Sono strumenti nei quali il campo magnetico è generato da un magnete
permanente fisso che crea un'azione motrice su di una o più bobine
mobili libere di muoversi e percorse da corrente continua. Per questo
motivo si chiamano anche strumenti a magnete permanente e bobina
mobile. L'equipaggio
mobile è costituito da un telaio di alluminio di dimensioni
sul quale viene avvolta una bobina. Quest'ultima è costituita da un
filo di rame isolato ed avvolto su spire. Il telaio, elettricamente
isolato dalla bobina e di forma cilindrica, costituisce un supporto
per quest'ultima nonché fornisce l'effetto smorzante essendo realizzato
con un materiale conduttore ed attraversato dalle linee di forza di
un campo magnetico uniforme. Il nucleo ferromagnetico è costruito
in modo da rendere radiale il campo magnetico al traferro. Se si utilizzassero
espansioni polari di forma parallelepipeda si avrebbe un andamento
del flusso d'induzione magnetica disuniforme al traferro del tipo
di figura a)
Figure:
Espansioni polari.
Una bobina immersa in un siffatto campo è soggetta ad una forza che
varia con l'angolo formato tra le linee di forza, in questo caso coincidenti
con le rette tangenti, e l'asse della bobina stessa. Se invece le
espansioni polari sono realizzate come in figura
b), le linee di flusso hanno andamento radiale passando per l'asse
dell'equipaggio mobile di forma cilindrica, e la bobina vede andare
le linee di forza del campo magnetico sempre allo stesso modo indipendentemente
dall'angolo di rotazione. Come si vede qualsiasi posizione angolare
si trovi la bobina, il flusso che attraversa il traferro e la bobina
stessa è praticamente sempre uguale. Si indica con la lunghezza
del lato attivo di detta bobina, ovvero il lato parallelo ai perni
dell'equipaggio mobile e che taglia le linee di forza del campo magnetico
in direzione ad esse ortogonale. Il campo magnetico d'induzione
è costante e se si sviluppa il traferro su un piano, questo può dirsi
anche uniforme. Esso è prodotto dalle espansioni polari N e S di un
magnete permanente. Lo strumento è necessariamente sede di un transitorio:
all'inizio lo strumento è in equilibrio poiché nella bobina dell'equipaggio
mobile è:
Quando viene applicato un gradino di corrente, dato che lo strumento
è costituito da un sistema del 2^&cir#circ; ordine, la risposta sarà del tipo
di figura .
Figure:
Risposta indiciale dello strumento
di misura.
L'equilibrio meccanico fornisce il legame tra le varie coppie di
cui si è parlato fin'ora e la soluzione della seguente equazione differenziale
a coefficienti costanti del secondo ordine fornisce l'andamento dello
spostamento angolare nel tempo:
il primo termine del secondo membro è relativo all'inerzia
dell'equipaggio mobile, il secondo alla coppia d'attrito e di smorzamento
, il terzo alla coppia antagonista . Questo
modello rappresenta la realtà fisica del fenomeno e tale equazione
deve essere applicata a tutti gli strumenti di questo tipo. Esaurito
il transitorio, i termini alle derivate si annullano e rimane:
cioè la condizione di equilibrio meccanico. La coppia motrice
è dovuta alla forza che agisce sui lati attivi della bobina
mobile e risulta ortogonale al piano contenente la bobina stessa.
Questa forza è espressa dalla relazione:
cioè lungo tutto il lato attivo:
ma essendo l'elemento di corrente
perpendicolare
al campo d'induzione
si può passare ai moduli
e dire:
dalla quale si ottiene il modulo della forza motrice:
dove è la lunghezza del lato della bobina lungo il raggio dell'equipaggio
mobile, cioè:
dove:
da queste relazioni si nota che la coppia motrice è proporzionale
alla corrente che scorre nella bobina. Per effetto della ,
l'equipaggio mobile tende a ruotare di un angolo rispetto
alla condizione di zero iniziale. La coppia , generata dalle
molle antagoniste a spirale piana, risulta proporzionale tramite un
fattore , all'angolo di deflessionene , cioè:
la condizione di equilibrio è:
dalla quale si deduce:
cioè:
in questi strumenti la rotazione della bobina mobile e quindi la deviazione
angolare è direttamente proporzionale alla corrente continua
che scorre nella bobina stessa che interessa lo strumento. Considerando
inoltre che la lettura è:
con lunghezza dell'indice, si deduce che anche è proporzionale
a tale corrente:
la scala dello strumento è quindi lineare e può essere tarata in o
.