TNG
CONTAGIO
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Titolo originale - Contagion (1989)
Regia - Joseph
L. Scanlan
Data astrale 42609.1
L’Enterprise entra nella zona
neutrale in risposta ad una chiamata di soccorso della USS Yamato, che è
bloccata da alcuni inspiegabili malfunzionamenti, sulla rotta del pianeta degli
Iconiani, una civiltà ormai estinta.
Quando il Capitano della Yamato cerca di spiegare a Picard la sua missione, le
trasmissioni si interrompono improvvisamente, dopo di che esplode. Investigando
sull’accaduto, Picard viene a conoscenza che un sonda era stata lanciata verso
la nave alcuni giorni prima e che emetteva strani segnali di energia verso la
Yamato.
L’Enterprise decide di andare verso il pianeta Iconia per studiare il viaggio
della Yamato, e di provare a fare le stesse azioni che aveva compiuto prima
dell’esplosione. Geordi spiega a Picard che non è possibile riprogrammare il
computer a causa della trasmissione interrotta dalla Yamato, e che il computer
è stato infettato quando ha ricevuto le trasmissioni.
Per salvare l’Enterprise Picard si teletrasporta con una squadra di sbarco su
Iconia, allo stesso tempo un vascello Romulano fa fuoco sulla Enterprise intimandole
di andarsene, ma proprio in quel momento, la nave Romulana, si ritrova
disarmata, ed anche il loro computer è stato infettato.
Il comandante Riker riesce finalmente ad alzare gli scudi, sapendo che in questa
situazione non potrà teletrasportare a bordo il gruppo sul pianeta. Nel
frattempo la squadra di sbarco scopre su Iconia un ingresso che consente i
viaggi temporali.
Quando l’energia ritorna la sonda cerca di riscrivere il software di Data,
mentre sul pianeta Worf riesce a salvarsi attraversando l’ingresso, dei viaggi
temporali, quando una immagine della Enterprise gli compare davanti. Sulla nave
il programma autocorrettivo di Data incomincia ad escludere il programma alieno
e ricordando a Geordi che il computer della nave ha le stesse capacità. Intanto
il capitano Picard sul pianeta decide di distruggere la fonte di energia per non
farla cadere nelle mani dei Romulani.