Viene confrontata la grandezza incognita con una dello stesso tipo
conosciuta. Nei metodi allo zero, si utilizza un rivelatore di zero
inserito propriamente in un ponte, questo è comunque un metodo di
confronto. Occore conoscere:
una grandezza di riferimento o campione per il confronto con la grandezza
incognita;
dei sistemi di reogolazione che consentono di raggiungere l'equilibrio;
un rivelatore di zero.
Interessa conoscere entro quali margini d'incertezza si verifica l'equilibrio.
A tal fine si può determinare sperimentalmente la sensibilità della
misura dando un incremento al valore ottenuto all'equilibrio.
Si definisce errore di sensibilità, la grandezza:
dove:
misura effettuata;
Tale relazione deriva dalla proporzionalità, per piccole variazioni
intorno allo zero, fra le deviazioni di ,
e le variazioni relative di :
e
.
L'errore di sensibilità
è la minima variazione che lo
strumento è in gradi di ``sentire'' rapportato alla grandezza
misurata. In continua si usa come rivelatore di zero il galvanometro
magnetoelettrico il quale è composto da un equipaggio mobile posto
tra le espanzioni polari di un magnete permanente. Tale strumento
è molto sensibile per cui durante il suo utilizzo vanno usati dei
riduttori di sensibilità. Per evitare che correnti troppo elevate
attraversino il rivelatore di zero si usano dei variatori di sensibilità
composti da resistori inderiti in serie od in parallelo. In alternata
si usano strumenti di zero con le seguenti caratteristiche:
sensibilità;
selettività.
Quest'ultima è la capacità di discriminare segnali a seconda della
loro frequenza, in particolare eliminando le armoniche superiori o
di non interesse. Le condizioni di zero si ricercano per una sola
frequenza poiché al suo variare cambiano le impedenze dei rami del
circuito e di conseguenza le condizioni di equilibrio. I più comuni
rivelatori di zero in alternata sono:
per frequenze industriali fino a i galvanometri a vibrazione,
strumenti magnetoelettrici o ferromagnetici poco smorzati in cui si
regola la pulsazione caratteristica dell'equipaggio fino a farla coincidere
con la pulsazione della corrente che li percorre;
per frequenze acustiche cioè che partono da a si
usano le cuffie telefoniche per cui la selettività è affidata all'orecchio
umano.
I metodi in alternata sono più complessi di quelli in continua, infatti:
non si dispongono di campioni di f.e.m. e sono possibili solo misure
dei rapporti tra le tensioni e non dei loro valori assoluti;
l'equilibrio risulta più laborioso perché si devono soddisfare relazioni
tra grandezze complesse.
Tra gli elementi circuitali nascono accoppiamenti capacitivi ed induttivi
che modificano le condizioni di equilibrio.