con il più alto numero
di minori sono: al primo posto l'Ucraina con 640 (il 16,1% del
totale), seguono
- la Federazione Russa 466 (11,7%),
- la Colombia 434 (10,9%),
- il Brasile 371 (9,3%),
- l'Etiopia 338 (8,5%),
- il Vietnam 313 (7,9%),
- la Polonia 241 (6,1%),
- la Cambogia 188 (4,7%)
- e l'India 142 (3,6%).
Il totale dei minori adottati in questi nove Paesi assomma a
3.133 unità ossia il 78,7% del totale delle adozioni nel 2008.
In ambito internazionale fra i più importanti Paesi di
accoglienza di minori stranieri adottati, nel 2007 l’Italia si è
collocata al terzo posto nel numero di minori accolti dietro
Stati Uniti e Spagna. Stante il decremento negli altri Paesi del
numero di adozioni nel corso dell’anno 2008 si registra, invece,
un incremento in Italia del 16% che potrebbe portare il nostro
Paese al secondo posto (vedi tavola A1).
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Tavole del rapporto statistico 2008
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COMUNICATO: ESITI DELLE CONSULTAZIONI CONSOLARI BILATERALI
TRA ITALIA E UCRAINA (28-11-2008)
Nei giorni 17 e 18 novembre 2008 si sono svolte a Kiev le
consultazioni consolari bilaterali tra Italia e Ucraina.
Nell'ambito dei lavori è stata esaminata la situazione dei
rapporti bilaterali in materia di adozioni internazionali e
le prospettive per l'anno 2009.
L'apposito gruppo di lavoro, riunitosi presso il
Dipartimento Statale per l'Adozione e la Difesa dei Diritti
del Bambino, si è soffermato sui seguenti temi:
• Ripresa del negoziato bilaterale bloccato nel 2006 in
attesa della ratifica da parte ucraina della Convenzione de
L'Aja. Al riguardo, la parte italiana ha rappresentato alle
autorità ucraine l'opportunità della definizione di un
accordo, al fine di migliorare la cooperazione tra i due
Paesi, evidenziando come la mancata ratifica della
Convenzione non costituisca un impedimento assoluto alla
definizione dell'accordo medesimo.
• Andamento dei depositi dei fascicoli delle coppie italiane
nell'ultimo trimestre 2008. La parte ucraina ha riconosciuto
l'impegno e il sostegno della parte italiana, che ha
consentito il deposito di numerosi fascicoli e quindi la
possibilità di trovare una famiglia ai minori ucraini nelle
fasce d'età 7-12 anni, over 12 anni e gruppi di fratelli. E'
stato peraltro rilevato che per un numero significativo di
coppie italiane, che hanno dato la propria disponibilità
solo per bambini sani al di sotto dei 6 anni d'età, non sarà
possibile fissare un appuntamento e saranno restituiti i
relativi fascicoli, non essendovi un numero sufficiente di
minori con tali caratteristiche.
• Numero di minori ucraini destinati all'adozione. La parte
ucraina ha comunicato che anche per l'anno 2009 vi sarà un
numero limitato di minori ucraini destinati all'adozione
internazionale, in considerazione delle politiche in favore
dell'affidamento e dell'adozione nazionale, sviluppate negli
ultimi tre anni. Nel 2009 saranno sviluppate le politiche
per trovare una soluzione in ambito nazionale anche per i
minori di età compresa tra i 7 e i 9 anni. La parte ucraina
ha comunicato il numero attuale di minori istituzionalizzati
e adottabiliti: 551 bambini di età al di sotto dei tre anni,
tutti affetti da gravi patologie non reversibili; 1324
minori di età compresa tra i 4 e i 6 anni, di cui 100
affetti da patologie reversibili e tutti con fratelli e
sorelle entro i tre anni d'età; 5000 minori tra i 7 e i 12
anni, dei quali il 60 % sani o affetti da patologie
reversibili e 2000 gravemente malati; dei 14.500 minori di
età compresa tra i 13 e i 18 anni, 3000 sono affetti da
patologie di rilievo. La parte ucraina ha sottolineato che
non vi saranno minori al di sotto dei 6 anni destinati
all'adozione internazionale e chiede alla comunità
internazionale di promuovere l'accoglienza di minori
adolescenti di età compresa tra i 12 e i 16 anni.
• Sistema delle quote. Entro la fine dell'anno 2008 sarà
indicato il numero di procedure di adozione internazionale,
che non sarà articolato in quote-Paese. Sarà mantenuto lo
stesso metodo di deposito applicato dal 14 ottobre 2008
(lunedì: deposito delle pratiche per l'adozione di minori
entro i 6 anni d'età; martedì e mercoledì: deposito delle
pratiche per l'adozione di minori di età compresa tra 7 e 11
anni d'età; giovedì: deposito delle pratiche per l'adozione
di minori di età superiore a 12 anni). Per le coppie
disponibili ad accogliere più fratelli, di cui uno in età
compresa tra 7 e 12 anni, sarà possibile scegliere il giorno
di deposito tra le giornate di martedì, mercoledì e giovedì.
• Regolarizzazione degli adempimenti nel post-adozione. La
parte ucraina ha contestato un diffuso ritardo nella
presentazione delle relazioni post-adottive. Da parte
italiana è stata assicurata la massima collaborazione per
regolarizzare le situazioni anomale, richiamando gli enti
autorizzarti ai previsti adempimenti.
All'esito della missione, è stata indetta presso la
Commissione una riunione di coordinamento degli enti
autorizzati per l'Ucraina.
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Comunicato: PROSEGUE IL TREND
DI CRESCITA DELLE ADOZIONI INTERNAZIONALI (20-08-2008)
Il titolo dell'articolo comparso su AVVENIRE "Bloccate per tutto un
anno le adozioni internazionali" ha allarmato le famiglie
italiane, le quali hanno telefonato e continuano a
telefonare numerose alla Linea CAI per chiedere informazioni
e precisazioni.
Si desidera tranquillizzare le coppie che hanno già
intrapreso l'iter adottivo e tutte quelle che intendono
avviarlo che non è intervenuto alcun blocco delle adozioni,
che invece sono in continua crescita da tutte le aree
geografiche.
Il trend di aumento segnalato nel rapporto
statistico semestrale della Commissione, consultabile su
questo sito, viene confermato nel mese di
luglio e nel corrente mese di agosto con ulteriori
significativi segnali di aumento.
Nel mese di luglio, infatti, è stato autorizzato
l'ingresso di 369 minori, provenienti da
32 Paesi, adottati da 298
coppie e, nel mese di agosto, alla data odierna, risultano
rilasciate 208 autorizzazioni all'ingresso
per 252 minori, provenienti da tutte le
aree geografiche ed anche da Paesi nuovi: è stato
autorizzato il primo ingresso dalla Corea del Sud. Il numero
complessivo di autorizzazioni all'ingresso rilasciate nel
2008, alla data odierna, è pari a 1825 per
2263 minori.
Anche il rilascio delle autorizzazioni al proseguimento
della procedura adottiva (che consegue all'avvenuto
abbinamento del minore) ed altri provvedimenti di
presentazione delle coppie alle Autorità straniere ai fini
dell'abbinamento, è in continuo aumento per tutti i Paesi:
nel 2008, n. 1036 autorizzazioni al
proseguimento della procedura e n. 938
lettere di presentazione, per un totale di n. 1974
provvedimenti; n. 46 lettere di
presentazioni hanno riguardato la Cina. Naturalmente tali
provvedimenti continuano ad essere rilasciati ogni giorno.
Ulteriore segnale positivo del mese di agosto giunge dal
Nepal, ove si sono concluse alcune adozioni rimaste sospese
nel 2007 ed altre coppie sono in partenza in questi giorni.
Entro la fine dell'anno si prevede la conclusione del
rinnovo dell'accreditamento degli Enti e la definitiva
apertura del Paese.
Il riferimento dell'articolista di AVVENIRE riguarda la
dilatazione dei tempi per la presentazione delle nuove
domande di autorizzazione da parte delle associazioni e
degli Enti autorizzati, intervenuta nel 2008.Tale
dilatazione consegue alla predisposizione e all'emanazione
dei nuovi criteri, positivamente commentati
dall'articolista, approvati dalla Commissione il 22 luglio
u.s. che garantiranno maggiore qualità e trasparenza
nell'assistenza delle famiglie. La pubblicazione di tali
criteri seguirà alla predisposizione di modelli di
semplificazione e di intese, da concordare con gli Enti in
appositi tavoli paritetici, le cui riunioni sono programmate
già in settembre.
La presentazione delle nuove domande di autorizzazione ad
operare in nuovi paesi o per aggiungersi ad altre
autorizzazioni concesse ed ove vi sono enti operativi, è
comunque prevista dal 1° gennaio al 31 marzo 2009, con esame
e completamento dell'iter entro 120 giorni dalla data di
presentazione della domanda. I nuovi criteri comportano
peraltro adeguamenti organizzativi da parte degli Enti,
alcuni dei quali utili per la presentazione delle suddette
nuove domande di autorizzazione.
È di tutta evidenza che "se vi saranno le condizioni di
collaborazione tra Italia e Paesi terzi, che consentono di
anticipare l'apertura di nuovi Paesi" come dichiarato dal
Presidente, Sen. Carlo Giovanardi, la Commissione compirà
ogni sforzo necessario per attivare tale collaborazione.
L'esperienza degli anni precedenti dimostra che, spesso,
alle autorizzazioni concesse agli Enti non segue l'immediato
accreditamento all'estero oppure avviene con molto ritardo.
Si ritiene utile mettere a disposizione una
tabella riepilogativa da cui si può evincere l'attuale
copertura dei Paesi esteri, alla luce delle autorizzazioni
concesse, ed i Paesi attualmente non aperti; per alcuni di
questi Paesi esistono peraltro incompatibilità giuridiche e
conseguenti impossibilità di realizzare adozioni.
Tutto ciò dimostra che non vi è alcun blocco delle
adozioni verso paesi già autorizzati e che sono in corso le
procedure per aprire la collaborazione anche con i paesi con
i quali non ci sono ancora rapporti di cooperazione.
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COMUNICATO: ABOLIZIONE DEL PERMESSO DI SOGGIORNO
(28-02-2007)
In data 21 febbraio
2007 è stata firmata dai Ministri dell'Interno e
delle Politiche per la Famiglia la Direttiva
riguardante l'abolizione della richiesta di
soggiorno per il minore straniero adottato o
affidato a scopo di adozione
La presente Direttiva è alla registrazione della
Corte dei Conti ed entrerà imminentemente in vigore.
TESTO DELLA DIRETTIVA |
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per altre informazioni o consultare
l'archivio vai all'indirizzo:http://www.commissioneadozioni.it/ |
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